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Capitolo 4. Commento traduttologico

4.2. La dominante e il lettore modello

Jakobson definisce la dominante di un testo come “la componente sulla quale si focalizza l’opera d’arte: governa, determina e trasforma le varie componenti. È la dominante a garantire l’integrità della struttura.”143

La dominante, dunque, è una forza che in traduzione lega e guida le scelte strategiche operate, ed in base ad essa i problemi traduttivi e il residuo traduttivo vengono gestiti in modo diverso.

Nei testi espressivi, la dominante è di norma l’espressione di sé da parte dell’autore, ed in questo tipo di testo spesso la forma riveste un ruolo importante tanto quanto il contenuto. Si è ipotizzata come dominante del testo di partenza la narrazione di una storia che possa essere immaginata dal lettore, che abbia dei personaggi dai comportamenti realistici e che “prendano vita” sulla pagina. Si

139 Ibidem.

140 Pellatt, V. e Liu, E., Thinking Chinese Translation: A Course in Translation Method: Chinese to English, Routledge, 2010, p. 152. 141 Ibidem.

142 Newmark, P., op. cit., p. 50.

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è poi rilevata la sottodominante dell’elemento di denuncia rivolta alla società della Cina rurale, con un accento sulla disparità di genere.

In quanto al testo di arrivo, la dominante e relative sottodominanti sono state mantenute, anche se quelle relative alla denuncia sociale potrebbe aver perso di forza nel momento in cui il testo viene collocato in un contesto linguisticamente ma soprattutto culturalmente diverso. Questo “trasferimento” ha comportato, al fine di conservare la dominante relativa alla creazione di una storia dalle immagini suggestive e far sì che il lettore del metatesto le potesse recepire, l’adozione di strategie di cui si discuterà in seguito.

Il lettore modello è una figura che l’autore, più o meno consciamente e più o meno evidentemente, postula per il suo testo. Secondo Eco,

“L’autore da un lato presuppone ma dall’altro istituisce la competenza del proprio Lettore Modello. […] Dunque, prevedere il proprio Lettore Modello non significa solo “sperare” che esista, significa anche muovere il testo in modo da costruirlo. Un testo non solo riposa su, ma contribuisce a produrre una competenza.”144

Il destinatario è parte integrante di ogni testo, ed è necessario al suo funzionamento. Per quanto riguarda in particolare i testi espressivi, la capacità interpretativa del lettore è molto ampia. Eco sostiene che “[…] via via che passa dalla funzione didascalica a quella estetica, un testo vuole lasciare al lettore l’iniziativa interpretativa, anche se di solito desidera essere interpretato con un margine sufficiente di univocità. Un testo vuole che qualcuno lo aiuti a funzionare.”145

L’autore orienta il lettore modello alla ricostruzione del tema dell’opera in modi diversi:

“Sovente il segnale è esplicito: il titolo appunto, o una espressione manifestata che dice di cosa appunto il testo si vuole occupare. Talora invece il topic è da cercare. Il testo allora lo stabilisce reiterando per esempio con molta evidenza una serie di sememi, altrimenti detti parole chiave. Altre volte queste espressioni chiave, più che essere abbondantemente distribuite sono solo strategicamente collocate.”146

144 Eco, Umberto, Lector in fabula, La cooperazione interpretativa nei testi narrativi, Tascabili Bompiani, 2011, p. 56. 145 Eco, Umberto, op. cit., p. 52.

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Nel contesto dell’opera originale, in cui autore e lettore modello condividono la stessa lingua, autore e lettore comunicano all’interno di un background culturale comune, di cui la lingua è solo una parte. Essa porta, oltre al significato, un diverso modo di organizzare le idee, una diversa concezione del mondo. Con la traduzione, il testo viene codificato con un diverso codice linguistico, e l’informazione viene trasmessa in un contesto culturale diverso. Il lettore della traduzione potrebbe non incontrare le aspettative dell’autore originale, ed è compito del traduttore affrontare questo problema e colmare questa distanza perché la comunicazione possa avvenire.147

Allo stesso modo, nel momento della traduzione, anche il traduttore postulerà un lettore modello che potrà essere più o meno simile al lettore modello immaginato dall’autore originale. La scelta del lettore modello guiderà molte delle successive scelte operate in sede di traduzione. Salvo eccezioni, quando il prototesto è un testo letterario, il lettore modello solitamente non detta legge: la voce dell’autore tende ad essere rispettata più che in altre tipologie testuali.148 Tuttavia, spesso poiché

questa voce possa essere ascoltata e l’opera apprezzata, il lettore (specialmente qualora si discosti dal lettore modello originale, e qualora le due culture e lingue siano particolarmente distanti) deve essere accompagnato in qualche modo al testo.

In riferimento al testo oggetto della presente tesi, il lettore modello individuatosi per il testo originale è un lettore cinese di cultura media. Nel 2000, anno di pubblicazione, Yan Geling si era trasferita negli Stati Uniti da circa dieci anni, e sebbene avesse già attirato l’attenzione della critica internazionale soprattutto con Fusang, nel 1995, in quel momento il pubblico dell’autrice era per la stragrande maggioranza composto da lettori cinesi residenti in Cina. È molto probabile che Yan, che come spiegato nel capitolo primo vuole dare forma e voce ai cambiamenti vissuti dalla Cina, per mostrarne i lati nascosti affinché non vengano dimenticati,149 si rivolgesse in primo luogo ad un ampio pubblico di cinesi, sia residenti in madrepatria che emigrati come lei, e solo in secondo luogo all’élite dei critici letterari e del mondo accademico.

Per quanto riguarda il metatesto, si è ipotizzato che esso potrebbe essere pubblicato come romanzo breve per un pubblico di lettori interessati alle culture straniere ma che si suppone non possiedano particolari conoscenze riguardo alla Cina né competenze di lingua cinese. Ciononostante, si è preferito non semplificare troppo il testo in sede di traduzione, sia per rendere giustizia alla voce dell’autrice sia per rendere il testo adatto anche ad un lettore più inserito nel campo della letteratura, della cultura e della lingua cinese, preferendo fornire al lettore, tramite note o espansioni nel testo,

147 Hu, Shuqin, “Context of Situation in Translation” in Journal of Language Teaching and Research, vol. 1, 3, 2010, pp. 324-326. 148 Newmark, P., op. cit., p. 15.

149 Tian Wei, “Writing China: Yan Geling” (Intervista), CGTN World Insight, 2018. URL: https://www.youtube.com/watch?v=rnLjRg2bes8 Ultima consultazione: 15/04/2020.

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gli strumenti necessari per avvicinarsi all’originale. Unica eccezione è costituita dalla traduzione del titolo, per la quale l’ipotesi di collocazione sul mercato è stata tenuta di più in considerazione.

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