• Non ci sono risultati.

Dopo aver atteso qualche minuto, aprire la valvola per far defluire

Nel documento emergenze Quaderni (pagine 54-61)

l’acqua, che si è stratificata in basso, sino a quando non inizia il deflusso dell’olio.

Nel caso di un olio molto viscoso ed emulsionato, il campionamento può es-sere eseguito direttamente con una vasca d’alluminio (Fig. 26), normalmente utilizzata per gli alimenti, a cui viene praticato un foro di circa 2 cm, anche uti-lizzando una penna o una matita. Dopo aver raccolto l’olio bisogna attendere che l’acqua defluisca dal foro per poi trasferire in un contenitore a bocca larga l’olio rimasto. L’operazione deve essere ripetuta sino a quando non si rag-giunge il volume desiderato.

6. Etichettatura dei campioni

e schede campionamento

Concluse le operazioni di prelievo, si procede con la fase di etichettatura, con-fezionamento, apposizione dei sigilli al campione e alla compilazione della scheda di campionamento.

6.1 Etichetta

Tutti i campioni raccolti devono essere contrassegnati in modo chiaro e uni-voco. Si consiglia pertanto di stabilire a priori un codice da dare a ciascun campione da riportare su un’etichetta con matita apposita, resistente all’acqua e all’olio.

L’etichetta deve essere apposta sulla bottiglia/contenitore. In caso fosse ne-cessario prevedere un ricoprimento esterno del contenitore, es. con fogli d’al-luminio, è buona norma riportarvi il codice del campione con penna ad inchiostro indelebile per agevolare le operazioni di trasporto, stoccaggio e le procedure di laboratorio.

Le informazioni di base da riportare nell’etichetta sono: • il codice

• la data

• il sito di prelievo

• il riferimento all’evento accidentale

Nell’ALLEGATO A – FORMAT DI ETICHETTA viene rappresentata lo schema consigliato per la corretta etichettatura dei prelievi.

6.2 Scheda di Campionamento

Ad ogni codice campione corrisponderà una scheda (scheda di campiona-mento) in cui si riportano tutti i dettagli utili che descrivono le condizioni pre-senti al momento del prelievo. Al fine di evitare contaminazioni del campione è buona norma che l’operatore incaricato della compilazione delle schede non effettui anche le operazioni di prelievo.

Un esempio di scheda è riportato nell'Allegato B.

Si rammenta che è sempre opportuno produrre una documentazione video/fotografica delle attività di campionamento svolte, inclusa la fase di con-fezionamento dei campioni e di preparazione al trasporto.

Se il trasporto verso il laboratorio avviene tramite corriere o personale diffe-rente da quello incaricato del campionamento, è consigliabile produrre anche un modulo di trasporto e di registrazione della consegna dei campioni come da esempio riportato nell’Allegato B.

Nei casi di campionamento con finalità probatorie in procedimenti giudiziari si procede anche con la compilazione dei verbali che ac-compagnano le tre aliquote di campioni previste in questi casi (Par. 3.5).

7. Trattamento, conservazione

e trasporto del campione

Anche a valle delle operazioni di prelievo ed etichettatura devono essere at-tivate tutte le procedure necessarie a limitare il più possibile i processi di alte-razione dei campioni (catena di custodia). Inoltre, è buona norma seguire delle procedure di trasporto e consegna che hanno l’obiettivo finale di prevenire casi di smarrimento di campioni e di ogni sorta di errori e di imprecisioni che possano precludere l’applicazione delle procedure analitiche o l’utilizzo dei dati di laboratorio, siano essi finalizzati alla individuazione della sorgente in-quinante, o alla definizione delle caratteristiche chimico-fisiche utili alla defi-nizione della corretta risposta all’emergenza.

7.1 Trattamento e conservazione del campione

L’impiego di alcuni agenti chimici come inibitori di processi chimici, fisici e bio-logici che alterano la composizione dei campione era largamente diffuso fino a qualche tempo fa. Oggi l’uso di tali sostanze è fortemente scoraggiato per-ché spesso risultano anche tossiche e cancerogene e si opta, di regola, per l’impiego di protocolli meno pericolosi.

Le sostanze di origine idrocarburica sono soggette principalmente a processi di degradazione ossidativa ad opera di microorganismi e per azione della luce (fotochimica, foto-ossidazione); pertanto occorre procedere nel seguente modo:

1. Inibizione della foto ossidazione: si consiglia l’impiego di contenitori

ambrati per lo stoccaggio dei campioni fino alle analisi; in alternativa, si raccomanda di schermare i campioni avvolgendo i contenitori con fogli di alluminio, sui quali è bene riportare il codice campione per agevolare le operazioni di trasporto e consegna nei laboratori.

2. Inibizione dell’attività batterica: tutti i campioni, indipendentemente

dalla loro tipologia (strato oleoso, residui catramosi, ecc.), devono essere conservati a temperature di +4°C e mai congelati, dal momento del

prelievo fino all’analisi in laboratorio. Alcuni casi molto particolari possono, tuttavia, costituire un’eccezione (es. campionamento di idrocarburi su ma-trice biologica a rischio di putrefazione) e a seguito di specifiche indica-zioni da parte dei laboratori di riferimento può essere richiesto il congelamento.

7.2 Trasporto dei campioni

In questa fase occorre prestare particolare attenzione affinché i campioni, specie se liquidi, non subiscano eccessive agitazioni che possano innescare processi di ossidazione mediati dall’ossigeno presente nello spazio di testa dei contenitori, o anche per evitare il danneggiamento dei contenitori con fuoriuscita di prodotto. Per tale motivo occorre che i contenitori siano ben al-locati nei alloggiamenti adibiti al trasporto al fine di ammortizzare gli urti e li-mitare le vibrazioni. Inoltre, è fondamentale che la refrigerazione venga garantita anche durante il trasporto dalla zona di prelievo al laboratorio e per-tanto si consiglia l’impiego di contenitori isotermicie piastre eutettichecome già indicato nel Par. 1.1.

Si rammenta che i prodotti petroliferi sono da considerarsi dei prodotti peri-colosi ai fini del trasporto. Pertanto, anche nella fase di trasporto, devono es-sere sempre seguite le normative in materia (trasporto ADR).

7.2.1 Confezionamento/sigilli

Se il campionamento eseguito con fini legali per il riconoscimento della responsabilità del danno ambientale, i campioni devono es-sere confezionati e recapitati in contenitori o buste sigillate per evitare le manipolazioni e a garanzia della loro integrità. Il sigillo

o la piombatura vengono apposte sulle singole aliquote corredate di un cartellino di riconoscimento integro da apporre a ciascuna delle tre aliquote nelle quali il campione è stato suddiviso, che ri-porti:

La data;

Il tipo di matrice;

Il codice campione (incluso il riferimento dell’aliquota in cui il campione è stato suddiviso) (Par. 3.5);

Le firme dei tecnici;

Informazioni sul punto di prelievo.

Nell’allegato A si propone un format di etichetta e del cartellino da apporre insieme ai sigilli.

7.2.2 Modulo di trasporto e consegna dei campioni

Se il trasporto verso il laboratorio avviene tramite corriere o personale diffe-rente da quello incaricato del campionamento, è consigliabile produrre anche un modulo di trasporto e di registrazione della consegna dei campioni. Il modulo proposto, riportato nell'Allegato C, è composto di tre parti riservate alla compilazione rispettivamente del tecnico campionatore, del trasporta-tore/conducente del mezzo che trasporta i campioni al laboratorio designato, ed infine del responsabile del laboratorio che esegue il controllo del numero di campioni, certificando l’integrità dei contenitori, del contenuto campioni e la rispondenza dei relativi codici.

Nei casi di campionamento con finalità probatorie in procedimenti giudiziari si procede anche con la compilazioni dei verbali che accompagnano le tre aliquote di campioni previste in questi casi (Par. 3.5).

Modalità di campionamento degli idrocarburi in mare e lungo la costa

Allegato A - Format di etichetta

Etichetta da applicare sul contenitore e sull’eventuale sacchetto di sicurezza nel quale il contenitore è inserito:

A. Il codice alfanumerico è costituito da:

1. Un campo di 3 lettere (ABC) che indica il luogo di campionamento (nel caso si usassero due lettere, al terzo spazio si attribuisce il carattere speciale “ _ “);

2. Uno spazio che divide il campo di tre lettere dal campo successivo;

3. Un campo di 5 caratteri (XYZ/n) con i primi tre riportanti la numerazione progressiva associata al campione prelevato seguito dal carattere “ / “ e da un numero “ n ” corrispon-dente al numero ordinale assegnato alla replica effettuata di uno stesso campione (es. 001/2: campione 1, seconda replica). Qualora uno stesso prelievo venisse ripartito in diverse aliquote, come nel caso di un campionamento ai fini legali, al suddetto numero ordinale sarà associato il numero romano “I, II o III”, in riferimento alla prima, seconda o terza aliquota in cui lo stesso campione è stato suddiviso (es. 002/1/III: campione 2, se-conda replica, terza aliquota);

4. Riferimento alla matrice:

• Campionamento in acqua: se in superficie indicare nell’etichetta H2O_sup; se sub superficiale indicare nell’etichetta H2O_sub; se vengono prelevati più campioni a diverse profondità: H2O_sub1, H2O_sub2, ecc (nei log di campionamento sa-ranno esplicitate le profondità di prelievo);

• Campionamento su costa (rocciosa, sabbiosa, ecc.): per prelievo superficiale indicare nell’etichetta costa_sup; se sub superficiale indicare nell’etichetta costa_sub; per ulteriori prelievi scrivere un codice esplicativo e definirlo nel log di campionamento. Se vengono prelevati più campioni a diverse profondità: costa_sub1, costa_sub2, ecc (nei log di campionamentosaranno esplicitate le profondità di prelievo); • Campionamento sul fondale: se in superficie indicare nell’etichetta fondo_sup; se

sub-superficiale indicare nell’etichetta fondo_sub per ulteriori prelievi scrivere un codice esplicativo e definirlo nel log di campionamento. Se vengono prelevati più campioni a diverse profondità: fondo_sub1, fondo_sub2, ecc (nei log di

campio-namentosaranno esplicitate le profondità di prelievo);

• Campionamento della sorgente sospettata dello sversamento: TQ (tal quale). In caso di più prelievi nella stessa sorgente sospettata dello sversamento, inserire una nume-razione progressiva (TQ1, TQ2, ecc.) e il riferimento al punto di prelievo e ad ogni altra informazione utile dovrà essere esplicitato nei log di campionamento.

(Spazio dedicato al codice campione)

Nel documento emergenze Quaderni (pagine 54-61)

Documenti correlati