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Il distretto di Huairou come “Comunità Sostenibile Pilota” e “Demonstration Zone for

SVILUPPO SOSTENIBILE DEL DISTRETTO E DELLA NEW TOWN

3.2 Il distretto di Huairou come “Comunità Sostenibile Pilota” e “Demonstration Zone for

Comprehensive Ecological Clean-up”

L’inserimento del distretto di Huairou all’interno delle cosiddette “Comunità Sostenibili Pilota”, e la sua designazione come una delle “State-level Demonstration Zones for Comprehensive Ecological Clean-up”, rientrano nella schiera delle iniziative promosse dall’ Administration Center for China’s Agenda 21 (ACCA21), le cui attività sono incentrate sulla volontà di mettere in pratica

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La città di Huairou è stata inserita all’interno del gruppo delle “Ecological Conservation New Towns”, e secondo la strategia del Master Plan dovrebbe costituire uno dei nodi fondamentali del “Corridoio di sviluppo ad est” (Eastern

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in Cina i principi dell’Agenda 21: ciò avviene soprattutto attraverso l’operato della Local Agenda 21 Division, con la promozione di progetti mirati specificatamente all’affermazione delle strategie di sviluppo sostenibile dell’Agenda 21 Nazionale a livello locale.

All’interno di tali iniziative risulta particolarmente interessante la creazione delle National Sustainable Communities, un progetto lanciato nel 1986194 e mirato all’esplorazione, attraverso progetti dimostrativi, dei diversi meccanismi e modelli che, basandosi sulle condizioni socioeconomiche e ambientali specifiche di ciascun contesto, possono portare all’affermazione di modelli di sviluppo sostenibile a livello locale. Questo progetto ha progressivamente allargato il proprio raggio di azione, arrivando nel 2005 a includere 48 comunità sostenibili a livello nazionale e 77 a livello provinciale195.

La proposta di inserire il distretto di Huairou all’interno delle comunità sostenibili pilota di livello nazionale è stata elaborata e avanzata dal governo municipale di Pechino nel 1997, e tale proposta è stata poi successivamente approvata ufficialmente dalle istituzioni competenti nel 1999. Il comitato di partito del distretto e il governo locale hanno quindi iniziato a elaborare il Piano generale per lo sviluppo sostenibile del distretto di Huairou (1996-2010) (Huairou qu ke chixu fazhan zongti guihua) 怀柔区可持续发展总体规划, delineando le principali strategie che avrebbero dovuto garantire al distretto uno sviluppo coordinato di economia, società, risorse e ambiente.

Nel dicembre del 2002, il Ministero per la Scienza e Tecnologia, il Gruppo nazionale per lo sviluppo delle comunità sostenibili e la Commissione scientifica e tecnologica della municipalità di Pechino hanno organizzato un meeting nel corso del quale sono stati valutati i risultati ottenuti nei primi tre anni di implementazione del progetto per Huairou, a cui è seguita la formulazione degli obiettivi e delle proposte per il lavoro ancora da svolgere. In questo senso è stata ribadita la volontà di impostare lo sviluppo del distretto sulle funzioni di base industriale ecocompatibile incentrata soprattutto sul settore dell’high-tech, di schermo di protezione ecologica per la capitale e di base turistica e ricreativa non solo per la popolazione locale ma anche per quella proveniente da altre zone e città, funzioni che come vedremo saranno poi riprese e confermate anche all’interno di altre tipologie di progetti e iniziative.

Per quanto riguarda poi il ruolo di “Demonstration Zones for Comprehensive Ecological Clean- up”196 attribuito al distretto nel 1998, l’obiettivo centrale è stato quello di mettere in pratica un uso

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Il progetto è stato lanciato dal Ministero della Scienza e Tecnologia (MOST) (Zhonghua renmin gongheguo kexue jishu bu) 中华人民共和国科学技术部, in collaborazione con la State Development Planning Commission e altre agenzie governative.

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Sito del Centro Amministrativo per l’Agenda 21 in Cina (inglese/cinese), http://www.acca21.org.cn.

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razionale e integrato delle risorse e di migliorare la qualità dell’ecosistema, base necessaria e imprescindibile su cui articolare poi le strategie di sviluppo economico e sociale. Il punto di partenza è stata la considerazione di quelle che costituivano le principali problematiche del distretto a livello ambientale, ovvero l’erosione del suolo, le tempeste di sabbia, una sostenuta frequenza di calamità naturali (dal 1949 17 siccità gravi e 32 inondazioni) e l’inquinamento del suolo e delle risorse idriche legato soprattutto alle attività agricole (fertilizzanti, pesticidi, concimi) e industriali, responsabile non solo del degrado ambientale ma anche di una compromessa qualità dei prodotti. Attraverso un’organizzazione basata sulla presenza di un Project Management Office (con funzioni organizzative, di gestione dei fondi e di controllo e monitoraggio delle attività) e sulla creazione di Project Teams specifici e diversificati in base alla natura dei progetti, a partire dal 1999 sono state delineate e messe in pratica tutta una serie di misure mirate alla soluzione progressiva di tali problematiche. Citando solo alcuni esempi, nell’ambito delle misure volte a favorire la conservazione delle risorse idriche hanno rivestito un ruolo fondamentale le attività di riforestazione delle rive dei corsi d’acqua e la definizione di precisi standard di limitazione per la deforestazione; per quanto riguarda la preservazione del suolo, invece, le misure si sono basate soprattutto sulla volontà di diffondere metodi e tecnologie che permettessero di mantenere (o in alcuni casi di raggiungere) un elevato livello di produttività agricola, ma che risultassero meno invasivi e più rispettosi delle capacità di autorigenerazione del suolo; nell’ambito del trattamento dei rifiuti, infine, le attività si sono focalizzate sulla realizzazione di strutture e sulla diffusione di tecnologie per il riciclaggio dei rifiuti e dei concimi utilizzati in agricoltura197.

In generale, i dati riportati sul sito dell’ACCA21 (che purtroppo risulta ad oggi aggiornato al 2005), riportano risultati prevalentemente positivi per i primi anni di implementazione del progetto, risultati che vedono la riduzione dei fenomeni di erosione del suolo, consistenti progressi nelle attività di riforestazione e nella preservazione della fertilità del suolo, così come nella diffusione delle pratiche di riciclaggio, con la produzione di fertilizzanti organici e una conseguente diminuzione dell’utilizzo di sostanze chimiche198. Infine, nella delineazione delle “Follow-up Actions”, vengono definiti nuovi obiettivi e standard per i successivi dieci anni, ma come è stato accennato un report contenente informazioni sul raggiungimento o meno di essi non è al momento disponibile.

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Ibidem

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Per informazioni più dettagliate e dati numerici consultare la pagina web all’indirizzo

88 3.3 Il Piano Ecologico per il distretto di Huairou

L’elaborazione del Piano Ecologico per il distretto di Huairou (huairou shengtai guihua) 怀柔生态 规划 costituisce un’altra iniziativa interessante su cui vale la pena di soffermarsi. In primo luogo tale piano rappresenta il frutto di un lavoro di analisi e di ricerca svolto ancora all’interno delle iniziative dell’ACCA21, in particolare all’interno delle pratiche di implementazione dei progetti dimostrativi del programma EMCP/LMD (EU-China Environmental Management Cooperation Programme/ Local and Municipal Development)199. L’importanza di tale piano risiede però anche nel fatto che esso costituisce uno dei piani preliminari fondamentali che hanno preceduto la stesura del Master Plan per la New Town di Huairou, documento centrale di riferimento in cui sono delineate le linee guida per lo sviluppo della nuova città e del distretto a partire dal 2005, che sarà analizzato nella sezione successiva.

Il progetto dimostrativo, classificato come Ecological City Planning for Mountain and Water Scenic City Project (shengtai youxian shanshui yuanlin chengshi guihua) 生态优先山水园林城市 规 划 , ha come obiettivo generale quello di promuovere lo sviluppo sostenibile del distretto, fornendo come base un piano per la preservazione ecologica e per l’uso del suolo delineato a partire da un’analisi approfondita del contesto ambientale locale. Tale progetto dimostrativo in realtà copre una gamma di operazioni più ampia rispetto alla realizzazione del piano ecologico, a cui vengono infatti affiancate la creazione di un sistema digitale per la gestione delle informazioni e operazioni di dimostrazione e scambio dei risultati200.

Ovviamente nell’ottica del nostro studio è sufficiente soffermarsi sulla prima parte, ovvero sull’operazione di realizzazione dell’Ecological Plan e sui suoi contenuti. In questo senso è stato sicuramente molto utile il colloquio avuto con Rao Rong 饶戎, Associate Professor presso la School of Architecture dell’Università Tsinghua di Pechino e una delle responsabili del lavoro di analisi e di ricerca e dell’elaborazione del piano. Tale lavoro è stato infatti promosso dall’ACCA21 e implementato sotto la guida del Beijing Sustainable Development Center, con il supporto tecnico della Tsinghua School of Architecture, della Forestry University e della Geology University di Pechino, e con il contributo di esperti internazionali provenienti da Gran Bretagna, Francia e Olanda.

199 Il programma EMCP/LMD (Zhongguo-Oumeng huanjing guanli hezuo jihua/difang yu chengshi fazhan) 中国-欧盟

环境管理合作计划/地方与城市发展, ha come obiettivo fondamentale quello di promuovere la diffusione, all’interno delle istituzioni e autorità locali e delle comunità, di una maggiore conoscenza e di pratiche e metodi gestionali appropriati, con l’obiettivo di garantire il raggiungimento di un modello di sviluppo sostenibile partendo dalla dimensione locale. Le iniziative che caratterizzano il programma sono suddivise in Demonstration Project, Training

and Exchange, Information Sharing and Dissemination, Planning Guide. 200http://www.acca21.org.cn/local/enemcplmd/demo/huairou.htm, 20-12-2012.

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Come la stessa Rao Rong ha specificato nel corso del nostro colloquio, la funzione fondamentale del piano è stata quella di fornire una base scientifica e oggettiva per le attività di planning della nuova città e del distretto, attività che hanno portato alla stesura del Master Plan e dei piani settoriali da esso scaturiti. La qualità più innovativa che viene riconosciuta al piano è quella di aver abbandonato l’impostazione tradizionale caratterizzata da ricerche mono-settoriali, e di avere invece messo in atto meccanismi di integrazione di metodi e procedure di analisi tra settori diversi, per arrivare alla formulazione di soluzioni e idee che comprendessero tutti gli ambiti e che tenessero conto delle interrelazioni tra essi.

Per quanto riguarda i contenuti del piano poi, i principali frutti delle attività di studio e ricerca sono stati l’elaborazione di un framework per la sicurezza e di un sistema di controllo esteso a tutto il territorio, caratterizzati da standard precisi e diversificati per le tre principali aree riconosciute all’interno del distretto, ovvero le zone montuose, le zone intermedie di passaggio e le zone pianeggianti: ciascuna di esse è stata poi ulteriormente suddivisa in sottozone (come ad esempio preservation areas, nourishing areas, cushion areas, production areas, living and built-up areas ecc.), a cui sono stati attribuiti diversi standard di riferimento in base alle caratteristiche morfologiche e geologiche peculiari, alla carrying capacity e alle principali attività e insediamenti già esistenti a livello locale (Figura 6) 201.

201 RAO, Rong, 饶戎, “Huairou Shengtai Guihua. Shengtai Guihua Yanjiu ji Fazhihua Shishi Tujing” 怀柔生态规划.生

态规划研究及法制化实施途径 (Piano ecologico per il distretto di Huairou: analisi e canali di implementazione a livello legale), in Beijing Guihua Jianshe 北京规划建设, vol.1, 2007, pp.104-106.

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Figura 6 – Mappa generale del Piano Ecologico per il distretto di Huairou202