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Divulgare la Scienza

La seconda dimensione che completa il lavoro italiano in Antartide è quella che ne costituisce l'essenza, ovvero il coordinamento della ricerca scientifica, operato dal Cnr. Ho potuto anche in questo campo osservare il lavoro di una moltitudine di programmi di ricerca, paralleli ma sempre in comunicazione e confronto l'uno con l'altro. In questo senso, nonostante il budget governativo complessivo messo a disposizione per il programma ItaliAntartide sia decisamente limitato rispetto a quanto accade per altri paesi (anche con economie paragonabili alla nostra), l'Italia ha saputo in più occasioni distinguersi sul palcoscenico internazionale per la qualità e la varietà dei risultati della sua ricerca.

Il Gruppo

Assieme al collega operatore Gianluca Dini abbiamo sin dalle prime ore dell'arrivo notato una totale disponibilità da parte di tutta l'equipe presente a MZS, in ogni suo settore, che abbiamo provato a ripagare con la discrezione e la rapidità nell'effettuare il nostro lavoro. Da sottolineare la disponibilità dimostrata dal Capo Spedizione Alberto Della Rovere che ci ha permesso di operare al meglio, confluita nella efficienza con cui la Sala Operativa ha saputo offrirci trasporti nei tanti set della Ricerca, fino a quello più lontano e complesso da raggiungere, la base Italo-Francese Concordia, nel cuore del Plateau Antartico.

Le pubblicazioni

A partire dall'inizio della terza settimana dal rientro in Italia, ovvero con la sera del 17 dicembre, sono iniziate, come previsto, le pubblicazioni dei servizi sulla Spedizione.

In particolare, prima sono andati in onda dei lunghi reportage (fino a 2 minuti e 30, taglio lungo per un telegiornale) sulla rete ammiraglia, Canale5, nell'edizione della sera del Tg5, poi sugli altri canali. I servizi hanno tutti riscosso un consistente successo, raccogliendo punte di share del 20,75% (4,4 milioni di spettatori). In particolare il servizio sulla Base Concordia del 26 dicembre ha superato quota 21%.

In totale sono stati pubblicati 4 servizi distinti in quattro serate ravvicinate sul tg5, poi ritrasmessi altre 7 volte nelle edizioni minori. Altri 4 distinti servizi (fino a 3 minuti) sono stati trasmessi a cominciare dal 14 gennaio e per le sere successive da Studio Aperto Magazine.

Su Tgcom24 abbiamo realizzato due approfondimenti di 30 minuti (il primo nel pomeriggio del 31 dicembre) in cui abbiamo trasmesso tutti i servizi realizzati e, con la mia presenza in studio, evidenziato ulteriori aspetti della ricerca Italiana in Antartide. Infine lo stesso canale, Tgcom24, ha ritrasmesso diverse decine di volte in più occasioni i vari servizi realizzati.

Complessivamente tra il 17 dicembre e fine gennaio i contenuti relativi alla XXXIII Spedizione ItaliAntartide hanno raggiunto una platea complessiva di oltre 20 milioni di spettatori. La copertura, in particolare, ha avuto l'irrituale caratteristica di essere frammentata e ripetuta nel tempo, consentendo al tema di entrare in una virtuale agenda tematica per l'Opinione Pubblica.

Doveroso aggiungere che, spinto dall'entusiasmo per l'esperienza vissuta e per i riscontri (senza precedenti in termini di share) dei servizi in TV pianificati alla vigilia della partenza, dopo la finestra di pubblicazioni tra dicembre e gennaio ho proposto la realizzazione di una web serie che offrisse alla narrazione un respiro più ampio. Sto lavorando per concretizzare l'idea.

Alla luce dell'esperienza fatta, una riflessione critica dal punto di vista giornalistico. Sul piano della Comunicazione si potrebbe fare un salto di qualità per dare visibilità a contenuti per loro natura pregiati e programmare una narrazione "nuova" che vada oltre allo schema "affidabile" del "grandioso spettacolo della natura da contemplare. Si potrebbe, ad esempio, formulare una riflessione più ampia e lungimirante sulle prospettive globali del Continente alla luce della scadenza del Trattato di Washington, in uno scacchiere complessivo in cui l'Italia interpreta un ruolo di spinta verso la salvaguardia della Pace Antartica, ben più di altri paesi (vedi il ruolo determinante nell'iter che ha portato alla costituzione dell'area marina protetta del Mare di Ross).

Tutto questo sarebbe possibile passando da una dimensione strettamente reportagistica a una più documentaristica: il ruolo del giornalista in senso stretto sarebbe in gran parte sostituito da quello dello sceneggiatore, e tante ricerche d'eccellenza che ho visto al lavoro in Antartide, dallo studio della catena alimentare dei pinguini fino alla ricerca di tracce di inquinamento nel Plateau (così come avventure incredibili come l'epica Traversa dalla costa fino alla Base Concordia) potrebbero trasformarsi da servizi TV in avvincenti storie per il mercato globale.

Divulgare la Scienza

L'Unità Tecnica Antartide dell'ENEA (UTA) da circa 20 anni promuove un'iniziativa divulgativa, il Progetto AUSDA (Adotta Una Scuola Dall’Antartide) che mette in contatto il mondo della scuola con ricercatori e tecnici del PNRA (Programma Nazionale di Ricerche in Antartide) che stanno svolgendo la loro missione nel continente australe. Coloro che partecipano alla Spedizione e che desiderano adottare una scuola del proprio territorio, propongono alla scuola un percorso che prevede un incontro, prima della partenza, con la classe adottata e, nel corso della campagna estiva (ottobre-febbraio), un videocollegamento Skype con il personale tecnico-scientifico delle basi MZS e Concordia (quest'ultima operativa anche durante l'inverno australe, febbraio-novembre), nel corso del quale risponderanno alle domande degli studenti.

Il Progetto è stato inserito dal MIUR nel più ampio progetto nazionale “Articolo 9 della Costituzione”.

XXXIII Spedizione

Nel corso della XXXIII Spedizione l’attività relativa al Progetto AUSDA (Adotta Una Scuola Dall’Antartide) si è ulteriormente intensificata: da novembre 2017 a Maggio 2018 sono stati realizzati 88 video-collegamenti skype con le Scuole, organizzati dal gruppo dedicato alla Comunicazione e Divulgazione dell’Unità Tecnica Antartide dell’ENEA (UTA-RIA). Il progetto ha riguardato studenti di scuole medie e superiori di varie località italiane: sono stati fatti seminari presso le scuole e organizzati incontri-dibattiti tenuti da ricercatori e personale logistico del PNRA.

Quest'anno AUSDA ha visto coinvolti ca. 4.500 studenti e 470 tra insegnanti e pubblico adulto. Durante la Campagna "estiva" i collegamenti con la Stazione Mario Zucchelli sono stati 54, mentre gli invernanti di Concordia, nel periodo tra marzo e giugno si sono collegati con 34 scuole, in maggioranza di primo e secondo grado superiore.

SCUOLA

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