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Edifici ed opere che possono assumere rilevanza in relazione alle conseguenze di un eventuale collasso

Nel documento COMUNE DI GARBAGNATE MILANESE (MI) (pagine 86-89)

Gli edifici che possono assumere rilevanza in relazione alle conseguenze di un eventuale collasso sono:

- le costruzioni pubbliche o comunque destinate allo svolgimento di funzioni pubbliche nell’ambito dei quali siano normalmente presenti comunità di dimensioni significative, nonché edifici e strutture aperti al pubblico suscettibili di grande affollamento, il cui collasso può comportare gravi conseguenze in termini di perdite di vite umane;

- le strutture il cui collasso può comportare gravi conseguenze in termini di danni ambientali;

- le costruzioni il cui collasso può determinare danni significativi al patrimonio storico, artistico e culturale.

1. CATEGORIE DI EDIFICI ED OPERE INFRASTRUTTURALI DI COMPETENZA STATALE

Tutte quelle di cui all’elenco B del decreto del Capo Dipartimento della Protezione Civile del 21 ottobre 2003 “Disposizioni attuative dell’art 2, commi 2-3 e 4 dell’ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3274 del 20 marzo 2003, recante Primi elementi in materia di criteri generali per la classificazione sismica del territorio nazionale e dio normative tecniche per le costruzioni in zona sismica” (pubblicato sulla G.U. n. 252 del 29 ottobre 2003).

2. CATEGORIE DI EDIFICI ED OPERE INFRASTRUTTURALI DI COMPETENZA REGIONALE EDIFICI

a) Sedi degli Enti pubblici e sedi adibite a funzione pubblica di dimensioni significative e soggette a rilevante accesso di pubblico;

b) Scuole di ogni ordine e grado; centri di formazione professionale;

c) Servizi educativi per l’infanzia;

d) Strutture universitarie;

e) Strutture di ricovero cura ed Irccs non ricompresi tra gli edifici strategici, Strutture Ambulatoriali Territoriali con superficie complessiva superiore a 1.000 mq, Residenze Sanitario-Assistenziali con ospiti non autosufficienti (comprese RSD e REMS), Hospice, Strutture residenziali di riabilitazione, di assistenza residenziale extraospedaliera, terapeutiche di psichiatria per adulti e neuropsichiatria dell'infanzia e dell'adolescenza;

f) Chiese ed edifici aperti al culto;

g) Strutture fieristiche, ricreative, culturali e per lo spettacolo (quali cinema, teatri, auditorium, sale convegni e conferenze, discoteche e luoghi della cultura quali musei, biblioteche e archivi);

h) Strutture ad alta ricettività quali coperture fisse per spettacoli all’aperto, sagre, luoghi di ristorazione e ospitalità, attività ricreative, con superficie utile maggiore di 200 mq o con capienza complessiva utile superiore a cento unità (**);

i) Sale ricreative, oratori ed edifici assimilabili per funzioni con capienza utile superiore a cento unità (**);

j) Stadi ed impianti sportivi, dotati di tribune anche mobili con capienza superiore a 100 persone;

k) Mercati coperti, esercizi e centri commerciali aventi superficie di vendita superiore a 1500 mq e suscettibili di grande affollamento;

l) Palazzi di Giustizia;

m) Carceri.

3. OPERE INFRASTRUTTURALI

n) Opere d’arte (ponti, gallerie, …) sulle strade provinciali e comunali privi di valide alternative la cui interruzione provochi situazioni di emergenza (interruzioni prolungate del traffico verso insediamenti produttivi e/o abitativi);

o) Stazioni/fermate afferenti a linee non di competenza statale per il trasporto pubblico (stazioni/fermate ferroviarie, metropolitane e bus, nonchè stazioni/fermate e depositi tramviari, stazioni/fermate per il trasporto pubblico su fune);

p) Porti, aeroporti ed eliporti non di competenza statale individuati nei piani provinciali di emergenza o in altre disposizioni per la gestione dell’emergenza;

q) Strutture non di competenza statale connesse con la produzione, trasporto e distribuzione di energia elettrica;

r) Strutture non di competenza statale connesse con la produzione, trasporto e distribuzione di materiali combustibili (oleodotti, gasdotti, ecc);

s) Strutture connesse con il funzionamento di acquedotti locali;

t) Strutture non di competenza statale connesse con i servizi di comunicazione (radio, telefonia fissa e mobile, televisione);

u) Impianti e industrie, con attività pericolose per l’ambiente (es. materie tossiche, prodotti radioattivi, chimici o biologici potenzialmente inquinanti, ecc);

v) Edifici industriali in cui è prevista una presenza contemporanea media superiore a cento unità;

w) Silos di significative dimensioni e industrie rilevanti in relazione alla pericolosità degli impianti di produzione, lavorazione, stoccaggio di prodotti insalubri e pericolosi, quali materie tossiche, gas compressi, materiali esplosivi, prodotti chimici potenzialmente inquinanti, e nei quali può avvenire un incidente rilevante per evento sismico;

x) Opere di ritenuta di competenza regionale (piccole dighe).

f) Regolamento di Polizia Idraulica

Reticolo Idrico Principale

Torrente Guisa, Torrente Nirone, canale Villoresi.

In riferimento al R.D. 523/1904, la fascia di rispetto è estesa per una distanza di 10 m dalla sommità della sponda incisa o dal piede esterno dell’argine (in presenza di argini in rilevato), o coincidente con l’alveo di piena in caso di accertate situazioni di criticità idraulica locali. Nei tratti tombinati la fascia di rispetto si estende ad una distanza di 10 m su entrambi i lati del diametro esterno delle pareti del manufatto di tombinatura.

Reticoli Idrico Minore

Nel territorio in esame il reticolo idrico minore è costituito da canali con funzione irrigua facenti capo al Consorzio di Bonifica Est Ticino-Villoresi; le fasce di rispetto sono state così assegnate:

- canali derivatori (secondari): 6 m misurati a partire dalla sommità (o ciglio) della sponda incisa del canale o dal piede esterno dell’argine. Nei tratti tombinati la fascia di rispetto si intende a partire dal diametro esterno delle pareti del manufatto di tombinatura.

-canali diramatori (terziari): 5 m misurati a partire dalla sommità (o ciglio) della sponda incisa del canale o dal piede esterno dell’argine. Nei tratti tombinati la fascia di rispetto si intende a partire dal diametro esterno delle pareti del manufatto di tombinatura

La disciplina delle attività all’interno delle fasce di rispetto dei canali facenti capo al consorzio di Bonifica Est Ticino-Volloresi è dettata dal “Regolamento di Gestione della Polizia Idraulica consortile” adottato dal Consiglio di Amministrazione del Consorzio con deliberazione 424 del 2 marzo 2011 ed approvato dalla Regione Lombardia con DGR 6 aprile 2011 n. IX/1542 pubblicata sul BURL serie ordinaria n.16 del 18 aprile 2011.

Le distanze dai corsi d’acqua devono intendersi misurate ortogonalmente e orizzontalmente dal piede arginale esterno o, in assenza di argini in rilevato, dalla sommità della sponda incisa (intesa come livello raggiunto dalla piena ordinaria). Nel caso di sponde stabili, consolidate o protette, le distanze possono essere calcolate con riferimento alla linea individuata dalla piena ordinaria o dallo spigolo esterno del manufatto. La misura della fascia di rispetto dovrà sempre essere effettuata con precisione a seguito di rilievo topografico in situ.

Nell’eventualità di realizzazione di interventi autorizzati di trasformazione morfologica di aree poste in fregio ai corsi d’acqua che comportino una modifica dei cigli e/o scarpate e/o argini, la misura relativa alle fasce di rispetto dovrà intendersi riferita alla situazione finale dopo l’intervento.

Tali interventi non dovranno comunque mai comportare una riduzione della sezione idraulica.

Per ulteriori dettagli si rimanda alla consultazione del “Regolamento di Polizia Idraulica” del Comune Garbagnate Milanese.

g) Regolamento di Invarianza Idraulica

La Regione Lombardia ha approvato i criteri e metodi per il rispetto del principio dell’invarianza idraulica ed idrologica (regolamento regionale n. 7 del 23 novembre 2017).

Il regolamento si occupa della gestione delle acque meteoriche non contaminate, al fine di limitare il deflusso verso le reti di drenaggio urbano e da queste verso i corsi d’acqua già in condizioni critiche,

riducendo così l’effetto degli scarichi urbani sulle portate di piena dei corsi d’acqua stessi. Tale regolamento regionale disciplina le modalità di gestione e smaltimento delle acque meteoriche per le nuove costruzioni, le ristrutturazioni di quelle esistenti e le infrastrutture stradali.

Il regolamento n. 7 del 2017 sull'invarianza idraulica e idrologica è stato oggetto di aggiornamenti ed è pubblicato sul BURL n. 51, Serie Ordinaria, del 21 dicembre 2019.

Il Comune di Garbagnate Milanese ricade nella Classe di Criticità Idraulica A.

Dott. Geol. A. Lategana 15/12/2020

Documento informatico firmato digitalmente ai sensi del D.Lgs 82/2005 s.m.i

Nel documento COMUNE DI GARBAGNATE MILANESE (MI) (pagine 86-89)

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