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In seguito verranno illustrate le modalità di progettazione relative al REPORT_RESPONSABILI, attraverso l’utilizzo di Pentaho Report Designer.

L'interfaccia grafica messa a disposizione per gli utenti che intendono sviluppare un nuovo rapporto, mostrata in Figura 8.3, permette la creazione, parametrizzazione e pubblicazione dei report.

Figura 8.3 Interfaccia grafica di Report Designer

L'area centrale, evidenziata nel riquadro verde, mostra la struttura fisica del rapporto distinta su cinque fasce principali. La sezione Page Header è riservata tipicamente per i contenuti visualizzati in testa ad ogni pagina costituente il report, ad esempio il logo aziendale. Nella sezione sottostante, il Report Header, i contenuti inseriti verranno invece visualizzati solamente nella prima pagina del rapporto. Le sezioni Group Header e Group Footer saranno,

in questo esempio, adibite alla visualizzazione dei dati richiamati da una interrogazione sul database. Per concludere, le due sezioni rimanenti, la Report Footer e la Page Footer sono speculari alle rispettive sezioni mostrate in testa al documento. In particolare, nella prima si inseriscono i contenuti che verranno visualizzati una sola volta a termine del rapporto, mentre nella seconda si inseriscono i contenuti che invece verranno visualizzati a termine di ciascuna pagina che costituisce il report, ad esempio i numeri di pagina ed altre informazioni specifiche dell'azienda.

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Il menù di oggetti evidenziato nell'area rossa di Figura 8.3 mantiene l'elenco degli elementi che si vanno a collocare nelle varie sezioni che costituiscono il documento tramite la tecnica del drag and drop già utilizzata per altri strumenti di progettazione. Tra i principali si ritrovano elementi per la visualizzazione di testo statico (ad esempio l'oggetto label ), elementi per la visualizzazione dei contenuti estratti da una sorgente dati (ad esempio l'oggetto text-field e

number-field ), elementi per la visualizzazione di immagini e grafici (ad esempio gli oggetti

image e chart ), elementi per l'inserimento di sottoreport (ad esempio l'oggetto sub-

report ).

Per ciascuno dei molteplici oggetti, una volta inseriti all'interno di una sezione del documento, si possono definire le proprietà che lo caratterizzano e gli stili di formattazione che si desiderano, riportati all'interno dell'area Style e Attributes mostrata nel riquadro blu in Figura 8.3. Nello specifico, l'area Style mantiene le impostazioni utili alla gestione dell'aspetto di un elemento, l'area Attributes invece raccoglie le impostazioni utili alla determinazione del contenuto e del comportamento dell'elemento.

Sempre nel riquadro blu, nella parte in alto dell'area denominata Structure, viene rappresentato automaticamente la struttura ad albero del report (la cui radice prende il nome di

Master Report), distinta per sezioni e su ciascuna di esse sono riportati i vari elementi che ne

fanno parte.

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Figura 8.5 Sezione dedicata al recupero dei dati

Ad esempio, in Figura 8.4 si nota come nella sezione Group Header sono stati inseriti un elemento image e un elemento string-field. Questa rappresentazione fornisce in pratica la struttura gerarchica degli elementi inseriti nel report che si sta progettando.

Oltre alla Structure, sempre nello stesso riquadro, si trova l'area Data, mostrata in Figura 8.5 che invece è dedicata alla gestione di tutti i dati inseriti nel report e richiamati da una sorgente dati. Pertanto si vanno a gestire l'interrogazione che restituisce i risultati, eventuali funzioni per ulteriori manipolazioni delle informazioni che si vogliono rappresentare, i parametri ecc.

Fatte queste premesse, si definisce ora la sequenza di passi utili per la progettazione di un nuovo rapporto. Inizialmente occorre selezionare la funzione New Report, da menù File mostrato in Figura 8.3, che propone all'utente la struttura vuota del rapporto. Il secondo passo è dedicato al recupero delle informazioni da una sorgente dati.

In primo luogo occorre specificare la sorgente dati da cui provengono le informazioni che verranno mostrate nel rapporto. Tramite la funzione Data Sets, mostrata in Figura 8.6, si possono scegliere tra varie possibilità: una connessione JDBC, dati provenienti dallo strumento Pentaho Data Integration (discusso nel Capitolo 3), dati mantenuti su un file XML ecc. In questo esempio si mostra il più classico dei casi, ovvero i dati recuperati tramite una connessione JDBC su una base di dati.

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Figura 8.6 Impostazione della sorgente dati

Successivamente si stabiliscono i parametri di connessione alla sorgente dati vera e propria. Se la connessione è gia presente nell'elenco Connections, mostrato nella prima finestra della Figura 8.7, allora occorrerà solamente selezionarla e avviare la procedura.

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In caso contrario, si deve stabilire una nuova connessione attraverso la schermata Database Connection, nella quale si vanno ad inserire i parametri necessari. Si dichiara un nome alla connessione, nell'esempio è enelgp-SVILUPPO, si seleziona il tipo di database di riferimento e si inseriscono i parametri utili (il nome dell'host, il nome della base di dati, il numero di porta e i parametri di autenticazione per l'accesso), nell'esempio è Oracle, ed infine si esegue il test della connessione. Se il test ha dato esito positivo, la connessione al database è stata stabilita correttamente e la procedura può terminare. A questo punto Report Designer è connesso alla sorgente dati.

Il passo successivo riguarda la creazione dell'interrogazione che si desidera effettuare sulla sorgente dati a cui abbiamo appena stabilito una connessione. A tale scopo utilizziamo la sezione Static Query in cui andiamo ad inserire la query di estrazione dei dati e le query per la configurazione dei parametri previsti all’interno del report (Figura 8.8).

Figura 8.8 Interfaccia di inserimento query SQL

Attraverso l’interfaccia di Figura 8.6, andiamo successivamente a impostare i parametri e le funzioni che devono essere definiti. In questo caso sono presenti cinque prompt:

- Seleziona data da e Seleziona data da per l’impostazione dell’intervallo temporale dei dati.

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- Area: per la selezione delle aree che si vogliono visualizzare.

- Dominio: in base alle aree selezionate precedentemente vengono visualizzati i relativi domini di appartenenza, che possono essere selezionati attraverso un Multi Selection

Button. Nella schermata visualizzata in Figura 8.9 si mostra l’esempio di definizione

del parametro Dominio.

Figura 8.9 Schermata per la definizione dei parametri

Il report in questione prevede anche la presenza di un istogramma che mostri graficamente il resoconto degli adempimenti aperti in scadenza, aperti in ritardo e totali per ogni responsabile appartenente al dominio selezionato.

Una volta deiniti i parametri, le funzioni, e inseriti tutti gli elementi all’interno della struttura del report, questo è pronto per essere pubblicato sul server di Pentaho, attraverso una procedura analoga a quella del cubo OLAP, descritta nella Sezione 7.2.

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