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V ERIFICA NORMATIVA RELATIVA ALL ’ EDIFICATO DI PROGETTO DEL PUA DI VIA DELL ’A MBIENTE

Nel documento Città Metropolitana di Bologna (pagine 65-78)

Rispetto ai recettori di via dell’Ambiente, assegnati alla II classe acustica per via della ridotta densità edilizia prevista in progetto, si rileva il rispetto dei limiti per tutti gli edifici verificati, ad eccezione del solo fronte “Ambiente 1”, quello relativo al volume edificato previsto sulla porzione più a nord dell’area di intervento.

Presso detto recettore il superamento è relativo al solo periodo notturno e si rileva già nel primo scenario di progetto indagato, quello in cui l’intervento di via dell’Ambiente è impattato solo dalla nuova circonvallazione e dalla ferrovia.

L’inserimento in mappa del comparto di Parco Centonara e della nuova viabilità di connessione alla circonvallazione peggiora la condizione di esposizione a rumore presso detto fronte edificato, portando l’impatto in facciata da 46,1 a 46,6dBA, contro i 45dBA limite.

A fronte di tale situazione di criticità, già in sede di verifica previsionale per l’area Ex Ellebigi si era effettuato un approfondimento di analisi relativo allo stesso fronte edificato, dove si evidenziava come la sola ferrovia apparisse determinante ai fini del superamento normativo denunciato, superamento poi aumentato per sovrapposizione del contributo da traffico.

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Redazione dello studio a cura di: Ing. Franca Conti – tecnico competente in acustica Pag 66

Riprendiamo, a tal proposito, uno stralcio della relazione previsionale che accompagnava il progetto attuativo per via dell’Ambiente, per come integrata in risposta al parere ARPAE relativo a detto ambito, così da poter sostenere la piena rispondenza normativa degli impatti determinati dall’attuazione del comparto ANS C2.1, anche nei confronti dei recettori di via dell’Ambiente.

“A fronte dei calcoli previsionali effettuati in riferimento allo scenario di progetto, appare confermata la compatibilità d’area ad accogliere le funzioni di progetto, nel rispetto dei valori limite caratteristici della II classe acustica (55dBA diurni e 45dBA notturni), nel rispetto dei limiti di legge.

In base alle verifiche previsionali precedentemente illustrate è stato infatti possibile verificare che, in riferimento all’edificato di progetto, l’indotto della sorgente dominante d’area, la ferrovia, è tale da generare l’livelli d’impatto di periodo diurno pienamente compatibili con i limiti della II classe assegnata al comparto (livelli d’impatto ai recettori sempre inferiori a 50dBA).

In riferimento al periodo notturno, quando la soglia limite normativa scende a 45dBA, ma il traffico lungo la linea ferroviaria resta pressoché invariato, dobbiamo invece dare atto di una situazione di parziale superamento presso l’edificio di progetto collocato sul lotto più a nord e quindi più prossimo alla ferrovia.

Presso tale lotto dobbiamo tuttavia considerare che quello di prevista edificazione è un edificio ad un solo livello fuori terra (solo PT), la cui distribuzione planimetrica, posta a confronto con uno zoom dedicato sulla mappa di simulazione del PT è la seguente: le potenziali criticità riferite poco sopra si annullano, trattandosi di superamenti di periodo notturno, ma riferiti unicamente ad affacci giorno o non sensibili (fronti nord ed est dell’edificio), mentre le camere da letto si trovano tutte in condizioni di protezione acustica dal rumore esterno, essendo affacciate verso ovest o verso sud.”

Preso atto di quanto su esposto, riportiamo nella pagina seguente la planimetria relativa alla distribuzione interna dell’edificio aggetto di approfondimento, oltre alle mappe di calcolo relative agli scenari di progetto “1” e “2”.

In entrambi i casi, il confronto con la planimetria interna d’alloggio evidenzia l’assenza di affacci notte sui fronti presso cui si sono denunciati i superamenti (zone mappate con il colore giallo).

La criticità appare così implicitamente risolta, grazie agli accorgimenti progettuali adottati.

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La linea tratteggiata

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In ottica di approfondimento di verifica e non volendo differenziare le verifiche normative in funzione delle destinazioni d’uso interne dell’abitazione, che comunque DOVRA’ MANTENERSI AD UNO SOLO LIVELLO FUORI TERRA, condizione essenziale per non incorrere in superamenti in quanto agli impatti dall’esterno, riportiamo di seguito un’ulteriore lettura dei livelli d’impatto tenendo conto di un elemento di progetto, fin qui non modellato e cioè la presenza in progetto di una muro perimetrale di recinzione, previsto di altezza pari a 1,8m, che per tutti i fronti di affaccio rivolti verso est e, per l’edificio più a nord sia a est che a nord, dovrà essere realizzato con materiali acusticamente schermanti (es. muratura, vetro, ecc.).

L’inserimento in mappa di detto elemento porta infatti alla definizione dei seguenti livelli di esposizione di periodo notturno, al piano terra e ai primi piani, ove presenti, livelli che vengono di seguito illustrati mediante rappresentazione delle mappe acustiche di riferimento e mediante verifica puntuale agli affacci, in relazione alla distribuzione interna degli alloggi.

Mappe d’area conseguenti l’inserimento in mappa dei muri perimetrali presso i lotti di via dell’Ambiente (tratti evidenziati in colore blu, tratteggiato). PIANO TERRA – mappa di periodo notturno

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Redazione dello studio a cura di: Ing. Franca Conti – tecnico competente in acustica Pag 69 Mappe d’area conseguenti l’inserimento in mappa dei muri perimetrali presso i lotti di via dell’Ambiente.

PIANO PRIMO – mappa di periodo notturno

Per la verifica sugli affacci puntuali si tiene conto, come accennato poco sopra, della distribuzione interna degli alloggi, applicando i punti recettore in facciata solo in corrispondenza degli affacci che fanno effettivamente capo agli ambienti abitativi (si escludono dalle valutazioni gli affacci di vani scala, garage, cantine e bagni).

Questo, principalmente per i due volumi edificati più a nord, i più esposti alle sorgenti d’impatto.

Vediamo quindi di seguito il disegno della distribuzione interna prevista per i volumi di progetto.

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Andiamo infine a verificare gli esiti del calcolo di dettaglio ai recettori di facciata, collocati in mappa secondo la distribuzione planimetrica seguente:

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A fronte dei calcoli previsionali effettuati in riferimento allo scenario di progetto, una volta tenuto conto anche delle previsioni infrastrutturali connesse all’attuazione dell’adiacente comparto Parco Centonara, oltre che della presenza di un muro perimetrale ai futuri lotti di altezza pari a 1,8m, appare definitivamente confermata la compatibilità d’area ad accogliere le funzioni di progetto, nel rispetto dei valori limite caratteristici della II classe acustica (55dBA diurni e 45dBA notturni).

Un successiva nota integrativa veniva poi ulteriormente redatta a complemento dell’integrazione fornita a gennaio 2019, quando si presentava un documento riferito al Piano Urbanistico Attuativo (PUA) del comparto urbanistico ANS_C2.1 relativo all’area produttiva dismessa “Ex Ellebigi” (uso precedente: caseificio) ubicato ad Ozzano dell’Emilia, in via dell’Ambiente, oggetto di Accordo a norma dell’art. 18 della LR 20/00 in sede di predisposizione del POC del Comune di Ozzano ed inserito nel POC stesso, rispondendo alle richieste avanzate da parte di ARPAE mediante parere specifico (Sinadoc 1657/2019):

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Successivamente, una volta presentate le integrazioni, ARPAE si è nuovamente espressa formulando parere positivo con prescrizioni (prot. 3709 del 14/02/2019):

Di detta prescrizione si prende atto, rimandando alla fase di richiesta del Permesso di Costruire l’effettuazione del monitoraggio richiesto, a conferma degli scenari di simulazione prodotti mediante relazione previsionale e relative integrazioni.

Si prende tuttavia atto anche di quanto discusso in conferenza, come da stralcio di verbale di seguito riportato:

Come evidenziato in verbale di Conferenza, appare evidente che il parere di ARPAE è stato emesso assumendo il presupposto di una recinzione continua di altezza 1,8m a perimetro dell’intero comparto, elemento non previsto in progetto, né citato in relazione acustica, ove si scriveva al contrario che tali protezioni sarebbero state d’obbligo solo per il lotto 6 più a nord, oltre ad essere previste sull’intero fronte est di comparto.

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Più precisamente, in relazione acustica, ci si esprimeva come di seguito indicato, ove ci si riferiva, in particolare, al lotto più a nord dell’area di intervento:

“In ottica di approfondimento di verifica e non volendo differenziare le verifiche normative in funzione delle destinazioni d’uso interne dell’abitazione, che comunque DOVRA’ MANTENERSI AD UNO SOLO LIVELLO FUORI TERRA, condizione essenziale per non incorrere in superamenti in quanto agli impatti dall’esterno, riportiamo di seguito un’ulteriore lettura dei livelli d’impatto tenendo conto di un elemento di progetto, fin qui non modellato e cioè la presenza in progetto di una muro perimetrale di recinzione, previsto di altezza pari a 1,8m, che per tutti i fronti di affaccio rivolti verso est e, per l’edificio più a nord sia a est che a nord, dovrà essere realizzato con materiali acusticamente schermanti (es.

muratura, vetro, ecc.).”

Preso atto del fatto che quanto scritto può essere fuorviante, in quanto alla descrizione degli effettivi contenuti di progetto (posizione ed estensione delle porzioni di recinzione in muratura, non erano descritti in dettaglio in relazione acustica), approfondiamo di seguito il tema dei muri perimetrali, ribadendo tuttavia quanto si voleva trasmettere con quanto su riportato e cioè che i muri perimetrali dovranno essere realizzati con materiali acusticamente schermanti, sia sull’intero fronte est di comparto (solo dove presenti e già previsti dal progetto, ma non per la totale estensione d’intervento), che ed in particolare, sui fronti est e nord del lotto più a nord (condizione qui necessaria ai fini del rientro a norma).

Lo schema grafico di progetto allegato di seguito riporta l’ultima stesura di lavoro e descrive l’esatta collocazione delle sole porzioni di recinzione realizzate in muratura piena e quindi acusticamente schermanti.

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Il progetto urbanistico di trasformazione, nella sua ultima stesura, ha previsto l’inserimento in mappa dei seguenti elementi di recinzione (estratto della tavola di progetto 3.4 “Particolari costruttivi”):

Muro perimetrale di altezza pari a 1,8m, interrotto unicamente in corrispondenza del cancello pedonale d’ingresso.

Il tratto giallo indica la posizione dell’accesso carrabile al lotto, accesso chiuso con cancello in lamiera piena, anch’esso alto 1,8m.

Per le specifiche tipologiche di detti elementi si rimanda ai dettagli indicati nelle tavole di progetto.

Tratti di recinzione in muratura, di altezza pari a 1,5m.

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Riproponiamo ora, a titolo di definitiva conferma dei risultati di simulazione, tenendo conto degli elementi murari di perimetro inseriti come da dettagli precedenti, la mappa acustica d’area per lo scenario di progetto, relativamente al PT (il lotto critico, il 6, è costituito dal solo PT) ed in riferimento allo scenario notturno, quello di maggiore criticità.

Mappa di periodo notturno riferita ai piani terra

Riportiamo anche il calcolo ai bersagli puntuali di facciata: per il lotto 6 più a nord l’inserimento in mappa del muro perimetrale, così come definito in progetto e poi ripreso nell’immagine soprastante, è fondamentale ai fini del rientro a norma; per i restanti lotti si sono modellate le porzioni di recinzione trattate come muro, ma il relativo effetto schermante è ininfluente ai fini del rientro a norma dei relativi recettori di facciata.

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A fronte dei calcoli previsionali effettuati in riferimento allo scenario di progetto, una volta tenuto conto anche delle previsioni infrastrutturali connesse all’attuazione dell’adiacente comparto Parco Centonara, oltre che della presenza delle recinzioni perimetrali, per come descritte in progetto, appare definitivamente confermata la compatibilità d’area ad accogliere le funzioni di progetto, nel rispetto dei valori limite caratteristici della II classe acustica (55dBA diurni e 45dBA notturni).

Si sottolinea infine, in via definitiva, che la mitigazione perimetrale di altezza pari a 1,8m è necessaria, ai fini del rientro a norma, solo in riferimento al lotto 6 e per i soli fronti d’affaccio nord ed est.

4.4 VERIFICA NORMATIVA RELATIVA ALLEDIFICATO ESISTENTE COLLOCATO IN PROSSIMITÀ DELLO SVINCOLO

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