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In riferimento a quanto descritto nel capitolo precedente, si rileva che sono stati eseguiti i seguenti procedimenti, di operazioni di calibrazione, ove questo è stato possibile:

– calibrazione dell'ottica termica e acquisizione dei dati per la correzione della distorsione – eseguita su Fluke TiR32 ma riproducibile su qualsiasi altra termocamera della quale siano noti i dati tecnici.

– calibrazione della camera fotografica della termocamera Fluke TiR32 – eseguibile con la medesima procedura per qualsiasi camera di termocamera della quale siano noti i parametri e i dati tecnici

– calibrazione di fotocamera amatoriale Olympus SZ20 eseguibile con la medesima procedura per qualsiasi camera,sia di tipo amatoriale sia di tipo professionale, della quale siano noti i parametri e i dati tecnici. Si sottolinea che per l'elaborazione mediante Agisoft la calibrazione potrebbe essere automatica individuando e selezionando il modello di camera utilizzata, in quanto il programma è dotato di database molto esteso per effettuare la calibrazione ex-post della maggior parte delle macchine fotografiche esistenti in commercio.

L'edificio scelto come oggetto di rilievo è un vecchio (per non dire antico) fabbricato ad uso agricolo delle campagne del Comune di Vignola (MO), che è stato scelto anche per la possibilità concreta di poter provvedere alla sua demolizione parziale al fine di effettuare il confronto tra il dato misurato indirettamente ed elaborato in software e il dato reale costruito.

Era necessario poter effettuare questa verifica finale sulle effettive dimensioni degli oggetti indirettamente rilevati, per dimostrare che il rilievo di tipo indiretto effettuato con questa tecnica e queste modalità può ragionevolmente essere

annoverato tra i rilievi di tipo non distruttivo per accuratezza e precisione anche geometrica nella restituzione del dato.

Importante è stato anche definire, pur nella circoscrizione del presente studio, quali tipi di elementi sono identificabili correttamente al di sotto del paramento dell'intonaco, quale tipo di dato era rilevabile e quali fossero le condizioni ambientali interne e/o esterne che possono ottimizzare detta misurazione.

Per questo i rilievi sono stati eseguiti in varie condizioni, i cui risultati sono stati tutti verificati e confrontati ex-post.

Sono state effettuate indicativamente oltre 300 prese fotografiche e termiche significative, e si è provveduto a scartare quelle che non rispettavano i criteri che sono stati via via definiti come migliorativi al fine di ottenere immagini utili.

Inizialmente il primo problema riscontrato nella fase di verifica del funzionamento della termocamera è stato quello di capire in che misura le condizioni ambientali potessero alterare l'acquisizione delle immagini.

In questo senso sono state effettuate numerose prove,in differenti condizioni atmosferiche esterne.

L'area sottoposta a rilievo termico-fotografico è stata ripresa in varie condizioni di umidità e temperatura. Si riportano i dati seguenti:

– r.01/09-2013: temperature esterna 31° temperatura interna 25° umidità relativa esterna 62° - parete esposta a pieno soleggiamento;

– r.02/09-2013: temperature esterna 25° temperatura interna 24° umidità relativa esterna 62° - parete esposta a soleggiamento diurno ma durante la fase di tramonto

– r.03/09-2013: temperature esterna 20° temperatura interna 23° umidità relativa esterna 62° - parete esposta a soleggiamento diurno ma durante la mattina prima delle ore 9,00

– r.04/09-2013: temperature esterna 23° temperatura interna 22° umidità relativa esterna 90° - parete esposta a moderato soleggiamento diurno ma durante evento piovoso

– r.05/09-2013: temperature esterna 23° temperatura interna 22° umidità relativa esterna 68° - parete esposta a illuminazione diffusa per presenza di cielo coperto – tarda mattinata

– r.06/09-2013: temperature esterna 24° temperatura interna 22° umidità relativa esterna 68° - parete esposta a illuminazione diffusa per presenza di cielo coperto – pomeriggio orario vespri

Per ognuna delle condizioni sopra elencate sono stati eseguiti numerosi rilievi, a varie distanze e inclinazioni rispetto al piano oggetto di rilievo, che si possono schematizzare come da tabella seguente. Si sottolinea che la “X” nel riquadro indica che l'immagine è stata correttamente acquisita sia in modalità fotografica sia in modalità termica. La presenza di “T” o “F” indica quale delle immagini risulta correttamente acquisita. Il campo vuoto indica l'assenza di indicazioni utili. Le osservazioni su questa parte sono riportate nel capitolo successivo.

ANGOLO/DISTANZA 0° 30°d x 30°sx 45°dx 45°sx >60° dx >60°sx 1m X X X X X T T 1,50m X X X X X X X 2m X X X X X X X 2,50m X X X X X X X 3m X X X X X X X 3,50m X X X X X X X 4m X X X X X X X 4,50m X X X X X X X 5m X X X X X X X 5,50m X X X X X F F 6m X X X F F F F 6,50m F F F F F

Schema 6: matrice delle combinazioni di rilievo

L'osservazione e l'elaborazione delle immagini, per le quali si può affermare di aver verificato la possibilità di acquisizione nelle condizioni elencate precedentemente e con le modalità della tabella, consente di fissare i limiti di

acquisizione di questo tipo di immagini, in particolare da termocamera. Per le fotocamere, integrate o no, i dati coprono una gamma maggiore di combinazioni, che possono essere incrementate scegliendo camere in uso con prestazioni migliori. Si sottolinea che la termocamera,per sua tecnologia e funzionamento, non rileva il dato qui ricercato oltre una certa distanza e inclinazione.

A questo rilievo, che è stato eseguito per definire i limiti di applicabilità della procedura in termini di fruibilità dei dati rilevabili rispetto a distanza e inclinazione della presa, è seguito il rilievo vero e proprio effettuato, sul medesimo oggetto, ma previa installazione dei marker termo-fotografici costruiti. Lo stesso tipo di riprese “in campo utile” sono state perciò effettuate con le modalità e secondo la tabella che si riporta di seguito.

ANGOLO/DISTANZA 0° 30°dx 30°sx 45°dx 45°sx >60° dx >60°sx 1,50m X X X X X 2m X X X X X 2,50m X X X X X 3m X X X X X X X 3,50m X X X X X 4m X X X X X 5m X X X X X 6m X X X

Schema 7: matrice delle combinazioni di rilievo “utili”.

Altra precisazione necessaria è quella relativa alle condizioni ambientali, che già sono state descritte. Non è possibile ottenere sempre le condizioni ottimali per il rilievo, ma a occorre saper valutare bene quali situazioni sono accettabili. In rilievo da interno è fondamentale valutare fonti di calore puntuali, la presenza di umidità nell'ambiente, o superficiale o interna all'oggetto. All'esterno invece i fattori di interferenza possono essere molto più influenti. Oltre a quelli indicati, sono particolarmente negativi la presenza di vento, pioggia o eccessivo e prolungato soleggiamento, elevata umidità, temperature tali da avere equilibrio

termico con l'interno (ad esempio in estate, per edifici non isolati, dopo ore di esposizione diretta al soleggiamento naturale).

Si aggiunga poi una sottolineatura, non del tutto relativa al tema svolto, ma che aiuta a meglio comprendere eventuali limitazioni della tecnica. La termocamera non ha possibilità di rilievo sul supporto quando la finitura della parete è rivestita con le piastrelle o con altri prodotti ceramici, in quanto eccessivamente lucidi e riflettenti.

Pertanto,prima di considerare l'uso della tecnica, occorre fare un'attenta verifica sulla possibilità che, oltre alle condizioni al contorno elencate come “interferenza! Per questa tecnica, non ci siano altri ostacoli che compromettano il risultato.

ELABORAZIONE DEL DATUM E RESTITUZIONE