Per quanto sia importante il quadro materiale della scuola, tuttavia, non è tutto anche se influisce – in maniera positiva o negativa - la realizzazione di un progetto educativo. Nel capitolo precedente, abbiamo evidenziato come Giovanni Battista de La Salle e i Fratelli curassero i locali delle loro scuole per facilitare la realizzazione dei loro obiettivi educativi e pastorali.
Nonostante la difficile situazione nella quale vivevano la maggior parte degli alunni, come abbiamo cercato di dimostrare nel primo volume (Quaderni Lasalliani 61), gli obiettivi erano ambiziosi e riguardavano l’intero sviluppo della persona. Giustamente, per questo, si parla di educazione integrale che si articola attorno a cinque obiettivi generali che ci proponiamo di esporre e che formano i cinque principali perni trasversali alla Guida delle Scuole.
I bisogni degli utenti
Ci avverte la Prefazione della Guida, nel paragrafo già citato, che il progetto educativo non nasce da una riflessione teorica a priori, ma da una prolungata esperienza concreta, condivisa e analizzata. È la base stessa del cammino associativo lasalliano: la percezione e l’analisi dei bisogni dei giovani concorrono a determinare e proporre risposte appropriate.
I bisogni dei figli degli artigiani e dei poveri del XVII secolo, proposti negli scritti di san Giovanni Battista de La Salle, trovano la loro soluzione nella Guida. Si rivolgono ad una utenza popolare, poiché i Fratelli erano direttamente a confronto con la cultura popolare del tempo. Le diverse componenti della cultura ci sono ben note perché anche recentemente sono state analizzate in numerosi lavori.
Agli occhi degli educatori – specialmente del Signor de La Salle e dei Fratelli – la cultura presentava carenze alle quali l’educazione scolastica doveva e poteva rimediare. È anche la posizione della chiesa post-tridentina che favoriva, così, la fondazione delle piccole scuole.
Notiamo l’enorme disparità esistente tra il comportamento spontaneo dei figli del popolo e l’immagine o l’ideale delle persone così come viene sviluppato dalle Regole di Buona educazione e di Cortesia cristiana 33 le Meditazioni per il Tempo del Ritiro e la Guida delle Scuole Cristiane di san Giovanni Battista de La Salle. 34 È proprio in questa disparità che si dispiegherà l’azione educativa e pastorale della scuola lasalliana.
Riteniamo che i bisogni educativi, di cui parlano gli scritti lasalliani, possano essere raggruppati in cinque categorie:
• Bisogni economici provocati dalla povertà, talvolta dalla miseria, che riduceva diverse famiglie alla mendicità portandole all’assistenza della Carità generale.
• Bisogni familiari ed affettivi provenienti da situazioni familiari incomplete, provocate dalla morte prematura dell’uno o dell’altro dei genitori, che conducono i ragazzi a situazioni di abbandono materiale o morale, talvolta all’orfanotrofio o alla mendicità. Abbiamo già detto, nel primo volume, le cause di mortalità di massa, i disastri prodotti da malattie, epidemie, o dalla fame.
33 Nota dell’editore: fino alla metà del 18° secolo (circa), può capitare di non accordare al plurale un aggettivo
qualificativo di due nomi uniti da una “e”. Non ci facciamo trarre in inganno: non sono soltanto le “Buone maniere” che sono cristiane, ma anche “l’Educazione”. Onde evitare questa situazione ambigua, in seguito l’aggettivo “cristiana” sarà accordato al plurale, secondo la regola del francese moderno.
34 cf. Cahiers Lasalliens 19, 13 e 24 . Oppure le Œvres Complètes de saint Jean Bapriste de La Salle, pp. 733, 463, 597.
• Bisogni sociali e relazionali manifestati da alcuni ragazzi con la violenza, le devianze, il libertinaggio, il rischio dell’emarginazione. Potremmo anche ricordare l’atteggiamento di disprezzo di alcuni privilegiati nei riguardi del popolo.
• Bisogni scolastici, intellettuali, generati da una situazione di analfabetismo di massa, specialmente nel popolo. La non scolarizzazione, naturalmente, reca con sé una carenza nella formazione umana e culturale.
• Bisogni religiosi e spirituali, dovuti all’ignoranza religiosa, alle cattive credenze, alle superstizioni apparentemente molto diffuse. Non si è forse scritto che l’ignoranza era “il male del secolo?”.
La lista dei bisogni ha un aspetto sorprendentemente attuale. È necessario riportarla alla sua epoca e ricordare che non tutti gli alunni ne avevano lo stesso bisogno. Tuttavia il progetto educativo del Signor de La Salle e dei Fratelli riteneva di dare risposte e soluzioni a quanti ne erano vittime. È il filo conduttore della Guida delle Scuole Cristiane.
Le risposte
Non ritorneremo sui bisogni economici degli alunni e su come la scuola dei Fratelli cerchi di analizzarli – lo abbiamo già fatto nella prima e nella seconda parte del Quaderno Lasalliano n° 61.
Ci soffermeremo a notare come la Guida delle Scuole attui:
L’educazione del corpo, così da sviluppare la padronanza di sé in tutte le circostanze ordinarie della vita, per acquisire un saper vivere conforme all’ideale dell’epoca, quello dell’uomo onesto tanto stimato dalla società colta dell’Ancien Régime.
L’apprendimento scolastico, indispensabile ad esercitare alcuni mestieri del settore terziario dell’economia, nell’amministrazione del paese, nei mestieri chiamati, talvolta giustamente, di penna. Insegnamenti idonei a consentire l’accesso al lavoro, a garantirne la continuità, grazie all’acquisizione delle capacità richieste per l’esercizio di questo lavoro. Si trattava di acquisire le conoscenze indispensabili e le competenze dell’epoca.
Una formazione socio-relazionale che sfocia nella buona educazione in uso nella società borghese dell’epoca. Di conseguenza imparare a partecipare e a comunicare, nella scuola, in modo da continuare nella vita sociale e professionale. Come scrive san Giovanni Battista de La Salle in una delle sue meditazioni: 35 preparare i giovani per lo Stato e per la Chiesa.
Un’educazione morale ed etica, con la proposta, l’appropriazione e l’interiorizzazione dei valori necessari al saper-essere capace di impregnare tutta la vita e forgiare persone libere ed autonome.
Infine – ed è la finezza del progetto lasalliano – assicurare una formazione cristiana secondo i principi dell’epoca, cioè: secondo gli orientamenti del Concilio di Trento e gli sforzi pastorali della Riforma Cattolica, con l’ambizione di acquisire un credere e un saper-amare che formino le verità cristiane impegnate a seguire Gesù Cristo e fedeli al Vangelo.
35 MF 160, 3° punto, per la festa di san Luigi, re di Francia
Queste sono, a nostro avviso, i cinque obiettivi principali presentati in modo dettagliato nella Guida delle Scuole. È un progetto ambizioso. L’attuazione presenta inevitabilmente dei limiti sui quali ritorneremo. Nonostante tutto, l’insieme è sconcertante.