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A

d un anno di distanza dalla presen­

tazione del Sistema/3, la IBM ha progettato un nuovo modello a dischi di questo elaboratore elettronico: il Siste­

ma/3 Modello 6.

Il nuovo elaboratore, a dischi magnetici intercambiabili, impiega linguaggi di pro­

grammazione estremamente semplici ed è particolarmente adatto a piccole e medie aziende, che pur essendo all’inizio della loro esperienza nel campo dell’elaborazio­

ne dei dati, hanno tuttavia la necessità

Elaboratore elettronico Sistema/3 ■ Modello 6, prodotto dalla IBM Italia di Vimercate (Milano).

di disporre di un sistema dotato di grande memoria e con elevate prestazioni.

Il calcolatore in questione utilizza essen­

zialmente due linguaggi di programma­

zione, il BASIC e l’RPG II, rispettiva­

mente orientati verso la risoluzione di pro­

blemi tecnico-scientifici e commerciali.

Il primo linguaggio, molto facile da usa­

re, richiede un tempo minimo di appren­

dimento e rende particolarmente veloce ed agevole la comunicazione con l’ela­

boratore. Ingegneri, tecnici, analisti finan­

ziari, ecc. possono così ottenere soluzioni immediate per le più svariate applicazioni tecnico-scientiche, quali progetti di circui­

ti, analisi di carichi, previsioni di ven­

dita, analisi dei costi di un nuovo prodot­

to e molti altri problemi di natura com­

plessa.

Il linguaggio RPG II consente, invece, di impiegare il Modello 6 per la solu­

zione di ogni problema commerciale, qua­

le ad esempio fatturazioni, analisi di ven­

dita, contabilità generale, bilanci di veri­

fica, costi di produzione, polizze di cari­

co, evidenza di scadenze, registrazione a giornale ed a nastro, ecc. Il Sistema/3 Modello 6 è anche il primo elaboratore IBM che permette di continuare ad usa­

re i metodi tradizionali di lavoro, basati sugli ’’schedoni” contabili. Su ogni scheda contabile viene infatti prestampato dal­

l’elaboratore un codice che può rappre­

sentare il numero di un cliente o quello di un articolo. L’elaboratore è in grado di leggere otticamente questo codice e di aggiornare lo schedone in base a dati memorizzati sui dischi magnetici o im­

messi direttamente attraverso la tàstiera.

Le dimensioni del Modello 6 sono estre­

mamente ridotte e si adattanoVin pratica

a qualunque locale: per l’installazione è infatti sufficiente un ambiente di 13 m2 di superficie.

Unità centrale di elaborazione - L’unità centrale, che comprende la memoria prin­

cipale e le funzioni logiche ed aritmeti­

che del sistema, impiega la tecnologia monolitica, che integra su una singola piastrina di silicio (’’chip”) sette circuiti elettronici completi, permettendo così ve­

locità di commutazione di 8 nsec (miliar­

desimi di secondo). Questo consente al Modello 6 di eseguire, ad esempio, in un secondo circa 40.000 addizioni di due numeri di cinque cifre ciascuno.

La capacità della memoria principale può essere aumentata, secondo le crescenti ne­

cessità dell’utente, da 8.000 a 12.000 o 16.000 caratteri (bytes).

La memoria a dischi magnetici - Il Modello 6 dispone di un’unità a dischi costituita da uno o due moduli, aventi uria capacità minima di 2.450.000 carat­

teri, estensibile gradualmente fino ad un massimo di 9.800.000. Poiché il disco superiore di ciascuno modulo è intercam­

biabile, la quantità di dati di cui il si­

stema può disporre è praticamente illi­

mitata.

Le stampatrici - Sono disponibili due ti­

pi diversi di stampatrici, in vari modelli, la cui velocità è di 85 caratteri al secon­

do. La stampa può essere unidirezionale o bidirezionale.

L’unità video - Qualora sia necessario ot­

tenere le informazioni molto rapidamente, è possibile impiegare sul Modello 6 l’uni­

tà video IBM 2265, eliminando così il tempo necessario alla stampa. Questa uni­

tà permette di esaminare istantaneamente qualsiasi informazione di cui il sistema disponga, come ad esempio la situazione di un articolo, gli ordini di acquisto ine­

vasi, la posizione contabile di un cliente.

Oltre a questi dati, sullo schermo video è possibile avere rapidamente anche ri­

sposte relative a più complessi problemi scientifici.

La tastiera ed i tasti di comando - La tastiera, realizzata in modo da facilitare

al massimo le varie operazioni, risulta dalla combinazione di una normale ta­

stiera di macchina per scrivere, di una tastiera numerica e di una speciale ta­

stiera ’’funzionale”. Quest’ultima è com­

posta di 8 o 16 tasti, capaci ciascuno di far eseguire all’elaboratore una partico­

lare funzione, diversa da programma a programma: ad esempio, l’invio della ri­

sposta ad un’interrogazione direttamente all’unità video anziché alla stampatrice, o viceversa.

La perforatrice/verificatrice scrivente -La perforatrice/verificatrice IBM 5496 può essere collegata al sistema per con­

sentire una più rapida immissione dei dati nell’elaboratore o per ottenere la perfo­

razione su scheda dei risultati dell’elabo­

razione. Le informazioni, in precedenza registrate per mezzo di questa stessa unità su schede perforate a 96 colonne, posso­

no essere successivamente lette in blocco dal Modello 6. L’immissione dei dati nel­

l’elaboratore, effettuata con questa unità, è circa dieci volte più veloce di quella realizzabile attraverso la tastiera. Se la quantità delle informazioni è considere­

vole, questa unità permette di ridurre l’impiego dell’elaboratore e di conseguen­

za aumenta il tempo disponibile per af­

frontare altri problemi.

Possibilità di collegamento con altri sistemiIl Modello 6 può essere colle­

gato, attraverso un adattatore binario-sin­

crono per la comunicazione dei dati (BSCA), con un altro elaboratore IBM installato a distanza. Ciò può essere par­

ticolarmente utile, ad esempio, per il set­

tore ricerche di una grande azienda, poi­

ché rende possibile la trasmissione imme­

diata dei risultati ottenuti sul Modello 6 all’elaboratore principale, con conseguente risparmio di tempo. Inoltre, grazie a tale, collegamento, il Sistema/3 può disporre della potenza di un grosso elaboratore per risolvere problemi particolarmente complessi.

Anche il Sistema/3 Modello 6 sarà pro­

dotto dallo stabilimento della IBM Italia

di Vimercate.

N. 3 - MARZO 1971 25

I n questa foto è rappresentata, in mano al tecnico, una seziqne del nuovo cavo coassiale a 60 MHz messo a punto dalle Poste Britanniche, il quale avrà una capacità di gran lunga maggiore a quella di qualsiasi altro cavo attualmente ope­

rante nel mondo. Esso farà parte inte­

grante di un sistema a 60 milioni di cicli, attualmente allo studio, che sarà in gra­

do, una volta ultimato, di controllare 100.000 circuiti telefonici simultaneamen­

te. Questo sistema porterà i costruttori all'estremo limite dell’odierna tecnologia.

istema televisivo a cir­

cuito chiuso per il controllo del traffico del Blockwall Tunnel e del­

le strade di collegamen­

to con Londra. Nella lo­

to, un membro della po­

lizia londinese esamina gli schermi e, in caso di necessità, aziona diretta­

mente i segnali stradali o prende telefonicamente contatto con le persone addette al traffico locale.

£

a ditta inglese Burndept Electronics è la costruttrice del Sarbe V, l’ultimo apparecchio segnalatore per ricerche e salvataggi, destinato al­

l'aviazione militare, che nella foto è stato ripreso mentre viene sottoposto a prove di sopravvivenza in mare. Es­

so offre, tra l'altro, il vantaggio di una notevole facilità di conversazione. Di­

verse altre versioni del Burndept Sar­

be sono attualmente impiegate da ven- totto eserciti del mondo, compresa la RAF; questi apparecóhi sono inoltre in uso presso linee aeree civili, e tro­

vano valida applicazione da un sempre crescente numero di utenti marittimi.

eli'ambito delle manifestazioni IV dell'ultimo Festival Internazio­

nale di Musica Contemporanea, la Biennale di Venezia ha presentato, in collaborazione con la IBM Italia, un "incontro con la computer mu­

sic", cioè la musica generata da un elaboratore elettronico. Il Maestro Grossi (nella foto, mentre esegue un brano musicale su un Siste- ma/360 IBM), che da anni condu­

ce una serie di ricerche di carat­

tere musicologico presso il Centro Nazionale Universitario di Calcolo Elettronico (CNUCE) di Pisa, ha il­

lustrato ai convenuti i risultati del­

le ricerche condotte, sottolineando come, in base ad un particolare programma, il DCMP (Digital Com­

puter Music Program), sia stato possibile ottenere da un elaborato­

re elettronico l'esecuzione di brani musicali sia chiedendo l’esecuzione vera e propria dei pezzi, sia "in­

vitandolo" ad intervenire per ap­

portare variazioni, o addirittura a dare vita a creazioni musicali ori­

ginali. Ciò non implica che ¡'utiliz­

zatore del programma sia un esper­

to di elettronica, o che debba posse­

dere cognizioni musicali classiche.

N. 3 - MARZO 1971 27

Registratore

L

a Gran Bretagna ha ricevuto dagli Stati Uniti un apparecchio unico nel suo genere, che permetterà ai tele­

spettatori di rivedere i programmi di loro scelta.

Si tratta di un registratore a fasci elet­

tronici, il solo del suo tipo al mondo, progettato per la E.V.R. di Basildon (Es- sex) dalla Colombia Broadcasting System Ine.

Al fine di evitare danni, l’apparecchio è

Ecco il rimorchio speciale, contenente il materia­

le elettronico del registratore, mentre lascia la nave "Atlantic Cognac" per effettuare l'ultimo tragitto su strada, durato sei ore; questo viag­

gio è stato scortato dal Servizio di Sicurezza.