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INDICE A 14.5 Anno

4.3 RESTITUZIONE SERIE STORICA INDIC

3.3.3 Analisi dei domini 1 Dominio ambiente

3.3.3.4 Dominio governance

Nel dominio governance troviamo tre macro obiettivi: “Incrementare la capacità gestionale del territorio”, “Capacità gestionale del territorio da parte degli enti locali” e “Incrementare l'efficienza gestionale ed economica”; anche in questo caso i primi due esprimono la condizione territoriale e il terzo quella di governance.

Il macro obiettivo “Incrementare la capacità gestionale del territorio” è composto dagli indicatori da G1 a G9 e raggiunge il valore di 57. Nel complesso la valutazione dell’indicatore della complessità amministrativa è stabile o in miglioramento in quanto anche i trend sono spesso positivi. La complessità amministrativa in effetti è bassa in quanto sono pochi i comuni presenti nell’area del Parco, c’è inoltre una sola provincia mentre c’è un’alta densità abitativa media sebbene il Parco insiste principalmente su territorio demaniale. La situazione gestionale del Parco si è evoluta solo ultimamente con il formale passaggio della gestione dal Corpo Forestale dello Stato all’Ente Gestore e la nomina a Direttore del Dottor Tallone. Solamente nell’ultimo anno quindi sono iniziate, seppur con difficoltà dovute alla scarsa presenza di addetti nella macchina amministrativa, le attività di routine dell’Ente (giunte, delibere, ecc). Lo stesso dicasi per la presenza degli strumenti di gestione che hanno iniziato ad essere prodotti: il Piano d’Assetto (PdA) è in elaborazione, il Programma Poliennale Economico e Sociale (PPES) è a livello di studio propedeutico e il Regolamento è presente solo per alcune problematiche. Tra i Piani obbligatori vi è il Piano Antincendi Boschivi valido sino al 2011 che

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denota, in merito a tale aspetto, dedizione da parte del Corpo Forestale dello Stato che ha reso possibile negli anni il verificarsi di un basso numero di incendi e una rapidità di intervento (anche se non certificabile dai dati che siamo riusciti a raccogliere). Gli incendi, grazie alle squadre del CFS, e al controllo costante, capillare e continuo, sono infatti diminuiti moltissimo interessando annualmente al massimo lo 0,1% della superficie totale, pari allo 0,2% di quella boscata. La superficie percorsa è sempre esigua tranne in alcuni casi in cui sono bruciate estensioni più ampie (fino ad oltre 20 ha). Altri piani obbligatori presenti sono quelli di gestione dei siti della Rete Natura 2000 (date dalla Regione Lazio in gestione al Parco) mentre non è presente il Piano di Assestamento Forestale dei boschi di proprietà.

A livello di indennizzi, sebbene previsti in Capitolo di bilancio, i soldi per indennizzi di mancati tagli boschivi e di danni della fauna alle colture, non ci sono. Il Parco non è infatti soggetto a pagamenti perché la totalità dei terreni agricoli si trovano oltre i confini mentre per i boschi privati, inclusi nel perimetro del Monte Circeo, ci sono state delle richieste di indennizzo negli anni passati (anni ’80) ma mai effettivamente corrisposte.

La pressione sulle risorse sembrerebbe sostanzialmente bassa sia per il basso numero di Nulla Osta rilasciati dal Parco (che contemplano quasi esclusivamente tagli e potature in giardini privati e adeguamenti o ristrutturazioni edilizie su volumetrie esistenti) sia per gli illeciti individuati che sono circa 50 l’anno sia, infine, le pratiche di condono in istruttoria (dal 1984) sono circa 100 l’anno. I dati di questo tipo purtroppo non sono di facile reperimento. Il Parco si pronuncia ogni anno su una cinquantina di Valutazioni di Incidenza per gli interventi interni alle aree della Rete Natura 2000.

Il macro obiettivo “Capacità gestionale del territorio da parte degli enti locali” con valore pari a 52 è composto dagli indicatori da G10 a G12 che non è stato facile indagare e le informazioni che siamo riusciti ad ottenere sono in merito alla presenza del PTPR della Regione Lazio e a qualche ente locale che ha avviato le procedure per EMAS e ISO 14001.

Il macro obiettivo “Incrementare l'efficienza gestionale ed economica” raggiunge un valore medio di 23 ed è composto dagli indicatori da G13 a G20 anche se non tutti hanno trovato informazioni sufficienti ed ufficiali; sappiamo ad esempio che il Parco non ha un bilancio sociale e di sostenibilità ambientale mentre sembrano in essere preparativi per conseguire EMAS e ISO 14001. A livello di progetti internazionali di scambio e gemellaggio non è stato fatto molto, solo ultimamente sono stati avviati contatti con tre Parchi dell’Africa del Nord (Tunisia, Libia e Algeria) e la progettazione internazionale, finalizzata a realizzare progetti ed opere, è stata pressoché assente fino a pochi anni orsono (ovvero non siamo riusciti a saperne molto) e solo ora si sta partecipando ai bandi del programma LIFE+. Si può dire che dal 2006 ad oggi non ci sono stati progetti internazionali ma che ora partono i lavori di un LIFE+ già

approvato dalla EU e un altro progetto LIFE+ è stato presentato (anno 2010); inoltre probabilmente ci sono stati altri progetti Ministeriali ma non è facile saper nulla di più. Non esistono invece (o non siamo riusciti a trovarli) progetti di architettura bio ecologica.

La valutazione in merito al funzionamento della macchina amministrativa è negativa, fortemente negativa. Questo dato deriva dal fatto che l’indicatore descrive da un lato la composizione della pianta organica dell’ente, organizzata per livelli di inquadramento e dall’altro l’effettivo numero di personale in servizio distinto per livelli di inquadramento. Secondo i dati desunti dal rendiconto del Direttore, il Parco Nazionale del Circeo è dotato di una pianta organica coperta al momento solo per il 17%. Inoltre lo stato dell’autofinanziamento rasenta percentuali prossime a zero, finanziamenti esterni non ce ne sono, mentre quelli comunitari come detto sono ancora inesistenti. Permangono, da un’attenta analisi di bilancio, le voci di spesa del Ministero: Contributo Stato spese correnti, Contributo MATTM, Contributo Finalità istitutive anno precedente, Contributo MATTM imp. Fotovoltaici, Contributo Regione spese correnti, Contributo Straordinario Regione spese attività Istituzionali, Interessi attivi su depositi e CC, Proventi per conciliazioni ammende, risarcimenti, ricavi da vendite di sequestri, Contributo Straordinario Destinato Investimenti (2), Contributo finalizzato Recupero Ambiente, Contributo Straordinario Forestazione Agricoltura Apicoltura, Contributo finalizzato Valorizzazione Risorse Turistiche (2009) mentre le spese per la prevenzione per danni da dissesto idrogeologico non ci sono e la spesa per interventi di miglioramento ambientale, alla voce “riqualificazione ambientale” (capitolo del bilancio 5090) negli anni 2006 e 2007 risultavano pagati circa 25.000 € in totale, da quel momento il capitolo risulta sempre pari a 0. Per quanto riguarda la ripartizione della spesa e la capacità gestionale dei fondi bisogna dire che negli ultimi 4 anni: la capacità di spesa è passata dal 40 al 30%, la capacità di impegno è salita dal 70 a quasi il 100%, la capacità di pagamento è scesa dal 55 al 35%, l’incidenza della spesa corrente è stabile al 70% circa, il tasso di smaltimento dei residui passivi è attorno al 30% mentre l’incidenza di questi sulla massa spendibile è aumentato dal 30 al 70% probabilmente a causa di pagamenti per il CFS concordati con il definitivo passaggio all’amministrazione dell’Ente Gestore. In merito alla rigidità della spesa per il personale bisogna notare che dal 40% del 2006 si sale fino al oltre il 55% poi si assesta al 50% del 2009.

Dai confronti tra i macro obiettivi (Fig. 25) si ottengono posizionamenti del Parco nella parte centrale del grafico e distante al limite di destra in alto corrispondente al valore massimo possibile; solo il valore espresso in figura 8c tra “Incrementare la capacità gestionale del territorio” e “Capacità gestionale del territorio da parte degli enti locali” arriva lungo la direttrice centrale ad un valore prossimo a 60 piuttosto buono mentre gli altri due grafici mostrano valori bassi intorno a 50 e 20.

Fig. 25 – PNC: relazione tra i macrobiettivi del dominio governance. Fonte: nostra elaborazione su dati di rilievo e API (www.bancadatiapi.it).