• Non ci sono risultati.

Andamento indicatori turismo Regione Lombardia

2) Descrizione partenariato

2.1 Azioni propedeutiche

I posta e il pa te a iato del DAT oi iso o u pe o so spe ifi o e o u ’u io e di pe o si diffe e ti, a fo da e tal e te fi alizzati all’o ietti o o u e. Il p i issi o passo stato du ue uello di unire le vie e incrociare le esigenze dei partner, accorgendosi che erano molti di più i punti di confluenza, che non quelli di potenziale distanza.

Importante è stato il ruolo del manager del distretto, che è anche manager di uno dei distretti del commercio ivi presenti. Lo spunto nei riguardi della creazione di un progetto DAT è nato proprio in seno ai distretti, che si sono guardati attorno cercando di individuare quale territorio comprendere in funzione dell’o ietti o o u e. Il Ma age ha ui di guidato uesta fase, i a do le se si ilità dei te ritori i te essati dai dist etti del o e io o uelli dei si goli o u i he a e a o ost ato l’i te zio e di esse e oi olti ell’i iziati a. I fase su essi a si i e e st uttu ato il pa te a iato o posto dagli e ti sovracomunali e comprensoriali, fa e do u ’a u ata i dagi e i e ito alla p ese za e alla ale za degli stessi sui temi del DAT.

Ad agevolare questo percorso sicuramente ha giocato un ruolo importante anche la poca frammentazione:

molti dei comuni partner fanno parte di distretti del commercio, mentre quelli che esulano da contesti di uesto ge e e so o o u ue a hiusi i u ’a ea he po ta u ’ide tità o u e fo te e spi ata e u a buona condivisione di strategie promozionali. Il passaggio, conseguentemente, è stato piuttosto agevole, u a olta i di iduati le agio i dello sta e i sie e .

Co e i di ato ella filosofia dei dist etti dell’att atti ità, o e o uella di oi olge e a ee aste i o ietti i condivisi, la strategia impostata fin da subito è stata il superamento di ogni potenziale divisione e l’i di iduazio e delle oti azio i pe p opo si all’u iso o: passaggio he stato tutt’alt o he o pli ato.

Tali motivazioni, infatti, non sono soltanto sulla carta del presente piano di intervento, ma ricadono in primis nelle realtà delle quattro valli coinvolte:

- Contiguità e morfologia del territorio;

- Esperienze pregresse di partenariato su distretti del commercio - Storia (recente e passata);

- Tessuto turistico – commerciale;

- Tradizioni e cultura;

- Enogastronomia;

- Uniformità di obiettivi turistici;

- Difficoltà ed opportunità

Molti a questo proposito sono stati gli incontri che hanno visto i partner confrontarsi e definire le strategie operative. Il primissimo passaggio, tuttavia, è stato quello di mettere a frutto ed ottimizzare i programmi di sviluppo già in essere al fine di non accavallare la strategia del DAT con quelle già presenti, quanto piuttosto intrecciare tali strategia per avere più forza e ottenere maggiori risultati. In questo ambito i distretti del commercio ivi presenti hanno messo a disposizione i risultati raggiunti a valere sui bandi regionali, i passi s olti, le azio i fatte, i teg a do le stesse all’i te o del DAT, uali pu to di pa te za e ele e ti di potenziale sviluppo.

26

I po ta te, se o fo da e tale, l’a alisi dettagliata del bando e lo studio preciso di tutte le sue componenti, oltre che lo scambio di informazioni puntuale e fattivo, con i funzionari di Regione Lombardia, che sono state alla base dello sviluppo del partenariato quale azione propedeutica.

Di seguito il dettaglio degli incontri propedeutici alla presentazione del progetto.

Data Sede

05/08/2014 ZOGNO

25/08/2014 ZOGNO

01/09/2014 ZOGNO

02/09/2014 ZOGNO

10/09/2014 ZOGNO

24/09/2014 ZOGNO

13/10/2014 ZOGNO

27 2.2 La composizione

L’asse he contraddistingue il partenariato deriva fortemente dai momenti di confronti che sono stati svolti e coordinati dal manager fra i vari portatori di interesse e costituisce un sistema omogeneo e moderno di governance della politica locale di sviluppo turistico e commerciale.

La componente che caratterizza tale governance mixa al meglio le esigenze pubbliche e quelle private in un sistema di interazione moderno e potenzialmente di successo. La confluenza fra le esigenze private e quelle pubbliche risulta infatti fondamentale non solo per lo sviluppo delle azioni specifiche contenute nel p ese te p ogetto, a a he e sop attutto pe da e u a pio espi o all’a ea i di iduata o e a ea asta dell’att atti ità . No a e e a uto, i fatti, al u se so ala e dall’alto le di a i he e le st ategie di s iluppo del DAT se za o side a e l’esige za p i ata.

Pe la sfe a pu li a, i fatti, lo s iluppo tu isti o e o e iale i ado o all’i te o degli s opi statuta i degli enti e dei loro motivi di esistere, ma per la sfera privata tali passaggi rappresentano una conditio sine ua o f a la sop a i e za e l’i e e to e la a a za delle o dizio i affi h uesta sop a i e za venga garantita.

Dunque si è costituito un asse operativo, ancor prima che un partenariato, al fine di muovere il territorio all’u iso o: u e do i p i o luogo te ito ial e te le t e alli, a a he a da do ad u i e più esige ze e più obiettivi. Aspetto che si evince anche successivamente alla descrizione del partenariato, e che viene emble ati a e te sottoli eato ell’i po ta za, i ope ta i uesto pia o, delle azio i di siste a pubblico/privato.

Un partenariato che tende, in sintesi, allo sviluppo di una nuova strategia per la promozione turistica, all’i e e to dei u e i dei setto i di riferimento e alla strutturazione di politiche strategiche condivise.

Il tutto partendo dalla confluenza di intenti sulle stesse finalità:

 “ iluppa e all’u iso o e i fo a o di isa u a tipologia di att atti ità he si is o t i i p i o luogo nel target famigliare, amante di una vacanza esperienziale

 Mettere a disposizione in forma allargata a tutti i comuni aderenti le buone prassi strutturate all’i te o di alt i pia i di s iluppo i esse e dist etti del o e io oppu e i di e i e.

 Utilizzare la te ologia uale o e to ualifi a te dell’offe ta tu isti a, sia u fu zio e di s iluppo della p o ozio e all’este o del te ito io a keti g e ad e tisi g , he i fo a di gestio e del tempo del turista sul territorio.

 Promuovere forme nuove di economia legate allo sfruttamento responsabile, consapevole ed ecosostenibile del territorio (ivi comprese economie di nicchia)

 Sviluppare in un unico contesto di attrattività le risorse naturali del territorio, le risorse antropiche e l’i te esse o e iale turistico.

Questa o e ge za ha app ese tato la ase sulla uale stata ost uita l’a hitettu a he p i a ha portato alla composizione del partenariato e in un momento successivo ha costituito le azioni preponderanti del DAT.

Il tutto con un occhio di igua do ai te i fo da ti dell’e e to E po : l’esposizio e u i e sale po e le sue asi sulla ualità e l’i po ta za dell’alimentazione e della genuinità, elementi che si rispecchiano appieno nel contesto del DAT delle valli.

Ecco dunque che, da uesti p esupposti so o stati i di iduate le a ee ope ati e all’i te o del uale fa confluire azioni e strategie specifiche. Nello specifico il territorio ha guardato al proprio patrimonio naturale, a quelle risorse che sono frutto della maestria umana e all’appeal tu isti o o e iale he si

28

rispecchia nella presenza di un tessuto economico importante e trainante (come emerge dai numeri dell’a ea sop a espli itati :

1) Patrimonio naturale;

2) Pat i o io dell’uo o;

3) Appeal Turistico Commerciale;

29

Il soggetto Capofila

Documenti correlati