L’EQUITÀ NELL’ACCESSO ALL’APPRENDIMENTO A DISTANZA È UNA DELLE PRINCIPALI PREOCCUPAZIONI

È probabile che i bambini provenienti da classi più avvantaggiate possano continuare il loro apprendimento, mentre quelli già svantaggiati rischiano di rimanere ancora più indietro nel processo di formazione (UNESCO 2020c, a). Per limitare la disuguaglianza di accesso all’istruzione nel contesto della pandemia, alcuni paesi hanno adottato misure per favorire la diffusione e la disponibilità delle tecnologie per l’apprendimento a distanza fra le famiglie più

economicamente disagiate.

La Cina, per esempio, fornisce computer agli studenti provenienti da famiglie a basso reddito e offre pacchetti di dati mobili e sovvenzioni per le telecomunicazioni per gli studenti. Nello Stato di Washington, negli Stati Uniti, la fornitura di servizi di apprendimento online è subordinata a garantire un accesso equo per tutti. In Portogallo e in Francia sono stati sviluppati partenariati con l’ufficio postale per fornire materiale didattico a casa per gli studenti che non sono collegati (D’Addio 2020b). Sempre in Francia, un sempre più grande numero di attori tra cui ONG come Emmaus Connect; e fondazioni come la Fondation de France stanno anche aiutando a distribuire apparecchiature digitali dove necessario. Anche i sostegni filantropici all’istruzione sono in crescita (D’Addio 2020a). In Italia, alcune regioni hanno dedicato stanziamenti finanziari specifici per consentire alle famiglie più povere di acquistare le attrezzature necessarie per l’apprendimento a distanza. Anche dal settore bancario e delle grandi aziende non è mancato il supporto. La Bank of America ha impegnato 100 milioni di dollari a favore delle comunità per servire la didattica a distanza. Google, ad esempio, ha sviluppato una nuova risorsa per gli insegnanti chiamata “Teach from home”: un hub di informazioni, suggerimenti e formazione e un Fondo di apprendimento a distanza da 10 milioni di dollari. La prima sovvenzione di 1 milione di dollari di questo Fondo sta andando alla Khan Academy per fornire opportunità di apprendimento a distanza, tra cui risorse in più di 15 lingue, con l’obiettivo di raggiungere oltre 18 milioni di studenti al mese dalle comunità di tutto il mondo (D’Addio 2020b). Povertà e isolamento geografico non sono gli unici fattori di esclusione dalla formazione a distanza. La disabilità è indubbiamente un altro fattore di rischio nelle circostanze attuali. Ad esempio, anche se esiste la tecnologia per garantire che gli studenti malvedenti possano studiare nelle scuole tradizionali e utilizzare materiali di studio online in diversi formati, molti siti web e programmi a distanza non sono accessibili per gli studenti non vedenti o mal udenti. Per non parlare delle disabilità più complesse. Con la chiusura delle scuole, molti insegnanti si sono attivati tramite per l’insegnamento del Braille tramite videoconferenze (ad esempio in Canada). In altri paesi le piattaforme dedicate ai disabili stanno nascendo. Tuttavia si tratta più di eccezioni che la regola.

A parte la tecnologia, per i bambini con difficoltà di apprendimento anche lievi, come i disturbi da deficit di attenzione, trovare l’auto-motivazione a lavorare in modo indipendente davanti a un computer è una grande sfida. Imparare essendo isolati, perdere la routine quotidiana che la scuola fornisce aggiunge un livello significativo di difficoltà per gli studenti con disabilità che sono sensibili al cambiamento, come quelli con disturbo dello spettro autistico (UNESCO 2020b). Non solo la routine, ma la terapia spesso fornita in ambienti educativi è stata ridimensionata e infine sospesa per ridurre i rischi di infezione.

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