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Nel documento REGIO ANNUARIO (pagine 22-25)

pro-'rammatlc:l.

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Le rifle sioni che tali obbiettive constatazioni adducono, ci porterebbero assai lontano, in quanto, risalendo, sperimental-mente, dagli effetti alle cause, ci' condurrebbero a riguardare ancora una volta tutto il problema dell'insegnamento politec-nicQ, alla luce degli inces anti sviluppi delle scienze tecniche.

E', infatti, appena necessario rilevare il continuo esten-der i del campo che le applicazioni delle ~cienze fisico-matema-tiche, chimico·fisiche, minerario-geologiche riservano .all'odierna ingegneria, per le quali ono richie ti tanto ip.segnamenti teorici, disposti ad indirizzare le ricerche scientifiche, quanto insegna-menti applicativi, idonei a conseguirne lo sviluppo mediante congrua sperimentazione.

All'efficienza dei primi corrisponde la necessità di adegua-tamente orientare gli sviluppi matematici; a quella dei secondi, la necessità di rendel'e sicura la conoscenza dei moderni e ~eli­

cati metodi analitici e di misura, ormai richiesti nelle più sva-riate indagini tecniche.

Ma, detto ciò, solo per porre in rilievo la vastità dei com-piti che, per la sua completa accessione, l'insegnamento 'supe-riore deve qui perseguire, è indispensabile non perder di vista la realtà delle circostanze contingenti, la quale vieta dannose, più che inutili, illusioni.

Non deve, invero, essere dimenticato che pochi, per ra-gioni di intelligenza e di pratiche necessità, saranno- coloro che la scuola vedrà nella vita ricercatori e scienziati, mentre nu-mero i dovranno u cire dalla mas a i bravi ingegneri.

Ed ecco che in. ieme alle nece sità anziespo te altre e ne.

profilano, immediatamente attinenti alle esigenze della profe -ione, nece ità che nelle cuole politecniche debbono es ere tenute ben pre enti enza tema di menomare la dignità degli studi universitari.

Conciliare que te multiformi richieste è il

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porro unum

»

di meditati' piani di tudio, nei quali e se potranno tanto meglio e sere soddisfatte quanto maggiori saranno le possibilità di affiancare, pur enza vincoli di orario, ad un determinato numero di obbligatori corsi ufficiali, una va ta serie di insegnamenti a .... 20 ....

carattere prevalentemente monografico: cientifico-tecnici, anche economico-contabili, tale da offrire, a coloro che ancora studenti o, forse in maggior numero già laureati, vogliano e possano am-pliare l'orizzonte della loro cultura teorica e professionale.

Evidentemente, un siffatto disegno non può essere attuato che in grandi centri univer itari, come

è

Torino, ed ha per pre-supposto la propedeutica risoluzione di due problemi centrali che sono: la coordinazione dei programmi, mediante una ade-guata intesa fra i docenti, e la non meno urgente definizione della

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specializzazione

».

E qui riaffiora impellente quell'indispimsahile compIe so di provvidenze alle quali reiterati ed eloquenti accenni sono stati fatti in passato in queste ed in altre autorevoli riunioni.

Fra i provvedimenti stessi emergono non solo quelli relativi al numero ed alla carriera impiegatizia degli assistenti, ma anche gli altri

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mutatis mutandis » non meno 'importanti, relativi alla formazione ed al trattamento di buoni tecnici di laboratorio.

Per gli uni e per gli altri la condizione della effettiva conoscenza delle esigenze del lavoro industriale, almeno per quelle discipline che ad esso sono indirizzate, dovrebbe essere tenuta in gran conto, il che porterebbe, anche, ad un maggiore afHusso d.i vale-voli colti elementi dalla vita professionale alla scuola e viceversa.

Ed in quest'ordine di id~e sta per e sere, infatti, provve-duto all'organizzazione totalitaria, per gli allievi universitari, in particolare per quelli dei Politecnici, di efficaci tirocini presso le industrie, allo svolgimento dei quali non mancheranno per certo di v,enir conciliati gli obblighi militari. ..

Vari degli argomenti anzi esposti risultano implicitamente lumeggiati nelle

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dichiarazioni» premesse alla Carta della Scuola e sono stati anche scelti ad oggetto di discussione in re-centi convegni, nei quali provetti dore-centi e lungimiranti indu-striali hanno reso noto il loro parere, l'ultimo, anzi, è oggetto anche· di una recentissima circolare ministeriale. Al nostro Isti-tuto che da tempo ha portato a così importante materia tutta la sua attenzione addimostrata nelle successive proposte di mo-dificazione del proprio statuto, il rinnovamento della propria sede offre oggi la possibilità di predisporre armonicamente prov-vedimenti adeguati.

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Ma l'addentrar i in una dettagliata anali i di questi, richie-derebbe a ai più tempo di quello già largamente li Voi preso da que ta cerimonia~dalla quale deve soprattutto balzare, impe-riosamente manifesta, la incrollabile volontà nostra di portare, col pen iero e coll'azione, ogni contributo di energie e di opere a Colui che, con indefettihile enno di esperto pilota, guida l'Italia ulla

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rotta burrasco a ».

Lavorare in ilenzio, penso amente e fervidamente, ridu-cendo ad un minimo a soluto discorsi programmatici e verbali formulazioni direttive, è la norma di vita appresa agli ingegneri, dalla loro

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mater studiorum» ed è indefettibile comandamento fa cista, pel

R.

Politecnico di Torino.

Invito il camerata dotto Giuseppe Emilio Soria, segretario del ,G:U.F.

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Amos Maramotti» ad esporre la sua relazione annuale ull'attività del G.U.F. e della Milizia Universitaria.

p

camerata oria ha la parola; indi il Direttore prosegue:

Eccellenze, Signore, Camerati

Ho voluto rendere la conclusione di que ta cerimonia ancor plU olenne, ri ervando ad e a la lettura del telegramma che l'Ecc. il Mini tro dell'Educazione azionale i è degnato farmi per enire:

«

Direttore Regio Politecnico Torino . Impedito, da impegni mio ufficio, accogliere vo tro gradito invito apre en-ziare inaugurazione nuovo anno accademico, esprimo a Voi, Docenti et Allievi miei auguri vivi simi di buon lavoro et mia certa fiducia nel continuo sviluppo di codesto vitale centro della scienza ed indu tria italiana. BOTTAI.Mini tro Educazione Nazionale ».

Con co ì eletto auspicio, ho l'onore .di dichiarare aperto, nel nome a~gu to di' S. M. Vittorio Emanuele III, Re d'Italia e d'Albania, Imperatore d'Etiopia, l'anno accademico ottantu-ne imo del

R.

Politecnico di Torino.

.... 22

RELAZIONE

DEL SEGRETARIO DEL G. U.

f ...

AMOS MARAMOTTI"

Nel documento REGIO ANNUARIO (pagine 22-25)

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