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Distribuzione territoriale

Presentazione del caso studio: il LL giapponese nel Centro storico di Venezia

5.3 Distribuzione territoriale

Durante la fase empirica di raccolta di unità d'analisi, ogni elemento fotografato è stato catalogato in base all'indirizzo e al Sestiere in cui è stato trovato.

La distribuzione e la dislocazione delle rappresentazioni linguistiche giapponesi all'interno del Centro storico costituisce un importante indicatore, utile alla comprensione del LL stesso. La disposizione territoriale degli elementi linguistici, infatti, articolandosi tra sezioni dall'alta concentrazione e altre di totale assenza, può essere considerata come la proiezione dell'articolarsi delle varie relazioni tra le necessità dell'authorship e le previsioni sull'ipotetico fruitore. Anche queste considerazioni trovano fondamento nell'assunzione, già presentata e giustificata, che non esiste una comunità etnolinguistica giapponese residente all'interno del Centro storico di Venezia. Conseguentemente non si può né affermare che esista l'intenzione da parte del Comune di creare un contesto linguisticamente familiare (agli attori sociali giapponesi intesi come ipotetici residenti), né si può cogliere la necessità, da parte degli individui giapponesi, di rappresentarsi ed emergere linguisticamente. Ciò è parzialmente riflesso anche dal fatto che, in alcune zone, non è stata trovata nessuna unità d'analisi. Emergono quindi nuovi interrogativi: che valore ha la distribuzione delle unità d'analisi all'interno della descrizione e del discorso sul LL? In che modo l'analisi della sua distribuzione può fornire dei criteri utili alla comprensione delle motivazioni che spingono l'authorship ad esporre un'insegna contenente tale lingua?

Questi interrogativi non possono essere trattati in maniera separata, in quanto richiedono l'assunzione dello stesso presupposto teorico per il quale spazio e rappresentazione linguistica non

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possono essere scissi nel momento dell'analisi. Come già esposto nella ridiscussione dell'apparato teorico, il LL giapponese presente nel Centro storico di Venezia può essere considerato come il risultato del compromesso tra l'interesse personale dell'authorship e le necessità ipotizzate del fruitore giapponese. La rappresentazione linguistica può essere vista quindi come la proiezione del proporsi del cittadino autoctono al fine di emergere visivamente all'interno del contesto urbano. Considerando che, come già presentato, circa il 92% del LL è composto da inscrizioni create su iniziativa individuale dei commercianti e ristoratori, la loro necessità di distinguersi e, talvolta, imporsi può intensificarsi laddove sia presente più concorrenza e più movimento turistico. Per questo motivo il LL si articola con più intensità tra i Sestieri San Polo, San Marco e Dorsoduro, non trovando quasi nessuna rappresentazione a Cannaregio e Santa Croce (nel Sestiere di Castello sono stati invece ritrovati alcuni elementi, soprattutto nella zona al confine con San Marco).

Ciò può essere spiegato dal fatto che non solo in questi Sestieri è maggiore il numero di negozi, bar o ristoranti; ma anche dal fatto che questa zona è quella in cui si concentrano le attrazioni turistiche più pubblicizzate come, ad esempio, il Ponte di Rialto, Piazza San Marco e Palazzo Ducale o il Ponte dell'Accademia e le Gallerie dell'Accademia. Questa parte del Centro storico, quindi, accogliendo

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15 18

1 C A N N A R E G I O C A S T E L L O D O R S O D U R O S A N P O L O S A N M A R C O S A N T A C R O C E

Elementi per sestiere

Immagine 13. Grafico che mostra la distribuzione, nei vari Sestieri, degli elementi costituenti il LL. In questo grafico figurano 49 elementi, perché non è stato possibile individuare una collocazione definitiva per i 3 top-down (ripetuti più volte all’interno del Centro storico).

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una mole maggiore di turisti e visitatori, è un'arena più fertile per l'esposizione della lingua giapponese, anche perché costituisce un perimetro in cui la competizione è forte. È proprio in questi Sestieri, inoltre, che si ripetono maggiormente le indicazioni top-down dal contenuto comportamentale. Questo aspetto dimostra come il LL sia costruito e modellato sulla presenza e sulla frequenza dell'ipotetico fruitore, considerato dall'authorship stessa come generico turista. La descrizione della collocazione degli elementi linguistici giapponesi all'interno del Centro storico ci permette di affrontare un'altra questione legata ai concetti di luogo e spazio: la rappresentazione simbolica dello spazio mediante l'utilizzo della lingua giapponese. Nello studio del LL lo spazio può essere considerato come il riflesso del processo di significazione che una determinata lingua genera attraverso il suo specifico utilizzo. Il luogo diventa quindi spazio anche grazie alle varie rappresentazioni linguistiche che vi compaiono: nel nostro caso, il LL è il mezzo che “trasforma” il luogo in spazio. Ma che accezione di significato può acquisire la teoria appena proposta nel caso del LL giapponese del Centro storico di Venezia? Se associassimo a quest'ultimo contesto il concetto di luogo non sarebbe fuori luogo asserire che il LL giapponese contribuisca (assieme al LL globale del Centro storico, comprendente quindi anche le altre lingue) alla creazione del discorso simbolico e della rappresentazione ad esso ascrivibile. Il problema che emerge, però, è costituito dalla natura delle motivazioni dietro alle manifestazioni linguistiche, le quali vanno interpretate in chiave economico-commerciale. Ne consegue che lo spazio simbolico che va a costruirsi progressivamente insieme alla creazione e al mutamento del LL giapponese è la proiezione della predisposizione dei residenti verso un ipotetico compratore. Questa proiezione ha una forma ed un perimetro, ed è lo specifico negozio, ristorante, bar o hotel. Se si “sommano” i 52 elementi rinvenuti (di cui 3 ripetuti e presenti in diversi posti all'interno del Centro storico) potremmo asserire che, il perimetro inizialmente riconducibile al singolo negozio, si espande in maniera non propriamente

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omogenea all'interno della superficie territoriale del caso studio. La distribuzione non regolare degli elementi, infatti, non ci permette di affermare che l'intero luogo “Centro storico di Venezia” possa essere considerato come lo spazio simbolico delle rappresentazioni linguistiche giapponesi.