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RADIOTECNICA

BERTARELLI ETTORE, Torino.

E diversi altri. In possesso di ?p- pr.recchietti riceventi a transistor chiedono il circuito da adottare per la costruzione di un alimenta­

tore adatto per alimentare gli stes­

si dalla rete alternata effettuando quindi un risparmio delle batterie interne.

Ecco lo schema più adatto, ove lo spazio lo permetta come trasfor­

matore di alimentazione potrà es­

serne usato uno da 5 watt, per .cam­

panelli con primario adatto alia tensione di rete e con uscita di secondario di 1'2 volt (nel caso che le spazio non sia tanto abbondan­

te potrà fare avvolgere un trastor- matorino da 1 watt, con un nucleo di quelli per lucciola, con entrata appunto adatta alla tensione di re­

te e con uscita di 12 volt, da un buon avvolgitore). Come elementi raddrizzanti userà dei diodi al ger­

manio, per uso comune, tutti i va­

lori del componenti sono rilevatoli!

dal circuito, 11 potenziometro che sì trova alla uscita deve essere re­

golato In modo che alla uscita stes­

sa, sottocarlco ossia con Tappar

ec-chio collegato ed acceso, con J1 vo­

lume a metà corsa, la tensione mi­

surata sla quella corretta, ossia dei 9 volt. Come vedete, due sono gli schemi che le forniamo, il primo, relativo1 ad un alimentatore piu semplice In cui sono usati due s^- 11 diodi al germanio, in parallelo per la utilizzazione di una sola se­

mionda, il secondo, invece con com­

plesso di raddrizzamento a ponte impiegante quattro transistor, per­

mette la utilizzazione di entrambe le semionde della alternata e da luogo ad una corrente continua as­

sai più uniforme con assai meno probabilità di produzione di ron­

zìi ecc.

MECHELLI LUCIANO, Arcola. Si inforina della pubblicazione di un progetto di flash elettronico per fo­ tografia.

Siamo lieti di informarla che un progetto di questo genere è allo studio presso 1 nostri tecnici e che esso verrà messo in pubblicazione non appena sarà abbastanza a pun­

to, speriamo che sia di suo gradi­

mento.

CATTAI FAUSTO, Interessato a.l- l’argomento delle cellule fotoelet­

triche, chiede la soluzione ad un suo problema particolare.

Le cellule fotoelettriche, erogano tutte della corrente continua ragio­

ne per cui non è possibile elevare sino alla tensione che lei vuole, la tensione erogata da una cellula;

esisterebbe una soluzione indiretta.

consistente nella applicazione a valle della cellula di un complesso atto per prima cosa a rendere al­

ternata la tensione continua da essa erogata per poi elevarla con un trasformatore, o qualche cosa di slmile, questa volta, però esi­

ste un ostacolo ancora più consi­

stente, ossia quello della potenza disponibile che nel caso delle cel­

lule fotoelettriche sino ad oggi pro­

dotte è estremamente bassa, per cui non si presta certamente ad un tale trattamento, specie per il fat­

to che gli Invertitori di corrente continua in alternata, consumano energie assai elevate anche se di notevole rendimento.

BRAZZI CESARE, Milano. Chie­

de diversi chiarimenti in merito a registrazioni, dischi, televisioneecc.

La registrazione sulle quattro tracce permette una migliore uti- - lizzazione del nastro magnetico, specialmente per quello che riguar­

da lo stereo. I dischi fonografici moderni a 33,3 giri, e tra questi, quelli co si detti per alta fedeltà, possono portare incise frequenze anche del limite dell’udibile, vaie a dire sino a 15.000 ed anche più periodi al secondo. I dischi a 78 giri, e specialmente quelli meno recenti, 1 quali sono in resine ce­

rose, possono1 avere delle frequen­

ze alquanto più basse, a causa del­

la difficoltà della realizzazione 4n essi di ondulazioni piccolissime co­

me sono quelle richieste dalle fre­

quenze più elevate, ondulazioni che possono invece essere facilmente stampate sulle materie dì cui so­

no fatti 1 dischi moderni. I dischi

a 16 giri, anche se realizzati in materie plastiche moderne hanno un campo dii frequenza assai ri­

dotto per cui essi si prestano so­

lamente per la incisione di opere di prosa. Hi-Fi, non è altro che l’abbreviazione pratica entrata or­

mai nell’uso comunissimo, delle parole inglesi « High Fi de li ty » os­

sia « Alta Fedeltà a In Italiano, va­

le a dire quella musica che con accorgimenti di varia natura, vie­

ne ad essere registrata prima e ri­

prodotta poi, con il massimo rea­

lismo, o fedeltà, rispetto alla mu­

sica stessa, originale. La distanza alla quale con un televisore può essere ricevuta la stazione emit­

tente con la sola antennina inter­

SCURSATORE GIOVANNI, Casti­ glione Tor. - PERENZONI SILVA­

NO, Rovereto - MOLK PIETRO RAGGI, Faenza - NAVARRA GAE­

TANO, Roma - MORASSI ROBER­ TO, Roma - GAMBONI LEANDRO, Genova - Inviano sigle di valvole ed elenchi di materiali in loro pos­

sesso, chiedendo il progetto per un ricevitore.

Molte volte abbiamo' detto che non è sufficiente avere un assorti­

mento di valvole per lo più etero­

genee per essere di punto in bian­

co in grado di costruire un. televi­

sore se non qualche cosa di ancora più complesso. Se é vero che è nel­

le nostre Intenzioni quella di pren­

dere per mano 11 lettore, descriven­

dogli i montaggi punto per punto cosi che anche egli se non esperto sia in grado di realizzare gli appa­

recchi che andiamo pubblicando, è anche vero che in casi come questi, partiamo da apparecchi progettati appunto in vista di un tale genere di descrizione, e quindi chiaro che questo non può essere una regola universale, e tanto meno può ap­

plicarsi all’uso di quelle valvole, spesso eterogenee che 1 lettori ci informano essere di loro disponibi­

lità. Per questo cl vediamo sempre costretti a fornire circuiti essen­

zialmente semplici sia pure di si­

curo risultato. Ecco pertanto uno schema relativo ad un apparecchici, to in cuffia ideale come primo mon­

taggio dilettantistico; i valori di tut­

ti gli organi possono essere rilevati dallo schema allegato, con eccezio­

ne delle bobine delle quali, 1 dati sono 1 seguenti: primario di anten­

na 30 spire, secondarlo di sintonia o di griglia, 30 spire, reazione 40 spire; tutti gli avvolgimenti vanno eseguiti con filo da 25 centesimi di mm. smaltato a spire affiancate senza spaziatura, su tubo di carto­

ne bachellzzato da 30 mm. di dia­

metro; nell’ordine sul tubo debbo­

no trovare posto, La bobina di ae­

na a stilo di cui il televisore è munito, dipende da molti fattori, quali, le condizioni del terreno e gli ostacoli ottici e non ottici che si infrappongono tra il trasmetti­

tore ed il ricevitore, la potenzia del trasmettitore, e la sensibilità del ricevitore; in linea di massima, con un buon televisore, una trasmit­

tente può essere captata anche da diverse diecine di chilometri.

GENTILI ALESSANDRO, Roma.

Chiede dicostruire un trasmettito­

re con una valvoa di cui invia la sigla.

Spiacenti, signor Gentili, in quan­

to la sua valvola, una 5Y3, è una raddrizzatrice blplacoa con la qua­

reo, poi a 3 mm. di distanza dal termine di questo, va iniziato l’av­

volgimento di sintonia ed a 3 mm.

di distanza dalla fine di questo, va iniziato quello di reazione. Le tre bobine potrebbero anche essere sovrapposte nello stesso ordine In­

serendo tra un avvolgimento e l’al­

tro qualche giro di carta cerata isolante. E' bene che 1 condensa- tori variabili siano del tipo in aria;

per quello che riguarda l’alimenta­

zione è da dire che anche un tra­

sformatore che sul secondario AT eroghi una tensione inferiore a quella indicata nello schema potrà andare altrettanto bene, purché la tensione stessa non sia di molto in­

1MQ

—WWW 100PF

S (--- (MMF CARTA le, da sola, è veramente impossi­

bile realizzare un sia pur sempli­

ce trasmettitore.

Rag. MARIOBARMARITANO,Ro­

ma. Ha realizzato l’amplificatore trivalvolare sucircuito stampato da noi descritto nel n. 2 della scorsa annata, partendo dal complesso premontato, acquistato tale dalla ditta fornitrice; siccome le presta­ zioni lasciano alquanto a desidera­ re, chiede chiarimenti.

La scarsità del volume e nel con­

tempo la presenza del rumore cl fondo può fare pensare che man­

chi qualche connessione di massa;

indaghi quindi in tale senso, a meno naturalmente che qualcuno feriore al 250 volt. Per finire nen è detto che sia indispensabile che la valvola triodo usata nei circuito sla proprio quella indicata ossia una 605, qualsiasi altro triodo po­

trà andare ugualmente bene, come anche La sezione triodi ca di qual­

che valvola non multipla quale, u- na ECH4, una EQH3, una 6SL7, 6SN7 e slmili anche se con accen­

sione a 12 volt, nel quale caso si tratterà semmai di provvedere a ta­

le tensione di filamento. Nelle stes­

se condizioni potrà anche essere u- sata qualsiasi valvola pentodo di alta frequenza usata come triodo, ossia con le tre griglie col le gate in­

sieme ecc

FIORETTO WALTER, Milano. In­

teressato al complesso preampliilca* tote per Hi-Fi, il cui progetto è stato illustrato nel n. 34 di Fare, chiede alcuni chiarimenti in rela­

zione ad aggiunte e ipodifiche.

Circa la entrata per TV, non ve­

diamo cosa impedisca che a tale scopo, non sia usata la entrata per Radio. La uscita per registratore, ad alta impedenza potrà essere quella stessa di cui 11 preamplifi,ca- tore dispone per la uscita gene­

rale Circa la entrata per microfo­

no dinamico, in vista della bassis­

sima impedenza di un microfono

di questo genere, dovrà inserire tra una delle entrate ad alta impeden­

za del complesso, ed il microfono stesso, In circuito di trasformazio­

ne di impedenza, che potrebbe es­

sere rappresentato da un trasforma­

tore per microfono dinamico ad e- levatisslmo rapporto in salita op­

pure che potrebbe essere rappre­

sentato anche da un circuito a transistor del tipo « Emitter-Fol’-O- wer », adattissimo appunto per que­

sta funzione. Le raccomandiamo di usare il circuito che le alleghiamo, impiegando su di esso un transi­

stor PNP per preamplificazione di bassa, ed usi generali, di tipo con Beta quanto più possibile elevato.

degli organi sia difettoso in par­

tenza. Controlli dunque in tale senso, in caso negativo, sarà bene che lei si rivolga alla ditta che le ha fatto la fornitura, sotto forma del complesso già montato, chie.

dendo che le sia fornito l’apparec­

chio funzionante.

DI PAOLA CARLO, Urbino. Inte­

ressato alla realizzazione di un se­ gnale di allarme basato su raggi infrarossi, si informa della reperi­ bilità di cellule sensibili a tali ra­

diazioni.

Praticamente tutte le cellule a strato di sbarramento od a semi- conduttore, attualmente In com­

mercio. sono sensibili a tali radia­

zioni. tra le altre, le segnaliamo le fotocellule al selenio (Wastinghcu- se), 1 fotodiodi 1 fototranslstor, le fotoreslfitcnze ecc. della Philips.

DEMARCHI RENATO, Olcenengo.

Si informa delle apparecchiature atte a disturbare od a fermare il funzionamento di motori a scop­ pio.

Se avessimo avuto tali progetti, essi non avrebbero interessato so­

lamente lei, ma anche i ministeri delle maggiori potenze mondiali; a parte gli scherzi, signor Demarchi, dobbiamo dire che parecchi studi sono stati condotti in. tale senso, da Marconi a questa parte ed an­

che &g a volte si riesce ad ottene­

re qualche risultato (quasi sem­

pre basato sull’ionizzazione dell’a­

ria e quindi sulla scarica della ten­

sione elevata, in modo che questa non riesca a fare scoccare all’inter­

no del cilindro le scintille per l’ac­

censione della miscela); tuttavia 1 risultati stessi sono stati troppo pochi e troppo incostanti per po­

ter fare sperare in qualche cosa di efficace, tale problema, anzi, a parere nostro è di soluzione più difficile di quanto non lo sia in­

vece, ad esemplo, 11 famoso raggio della morte, con azione su organi­

smi viventi.

PORTOLANIGIORGIO, Forlì. In­ teressato ad un complesso per il rilevamento della messa in fase motori a scoppio, chiede ragguagli.

Graditissima la osservazione co­

me lo sono tutte quelle osservazio­

ni che sono costruttive. Quanto a1- l’apparecchio da lei notato, deve trattarsi con tutta probabilità di uno strobiscopio, ed in questo ca­

so, dobbiamo dire che si tratta di un complesso sufficientemente e- satto, in quanto l’accensione della lampada (a bassissima inerzia per­

chè del tipo a gas e senza filamen­

to), viene comandato da una ten­

sione di innesco fornita in vano modo da uno degli organi che in­

teressa raffrontare (11 secondo de­

gli organi è quello che viene ap­

punto Illuminato con intermitten­

za dalla lampada). Non sappiamo se un tale apparecchio interrasi molti lettori, dato anche che il suo costo di costruzione é notevohnen.

te più elevato di quello dello stru­

mento da noi descritto (le cui pre­

tese dal resto, sono diverse), ad ogni modo se cl risulterà un cer­

to interesse su H’argomento eriche da parte di altri lettori, cl faremo premura di descrivere un prog^vto in questo senso.

RUSSO PIETRO,Benevento.Chie­

de della possibilità di trasformare' in corrente alternata la corrente continua erogata da una batterìa di accumulatori.

Esistono attualmente diversi si­

stemi per il raggiungimento di que- stO' scopo, il meno recente è fon­

dato su di un complesso composto da un motore in corrente continua, alimentato dalla continua dell’ac­

cumulatore, e da un alternatore, o generatore rotante di corrente al­

ternata, coassiale al primo e che azionato da questo, produce appun­

to la corrente alternata che viene poi utilizzata in diversa maniera, un sistema più recente è poi quel­

lo di un complesso a vibratore (u- na specie di relay con diversi grup­

pi di contatti, che trasforma in al­

ternata Impulsiva la corrente con­

tinua dell’accumulatore, ed invia poi questa ad un trasformatore, dal cui secondario esce appunto l’alternata, di natura abbastanza slmile a quella che si riscontra nel­

le reti elettriche di illuminazione, esiste poi il metodo più recente, basato su di un complesso statico, ossia senza alcuna parte In movi­

mento meccanico, servito da tran­

sistor che adempiono effettivamen­

te alla produzione di oscillazioni che poi sono come al solito invia* te ad un trasformatore adatto, Com.

plessi di questo genere sono tra l’altro stati descritti sul n. Il di Sistema ’60

Cividini Gabriele, Udine. Segnala di essere in possesso di due tran­

sistors di cui però non sa fornir­

ci alcuna indicazione; chiede di u- sarli in un apparecchio ricevente in altoparlante.

Non é la buona volontà che ci manca signor Cividini. eppure non possiamo proprio accontentarlo.

Non comprendiamo come lei abbia potuto acquistare dei transistore senza preoccuparsi della loro si­

gla, o per lo meno senza informarsi di quale fosse la loro utilizzazione tipica; ascolti il nostro suggerimen­

to: torni dal fornitore o comunque da chi li ha dati i transistors chie­

dendo chiarimenti in merito, quan­

do noi saremo in possesso di tali particolari, saremo ben lieti di for­

nire qualche suggerimento, ammes­

so che proprio nessuno degli sche­

mi e progetti che sino ad ora ab­

biamo pubblicati, e sono già mol­

tissime diecine, non possano esse­

re adottati nel caso suo.

VOLPE CESARE, Latina. Inten­ zionato a costruire un ricevitorese­ condo un nostro progetto, ma ap­ portandovi alcune modifiche quali quella di aggiungere uno stadio di alta frequenza, chiede il nostro pa­

rere.

La cesa, potrebbe andare, ma sa­

rebbe bene che lei introducesse nel p.imo stadio anche una certa quan­

tità di reazione positiva, allo scc- di aumentare la sensibilità ed anche la selettività del complesso, anche se questo comportaste una certa complicazione nel circuito;

come reazione la potrebbe ott *- naie per via elettromagnetica ed induttiva per mezzo di un avvol­

gimento di collettore accoppiali re con l'avvolgimento principale da tei segnato nello schema; potR’b- te pero ottenere la reazione anche per v.a capacltativa, ossia con un condensa torà di capacità minima, poiàl burnente regalabile Inserito tia 11 circuito di base e quello di emettitore. Sarebbe comunque sem- p;e bene che lei usasse una anten- na in ferrite di dimensioni più grandi possibile, allo scopo di av€- :,a & disposizione un efficiente mez­

zo di captazione delle radlonde.

DAL CASTAGNE PARIDE, Vergi- ho. Interessato al ricevitore mono- valvolare a reazione di cui il pro­

getto è stato pubblicato nel n, 11 della scorsa annata, chiede della possibilità di realizzarlo con alcune modifiche.

Per prima cosa la valvola PCL82 da quale differisce solamente ’n

ìl. tto di filamento dalla ECL32, ma che per il resto è identica ad ^"a), piagni a una potenza di uscita os­

tai maggia della ECL30, In se­

condo luogo, la PCiL52 ha 1 catodi reparati

* alle due sezioni elettro- diche. In conclusione slamo sfavo­

revoli a quella modifica, infine le sconsigliamo anche l’alimentatore, nel quale tra l'altro abbiamo rile­

vate delle inesattezze.

MARCHESE PAOLO, Firenze. Fa os­

servare qualche particolare in re­

lazione all’articolo sugli impianti telefonici del n. 9 del ’60.

Ben lungi da noi, la pretesa di avere presentato qualche cosa di perfetto, era nostra Intenzione,, ari­

lo quella di prospettare In una forma diversa quello che già In di­

verse altre occasioni avevamo trat­

tato, inoltre sotto quella forma 11 progetto avrebbe potuto interessa­

re qualcuno, che non era stato in­

teressato ad esso nelle forme pre­

cedenti, Quanto al progetti, sappia che la collaborazione del lettori è sempre ben venuta, per cut può mandarci, se, e quando crede 1 progetti da lei ideati. In visione.

Ci auguriamo che il ri ce trasm et.n- tore non sia dei tipo ad onde me­

die.

Ing, ALFONSO ROVERE, Pollste- na. Chiede la segnalazione di qual­

che ditta che sia in grado di rea­

lizzare in serie l’apparecchio « re­

lay fonici » da noi descrìtto tempo fa.

Non el risulta che alcuna ditta abbia avuta una iniziativa del ge­

nere; pentiamo quindi che sarebbe meglio che lei si mettesse In con­

tatto con qualche riparatore o ra­

diotecnico della sua zona per in­

formarti se egli stesso sia in grado di effettuare il montaggio di uno 0 più esemplari dell’apparecchio, in caso contrario potrebbe chiedere a tala radiotecnico la segnalazione di qualche dilettante al quale possa essere commissionato Tapparecchlo stesso.

CROSSIMI LUCIANO, Aurlgeno.

Ticino. Chiede particolari in meri­

to al complesso amplificatore Hi-Fi, che è stato pubblicato sul n. 8 del­

la rivista, chiede anche della op­

portunità di usare lo stesso con u- na chitarra elettrica.

Il complesso, con bassa distorsio­

ne eroga 8 watt circa; quanto pe­

rò alla sua utilizzazione che lei si prepone, non cl pare logica, dato che con una chitarra elettrica in genere si usa un amplificatore as­

sai meno impegnativo; da tenere infatti presente la necessità che anche il complesso di riproduzio­

ne acustica, ossia gli altoparlanti ed 11 mobile destinilo a contenerli siano molto elaborati, altrimenti non riescono a rendere fedelmente 11 segnale erogato dallo altoparlan­

te. Saremmo dell'avviso di orientar­

lo verso un amplificatore più sem­

plice quale quello del n. 3 del ‘53, nel cui progetto è appunto previ­

sto anche il sistema per la produ­

zione dell’effetto di vibrato.

LINGUERRI FLAVIO, Casóla di Ravenna. Ha costruito l’amplifica­

tore aperiodico separatore per tut­

ti 1 canali di TV, da noi descritto sul n. 6 ’60, lamenta l’assenza del­

l’effetto desiderato.

m complesso è da definire piutto­

sto un separatore di antenna, per la alimentazione di due televisori, con il segnale TV captato da una unica antenna aensa che tra 1 due televisori possa verificarsi alcun ef­

fetto di interazione, -anzi, il fatto che il segnale viene prelevato sul catodo, potrebbe fare pensare ap­

punto che si tratti di un separato­

re. Nel caso quindi che a lei Inte­

re. Nel caso quindi che a lei Inte­