EDILIZIA: “RACCOGLIERE IL GRIDO DI AL-LARME DELLA CISL SUI RISCHI DEL SETTO-RE” - BUCONI (SOCIALISTI-RIFORMISTI) CHIEDE ATTENZIONE E VIGILANZA CONTRO IL PERICOLO ILLEGALITÀ
Il capogruppo dei Socialisti e riformisti in Consi-glio regionale, Massimo Buconi, raccoglie “il grido di allarme lanciato dalla Cisl Umbria circa la si-tuazione ed i rischi che corrono gli addetti e gli imprenditori del settore edile”. Per Buconi la gra-ve crisi occupazionale in corso potrebbe portare licenziamenti e perdita di posti di lavoro, con l'ul-teriore pericolo di “scivolare in un'area di illegali-tà”.
Perugia, 3 giugno 2010 - “Ritengo opportuno raccogliere il grido di allarme lanciato dalla Cisl Umbria circa la situazione ed i rischi che corrono gli addetti e gli imprenditori del settore edile nel-la nostra regione, a fronte delle grandi incertezze conseguenti alla crisi economica in atto e di cui, finalmente anche se tardivamente, anche il Go-verno ha preso atto”. Lo afferma il capogruppo dei Socialisti e riformisti in Consiglio regionale, Massimo Buconi, rimarcando che “la grave crisi occupazionale del settore e tutti i prevedibili ag-gravamenti della situazione espongono imprese e lavoratori ad un duplice pericolo: crisi aziendali e licenziamenti per tanti, ma anche il grande ri-schio, per chi riuscisse a resistere, di scivolare in un'area di illegalità e di lavoro pseudo-dipendente o pseudo-autonomo con conseguente perdita di diritti e dignità. Si assisterebbe – con-tinua il consigliere regionale - al paradosso che nel momento in cui tutela, coesione sociale e so-lidarietà dovrebbero essere innalzati per fronteg-giare la crisi si potrebbe invece verificare una i-nesorabile esposizione ai rischi della malavita, in una guerra tra poveri, e l'affermarsi di un egoi-smo sociale pericoloso”. Secondo il consigliere socialista “compete sicuramente alle istituzioni, e quindi anche alla Regione Umbria, assumere ini-ziative idonee affinché le imprese ed i lavoratori non si sentano soli di fronte a queste difficoltà.
Deve essere quindi attentamente considerata la richiesta avanzata dalla Cisl di un tavolo regiona-le per la vigilanza e la verifica dell'efficienza e dell'efficacia dei controlli già in atto nel settore dell'edilizia”.
VERTENZA MERLONI: “ANCORA INCERTEZ-ZE PER IL FUTURO DELLO STABILIMENTO UMBRO DI COLLE DI NOCERA UMBRA” - UNA INTERROGAZIONE DI MONACELLI (UDC)
Sandra Monacelli, consigliere regionale dell'Udc, ha presentato una interrogazione alla Giunta re-gionale per chiedere l'adozione di provvedimenti urgenti mirati a garantire il mantenimento pro-duttivo del sito umbro della “Antonio Merloni”.
Per Monacelli “la proroga della 'Legge Marzano' consente ai dipendenti ed alle loro famiglie di
continuare ad usufruire degli ammortizzatori so-ciali e riapre la possibilità di ricercare soluzioni industriali funzionali al superamento della crisi”.
3 giugno 2010 - Il Presidente della Giunta Regio-nale spieghi quali urgenti provvedimenti intende adottare per garantire il mantenimento produtti-vo del sito umbro, salvaguardando sia i livelli oc-cupazionale che l’economia del territorio interes-sato. È questa la richiesta avanzata da Sandra Monacelli, consigliere regionale dell'Udc, con una interrogazione rivolta all'Esecutivo di Palazzo Donini. L'esponente dell'Udc evidenzia che “le in-certezze occupazionali che oggi vivono i 1050 operai umbri della 'Antonio Merloni' rischiano di diventare sempre più gravi, anche per la conco-mitante crescita della disoccupazione che in Ita-lia ad aprile ha segnato quota 8.9 per cento, ri-sultando il dato peggiore che si è registrato dal 2001 ad oggi. Nei giorni scorsi – aggiunge Mona-celli - il presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca ha affermato che la multinazionale cinese la Machi Group, interessata ad acquistare la Merloni, starebbe valutando la disponibilità di trovare un partner commerciale nelle Marche con cui costruire un progetto industriale volto ad af-frontare il percorso dell’acquisizione dell’azienda marchigiana di elettrodomestici: non sembrano quindi esserci segnali di attenzione verso lo sta-bilimento umbro”. Sandra Monacelli osserva che
“le preoccupazioni dei lavoratori sono sempre più forti, anche perché nel mese di maggio sono te soltanto sette le giornate lavorative nello sta-bilimento di Colle e ad oggi sono previste soltan-to due giornate per il mese di luglio. Si è per di più venuta a determinare, con la compilazione della denuncia dei redditi per l’anno 2009, la pa-radossale situazione in cui (nonostante la cassa integrazione di 700 euro mensili) gli operai della Antonio Merloni dovrebbero pagare un congua-glio Irpef che va dai 600 ai 2000 euro ciascuno e ciò graverebbe notevolmente sugli stipendi già ridotti”. Il consigliere centrista conclude spiegan-do che “la proroga della 'Legge Marzano' consen-te ai dipendenti ed alle loro famiglie di continua-re ad usufruicontinua-re degli ammortizzatori sociali e ria-pre la possibilità di ricercare soluzioni industriali funzionali al superamento della crisi: sarebbe pe-rò necessario, anziché limitarsi a rincorrere i problemi qualora esplodono, cogliere per tempo i segnali di una pericolosa stasi”.
APPROVATI DAL CONSIGLIO DEI MINISTRI DUE NUOVI REGOLAMENTI PER LO SPOR-TELLO UNICO PER LE ATTIVITA’ PRODUTTI-VE – NOTA DI MODENA (PDL)
Perugia, 10 giugno 2010 – “Il Consiglio dei Mini-stri ha approvato in data odierna due regolamen-ti che si riveleranno molto importanregolamen-ti per l’Umbria e per il Paese, in quanto semplificano e riordinano completamente lo Sportello unico per le attività produttive ed i requisiti e le modalità di accreditamento per le Agenzie per le imprese”:
ne dà l’annuncio la portavoce del Pdl in Consiglio
ECONOMIA / LAVORO
regionale Fiammetta Modena, spiegando che “si tratta dei nuovi soggetti previsti dal decreto leg-ge 112/2008 per lo svolgimento di funzioni in materia di trasformazione, trasferimento e ces-sazione di attività di produzione di beni e servi-zi”. “Sono iniziative importanti – secondo Mode-na – per il pieno esercizio della libertà d’impresa in Italia e soprattutto in Umbria”.
COMMERCIO: “BENE L’ACCORDO TRA SIN-DACATI E COOP SULLE APERTURE FESTIVE”
– PER STUFARA (PRC-FED. SIN.) NECESSA-RIO RIVEDERE LA LEGGE REGIONALE
Il capogruppo regionale Prc-Fed.Sin., Damiano Stufara, condivide pienamente il protocollo d’intesa siglato nei giorni scorsi tra Cgil-Cisl-Uil e Coop Centro Italia sulle aperture festive degli e-sercizi commerciali. Stufara, che preannuncia i-niziative da parte del proprio gruppo, ritiene ne-cessaria una revisione della normativa regionale (legge regionale cd “Direttiva servizi”) “che colga gli elementi apportati nel dibattito regionale dalle organizzazioni sindacali, da Coop Centro Italia e sia pur con motivazioni in parte differenti, dal presidente della Conferenza episcopale umbra”.
Perugia, 14 giugno 2010 - “Condividiamo in pie-no il contenuto del protocollo di intesa sottoscrit-to nei giorni scorsi fra le categorie del commercio di Cgil-Cisl-Uil e la Coop Centro Italia in ordine alla necessità di riconsiderare, da parte del legi-slatore umbro, la facoltà per gli esercizi commer-ciali delle aperture nei giorni festivi”. Così il ca-pogruppo regionale Prc-Federazione della sini-stra, Damiano Stufara che, in una nota, ricorda come nella legge regionale di recepimento della
“Direttiva Bolkestein”, approvata sul finire della scorsa legislatura, “solo i rappresentanti di Ri-fondazione comunista non condivisero, sia Giun-ta che in Consiglio Regionale, un'imposGiun-tazione che privilegiava il mercato e i profitti rispetto ai diritti dei lavoratori e delle lavoratrici ad avere una giornata di riposo da trascorrere in famiglia e non solamente nei circuiti del consumo”. Stufa-ra esprime la volontà del proprio gruppo di con-tribuire ad una “revisione normativa che colga gli elementi apportati nel dibattito regionale tanto dalle organizzazioni sindacali che da un rilevante soggetto rappresentativo della cooperazione di consumo, oltre che, nelle scorse settimane, pur con motivazioni in parte differenti, dal presidente della Conferenza episcopale umbra”. Il capo-gruppo di Prc annuncia poi che il capo-gruppo consilia-re si farà portavoce in Consiglio di questa neces-sità, “così come saremo fra quanti, nella società umbra, vorranno intraprendere iniziative in que-sta direzione, che pongono esplicitamente il te-ma di riconsiderare la centralità dell'individuo, in quanto portatore tanto di doveri che di diritti, ri-spetto ad un modello unicamente basato sui con-sumi e sulla legge del profitto ad ogni costo”.
Stufara conclude la propria nota sottolineando
come la necessità di una revisione della legge regionale “non elimina la responsabilità dell'ese-cutivo di disciplinare e delimitare i territori a vo-cazione turistica della regione, sulla quale invi-tiamo la Giunta e l'assessore competente a prov-vedere in tempi rapidi”.
“IN UMBRIA LA SPESA PUBBLICA 2006-2008 HA LA PIU’ ALTA INCIDENZA PRO-CAPITE IN ITALIA” – NOTA DI NEVI (CA-POGRUPPO PDL) SU RELAZIONE BANKITA-LIA
Secondo il capogruppo del Pdl, Raffaele Nevi, i dati riportati dalla relazione di Bankitalia che fanno rilevare come in Umbria si registri “la più alta incidenza pro-capite di spesa pubblica”, è quanto sostenuto da tempo dal Pdl. Per Nevi non è più possibile rinviare un “drastico programma di ridimensionamento dell’apparato pubblico e una seria allocazione delle risorse per aumenta-re, quantitativamente e qualitativamente, i servi-zi, a partire da quelli sociali”. Nevi invita la pre-sidente Marini a “smetterla con la ‘litania’ dei ta-gli del Governo, il cui solo ‘difetto’ è tata-gliare i privilegi di quanti vivono ancora a spese del
‘pubblico’”.
Perugia, 14 giugno 2010 – “A pagina 37 della re-lazione di Bankitalia sull’Umbria c’è scritto che, negli anni 2006-2008 è la regione d’Italia con la più alta incidenza pro-capite di spesa pubblica”.
Così il capogruppo del Pdl, Raffaele Nevi che spiega come la spesa pubblica si quantifichi in
“ben 4mila 200 euro a persona e che, anche al netto della quota ‘terremoto’ si attesta a 3mila800 euro contro la media delle altre regioni a statuto ordinario che viene quantificata in 3mila200 euro pro-capite”. Per Nevi, la relazione annuale della Banca d’Italia sulla situazione eco-nomica dedicata alla finanza pubblica decentrata, oltre a porre in evidenza “una situazione di gran-de difficoltà gran-delle imprese e gran-dell’economia in ge-nerale, evidenzia che ogni cittadino umbro è gra-vato di 600 euro in più rispetto alla media delle altre regioni. Questa – commenta – è la dimo-strazione di quanto, negli anni passati, la Regio-ne e il centro sinistra abbiano allegramente ge-stito le finanze pubbliche con l’unico obiettivo di fare clientele e generare consenso politico senza avere l’eccellenza dei servizi che ci si dovrebbe aspettare”. “Ecco perché, come diciamo da tem-po, - continua Nevi – non è più possibile rinviare un drastico programma di ridimensionamento dell’apparato pubblico e una seria allocazione delle risorse che diano modo di aumentare, quantitativamente e qualitativamente, i servizi, a partire da quelli sociali e sanitari secondo i prin-cipi di libertà di scelta e meritocrazia”. Per Nevi
“questo è il motivo vero per il quale la presidente Marini farebbe bene a smetterla con la ‘litania’
dei tagli del Governo, che hanno il solo difetto – conclude - di tagliare i privilegi di quanti vivono ancora a spese del ‘pubblico’”.
ECONOMIA / LAVORO
SIRIO ECOLOGICA: “UN TAVOLO ISTITU-ZIONALE PER GARANTIRE LA CONTINUITÀ DELLA CASSA INTEGRAZIONE” - SMACCHI (PD) VISITA IL PRESIDIO DEI LAVORATORI A GUBBIO
Il consigliere regionale del Partito democratico Andrea Smacchi ha visitato il presidio lavoratori della Sirio ecologica a Gubbio. Per Smacchi è ne-cessario attivare un “tavolo istituzionale per af-frontare fin da subito eventuali criticità derivanti dall’acquisizione del ramo d’azienda e per garan-tire la continuità della cassa integrazione”.
Perugia, 14 giugno 2010 - “È necessario un tavo-lo istituzionale che affronti, già prima dell’apertura delle buste per l’acquisizione del ramo d’azienda, alcuni problemi imminenti per i dipendenti rimasti senza lavoro, a partire dalla cassa integrazione che scade il 30 giugno e dall’individuazione di forme di tutela per quelle maestranze che rischiano di non trovare spazio nel progetto di conseguimento del ramo azienda-le”. Andrea Smacchi, consigliere regionale del Partito democratico, ha recentemente visitato il presidio dei lavoratori della Sirio ecologica spa di Gubbio, impresa che opera nel mercato della raccolta, trasporto e smaltimento dei rifiuti, e che da ormai due anni è alle prese con una crisi aziendale che ha costretto i dipendenti alla cassa integrazione. “Riunire un tavolo istituzionale con Regione, Provincia, Comune di Gubbio, sigle sin-dacali e agenzie regionali – spiega Smacchi – è una necessità, sollevata a gran voce dagli stessi lavoratori e dalle rappresentanze sindacali pre-senti all’incontro, che va oltre la partita dell’acquisizione con bando di evidenza pubblica del ramo d’azienda. Le buste – spiga il consiglie-re del Pd - saranno aperte il prossimo 8 luglio, ma aldilà di questo importante appuntamento, i circa quaranta dipendenti dell’impresa attendono comunque risposte certe sulla continuità nel tempo della cassa integrazione e sulle possibili soluzioni occupazionali nel caso in cui il progetto di acquisizione del ramo – sottolinea – riguardas-se solo una parte di coloro che si trovano riguardas-senza lavoro. Dai circa cento lavoratori di qualche anno fa – conclude Smacchi – la Sirio ecologica conta ora appena 38 dipendenti, di cui 11 autisti, 9 magazzinieri e 18 impiegati, che vanno tutti pie-namente tutelati anche attraverso specifici inter-venti formativi, di cui è necessario che si faccia-no garanti le istituzioni regionali e provinciali”.
“TUTELARE I COMMERCIANTI DALLA CON-CORRENZA SLEALE E ABUSIVA” – CIRI-GNONI (LEGA NORD) CHIEDE OBBLIGO DEL
‘DURC’ PER GLI AMBULANTI
“È necessario affrontare rapidamente e con riso-lutezza l'ormai annoso problema dell'abusivismo e della concorrenza sleale nell'ambito del com-mercio su aree pubbliche, impedendo a chi non rispetta le regole di continuare a danneggiare la
maggioranza di commercianti onesti e la colletti-vità”. Così il capogruppo della Lega nord, Gianlu-ca Cirignoni che annuncia di aver presentato, nella giornata di ieri, una proposta di modifica della Legge regionale sul commercio n.6/2000 che prevede, la presentazione del Durc (docu-mento unico di regolarità contributiva) quale do-cumento necessario per l’autorizzazione all'eser-cizio del commercio sulle aree pubbliche.
Perugia, 15 giugno 2010 - “È urgente e non più rinviabile la tutela dei commercianti ambulanti onesti dalla concorrenza sleale e abusiva. Per questo abbiamo presentato ieri (14 giugno) una proposta di modifica della Legge regionale 6/2000 (disposizioni in materia di commercio su aree pubbliche in attuazione del DLgs 31.03.1998) che prevede, da parte del richieden-te, la presentazione del Durc (documento unico di regolarità contributiva) quale condizione ne-cessaria per l'autorizzazione all'esercizio del commercio sulle aree pubbliche”. È quanto fa sa-pere, con una nota, il capogruppo della Lega nord, Gianluca Cirignoni che definisce gli ambu-lanti “animatori dei nostri mercati regionali, delle fiere e delle Sagre e che contribuiscono con il lo-ro lavolo-ro a valorizzare i centri storici, creando ricchezza ed occupazione, e contribuendo a con-servare una dimensione umana del commercio”.
Entrando nello specifico della proposta, per l’esponente leghista “Il Comune dovrà verificare entro il 31 gennaio di ciascun anno successivo a quello del rilascio dell'attestazione la sussistenza del Durc, in mancanza della quale si applicherà la sospensione dell'autorizzazione, fino alla revoca”.
“Visto il travagliato e tardivo avvio di legislatura regionale, - commenta Cirignoni - segnato dalle diatribe interne alla maggioranza per la nomina degli assessori, e considerato che a tutt'oggi non si è proceduto a comporre le commissioni consi-liari, con tale progetto di modifica della legge re-gionale ci proponiamo di stimolare il Consiglio ad istituire con urgenza i suddetti organi consiliari”.
“SCONGIURARE LE INOPPORTUNE CONSE-GUENZE LEGATE ALLA FINE DELLA CASSA INTEGRAZIONE IN DEROGA” - UNA
INTER-ROGAZIONE DI MONACELLI (UDC)
Il consigliere regionale dell'Udc Sandra Monacelli ha presentato una interrogazione alla Giunta per sapere quali provvedimenti intenda adottare al fine di scongiurare le conseguenze della fine del-la cassa integrazione in deroga. Secondo Mona-celli il 30 giugno scatterà per molte imprese il termine dei 6 mesi previsti nell'accordo stilato a gennaio e in assenza di indicazioni, verrebbero avviate a licenziamento o compromesse molte situazioni lavorative.
Perugia, 15 giugno 2010 - Sandra Monacelli, ca-pogruppo regionale dell'Udc, ha firmato una in-terrogazione rivolta all'Esecutivo di Palazzo Do-nini con la quale chiede chiarimenti circa le azioni
ECONOMIA / LAVORO
che verranno intraprese per arginare le conse-guenze della scadenza dell'accordo sulla cassa integrazione in deroga. Monacelli evidenzia che
“il perdurare della crisi, con il conseguente grave impatto sul sistema economico e sociale dell'Um-bria in tutti i settori di attività e in tutte le aree territoriali della regione, ha indotto (il 28 dicem-bre 2009) assessorato regionale al lavoro, rap-presentanze sindacali Cgil, Cisl, Uil e Ugl, Confar-tigianato, Cna, Confapi, Confindustria, Con-fcommercio, Confesercenti, Lega Coop, Confcoo-perative, Confagricoltura, Cia, Coldiretti, Abi, Di-rezione regionale del lavoro, Inps e Italia lavoro a stipulare un accordo sugli ammortizzatori so-ciali in deroga”. Una misura straordinaria “volta a garantire, anche per il 2010, ai lavoratori dipen-denti delle imprese in difficoltà un periodo di pro-tezione, al fine di limitare quanto più possibile la perdita di posti di lavoro. Questo accordo preve-de che la CIG in preve-deroga sia concessa, per i primi sei mesi del 2010, ai lavoratori dipendenti di tut-te le imprese operanti in tutti i settori produttivi, che non hanno accesso ad alcun ammortizzatore ordinario”. Il consigliere centrista osserva che “a tutt'oggi permangono le stesse condizioni di crisi riscontrate all'atto della stipula dell'accordo men-tre il 30 giugno scatta per molte imprese il ter-mine dei 6 mesi previsti: in assenza di ulteriori indicazioni sarebbero dunque avviate a licenzia-mento o compromesse molte situazioni lavorati-ve”.
COMMERCIO: “SERVE UN TAVOLO CON LE ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA SULLE A-PERTURE NEI FESTIVI” – MONNI (PDL):
“RIVEDERE LA LEGGE REGIONALE”
Secondo il consigliere regionale del Pdl Massimo Monni è necessario concertare un tavolo di lavo-ro con le principali associazioni di categoria per ridiscutere le aperture delle attività commerciali nei giorni festivi, poiché la legge regionale di re-cente approvazione non è, secondo Monni, in li-nea con quanto richiede attualmente il mercato:
nei piccoli esercizi dei centri storici, gli acquisti del turismo domenicale possono fare la differen-za.
Perugia, 16 giugno 2010 – La proposta di rivede-re la legge rivede-regionale di rivede-recente approvazione cir-ca la facoltà per gli esercenti commerciali di a-perture nei giorni festivi, non è allineata con quanto attualmente viene richiesto dal mercato, anche in considerazione delle profonde trasfor-mazioni sociali e dei cambiamenti nelle abitudini dei consumatori che si sono registrati in questi ultimi anni. La Coop Centro Italia, che a suo tempo aveva calcato la necessità dell’apertura festiva dei propri centri commerciali, oggi si schiera con le categorie del commercio di Cgil-Cisl-Uil nel riconsiderare tale opportunità. Non è certamente l’Ipercoop che può dettare legge in materia. Di fronte alla grande concorrenza dei centri commerciali che hanno fatto dell’apertura
domenicale una vera e propria ‘politica’ di vendi-ta, oggi l’Ipercoop fa un passo indietro. Deve comunque essere considerato che la revisione della legge regionale, sostenuta anche da Rifon-dazione Comunista in Consiglio Regionale, e quindi la proposta di tener chiuse le attività commerciali nei giorni festivi, va a discapito degli esercenti commerciali che operano soprattutto nei comuni che basano la propria economia pre-valentemente sul turismo, nei centri storici dove gli acquisti del turista fanno la differenza sull’incasso annuale. E’ necessario invece concer-tare un tavolo di lavoro con le principali associa-zioni di categoria, sperando anche che le due si-gle sindacali più moderate come Cisl e Uil, prima di prendere posizioni palesemente condizionate dalla Coop Centro Italia, facciano una riflessione più approfondita, per dare risposte concrete e venire incontro alle richieste delle varie catego-rie, tenendo conto del territorio, dei Comuni e delle necessità di tutti coloro che operano nel settore.
“NELL’ORVIETANO IL SETTORE TESSILE È IN GRAVE CRISI” - GALANELLO (PD) IN-TERROGA LA GIUNTA PER “RIATTIVARE VE-LOCEMENTE IL TAVOLO ISTITUZIONALE”
Fausto Galanello, consigliere regionale del Partito democratico, chiede all'Esecutivo di Palazzo Do-nini “un’immediata riattivazione del tavolo
Fausto Galanello, consigliere regionale del Partito democratico, chiede all'Esecutivo di Palazzo Do-nini “un’immediata riattivazione del tavolo