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Dinamiche di performance economica

1.3 Il mercato delle pesatrici multitesta

1.3.3 Dinamiche di performance economica

Analizzando il quadriennio 2006-2009, si osserva una contrazione crescente del fatturato (-26,4% dal 2006 al 2009), mentre nel 2010 sembra esserci una legge- ra ripresa.(Figura 1.16) La contrazione della domanda, imputabile alla sfavorevole congiuntura economica innescata dalla crisi, ha avuto i suoi primi effetti tangibili a partire dal 2009, anno in cui la riduzione del fatturato `e stata pi`u accentuata.(23% in meno al 2008, contro una riduzione nel biennio precedente che non superava i 10 punti percentuali). Le aziende del campione in esame rispecchiano fedelmente questo trend, eccezione fatta per Ricciarelli, unica impresa ad aver registrato un

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Figura 1.16: Andamento del fatturato aziende italiane produttrici di pesatrici multitesta

Figura 1.17: Andamento dell’indice EBITDA/Fatturato delle aziende italiane produttrici di pesatrici multitesta

aumento dei ricavi. Coerentemente con quanto appena evidenziato, anche la mar- ginalit`a lorda (EBITDA mgn, in Figura 1.17) `e diminuita in maniera pi`u rilevante tra il 2009 e il 2008. Tuttavia, fatta eccezione un impresa (Mondial Pack), i valori di EBITDA mgn si sono mantenuti sempre strettamente positivi durante tutto l’arco di tempo considerato. I risultati migliori sono stati riportati da Simionato e Ricciarelli. In sintesi, la maggior parte delle aziende valutate ha subito una battuta d’arresto dal punto di vista della crescita del fatturato nel quadriennio in esame, come evidenzia l’analisi delle performance (Figura 1.18). Tuttavia, la marginalit`a operativa lorda `e stata comunque positiva, confermando la migliore reattivit`a di questo comparto industriale agli effetti negativi della crisi rispetto ad altri settori del Made In Italy.

Figura 1.18: Performance delle aziende italiane produttrici di pesatrici multitesta

Produttivit`a e redditivit`a

Le aziende del campione considerato sono tutte di dimensione piccola, ad eccezione di Ricciarelli, la cui scala dimensionale `e maggiore. Dal punto di vista dell’effi- cienza del campione di aziende considerate, nel quadriennio 2006-2009 l’indice di produttivit`a (Valore aggiunto pro-capite) `e diminuito (Figura 1.19), passando da un valore medio di 60.000 euro/dipendente ad un valore di circa 45.600 eu- ro/dipendente. Questo valore nel 2010 `e tornato a crescere anche se `e ancora lontano dai valori registrati quattro anni prima. A fronte di un calo generale di redditivit`a pro-capite, Mondial Pack `e tuttavia riuscita a registrare un migliora- mento costante nel valore dell’indice, in controtendenza rispetto a tutte le altre aziende del campione.

L’andamento del ROI (Figura 1.20) risulta essere crescente nel periodo 2006-2007, in costante calo nel periodo 2007-2009 ed in leggera ripresa nel 2010. Nel 2009 la contrazione dell’indice `e tale da far registrare addirittura un valore negativo pari al -3,32%. Questo valore sottolinea una gestione economica caratteristica negativa che compromette la possibilit`a di rimborso di debiti a terzi.

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Figura 1.19: Andamento dell’indice valore aggiunto pro-capite delle aziende italiane produttrici di pesatrici multitesta

Figura 1.20: Andamento dell’indice ROI delle aziende italiane produttrici di pesatrici multitesta

dell’efficienza nel periodo 2006-20010. Sull’asse delle ascisse `e rappresentato il valore medio del ROI, sull’asse delle ordinate il Valore aggiunto pro-capite medio. A parte Mondial Pack, che riporta una performance negativa in termini di reddi- tivit`a (ROI negativo), le altre aziende delineano un trend di efficienza economica positiva, nonostante le performance siano peggiorate a causa della congiuntura economica negativa che ha comportato una diminuzione della domanda e conse- guentemente degli utili netti. La diminuzione di produttivit`a `e andata di pari passo con il rallentamento della redditivit`a ma nonostante le difficolt`a congiunturali, il ROI delle aziende esaminate si `e mantenuto mediamente positivo. Il comparto meccanico conferma quindi di aver reagito complessivamente in maniera positiva

Figura 1.21: Efficenza delle aziende italiane produttrici di pesatrici multitesta

alla recessione.

Dinamiche di esposizione finanziaria

Nel periodo analizzato, la Posizione Finanziaria Netta delle aziende considerate ha subito un peggioramento tangibile (Figura 1.22). L’indice, che fornisce una misura del numero di anni che servirebbero a ripagare la quantit`a di debito accu- mulato grazie ai flussi di marginalit`a lorda derivanti dalla gestione caratteristica dell’impresa, `e cresciuto ininterrottamente. Mediamente, l’EBITDA ha subito una contrazione, cos`ı come la Posizione Finanziaria Netta: le disponibilit`a liquide sono diminuite in relazione all’andamento dei flussi di cassa e si `e inoltre ridotto l’inde- bitamento finanziario a medio/lungo termine.

Dopo un primo aumento relativo al periodo 2006-2007, il ricorso alla leva finanzia- ria ha subito una battuta d’arresto e una decrescita continua per tutto il resto del periodo osservato (Figura 1.23). Si `e passati da un valore di leva finanziaria pari a 4,55 nel 2007 ad un valore di 1,28 del 2009. I dati raccolti fanno emergere la ten- denza delle aziende di piccola dimensione a fare limitatamente ricorso al capitale di terzi, contrariamente a quanto facciano le imprese di dimensioni maggiori. La diminuzione marcata dell’indice `e spiegabile tenendo conto del restringimento

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Figura 1.22: Andamento dell’indice PFN/EBITDA delle aziende italiane produttrici di pesatrici multitesta

nell’erogazione di prestiti da parte degli istituti creditizi alle imprese (soprat- tutto se di piccola dimensione) dovuto alla volont`a di rafforzare la propria posizione patrimoniale a fronte di un periodo economico cos`ı difficile. A causa degli accordi di Basilea 2, infatti, le banche sono state indotte a ridurre il credito destinato alle PMI e ad aumentare al contempo i tassi di interesse, il che scoraggia le PMI a richiedere finanziamenti.

Figura 1.23: Andamento della leva finanziaria delle aziende italiane produttrici di pesatrici multitesta

mostra positiva, come testimonia il grafico rappresentato in figura1.24. Sull’asse delle ordinate `e stato rappresentato l’andamento medio della Posizione Finanziaria Netta per le aziende del campione nel periodo in esame, sull’asse delle ascisse `e stato raffigurato invece l’andamento medio del rapporto di leva finanziaria. La maggior parte delle aziende si colloca su valori molto bassi di leva e prossimi allo zero di Posizione Finanziaria Netta, coerentemente con quanto detto finora. Poche aziende hanno un valore del rapporto di leva elevato, e sono quelle di dimensioni maggiori. Una sola azienda presenta una situazione molto critica in entrambe le dimensioni di indagine, ed `e Mondial Pack.

Figura 1.24: Sostenibilit`a finanziaria delle aziende italiane produttrici di pesatrici multitesta

Conclusione

Nonostante la crisi economica abbia avuto un effetto tangibile sulle performance del campione analizzato, l’analisi degli indici ha messo in evidenza come il comparto meccanico sia stato in grado di rispondere in maniera globalmente positiva alle difficolt`a congiunturali.

Dal punto di vista delle performance economiche, anche se il fatturato `e com- plessivamente diminuito, nessuna azienda ha riportato valori negativi di EBITDA, dimostrando una buona gestione operativa dell’impresa.

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La produttivit`a, invece, ha subito un peggioramento costante per tutto l’ar- co di tempo osservato. Il ROI `e peggiorato nel periodo considerato ed il trend `

e pi`u accentuato per le aziende di dimensione pi`u piccola, che hanno accusato maggiormente gli effetti della diminuzione della domanda innestata dalla crisi.

Il difficile contesto economico ha inciso fortemente sull’assetto finanziario delle imprese considerate. Le imprese di dimensione minore hanno riscontrato maggiori difficolt`a a ricorrere a capitale di terzi, e hanno dovuto sfruttare il capitale proprio per finanziare i propri investimenti. La Posizione Finanziaria Netta delle aziende considerate `e pertanto peggiorata, come effetto di questo cambiamento; la diminu- zione di liquidit`a pu`o essere imputabile a diverse cause: rallentamento negli ordini, eccessive dilazioni di pagamento da parte dei clienti, aumento degli insoluti o pi`u in generale all’irrigidimento del sistema bancario nei confronti delle imprese.

Complessivamente, la crisi economica che ha colpito l’economia italiana ha messo a dura prova anche il comparto dell’industria meccanica che, avendo una spiccata vocazione all’export, ha risentito soprattutto della bassa domanda pro- veniente dall’estero, sommata ad una domanda interna sostanzialmente debole. Tuttavia, l’analisi delle performance del campione ha dimostrato che la reazione delle imprese considerate `e stata positiva.

Nel 2010 il comparto sembra in ripresa anche se i valori relativi al biennio 2006-2007 sono molto lontani.

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