maggiore di esemplari potranno trattare direttamente col tipografo.
N . B . - I n G e n o v a il r e c a p i t o d e l l ’ A m m i n i s t r a z i o n e è p r e s s o il N e g o z i o lib r a r io d e l S i g . St e f a n o C h i à p p o r i d i B a r t o l o m e o , λ ia X X S e t t e m b r e N . 16.
P R E Z Z O D E L P R E S E N T E F A S C I C O L O : L . 2.00
G I O R N A L E STOR IC O E L E T T E R A R I O D E L L A L I G U R I A 8l
I L IG U R I A N T IC H I E I L O R O C O M M E R C I
Ca p i t o l o s e c o n d o
I LIGURI A N T IC H I E I L O R O P R O D O T T I C O M M E R C IA L I.
I Liguri erano chiamati L igures dai Romani (i) e d a ’ Greci ne’ tempi più tardi (Λιγούρες) (2); gli scrittori greci più antichi li denominavano L ig u i (Α,ίγυες) (3) e, da Polibio in poi, anche Ligustin i (Αιγυστινοΐ) (4). L o spirito indagatore degli antichi si era di già esercitato intorno all’ origine di questa popolazione, senza però poter venire a risultati sicuri. Alcuni li credevano greci, perchè usavano scudi di bronzo (5); quest opinione era condivisa anche da Diodoro Siculo (6), e da tutti quelli che, per attestazione di Dionisio d ’ Alicarnasso (7), facevano dei Liguri e degli Aborigeni del Lazio una sola popolazione oriunda dall’ Eliade. Secondo Filisto Siracusano (8) Liguri, Si
culi ed Italici sarebbero un solo popolo, poiché egli ritiene che i Siculi fossero Liguri, passati in Sicilia sotto la condotta di Siculo, figlio di Italo. Pare che altri li ritenessero Iberici, quegli scrittori cioè, che, come osservai nel capitolo p r e c e dente, dicono i Liguri ampiamente diffusi nella penisola iberica e in tutta Γ Europa occidentale. Eschilo infatti, per attestazione di Plinio (9), fa scorrere 1’ Eridano nell’ Iberia ; T u cid id e ^10) riteneva Iberici anche i Sicani, cacciati dai Liguri dalle rive di
(1 ) L i v . , 2 1 , 2 6 ; 2 7 , 4 9 ; 3 2 , 1 9 ; P l i n . , 3 , 5 , 6 ; 3, 1 7 , 2 1 ; 3 , 2 0 , 2 4 ; E u t r o p . , 3 , 2 , 8 ; T a c . , H ist., 2 , 1 4 ; F l o r . , 2 , 3 . N el singolare dice- vasi prom iscuam ente Ligus (Cic., Se.xt., 3 1 , 6 8 ; V e r g . , Aeri., 1 1 , 7 1 5 , P e r s . , 6 , 6 ; T a c . , Hist., 2 , 1 3 ) e L ig u r ( L u c a n . , i , 4 4 2 ) .
( 2 ) S t . B i z . , p . 4 7 2 .
(3) E s i o d ., fr. 4 6 , da S t r a b . , 4 , p . 2 0 3 ; E c a t e o , fr. 2 0 se g .; E s c h i l o , ir. 1 8 2 , da S t r a b . , 4 , p . 1 8 3 ; E r o d . , 5 , 9 ; 7, 1 6 5 ; T u c i d . , 6 , 2 ; P s e u d o S c i l . , p . 2 ; P o l i b ., 3 4 , IO, 1 8 ; S t r a b . , 4 , p . 2 0 3 ; S c im n ., 2 0 0 segg.
(4 ) P o l i b . , i , 1 7 , 4; 1, 6 7 , Π 2- Ü 3- 3 3. 1 6 ; P l u t . , Aem il. Paul., 6 ; P l i n . , i o . 2 4 , 3 4 . — ( 5 ) C f. S t r a b . , 4 , 6 , p . 2 0 2 . — (6 ) 5 , 3 9 .
(7; i , 1 0 . — (8) In Dio n is., i, 2 2 . — (9 ) 3 7 , n · — ( I 0 ) 6 > 2 ·
G iom . stor. e lett. d. L ig . III. ®
82 G I O R N A L E STORICO E L E T T E R A R I O D E L L A L I G U R I A
un fiume Sicano, che lo storico greco c re d e v a s c o r r e s s e nel- l ' Iberia ; lo Pseudo Scillace (i) dice la costa fra i P iren ei ed il Rodano abitata da una popolazione mista di L ig u ri ed Iberi, sebbene, appunto il ravvisarne la mescolanza s a r e b b e a r g o mento per asserire che le due popolazioni erano differenti.
Riferendo Plutarco (2) che ai Liguri era originario il nome di Ambronì, ritiene qualcuno che con ciò lo storico di C h e r o n e a intendesse che fossero affini d ’ origine colla p op olazion e degli Ambroni, che dai Liguri furono appunto assaliti nella b attaglia di Aquae Sextiae, e cioè che anche i Liguri fossero Celti. Q u e sto non è però esplicitamente affermato da Plutarco, nè impli
citamente si può assicurare, non essendo ben c e rto se gli A m broni fossero precisamente Celti, o non piuttosto un a van zo di quella prima popolazione primitiva, dalla quale si fa da alcuni dipendere 1’ origine degli Iberici e dei Liguri.
In complesso quindi nulla di preciso sapevan o gli antichi intorno all' origine dei Liguri: 1’ unica cosa, in cui tutti a n d a vano d ’ accordo, è che essi fossero dei più antichi abitatori d’ Italia; però anche a tale proposito particolarità p o c h e si c o noscevano. I Liguri stessi, dice Catone (3), essendo illitera ti e mendaces, non ne sapevano o non ne volevano far s a p e r nulla.
Dionisio d’ Aticarnasso ( 4 ) afferma che la loro origin e era ignota; Strabone (5), che più diffusamente se 11’ o c c u p ò , sa solo concludere che essi non erano Celti, poiché dice che i popoli, che abitavano i declivi delle Alpi erano Celti, m eno i Liguri, i quali però vivevano al modo dei Galli, s e b b e n e fo s sero differenti d ’ origine (6), tanto da distinguerli an ch e al di là dalle Alpi, dove, essendo misti coi Celti, erano chiamati Celtoliguri (Κελτολίγυες) (7). I più antichi scrittori, chiamando, secondo lo stesso geografo, anche Celtiberi (Κελτφηρες) (8) gli
(1) p. 2. — (2) In M ario, 19.
(3) O rig., F r . 2 , in S e r v i o , ad A en ., 11, 7 0 1 , 7 1 5 , u n d e o r iu n d i s i ut nesciunt, illiterati mendaccsquc sunt, et vera m inus m em inere.
(4) ϊ, Ρ· 9·
(5) 2i 5> 2^> Ρ· !28. εθ-vrj 5ε κατέχει πολλά τό όρος τοΰτο Κ ελτικά πλήν των Λιγύίυν.
(6) 2, 5, 28, ρ. 128; οότοι 5’ ετεροεθ·νεΐς μεν είσι, παραπλήσιοι δε τοίς· βίοις.
(7 ) St r a b., 4 , 6, ρ. 203. — (8) ι, 2, ρ. 33.
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abitatori dell’ Europa occidentale, evidentemente distinguevano i Celti dagli Iberi e dai Liguri, non escludendo forse che fra di loro, ma specialmente fra questi ultimi, esistessero delle af
finità etnografiche.
L a medesima disparità d ’ opinioni si manifesta negli scien
ziati moderni. Alcuni (1) si accontentano di osserv are che 1’ origine dei Liguri è sconosciuta ; altri (2) ritengono che, come parte della famiglia italica, siano strettamente imparen
tati cogli Elleni. Il Grotefend (3) prima, con argomenti g e o grafici, poi il Maury (4), per ragioni linguistiche, ritenevano i liguri di razza celtica. Il d' Arbois de Jubainville (5), basato su vaghe testimonianze antiche, su interpretazioni mitologiche, ed argomentazioni linguistiche, li cred e Ariani, che, discesi dalle regioni più settentrionali dell’ Europa, avrebbero tolto agli [beri il dominio dell’ Europa occidentale. A d ogni modo siano essi stati Italici o Celti o Elleni, o, più genericamente parlando, Ariani, sarebbero sempre, per questi scienziati, oriundi da un medesimo stipite, per cui se variano nei particolari, s ac
cordano in questa tesi generale. Ad essa però se ne contrap
posero altre che non hanno minor fondamento, e scientifica serietà. Il Nicolucci (6), appellandosi ad argomenti desunti dalla filologia e dall’ antropologia comparata, cerca dimostrare che 1’ Europa era abitata in età preistoriche, prima che dalla razza Ariana, da una popolazione Turanica, dalla quale, e più particolarmente dagli Ugro-Finni, discenderebbero i Liguri. S e condo lui il brachicefalismo sarebbe la caratteristica antropo- logica più spiccata di questa primitiva popolazione, e quindi anche dei Liguri, ed il basco un ultimo residuo della loro lingua. Ma mentre quest’ultima asserzione è contestata da c o loro che altre origini ascrivono alla popolazione ligure, la prima pareva scossa dal fatto che, al contrario di quanto
(1) Il N ie k u h r, R . ti., I., p. 173, dice p. e., che di essi questo solo si sa di certo, che non erano nè Iberi, ne Celti.
(2 ) Cf. Fo r b ig e r, Handb. der alten Geographie, III, p . 5 4 6 , n . 4 7 . (3) A lt Italien, II, p. 5, 7 e segg.
(4) Notes sur les Ligures (in Comptes-rendus de l’ aead. des inscript. et bt'Hes lettres, 1887).
(5) Les premiers habitants de I’ Europe.
(6) La stirpe ligure in Italia.
8 4 G IO R N A L E ST O R IC O E L E T T E R A R I O D E L L A L I G U R I A
afferma il Nicolucci, i crani degli scheletri usciti dalle più an
tiche caverne liguri, la più gran parte d e ’ quali sono tuttora visibili nel museo geologico dell’ ateneo g en o vese, sono senza discussione dolicocefali con pronunziato prognatismo. Se non che di questi ultimi giorni in una grotta neolitica, .scoperta nella villa Imperty a Montecarlo, e studiata da V e r n e a u , e D e Villeneuve (i), si trovarono parecchi crani nella più gran parte brachicefali, solo qualcuno mesaticefalo, ed uno solo d o licocefalo. Per cui conviene notare che i dati antropologici non sono ancora tanto sicuri da poter da essi ricavare qualsiasi conclusione. Egli è certo che già le testimonianze degli antichi scrittori ci mostravano gli Iberi, abitanti in origine in tutta 1’ E uropa occidentale (2), forniti di caratteristiche fisiologiche speciali: pelle bruna, capegli neri e crespi, m ediocre statura, persona forte ed agile nel tempo stesso; gente indurita alle fatiche e ai disagi (3). Alcuni scienziati moderni (4^ ritennero che fosse questa una razza speciale, differente d a ll’ Ariana, senza però essere Finnica, o Turanica oppure Semitica, che essi denominarono Iberica o Ibero-Ligure, ritenendo che stretta- mente legati con essa fossero precisamente anche i Liguri. A questa popolazione ascrivono una derivazione africana, c o lle gandola con quei Libi, Lebu, o Rebu ricordati dalle iscrizioni egiziane, ultimi e superstiti rampolli dei quali s a r e b b e r o i B a schi e i Berberi, mentre in tempi remoti, prima d e ll’ im m igra
zione ariana avrebbero occupato gran parte del nostro conti
nente, in particolar modo le regioni più occidentali. Q u esta teoria ebbe maggior fortuna e diffusione di un’ altra sorta quasi contemporaneamente, secondo la quale questa razza primitiva alla quale apparterrebbero i Liguri, sarebbe derivata dall' A m e rica Centrale e dall’Atlantide ora scomparsa, d ed u cen d o ciò da alcuni usi speciali dei cavernicoli, conformi a quelli degli abi
tatori delle Canarie e del Messico, dalla leggend a egiziana, ri
cordata da Platone nel Tim eo e nel Crizia, secondo la quale (1) /,a grotte des Bas-Moulins (nell’ Anthropologie, 1901, ]). 1, segg.) (2 ) St r a b., i, 2 , p . 3 3 .
(3 ) Ta c i t. , A gr., 2 , cf. St r a b., 3, 4, p . 163 e 164.
14) C f. SCHIAPARELLI, Le stirpi Ibero-Liguri, nell’ occidente c nell' l- talia Antica; BERTRAND, Les Ibères et les Ligures de hi (ìnule, (in Revue archéologique, Paris, 1889).
G I O R N A L E ST OR IC O E L E T T E R A R I O D E L L A L I G U R I A 8 5
ad occidente dell’ Europa sarebbe esistita la grande isola A - tlantide, dalla quale facile sarebbe stato il passaggio al nostro continente, isola ricordata pure da una 'leggenda americana, raccolta dalla bocca degli indigeni del Yucatan dal Brasseur de Bourbourg (1).
L ’ Issel (2), dopo un attento confronto dei resti umani pa
leolitici della caverna dei Balzi Rossi con altri neolitici del Fi- nalese, ritiene che una stirpe unica, ora estinta, sia stata lungo il litorale ligure e francese fino al Rodano, e vi abbia esistito sin all’ albeggiare d e ’ tempi storici, stirpe a cui co m p eterebbe il nome di ligure, che troverebbe, sotto Γ aspetto antropologico, perfetto riscontro colla razza di Cro-M agnon, illustrata da Broca, de Quatrefages e Hamy, che abitò, come indigena, ne’ tempi preistorici, gran parte dell’ E uropa occidentale.
Sarebbe questa la stessa razza che il S ergi (3), con ter
mini più generali, denominò M editerranea, perchè sarebbe stata ampiamente diffusa lungo il bacino del Mediterraneo, traendo, contrariamente all’ opinione dell’ Issel, origine dall’ Africa. Non entra nei limiti di questo lavoro il prendere in più minuto e- same tutte queste ed altre secondarie ipotesi intorno all’ ori
gine dei Liguri; questo però credo necessario notare, che, se variano le opinioni intorno alla derivazione di questa razza, tutti però vanno d’ accordo nel ritenerla la più antica, o una delle più antiche, che abbiano abitato 1’ E uropa occidentale.
Più sicure sono le notizie che si hanno intorno al tenore di vita ed al carattere di questi primitivi abitatori della region e da noi presa ad esame; anzi gli studi paletnologici ci mettono fortunatamente in grado di accompagnare, nel cammino del p ro gresso, 1’ uomo dalle epoche più remote fino ai tempi storici più conosciuti, non essendo state qui le perturbazioni esterne sì potenti da interrompere, come altrove, bruscam ente il natu
rale sviluppo della razza primitiva, in modo da mutarne quasi radicalmente 1’ impronta originaria.
Non è certo nostro intendimento di prender 1’ uomo fin
(1) Cf. A . Or. Ba r r i l i, G li antichissimi L ig u ri (nell’ Ateneo Ligure, anno X I I , p. 40 segg.)
(2) Im Liguria ed i S7toi abitanti nei tempi primordiali.
(3) Origine e diffusione della stirpe mediterranea.
86 G I O R N A L E ST OR IC O E L E T T E R A R I O D E L L A L G U R I A
dalla sua origine, sebbene, in Liguria, si creda da qualcuno non ne manchino le traccie nel periodo terziario e nell e p o c a glaciale (i). Questi ilicerti primordi della razza umana e n trano piuttosto nel campo della geologia che della storia. Non possiamo nello stesso modo trascurare i risultati della p a le tn o logia per quello che riguarda il periodo quaternario e la s u c cessiva epoca storica primordiale, riuscendo essi di mirabile spiegazione alle scarse notizie che intorno ai Liguri ci lascia
rono gli storici antichi. Non per tutti loro essi erano solo il durum in armis genus (2), il p erv ix genus (3), non erano per tutti solo i montani d u ri atipie agrestes (4), e il popolo as- suentum malo (5), tutte frasi, che, ripetendosi quasi colle m e desime parole, tradiscono la comune fonte interessata donde furono desunte. Ma Diodoro Siculo (6), che non a vea causa regionale di rancore verso di essi, se non ne parla con te r mini eccessivamente teneri, fa però un quadro veritiero delle loro abitudini. Egli osserva infatti che, essendo ecce ssiva m en te sterile ed aspro il suolo da loro abitato, essi traevano una vita miserabile, tutti intenti a faticosi e modesti lavori. A n ch e P o sidonio (7) avea osservato che il suolo ligure e ra , così in
clemente, che piuttosto che un arare era ivi un rom pere i sassi.
E ssen d o la loro regione montuosa e tutta cop erta di selve, i più campavano la vita tagliando, con pesanti scuri, poderosi a l
beri, alcuni pochi coltivando i campi a gran disagio, poiché tanto era arido e pietroso il suolo, che cogli istrumenti a g r e sti non rompevasi una zolla, senza infrangere delle pietre. Q u a n tunque però essi avessero a lottare con tante difficoltà, a forza d’ ostinato lavoro, superavano la stessa natura, b en ch é scarso fosse il frutto che ne traevano, e appena sufficiente ad alimen
tare i loro corpi macilenti, ma nerboruti. Non meno laboriose erano le donne, che condividevano c o ’ maschi le più dure fa
tiche. Essendo scarse le biade, davansi di preferenza alla caccia, percorrendo le ardue e difficili cime nevose d e ’ loro monti, e così riuscivano a indurire e fortificare le loro membra in modo veram en te meraviglioso.
(1) C f. Is s e l, La Liguria geologica c p ici storica.
(2) L iv ., 21, 26. — (3) T a c ., H ist., 2, 14. — (4) C ic ., Sext., 31, 68.
(5) Ve r o., Georg. 2, 168. (6) 5, 16. — (7) in St r a h., 5, 2, j>. 218.
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A cq u a , e r b a g g i, e carne d ’ animali se lvatici e d om e s tici e- rano i cibi e la b e v a n d a da loro p referita. O ltre a q u e s t e p a r ticolarità, che p o te v a n o esser comuni a molti altri po p o li ch e viv essero una vita ancor ve rg in e , D io d o ro ne nota a lc u n e v e ramente caratteristiche. E g li o s s e rv a infatti ch e nella n o tte i Liguri dorm ivano n e ll’ a p erta ca m p ag n a , e assai di r a d o in vili ca panne o in umili tuguri; ma p e r lo più in g r o t te s c a v a t e nelle viscere delle rupi, o in c a v e r n e fatte dalla natura. Q u e s t a vita dura e s e lv a g g ia fa c e v a sì ch e le d onne liguri a v e s s e r o la r o bustezza d egli uomini e gli uomini q u ella d elle fiere, in m od o tale che, v e n e n d o a singoiar ten zon e il più forte d e ’ Galli r e ste re b b e vinto dal più d e b o le d e ’ L iguri.
A n c h e S trab o n e (1) o s s e rv a che, v iv e n d o i L ig u r i in un suolo aspro ed infruttifero si c ib a va n o di ca rn e se lv a t ic a e si d is se ta va n o con latte e b e v a n d e d ’ orzo. A n c o r a al te m p o del g re c o g e o g r a f o tutto il territorio lig u re e ra c o p e r to di fittissime selve, dalle quali gli abitanti ric a v a v a n o le g n a m e p e r co stru ire le navi, essen dovi degli alberi con un t ro n c o ch e r a g g i u n g e v a perfino il diam etro di otto piedi: egli vi r is c o n tr a v a a n c h e al
beri atti a c a v a r n e m ateriale d a c o stru ire m en s e non inferiori per solidità a quelle di ced ro. O lt r e D io d o r o S icu lo a n c h e P o sidonio e S trab on o notano che i L ig u r i v iv e v a n o a ll’ a p e rto , in luoghi non cinti di mura, κωμηδδν ζώσι (2), e ch e e r a n o divisi in tribù, o genti (φΰλαι) (3). Di q u e s te S tr a b o n e (4) r ic o r d a gli Intemeli e gli Ingauni, m entre P olibio, egli d ice, a g g i u n g e a questi due a nche gli O x ib i e i D e c e a t i , c h e eran o al di là d alle A lp i; ma oltre questi, lo stesso S tr a b o n e (5) r ic o r d a a n c h e i Sali, gli Albiensi, gli A lbieci. M a assai più n u m e r o s e e r a n o le tribù liguri sia di qua che di là dalle Alpi, e noi d ie tr o la scorta degli scrittori e d elle iscrizioni siam o fo rtu n a ta m e n te in g rad o di stabilire chiaram ente la posizione, il n o m e di tutte, almeno delle più importanti di e s se . T u t ti i L ig u r i e r a n o a n zitutto divisi in Cisalpini e Transalpini (6), e quelli suddivisi in Alpini (7) o Capillati (8) (Λίγυες oi Ιίομητοα) (g) c h e a b ita v a n o
. ( i ì 4, 6 p. 202. — (2) St r a b. , 5, 2 p. 2 1 S .
(3) S t r a b . , 4, 6 p. 202. — (4) 1. c. — (5) 4, 6, p. 204.
(6) Liv., E p. 60. — (7) Liv., 28, 56; 29, 5.
(8) Lu c a n., i, 442; Pl i n. , 3, 5, 7; 3. 20 · 24· (9) Di o n e Ca s s., 54, 24.
88 G I O R N A L E S T O R I C O E L E T T E R A R I O D E L L A L I G U R I A
sui declivi d e ll’A lpi Marittim e, ed in M ontani (i), ch e e r a n o gli abitatori dei declivi d e ll’A p e n n in o .
Di questi ultimi i più orientali, lungo la riviera, e r a n o gli A puan i (2), un ric o rd o d e ’ quali rim ane a n c o r a nel nom e d elle A lpi A p u a n e . Dal c o m p le s s o d elle v ic e n d e s t o r ic h e di q u e sta r e g io n e a p p a re a b b a sta n za c h iaram en te ch e o gn i co m un ità, o tribù, si c o n s id e r a v a ind ipenden te, e cosi v e d r e m o c o m e o g n u na di e s s e an d as se s o g g e t t a a vicissitudini d iverse. N e lle g u e r r e c o m b a t t u te coi R om an i a p p a re ora 1’ una, ora Γ altra com un ità, non mai tutti i L ig u r i uniti, rag ion e p e r cui d e v e s i n e c e s s a r ia m e n te a rg u ir e c h e essi non fo rm a sse ro uno stato, o una c o m p a g in e politica unita. Gli A p u an i appaion o nella storia p r e cisa m e n te a p p e n a ch e incom inciarono le lotte da loro c o m b a t tu te co n tr o i Rom an i. P a r e che l ' e stre m o limite o c c id e n t a le del te rritorio da loro abitato, lun go la riviera, fo sse il c a p o M e s c o (3) ; più c o n t r o v e r s o è in v e c e il loro confine orien tale, c h e p onesi da alcuni alla fo c e della M agra, riten end osi c h e P o n - tre m o li fo sse il loro lu o g o principale (4). Ma, se c o n s id e r ia m o c h e i monti A p u a n i si s te n d o n o sino al S e rch io , e c h e d ’altra p a rte , p o n e n d o il confin e alla M ag ra, il po rto di L u n i, c h e in
d u b b ia m e n te è 1’ attu ale g o lfo della Sp e zia, s a r e b b e rim asto s t a c c a t o dalla città c h e gli d a v a il nom e, rim anen do q u e s t a in territorio e t r u s c o e q u e llo in territorio d e ’ L ig u ri A p u a n i (5), ed infine c h e p e r a tte s ta zio n e di Polibio e d ’ altri sc ritto ri sten- d e v a si sino all’ A r n o il confine d e ’ L ig u ri, c r e d o p o te r a rg u ire , ch e, se all e p o c a a u g u s t e a e ra r ic on osciu ta la M a g r a c o m e linea di divisione fra 1’ E tru ria e la L ig u ria , così non d o v e a e s s e r e a tem pi rep u b b lican i, n e ’ quali p ro b a b ilm e n te il c o n fine o rien ta le d e g li A p u a n i era il Se rch io, 1 'A n se r (6), o A usur (7) degli antichi. C iò s a r e b b e a n co r m a g g io r m e n te p r o v a t o
(I) C ic ., Agr., 2, 35; L iv ., 40, 4 1 . — (2) L rv ., 40, 38.
(3) C f. V. POGGI, / Liguri nella preistoria, p. 23.
(4) . Po g g i, 0. c., p. 23. È però al tatto immaginaria l ’ opinione, espressa da qualche scrittore locale, che Pontremoli corrisponda ad 1111’ an
tica Apua. Cf. a tale proposito G. Re z a s c o, D ei Lunigianesi, pag. 4.
(5) 3> 41’ 4· Cf. 2, 16, i; A p o l l o d . , 2, 5, 10; D i o n . d ’ A l i c . , i , 4 1 . (6) Pl i n., 3, 5, 8 .
(7) Ru t i l., i, 5, 66; presso St r a b o n e, 5, p. 222, in genit. ΛΤσαρος corretto Αϋσχρο;·.
GIOR NALE STORICO E L E T T E R A R I O D E L L A L IG U R IA 89
da ciò che i Liguri Friniates (1), che abitavano sul declivio settentrionale dell’ Apennino, il cui crinale formava linea di confine fra loro e gli Apuani, si fanno generalmente giungere fino ad oriente del Panaro superiore, che in lingua liguie era detto Scultenna, toccando quindi 1’ Apennino sino al punto dove origina il Lima affluente del Serchio; ond’ è verisimile che, *nche sul declivio meridionale, fino a quel punto giungesse, n e ’ tempi storici, il dominio ligure degli Apuani. Ma, come quello dei F r i
n ia t e s che probabilmente in origine si stendeva sino al Po, nelle successive immigrazioni e conquiste si restrinse alla sola re
gione montuosa della Frignana, così il tenere degli A puani sa
rebbe stato dall’ invadente potenza etrusca respinto alla Magra, togliendo forse anche agli Apuani il vicino golfo della Spezia.
Per questa ragione Luni, Luna (2), ΛοΟνα (3), mentre da pa
recchi scrittori antichi è posta fra le più importanti città del- 1’ Etruria (4), da Pomponio Mela (5), da Livio (6), da Persio (7), da Giovenale (8) e da Servio (9) è collocata in Liguria, o almeno qualcuno ne parla in modo da lasciare in dubbio a quale delle due regioni appartenesse quella città. Qualsiasi però fosse la sua origine (10), egli è certo che non ebbe quel grande sv i
luppo, che la rese ricca e potente, se non che dopo la completa sottomissione degli Apuani al dominio romano.
Questi fieri abitatori dell’ Apennino diedero molto filo da torcere ai Romani prima di chinarsi alla loro potenza. Quando nel 5(6i d. R. (193 a. C.) M. Cincio prefetto di Pisa, avvertiva
( 1 ) L i V : 3 9, 2 .
(2) M e i a , 2, 4, 6; Liv., 41, 49; P l i n . , 3, 5, 8; S i l i o , 8, 4X 1; It.
A n t., p. 293. - (3) S t r a b . , 5, p. 217, 218, 222 ; T o l o m . , 3, 1 , 4 . (4) S t r a b . , 1. c . j P l i n . , 3, 78 ; L u c a n . , i , v . 586; S t . Br/.., p . 285;
S t a z i o , 4, 4, 23; T o l o m . , 3, 4.
(5) 2, 4, 6, Luna Ligurum.
(6) 41, 49, de ligure captus is ager erat, quello cioè ove fu fondata la colonia di Luni, secondo alcuni, di Lucca secondo altri.
(7) Sat., 6, 9, dove chiama ligus ora le spiaggie di Luni.
(8) Sat., 3, v. 257, chiama saxa ligustica i marmi Lunensi.
(9) A d Aeri., 8, 720, parlando de’ marmi provenienti dal porto di Luni dice de portu Lunae, q u i est in Liguria.
(10) Intorno alle fantasticherie de’ cronisti riguardo all’ origine di Luni cf. C. Pr o m i s, D ell’ antica città di Luni, p. 35 segg.
g o G I O R N A L E S T O R I C O E L E T T E R A R I O J J E L J . A L I G U R I A
il senato, che i Liguri armati, in numero di venti mila, a v e v a n o invaso e devastato il territorio di Luni e di Pisa (i), ed in
cominciò quindi una serie di lunghe e sanguinose g u e r r e cogli Apuani, già erano risuonate le armi romane in altri luoghi della Liguria, come contro i D eceati, gli Oxibi, gli E buriati, e spe- cialmc*nte contro gli Ingauni. Non è però verosimile che solo nell’ anno sopraindicato avessero principio le ostilità co n tro gli Apuani, poiché, sebben e, durante la g uerra annibalica, li tr o viamo alleati e sostenitori d e ’ Romani, a differenza d egli In
gauni, che aveano preso le parti del Cartagin ese, non è p r o babile che tacitamente abbiano tollerato d ’ essere privati, prima da parte degli Etruschi, e poi dei Romani, di quel loro terri
torio, che era dalla M agra al Serchio, e non a v e s s e ro più volte tentato di riconquistarselo Quelle quindi che i Romani chia mavano depredazioni non sarebbero state che rego lari c a m p a gne, alle quali tanto più non doveano mancare gli appigli, in quanto che il porto di Luni era situato in territorio apuano, sebben e da una valida cerchia di monti fosse quasi sta cca to dalla regione circostante. Che infatti questa prima c am p agn a degli Apuani, ricordata dalla storia, non potesse ritenersi una semplice ruberia, ce lo dimostra il fatto, che, co n te m p o ra n e a mente diecimila Frin iates, discesi d a ’ monti, avevan o d e v astato il territorio piacentino, portando la desolazione fin sotto le mura della colonia; onde si comprende, che era questo un moto g e nerale di tutta quella regione, prodotto, o dal desiderio di ri
conquistare il perduto, o perchè i Romani, che già te n e v a n o il vicino territorio, credendo giunto il momento di annettersi la Liguria orientale, ne aveano preparati di lunga mano i pretesti per dare, coll’ eccitare i Liguri a prender le armi, alla co n quista 1’ aspetto di legale punizione. Non fu però sì pronta la
conquistare il perduto, o perchè i Romani, che già te n e v a n o il vicino territorio, credendo giunto il momento di annettersi la Liguria orientale, ne aveano preparati di lunga mano i pretesti per dare, coll’ eccitare i Liguri a prender le armi, alla co n quista 1’ aspetto di legale punizione. Non fu però sì pronta la