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diario di salvatore F

Nel documento progetto Oreste 0 (zero) PaliaNo 1997 (pagine 30-40)

31 Soddisfatti ed

incuriositi accettano del vino fresco. La giornata è molto calda.

Intanto Serafino Amato, con i suoi collaboratori Patrizia Posillipo, Mirta Lispi, José Oliveira e Laura Cusano, si fa aprire tutte le stanze e le fotografa; poi ci mette tutti in fila contro la luce del tramonto di Paliano e fotografa anche noi.

A cena siamo trentuno, il problema delle sedie viene risolto prendendo quelle delle camere.

Gianna e Anna Rita improvvisano qualcosa che vada a rinforzare la pasta fatta da Dora,

mentre Falaguasta si agita intorno alla brace, perdendo in questo modo sia il posto a tavola che il cibo.

Il lavoro che propone fa si riesce a mettere su

La partita in effetti, è stata giocata, ma

l’assenza di una buona preparazione fisica preventiva non ha consentito lo svolgimento del secondo tempo e si è quindi conclusa sul punteggio di 5 a 4 a favore della squadra composta da

Nello, Raffaella, Giancarlo, Filippo (che più che un giocatore di calcio ha l’irruenza di una ruspa per movimenti di terra) su quella di Luca, Federico, Silvia, Lorenzo. A questo punto Radio Palianello non è in condizione di dirci se ci sarà un secondo tempo oppure se la partita si deve considerare

definitivamente conclusa.

Giovedì 24 luglio.

Appena alzati, Salvatore e Valeria si precipitano

alla stazione di Colleferro a prendere Giovanni Surace, il primo arrivo della giornata.

Tornati al campo base cercano di tranquillizzare Giovanni che, in serata, dovrà esporre il proprio lavoro. Sono aiutati in questo da un’allegra brigata che sta facendo colazione/pranzo in veranda:

qui accade il miracolo, l’apparizione di un barattolo di Nutella, che sposta la

conversazione di tutti, ognuno esprime la propria idea in proposito; chi può, senza pensare a diete e cose varie, si impossessa di cucchiaini, coltelli e quanto d’altro utile per fruire fino in fondo, e al di là di ogni discorso,

di tanto piacere. Agli inevitabili sensi di colpa che

poi compaiono, risponde la filosofica riflessione di Zeno:

«La Nutella è una medicina».

Così, moralmente risollevati, affrontiamo il lungo pomeriggio. Luca parte per Roma; dovevano essere in tanti, invece è solo, non ha la patente e deve essere accompagnato alla stazione. Naturalmente ci pensa Lorenzo.

Alle 18.00 arrivano Dora e Mario per assistere all’esposizione di Giancarlo che, nel frattempo, ha predisposto il computer nella cosiddetta sala «multimediale»! Finita la relazione, Norese parte, insieme ad Alessandra, per Roma; è atteso a cena a casa Accardi;

avendo visto che tipo di lavoro svolge viene facile pensare che

«ruberà» qualcosa, e alla domanda diretta di Salvatore risponde con espressione possibilista.

Intanto a Palianello Nello ha disposto un tavolo da studio sull’erba e si appresta a leggere e approfondire i cataloghi che tutti hanno via via lasciato, ma ammette la propria sconfitta dichiarando di essere un asino. Questo accende una

discussione, tanto che alla fine, essendosi tutti scoperti asini, viene appeso un suo striscione che tiene nel camper e che inaugura la «Sagra del somaro». Si comincia con un aperitivo sull’erba, ma Raffaella e Federico devono correre alla stazione a prendere Luca, che già da un po’ è là che aspetta perché il cellulare di Salvatore era in carica e quindi non riusciva a

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Roma per continuare ad offrire la sua collaborazione, è stato interrotto dalle limitazioni della tecnica e dei servizi Telecom.

Indubbiamente la febbrile attività che, in genere, caratterizza il momento prima della cena, stasera non c’è; infatti tutti sanno di poter contare su Elisabetta che, come preannunciato,

porterà primo e secondo, e su Dora che è andata a comprare l’insalata.

Anche stasera siamo in trenta e fa novità la presenza di Anna Paola e Paolo che finalmente, essendo arrivati all’ora giusta, hanno potuto mangiare e non, come in passato, digiunare. Durante la cena arriva anche Bruna con un amica, Andrea Morein (si accresce la

Stefano Fontana, che, come ormai sta dicendo a tutti da quando è arrivato, non vuole parlare in pubblico, escogita un altro metodo: manda avanti Gianna e le fa leggere un brano, scritto da Pietroiusti e pubblicato su un catalogo, che si pensa arrivato sul tavolo grazie allo stesso Cesare.

La serata si svolge nel migliore dei modi anche perché Filippo continua a portare un cocktail dietro l’altro. Si continua con l’intervento di Pino Modica, per chiudere con quello di Federico, che presenta un video dove alcuni ballerini interpretano il suo lavoro.

Serata indubbiamente serena per Salvatore, anche se con un piccolo componente

internazionale della comunità) ed è necessario aggiungere un tavolo.

Alle 22, come di consueto, cominciano le relazioni. A Surace il compito di iniziare. È seguito da Paolo Lumini e durante il suo discorso si scopre, tra l’altro, che Elisabetta è in possesso di alcuni dei portafortuna che aveva distribuito durante la Quadriennale dello scorso autunno.

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neo, l’assenza di Pino Boresta non ha permesso la video documentazione degli interventi, ma Stefano ha comunque scattato delle fotografie e questo è già qualcosa. In ogni caso verso le 2 sparisce con Valeria, pare in cerca di un luogo ameno. Nel frattempo è tornato Puccio.

La presenza di Nello Teodori, che ha un trascorso calcistico, continua a farsi sentire, ed infatti viene organizzata un’ennesima partita che si svolge sul campo della Sagra del somaro, sotto i riflettori del proiettore.

Verso le 03.00 l’abbandono del campo da parte dell’arbitro (Paolo Lumini) pone fine in modo drastico alla contesa, che si chiude su un punteggio di parità.

Venerdì 25 luglio.

Di primo mattino Ali comincia a pulire la cucina, dove ancora i segni dell’abbuffata di ieri fanno mostra di sé.

Luca deve partire, ma prima si incontra con Falci per discutere del convegno e per verificare le indicazioni, arrivate via fax, di Cesare Viel.

Parte anche Giovanni, mentre Lorenzo continua ad essere insostituibile andando avanti ed indietro;

per sua fortuna siamo riusciti a risarcirlo di tutti i soldi che ha fino ad ora anticipato.

A proposito di

anticipazioni, Silvia, con un colpo a sorpresa, spiazza tutti e tiene la sua esposizione alle 15. Sono

presenti Bruna, Luca, e Andrea, che poi partiranno insieme. Gli altri invece sono in piscina e si intrattengono con giochi d’acqua che richiamano l’attenzione, più o meno divertita, di tutti gli altri bagnanti, in particolare di Cristiano, un bambino down, che si elegge bagnino privato di Zeno, svolgendo il compito in maniera egregia.

Intanto arriva Gea, alla sua terza apparizione palianese, ed al suo primo pernottamento. Mario telefona per comunicare che Oreste è ormai assurto alle glorie dei rotocalchi ed è stato pubblicato sull’Espresso; naturalmente Lorenzo va immediatamente a comprarlo. Si nota sui volti dei presenti un certo compiacimento.

Raffaella scrive alla mamma una lettera, che ci lascia in copia e che

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nell’atrio del centro; è anche questa una testimonianza che la leggerezza di queste giornate palianesi non è solo impressione di pochi.

A cena siamo in quindici: insalata di riso, insalata, formaggi ecc.

Raffaella nota l’assenza delle

«signore piombinesi» che in effetti, dopo aver cucinato, sono andate a cena fuori insieme ai mariti e alla coppia Teodori; se questo deve essere letto come indicazione sulla

in vacanza è sempre una fatica.

Gea propone il suo lavoro che scatena una lunga discussione sul concetto di realtà, tra i più accesi interventi si notano quelli di Salvatore e di Lorenzo.

La discussione è talmente animata che neppure l’arrivo dei nuovi ospiti, Francesco Voltolina, Marco Vaglieri e Alexander Brener riesce a distrarre.

Vengono comunque accolti e rifocillati (sempre la solita insalata di riso) e

Alessandra e Giancarlo si qualità

del cibo, non ci è dato sapere,

comunque sembrava tutto più che commestibile.

Le esposizioni serali cominciano un po’ più presto perché alcuni devono partire, tra questi anche il primo relatore della serata Maurizio Finotto.

Vediamo il suo video, poi torna il gruppo delle «signore piombinesi» e lo vediamo un’altra volta.

A questo punto Maurizio, Susanna, Federico e Raffaella devono proprio andare, un lungo viaggio li attende, e si sa, andare

occupano anche di intrattenerli.

Alessandra propone di andare in paese, ma la discussione accesa dalle

fotografie di Gea sembra appassionare di più, e perciò continua, come dice Lumini, fino al mal di testa.

Sabato 26 luglio.

Ultimo fine settimana di Oreste 0. La mattina si apre con la telefonata di Viviana Gravano, che comunica l’orario del suo arrivo a Colleferro, anche per lei questa è la terza visita. Francesco Galluzzi, alla seconda visita, arriva invece in macchina e così nessuno deve andare alla stazione.

Nell’attesa dei nuovi ospiti, alcuni vanno in piscina, altri a fare la spesa ecc. Ottimo nuotatore si rivela Alexander.

Alberto Sorbelli arriva con la madre e la sorella e vengono sistemati in una camera a quattro. Arriva anche Simona Caleo, e Salvatore si accorge, con sgomento, che stanno finendo le lenzuola. Prima che sia troppo tardi provvede a metterle da parte perché non siano usate come

tovaglie.

Il primo appuntamento è alle 18.00, ed è piuttosto atteso perché parlerà l’attore, Maurizio Mosetti che, insieme alla sua compagna Jill Hassan ha

fedelmente seguito le serate di Palianello.

Maurizio viene da una lunga esperienza di teatro, cinema e televisione. Così come racconta, ad un certo punto è rimasto affascinato dal mezzo video, e ha cominciato a fare delle

sperimentazioni ed il risultato è quello che ci ha mostrato. Dopo di lui prende nuovamente coraggio Silvia che tiene nuovamente la sua esposizione, questa volta di fronte a tutti.

Intanto in cucina fervono i preparativi Salvatore accende il fuoco e Falaguasta comincia a preparare degli aperitivi.

All’ora di cena arriva anche Guglielmo Aschieri, che è

vegetariano e si prepara un’insalata,

torna Simona Licini anche lei vegetariana, che mangia un po’ di patatine arrosto; Giancarlo, altro vegetariano storico, si accontenta delle patatine e si deve accontentare pure di mangiarle in piedi o seduto sui gradini, infatti il conto dei posti a tavola non torna;

anche Valeria e Salvatore sono costretti ad andare altrove, e trovano la loro sistemazione in un tavolo all’aperto, rischiarato dalla luce dei lampioni.

Alle 22 comincia la relazione di Alberto che sorprende un po’ tutti per la tipologia della sua ricerca: l’estetica della prostituzione.

Quindi è la volta di Guglielmo, pittore innamorato della pittura, e poi di Francesco Voltolina.

A questo punto una pausa è necessaria, e Filippo ha già

approntato un piccolo bar con musica sotto il cancello di entrata.

Tre diversi tipi di cocktail, patatine e musica del suo camper, accolgono gli ospiti. La pausa va un po’ per le lunghe e, nonostante la partenza di Nello, la partita a calcio è di rito.

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Stasera addirittura un torneo a quattro squadre, vinto da quella formata da Salvatore, Valeria e Maurizio che si rivela più abile di quanto non ci avesse fatto credere. L’azione più spettacolare resta comunque quella di Alberto che, giocando nel ruolo di portiere, realizza la rete che consente alla sua squadra di vincere il terzo posto.

L’avversario più temuto è invece Francesco Voltolina

che pratica il cosiddetto gioco duro. Tattica riuscita perché i più, pur di evitarlo, preferiscono perdere la palla.

Dopo questo inusitato sforzo fisico, la

conversazione riparte dal lavoro di Sorbelli e si protrae a lungo nella notte.

Oreste gode dunque di ottima salute.

N.B. Continua l’assenza ingiustificata di Pino Boresta, e perciò continua a non esserci documentazione.

Domenica 27 luglio.

Tutti partono, o meglio, vorrebbero partire, sembra piuttosto che il coinvolgimento generale impedisca di rispettare gli impegni presi in precedenza. Dopo varie reticenze le prime auto si mettono in moto, e rimangono: Lorenzo, Silvia, Francesco G., Simona, Viviana, Gea, Paolo, Zeno, I tre Sorbelli, Vaglieri, Voltolina, Alex, Giancarlo, Guglielmo... però non siamo

ancora alla fine, e lo dimostrano le intense attività che caratterizzano la giornata. In nottata era arrivata Laura Attolini, un’artista dell’area Emiliana che relaziona sui propri lavori improntati sul déja-vu.

Ancora prima di lei avevano parlato sia Brener che Vaglieri. Alexander non ci propone alcuna immagine ma preferisce parlarci delle proprie motivazioni sottolineando l’idea di una «democratic-art» che forse a causa

della lingua non riesce a diventare soggetto di una chiarificazione. Più chiara rimane una negazione: «Non è detto che in un paese democratico ci sia un’arte democratica».

Marco proietta una diapositiva che subito trova

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un aggancio col lavoro di Sorbelli rispetto al «piacere» proseguendo con i lavori realizzati per strada, in particolare colpisce il lavoro degli abbracci che trova corrispondenza al momento delle partenze serali. Paolo ripete la propria esposizione soprattutto per Gravano e Galluzzi.

Alberto Sorbelli completa la proiezione dei propri video dove possiamo riconoscere il Galluzzi presente alla performance di Lione che, ignaro del carattere dell’azione, si erge a paladino difensivo riportando micro lesioni,

conseguenza prevista dell’azione di «pestaggio».

È sempre il pollo surgelato il protagonista del nostro freezer, ma Viviana scarnificando insieme a Lorenzo i cosci riesce a realizzare una pietanza in casseruola che viene definita degna della «scuola di mamma».

Erano già partiti Vaglieri, Voltolina, Brener; i tre Sorbelli e la Tortarolo. Comunque a cena siamo ancora una decina. Paolo esegue una spedizione al bar della piscina per procurare del pane, latte e caffè, riceve tutto in

omaggio per cui decidiamo di contraccambiare con un messaggio di simpatia.

Durante la cena vengono a trovarci i gestori del bar con una bottiglia di spumante, segno evidentemente tangibile (e bevibile) che la «Libera Repubblica delle Arti» di Palianello ha superato i propri confini del «sistema dell’arte» e ha dilagato nel mondo esterno (o almeno, ha traversato la strada). Dalla mattina, circola per l’ambiente un cane nero con una zampa bianca, che è stato subito adottato dalla comunità (in particolare da Zeno L), ed è stato subito battezzato Oreste, in omaggio al gioco della comunità. Durante la preparazione della cena, comincia la discussione sul futuro di «Oreste 0», per capire quali possibilità ci sono perché la Festa non si istituzionalizzi e (insieme) non si perda.

Due note fuori diario:

1. Oreste stamani aveva un collare molto speciale, che nel corso del pomeriggio è sparito. Chissà dove lo rivedremo? Quale artista lo presenterà in un lavoro?

2. A Paliano il sesso langue… Tutto ciò dovrà essere valutato dagli organizzatori di «Oreste 1»? È un problema? È il clima culturale? È l’aria di Paliano che sopisce...? Ma è vero, o sono lamentele che i satolli si preparano come occasioni per mentire in famiglia?

NB: Un abbraccio non formale e clamoroso ai baristi della piscina, Francesco e Patrizia Beltrami…

Lunedì 28 luglio.

Le vetrate, la moto di Guglielmo, l’auto di Salvatore, la cucina e i locali comuni sono tappezzati di messaggi di saluto lasciati da Paolo Lumini e dalla nostra mascotte Zeno.

Sono partiti molto presto verso Firenze con Galluzzi. Più tardi parte Aschieri, Lorenzo e Silvia passeranno tutta la giornata a Roma.

Salvatore rimane solo, per l’ennesima volta sembra tutto finito e decide di passare tutta la giornata in piscina. Non sono previsti altri arrivi e la mente corre a come riordinare per chiudere l’avventura.

Non è così, in serata oltre al rientro previsto di Lorenzo e Silvia arrivano Elisabetta Pandolfini e Roberto Visconti, viene dato fuoco alla brace e cotta l’ennesima partita di pesce. Pino completa la documentazione video, vengono proiettate alcune documentazioni dei giorni passati e poi, tutti molto stanchi (Silvia trascina un’influenza insensibile alla decina di aspirine ingerite), andiamo a letto presto (si fa per dire perché sono le due e venti!).

Domani è prevista la performance di Andrea Morein che come da suo desiderio si svolgerà con poche persone tutte coinvolte anche

fattivamente. Inizierà lo smantellamento delle attrezzature, il recupero della documentazione, l’abbandono.

39 Restano però gli indirizzi, i sorrisi, gli abbracci, e soprattutto i nuovi appuntamenti già previsti a Bologna per il convegno e a Serre di Rapolano dove tutta questa energia si trasformerà in azione!

Nel documento progetto Oreste 0 (zero) PaliaNo 1997 (pagine 30-40)

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