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ELEMENTI NATURALI NUMERO RICORRENZE TOPONIMO

Il paesaggio culturale della transumanza attraverso i toponim

ELEMENTI NATURALI NUMERO RICORRENZE TOPONIMO

Colle 2181 Valle 918 Fonte/Sorgente 227 Bosco/chi 193 Prato/i 143 Parco/chi 89 Passo/i 82 Foresta/e 69 Guado/i 36

Fonte: elaborazione propria su stralcio Tavoletta IGM

Gli elementi naturali, come possiamo notare, riguardano soprattutto elementi in grado di influenzare l’andamento dei tracciati tratturali, come i colli e i passi o le valli e i guadi (Figg. 19 e 20).

Fig. 19 Il toponimo Colle Luca nel territorio di Forlì del Sannio, nelle vicinanze del tratturo Castel di Sangro-Lucera

Fig. 20 Il toponimo Valle del Mulino nel territorio di Toro, nelle vicinanze del tratturo Castel di Sangro-Lucera

Fonte: elaborazione propria su stralcio Tavoletta IGM

Abbiamo poi elementi naturali che possono avere rappresentato un punto di riferimento per greggi e pastori, come le fonti e gli abbeveratoi, ma anche la possibilità di sfruttare la ricchezza di boschi presenti nel territorio molisano (Figg. 21 e 22).

Fig. 21 Il toponimo Fonte S. Angelo nel territorio di Rionero Sannitico, nelle vicinanze del tratturo Celano-Foggia

Fig. 22 I coronimi Bosco di Trivento e Macchie nel territorio di Trivento, nelle vicinanze del tratturo Celano-Foggia, lungo il quale sono localizzate ben tre fonti

Fonte: elaborazione propria su stralcio Tavoletta IGM

Gli elementi più prettamente legati alla pratica della transumanza (Tab. 19 e Figg. 23 e 24) sono fondamentalmente elementi creati dall’uomo che chiaramente rispondono a esigenze pratiche come punti di sosta e di ristoro (taverne, poste, stazzi, ma più in generale anche masserie e casali), oppure punti di riferimento e orientamento sul percorso (croci) o ancora nomi con diretto riferimento agli animali (pecore, capre, vacche, mandrelle).

Tab. 19 Termini direttamente collegati alla transumanza

ELEMENTI LEGATI ALLA TRANSUMANZA NUMERO RICORRENZE TOPONIMO

Masseria 3759 Croce 305 Casale/i 162 Posta/e 70 Vacca/che 69 Casone/i 61 Capra/e 55 Taverna/i 47 Tratturo 40 Stazzo/i 40 Pecora/e 33 Iaccio 25 Mandrelle 12

Fig. 23 Il toponimo Masseria Balio nel territorio d- Forlì del Sannio- nelle vicinanze del tratturo Castel di Sangro-Lucera

Fonte: elaborazione propria su stralcio Tavoletta IGM

Fig. 24 Il toponimo Crocella nel territorio di Castropignano nelle vicinanze del tratturo Castel di Sangro-Lucera

Nello specifico, per quanto riguarda l’area MaB, la cartografia IGM ci presenta 13.153 toponimi e gli oggetti topografici maggiormente presenti fanno riferimento anch’essi ad aree geografichee a edifici o attività economiche, ma in misura meno preponderante, a cui fanno seguito invece con notevole rilevanza fonti, sorgenti e corsi d’acqua (Tab. 20).

Tab. 20 Tipologie di toponimi presenti nell’area di studio

Fonte: elaborazione propria su stralcio Tavoletta IGM

La toponomastica dell’Area MaB legata alla transumanza (Tab. 21) presenta a indicazioni genericamente di aree pascolative (Prato), si aggiungono quelle strettamente legati agli animali, e fra questi Vacca, Capra e Pecore sono quelli più rappresentativi. Numerosi sono i toponimi che indicano i ricoveri per le greggi: Mandre, Parco, Stazzo, Iaccio, localizzati lontano dai centri abitati ed erano limitati da muretti a secco, staccionate e siepi per evitare gli sconfinamenti nei terreni coltivati.

Molto presenti in vicinanza delle aree tratturali, sono i toponimi legati a zone chiuse, in particolare aree boschive in cui era proibito il pascolo o il taglio degli alberi; i toponimi Macchia, Difesa e Vicenne (Figg. 25, 26 e 27) solitamente indicavano aree boschive chiuse con siepi, generalmente spinose, o con fossi e argini. Molte difese vennero destinate ad affitto per il pascolo con modalità riguardanti l’accesso e le precise aree destinate, secondo la specie animale. Molte difese nelle vicinanze dei tracciati tratturali spingeva molti

CODICE FACC IGM OGGETTO TOPOGRAFICO NUMERO ELEMENTI

ZD040 area geografica 7091 AL015 edifici o attività economiche 2043 BH170 fonti/sorgenti 1155 BH140 corsi d'acqua 1047 AL105 nuclei abitati 647 AL020 centri abitati 282

AQ040 ponti 141

AP030 strade 118

BH030 fosso 118

BH075 fontane 78

AL200 mura dirute 74

BI010 cisterna/serbatoio 55

AA050 pozzi 46

AQ125 stazione 44

proprietari dei fondi a recintarle. Con il disboscamento molte difese sono state adibite a campo agricolo114.

Altro toponimo interessante è Cese, a testimonianza dell’importanza del bosco ceduo nell’economia contadina. In seguito alla legge eversiva della feudalità ed alla relativa quotizzazione dei terreni demaniali, molte Cese furono disboscate, messe a coltura e per lo più abbandonate per la scarsa redditività, pertanto il toponimo ha subito un mutamento semantico e indica oggi una zona cespugliosa e poco fertile115.

Seguono elementi naturali con toponimi quali Cerreto, Lame.

Fig. 25 La ricorrenza del toponimo Macchia nel territorio di Pescolanciano nelle vicinanze del tratturo Celano-Foggia

Fonte: elaborazione propria su stralcio Tavoletta IGM

114 De Vecchis G., 1978, Territorio e termini geografici dialettali nel Molise, CNR, Istituto di Geografia

dell’Università, Roma, p. 52.

115 De Vecchis G., 1978, Territorio e termini geografici dialettali nel Molise, CNR, Istituto di Geografia

Fig. 26 Il toponimo Difesa nel territorio di Roccasicura nelle vicinanze del tratturo Castel di Sangro- Lucera

Fonte: elaborazione propria su stralcio Tavoletta IGM

Fig. 27 Il toponimo Vicenne nel territorio di Roccasicura nelle vicinanze del tratturo Castel di Sangro- Lucera

Tab. 21 Toponimi presenti nell’area MaB e legati alla transumanza

Fonte: elaborazione propria su stralcio Tavoletta IGM

Fra i ricoveri al coperto troviamo toponimi legati ai Casoni, termine che indica l’edifico in muratura, adibito a ricovero, ma anche alla lavorazione ed alla conservazione dei prodotti, la cui posizione è nelle vicinanze dei tratturi (Fig. 28).

Fig. 28 Il toponimo il Casone nel territorio di Vastogirardi nelle vicinanze del tratturo Celano-Foggia

Fonte: elaborazione propria su stralcio Tavoletta IGM