• Non ci sono risultati.

Le infezioni da T. gondii sono ampiamente diffuse nell'uomo e negli animali in tutto il mondo (Jones at al., 2012). Le infezioni decorrono spesso in forma asintomatica nei soggetti immunocompetenti, ma la trasmissione verticale negli esseri umani può portare all’aborto, alla morte neonatale o ad anomalie fetali con grave coinvolgimento del sistema nervoso centrale con calcificazioni cerebrali e idrocefalo (Havelaar et al.,2007); nei bambini che sopravvivono alla infezione prenatale si può avere una significativa riduzione della qualità della vita con possibile insorgenza di sintomatologia tardiva, ad esempio corioretinite, epilessia, ritardo intellettivo, strabismo, sordità, durante l’infanzia o l’adolescenza. Negli individui immunocompromessi la toxoplasmosi può causare encefaliti, polmoniti anche mortali (Ajzenberg et al., 2009). La Toxoplasmosi disseminata può anche complicare i trapianti d’organo o di midollo osseo: ci possono essere problemi quando viene trapiantato un organo da un donatore infetto a un ricevente suscettibile oppure alla riattivazione di un’infezione latente di un ricevente dovuta a un trattamento immunosoppressivo. La toxoplasmosi acuta in esseri umani è stata associata al consumo di latte di capra crudo (Riemann et al., 1975; Sacks et al., 1982; Skinner et al., 1990), ma qualsiasi tipo di latte è potenzialmente fonte di infezione se consumato crudo. Nel corso degli ultimi cinque decenni, gli asini autoctoni italiani (Equus asinus) hanno sofferto di una grave riduzione della dimensione della popolazione, che ha portato all'estinzione di sei razze (Kugler et al., 2008). Allo stato attuale ritroviamo in Italia 9 razze tutte classificate dalla FAO come a rischio di estinzione; queste includono l’ Asino Amiatino , l’Asino Argentato di Sologno, l’ Asino dell'Asinara, l’Asino di Martina Franca , l’Asino di Pantelleria ,l’ Asino Ragusano, l’ Asino Romagnolo, l’ Asino Sardo e l’Asino Grigio Siciliano. Di conseguenza, le istituzioni pubbliche italiane e le associazioni di allevatori privati, hanno fatto notevoli sforzi per preservare le razze autoctone ancora esistenti promuovendo l'uso di tutte le rimanenti razze italiane di asini in attività ricreative (agriturismo, trekking) e onoterapia (soprattutto con bambini), così come nella produzione di carne ( salumi , spezzatino ) e di latte ( industria cosmetica , nutrizione umana) (Milonis et al., 2011) . La composizione del latte d'asina è il più vicino al latte di donna (relativamente povera di proteine e grassi ma ricco di lattosio) e può essere usato come un possibile sostituto per neonati, bambini e adulti con allergia IgE mediata al latte vaccino. Il latte d'asina è consigliato anche come aiuto nella prevenzione di aterosclerosi (Tafaro et al., 2007) e nella terapia del tumore (Mao et al., 2009) . In Italia , gli agricoltori sono tenuti a seguire buone pratiche igieniche, ma non ci sono regole specifiche per l'allevamento dell’asino e la produzione di latte. Secondo la legislazione europea esistente (reg. CE 853/2004 e 1662/2006 ), il latte crudo di qualsiasi specie può essere venduto subito dopo la mungitura e

direttamente dal produttore al consumatore ,o da un venditore di latte locale, che a sua volta è il fornitore, al consumatore finale, senza alcun trattamento termico tranne refrigerazione tra 0 e 4 °C (Salimei et al., 2010) . Dato che, recentemente, il latte d'asina è sempre più apprezzato per le sue qualità nutritive, conoscenze sulla sicurezza, qualità e igiene del latte può diventare di cruciale importanza per alcune categorie di consumatori (soggetti immunocompromessi , anziani, convalescenti, bambini con allergia al latte di mucca , o neonati quando l'allattamento al seno non è possibile). Recentemente, la presenza e la vitalità di T. gondii sono state rilevate nel latte crudo di pecore, di capre, di bufale, di bovine e di cammelle.

In questo studio, anticorpi contro T. gondii sono stati trovati in 11 di 44 asini con titoli anticorpali di 1/160 ( n = 2 ) , 1/80 ( n = 1 ) , 1/40 ( n = 3 ) e 1/ 20 ( n = 5 ) . Il DNA di T. gondii è stato ritrovato nel sangue di 6 e nel latte di 3 asini sieropositivi ( di 8 , 11 e 14 anni , rispettivamente). Queste ultime 3 asine sono state sottoposte ad altri due prelievi di sangue e di latte per valutare la durata di escrezione del parassita e si è visto che il movimento anticorpale e la presenza di DNA in sangue e latte variava notevolmente tra i 3 animali. La asina 27 è passata da un titolo anticorpale di 1:40 ad un titolo di 1:160 a distanza di 1 mese mentre il DNA era presente nel sangue e nel latte ancora dopo 15 giorni e nel sangue dopo addirittura 1 mese. La asina 30 ha avuto invece un calo del titolo da 1:160 a 1:80 e dopo già 15 giorni non si è rilevato DNA né nel sangue né nel latte. Situazione ancora differente è stata ritrovata nella asina 31 che ha avuto un abbassamento del titolo da 1:40 a 1:20 ma una positività alla nested-PCR sia del sangue che del latte dopo 20 giorni, ma entrambi negativi al trentesimo giorno. Ovviamente 3 casi sono veramente pochi per poter giungere a conclusioni, però possiamo affermare che in questo studio non si è notata una correlazione tra titolo anticorpale ed escrezione del parassita. Anche se non abbiamo avuto l'amplificazione di tutti i marcatori, i dati disponibili indicano la presenza del genotipo III ( n = 5) e II ( n = 1 ). Per quel che ci risulta, questo è il primo studio di ricerca di DNA di T. gondii in campioni di sangue e di latte di asini, di valutazione della durata di escrezione e la sua genotipizzazione in questa specie ospite. La sieroprevalenza di T.gondii nell’asino è risultata alta in molti studi: nel 1998 El-Ghaysh ha riscontrato in Egitto

risultati dei prelievi che sono stati ripetuti nelle asine che erano positive alla nested-PCR nel latte, e non sembra esserci correlazione tra movimento del titolo anticorpale e escrezione del parassita. Escrezione irregolare di DNA parassitario (e quindi forse anche di tachizoiti) è stato segnalato nella pecora naturalmente infetta (Camossi et al., 2011), in cui è stata formulata l’ipotesi che nel periodo del periparto tachizoiti si possano liberare dalle cisti e possano quindi essere escreti nel latte. Attualmente non si sa sotto quale forma infettante venga escreto T.gondii nel latte, ma si presume essere il tachizoita. Non abbiamo fatto alcun tentativo per stabilire se alla presenza del DNA corrispondeva la vitalità del parassita, ma in un recente studio effettuato in Iran, il 5,7 % dei campioni di latte crudo provenienti da bovini, ovini, caprini, bufali e cammelli allevamenti presentavano T. gondii vitale come evidenziato con la prova biologica sui gatti (Dehkordi e al., 2013). Il consumo di latte crudo è stato epidemiologicamente collegato a toxoplasmosi clinica negli esseri umani , a volte con gravi conseguenze. Ulteriori studi sono necessari per determinare la vitalità di T.gondii nel latte e le sue modalità di escrezione. I risultati del presente studio, così come quelli degli altri sopracitati, suggeriscono la possibilità di trasmissione della toxoplasmosi all'uomo attraverso il consumo di latte crudo non solo di capra, ma anche delle altre specie animali. Questo dato riveste particolare importanza in particolar modo per il latte delle specie animali che viene consumato crudo.

BIBLIOGRAFIA

Ajzenberg D, Yera H, Marty P, Paris L, Dalle F, Menotti J, Aubert D, Franck J, Bessières MH, Quinio D, Pelloux H, Delhaes L, Desbois N, Thulliez P, Robert-Gangneux F, Kauffmann- Lacroix C, Pujol S, Rabodonirina M, Bougnoux ME, Cuisenier B, Duhamel C, Duong TH, Filisetti D, Flori P, Gay-Andrieu F, Pratlong F, Nevez G, Totet A, Carme B, Bonnabau H, Dardé ML, Villena I: Genotype of 88 Toxoplasma gondii isolates associated with toxoplasmosis in immunocompromised patients and correlation with clinical findings. J Infect Dis 2009, 199:1155-1167.

Bezerra M.J.G., Kim P.C.P., Moraes E.P.B.X., Sà S.G., Albuquerque P.P.F., Silva J.G., Alves B.H.L.S., Mota R.A. Detection of Toxoplasma gondii in the milk of naturally infected goats in the Northeast of Brazil. Transbound Emerg Dis. 2013 Sep 6. doi: 10.1111/tbed.12160

Bonametti AM, Passos JN, da Silva EMK, Macedo ZS. Probable transmission of acute toxoplasmosis through breast feeding. J Trop Pediatr 1997;43:116. Bulletin de l’ Académie de médecine, 1882

Camossi LG, Greca-Júnior H, Corrêa AP, Richini-Pereira VB, Silva RC, Da Silva AV, Langoni H. Detection of Toxoplasma gondii DNA in the milk of naturally infected ewes. 2011 Vet Parasitol. 11;177(3-4):256-261.

Chiofano and all. I parametri chimico-fisici del latte di asina Ragusana nel corso della lattazione Atti VI Congr. S.I.D.I. Campobasso

Coppola R., Salimei E., Sorrentino E., Nanni M., Succi M., Belli Blanes R., Grazia L. Latte d’asina: un substrato ideale per la preparazione di bevande probiotiche, 36° Simp. Int. Zoot.,

Dehkordi FS, Borujeni MR, Rahimi E., Abdizadeh R., Detection of Toxoplasma gondii in raw caprine, ovine, buffalo, bovine, and camel milk using cell cultivation, cat bioassay, capture ELISA, and PCR methods in Iran. Foodborne Pathog Dis.2013 Mar;10(3):293.

Dubey JP, Beattie CP. Toxoplasmosis of animals and man. Boca Raton, FL: CRC Press, 1988.

Dubey JP, Lappin MR, Thulliez P. Long-term antibody responses of cats fed Toxoplasma gondii tissue cysts. J Parasitol 1995;81:887-93

Dubey JP, Lindsay DS, Speer CA. Structures of Toxoplasma gondii tachyzoites, bradyzoites, and sporozoites and biology and development of tissue cysts. Clin Microbiol Rev 1998;11:267- 99.

Dubey JP. Re-examination of resistance of Toxoplasma gondii tachyzoites and bradyzoites to pepsin and trypsin digestion. Parasitology 1998;116:43-50.

Dubey JP. The scientific basis for prevention of Toxoplasma gondii infection: studies on tissue cyst survival, risk factors and hygiene measures. In: Ambroise-Thomas P, Petersen E, editors. Congenital toxoplasmosis: scientific background, clinical management and control. Paris: Springer-Verlag, 2000. pp. 271-5.

Dubey JP., et al., Seropositivity of Toxoplasma gondii in domestic donkeys (Equus asinus) and isolation of T.Gondii from farm cats. Vet. Parasitol. (2013)

El-Ghaysh, A., 1998. Seroprevalence of Toxoplasma gondii in Egyptiandonkeys using ELISA. Vet. Parasitol. 80, 71–73.

Evans R. Life cycle and animal infection. In: Ho-Yen DO, Joss AWL, editors. Human toxoplasmosis. Oxford: Oxford University Press, 1992. pp. 26-55.

Fusco, G., Rinaldi, L., Guarino, A., Proroga, Y.T.R., Pesce, A., Giuseppina, D.M., Cringoli, G.. Toxoplasma gondii in sheep from the Campania region (Italy). Vet. Parasitol. 149, 271–274. 2007

García-Bocanegra, I., Cabezón, O., Arenas-Montes, A., Carbonero, A., Dubey,J.P., Perea, A., Almería, S., 2012. Seroprevalence of Toxoplasma gondii in equids from Southern Spain. Parasitol. Int. 61, 421–424.

Havelaar AH, Kemmeren JM, Kortbeek LM: Disease burden of congenital toxoplasmosis. Clin Infect Dis 2007, 44:1467-1474.

Hippocrates; Francis Adams (trans.), The Genuine Workof Hippocrates. Vol.1, Sydenham Society, 1843. ISBN

Iacono G., Carroccio A., Cavataio F., Montalto G., et al. Use of ass’s milk in multiple food allergy.J. of Pediatric Gastroent. And Nutr. 1992; 14:177-181

Iacono G., Scalici C., Iannolino G., et al. Il trattamento della stipsi allergica in età pediatrica con latte di asina: studio clinico, 2° Convegno Naz. Sul Latte di Asina, Roma 22 marzo 2007, 81-84

Jones JL, Dubey JP: Foodborne toxoplasmosis. Clin Infect Dis 2012, 55:845-851.

Jones C.D., Okhravi N., Adamson P., Tasker S., Lightman S., Comparison of PCR detection methods for B1, P30, and 18S rDNA genes of T. gondii in aqueous humor, Investigative Ophthalmology and Visual Science, vol. 41, no 3, pp. 634-644, 2000

Luft BJ. Toxoplasma gondii. In: Walzer PD, Genta RM, editors. Parasitic infections in the compromised host. New York: Marcel Dekker, 1989. pp. 179-279.

Khan A., Dubey J.P., Su C., Ajioka W., Rosenthal B.M., Sibley L.D. Genetic analyses of atypical Toxoplasma gondii strains reveal a fourth clonal lineage in North America. International Journal for Parasitology, vol.41, no.6, pp. 645-655, 2011

Kugler W, Grunenfelder H-P, Broxham E: Donkey breeds in Europe: inventory, description, need for action, conservation. Report 2007/2008. Monitoring Institute for Rare Breeds and Seeds in Europe/SAVE Foundation: St Gallen, Switzerland.

Mao X, Gu J, Sun Y, Xu S, Zhang X, Yang H, Ren F: Anti-proliferative and anti-tumor effect of active components in donkey milk on A549 human lung cells. Int Dairy J 2009, 19:703-708.

Miao Q, Wang X, She LN, Fan YT, Yuan FZ, Yang JF, Zhu XQ, Zou FC: Seroprevalence of Toxoplasma gondii in horses and donkeys in Yunnan Province, Southwestern China. Parasites & Vectors 2013 6:168.

Milonis E, Polidori P: Latte di asina: produzione, caratteristiche, gestione delle aziende. Fondazione Iniziative Zooprofilattiche e Zootecniche, Brescia, 2011.

Monti G., Bertino E., Muratore MC., et al. Efficacia del latte di asina nella terapia dell’allergia alle proteine del latte vaccino in bambini altamente problematici:uno studio in vivo e in vitro, 2° Convegno Naz. Sul Latte di Asina, Roma 22 marzo 2007, 25-31

Murphy M.A., Shariflou M.R., Moran C., High quality genomic DNA extraction from large milk samples, 2002 Journal of Dairy Research, vol. 69, no 4, pp.645-649

Oliveira, E., Albuquerque, P.P.F., Souza Neto, O.L., Faria, E.B.,Pinheiro Júnior, J.W., Mota, R.A.. Occurrence of antibodies to Toxoplasma gondii in mules and donkeys in the northeast of Brazil. 2013 J.Parasitol. 99, 343–345.

Plinio il Vecchio, Naturalis Historia. Second volume, book XXVIII

Pliny the Eder, The Natural History. BOOK XXVIII.REMEDIES DERIVED FROM LIVING CREATURES. John Bostock, 1855

Ponzo F.,Monografia: Il latte di asina e cavalla come risorsa alimentare alternativa, Webzine Sanità Pubblica Veterinaria: Numero 34, gennaio-febbraio 2006

Remington JS, Desmonts G. Toxoplasmosis. In: Remington JS, Klein JO, editors. Infectious diseases of the fetus and newborn infant, 3rd ed. Philadelphia: WB Saunders, 1990. pp. 89-195.

Riemann HP, Meyer ME, Theis JH, Kelso G, Behymer DE. Toxoplasmosis in an infant fed unpasteurized goat milk. J Pediatr 1975;87:573-6.

Rommel M, Schnieder T, Krause HD, Westerhoff J. Trials to suppress the formation of oocysts and cysts of Toxoplasma gondii in cats by medication of the feed with toltrazuril. Vet Med Rev 1987;2:141-53.

Sabin AB. Biological and immunological identity of Toxoplasma of animal and human origin. Proc Soc Exp Biol 1939;41:75-80.

Sacks JJ, Roberto RR, Brooks NF. Toxoplasmosis infection associated with raw goat's milk. J Am Med Assoc 1982;248:1728-32.

Salimei E. Convegno “L’asino: attualità e prospettive dell’impiego in campo medico, zootecnico ed alimentare”, Mondello (PA), 25 maggio 2001

Salimei E., Fantuz F., Coppola R., Chiofalo B., Polidori P., Varisco G. 2004. "Composition and characteristics of ass's milk". Anim. Res. 53, 67-78.

Salimei E, Fantuz F: La produzione di latte di asina in una innovativa filiera latte per consumatori di fascia sensibile. Riv Sc Alim – J Food Sci Nutr 2010, 39:25-39.

Sibley L.D., Mordue D.G., Su C., Robben P.M., Howe D.K. Genetic approaches to studyng virulence and pathogenesis in Toxoplasma gondii. Philosophical Transaction of the Royal Society B, vol. 357, no.1417,pp 81-88, 2002.

Skinner LJ, Timperley AC, Wightman D, Chatterton JMW, Ho-Yen DO. Simultaneous diagnosis of toxoplasmosis in goats and goatowner's family. Scand J Infect Dis 1990;22:359-61.

Su, C., Shwab, E.K., Zhou, P., Zhu, X.Q., Dubey, J.P., Moving towards an integrated approach to molecular detection and identification of Toxoplasma gondii. Parasitology. 137, 1-11.

Yang N, Mu MY, Yuan GM, Zhang GX, Li HK, He JB: Seroprevalence of Toxoplasma gondii in slaughtered horses and donkeys in Liaoning province, northeastern China. Parasit Vectors 2013, 6:140.

SITOGRAFIA

www.lattedimammaasina.it/latte_asina.php?page=sanita (Albertini A.) www.lattediasina.it/normativa.htm

RINGRAZIAMENTI

Faccio i più sinceri ringraziamenti a tutti coloro che mi hanno aiutato nello svolgimento di questo lavoro, in particolare alla Professoressa Francesca Mancianti, per la fiducia che ha nuovamente riposto in me e per la sua incredibile disponibilità e competenza, alla Dottoressa Simona Nardoni per la sua costante presenza, alla Dottoressa Linda Mugnaini e al Dottore Guido Rocchigiani per il lavoro svolto in laboratorio e per l’aiuto che mi hanno dato, alla Professoressa Mina Martini e alle Dottoresse Federica Salari e Iolanda Altomonte per i campioni che mi hanno procurato e per la loro professionalità e gentilezza nel darmi nozioni utili sul latte di asina .

Ringrazio la mia famiglia per il supporto e la pazienza…

Ringrazio Erika per aver condiviso con me questo viaggio e per l’amicizia che ci lega…

Ringrazio tutti i miei compagni di corso che hanno “alleggerito” con la loro simpatia molte giornate pesanti…

Il ringraziamento più grande è per mio figlio Luca che mi ha dato la forza di raggiungere questo traguardo…

Documenti correlati