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Esercizi ricettivi di Monselice

Nel documento Lo sviluppo del turismo a Monselice (pagine 40-45)

Tipologia N.Esercizi N.Stanze N.Posti letto

Affittacamere 4 23 59

Agriturismi 4 37 80

Alberghi 2 96 190

App.turistici 1 2 3

Bed & Breakfast 12 24 61

Ostelli 1 19 92

TOTALE 24 201 485

Elaborazione personale dai dati ufficiali del portale "Monselice Turismo" gestito dall'Ufficio Turistico di Monselice – rilevazione 2013

Non si deve dimenticare che essa è inserita in un contesto ben più ampio, che è quello del Parco Regionale dei Colli Euganei che beneficia del prezioso contributo offerto dal comparto termale, che rappresenta un punto di assoluta forza con riferimento all’offerta ricettiva. Nel 2010 infatti l’offerta ricettiva del Parco era così strutturata:

Sicuramente questi dati relativi all’offerta ricettiva sono utili per capire come sia strutturata e quanto possa essere sfruttata, ma si deve inoltre tenere in considerazione che quest’area protetta, conta sia la presenza di turisti23 anche provenienti dalla zona termale, sia di un grande numero di escursionisti24, che di una diffusa fruizione da parte della numerosa popolazione residente, i cosiddetti ricreativi25. In particolare si deve rammentare che:

Note 7,8 e 9 prese da Van der Berg, 2006

23

Turista: colui che si muove fuori dall’ambiente quotidiano, per divertimento e svago, viaggia e trascorre fuori dalla sua area di residenza meno di 6 mesi e più di 24 ore

24

Escursionista: colui che si muove per divertimento e svago, viaggia fuori dall’ambiente quotidiano e trascorre meno di 24 ore

25

◘ I dati sui ricreativi non sono noti.

◘ I dati sui turisti sono disponibili in modo completo ed aggiornato.

◘ Per quanto concerne gli escursionisti, vista l’importanza del fenomeno per la realtà del Parco dovranno essere predisposte alcune specifiche “azioni ad hoc” per rilevare la loro presenza, che decisamente influisce nell’economia locale.

L’azienda Turismo Padova e Terme Euganee, annualmente rileva inoltre gli arrivi e le presenze per ognuna delle città di cui sopra, ma sono dati che danno soltanto una visione relativa della situazione, ottenuti dalle dichiarazioni effettive delle strutture ricettive durante l’anno.

Trend turistico di Monselice

TREND TURISTICO DI MONSELICE 0 5.000 10.000 15.000 20.000 25.000 30.000 35.000 40.000 1 9 9 5 1 9 9 6 1 9 9 7 1 9 9 8 1 9 9 9 2 0 0 0 2 0 0 1 2 0 0 2 2 0 0 3 2 0 0 4 2 0 0 5 2 0 0 6 2 0 0 7 2 0 0 8 2 0 0 9 2 0 1 0 2 0 1 1 2 0 1 2 ANNI TURISTI PRESENZE ARRIVI

Come si nota dal grafico, a livello di presenze, Monselice ha avuto un picco notevole nel 1999 per poi avere un calo drastico nel 2000, nonostante l’evento del Giubileo, seguito anche a livello comunale per esaltare la caratteristica di luogo di culto e pellegrinaggio della città. Nel 2001 ha avuto un’enorme ripresa per ricrollare negli anni successivi, stabilizzandosi attorno alle 25.000 presenze, con circa 15.000 arrivi annui che invece hanno avuto una quasi costante crescita progressiva. Negli ultimi anni si è toccato però l’apice del successo, con quasi 40.000 presenze e 18.000 arrivi.

E’ interessante inoltre notare dalla tabella come, a parte nel 2008 e 2009, i turisti italiani predominino nettamente rispetto a quelli stranieri. Questo avviene in quasi tutti i borghi minori, dove il turismo di massa straniero tocca solo di passaggio o comunque marginalmente la destinazione. Quest’anno un nuovo fenomeno però si è manifestato in città. Uno dei due hotel cittadini ha spinto moltissimo sull’Olanda a livello di promozione, facendo accordi con alcuni operatori turistici, spingendo Monselice come destinazione del viaggio per via della locazione come punto strategico: sia con la formula fly and drive, visto che si trova all’uscita di un casello autostradale della A13 e rende così facilmente accessibili mete come Padova, Venezia, Verona, Vicenza, Ferrara e Bologna; che per l’utilizzo del treno che rende le stesse destinazioni davvero

comodissime poiché si trova sulla linea Bologna-Venezia, che abbatte decisamente tutte le distanze. Questa struttura ha decisamente percepito dove spingere, facendo pacchetti convenienti per la clientela che trova tutte le destinazioni facilmente raggiungibili risparmiando moltissimo rispetto a soggiorni nella zona termale di Abano o in una delle città sopra menzionate. Come già detto però non può essere un solo attore ad occuparsi di tutto questo, anche tutti gli altri ed il Comune stesso dovrebbero muoversi in tale direzione, puntando su mercati nuovi che potrebbero prediligere una cittadina medievale ai grandi centri già saturi.

E’ interessante pertanto esaminare il potenziale turistico della città e tutte le tipologie di turismo ipoteticamente presenti che potrebbero attrarre i diversi target.

2.4 Le tipologie di turismo presenti

I cambiamenti e le evoluzioni del comportamento dei consumatori, cui abbiamo accennato in precedenza, hanno comportato la necessità di adeguare l’offerta turistica ad esigenze ed aspettative varie ed articolate. Un’offerta indifferenziata è stata via via sostituita da specifiche offerte “di nicchia”, connesse alla tipologia della località, alle caratteristiche del territorio ed alle motivazioni dei turisti.

Di seguito si riporta un quadro sintetico dei principali segmenti turistici che caratterizzano la destinazione, esamineremo pertanto il turismo culturale, religioso, naturalistico e rurale. Non toccheremo quello enogastronomico, termale e congressuale, visto che la toccano solo in modo marginale, senza coinvolgerla particolarmente.

2.4.1. Il turismo culturale

Il concetto stesso di “turismo culturale” appare di difficile definizione. In effetti quando si parla di viaggiatori mossi da motivazioni di carattere culturale non si fa esclusivo riferimento a tutti gli appassionati d’arte, storia, mostre ed eventi

il folcklore di un territorio, la sua enogastronomia e l’artigianato e ad avvicinarsi alla “cultura locale”. A testimonianza di questa complessità ed articolazione del concetto di turismo culturale è l’interesse, accanto a quello tradizionalmente indirizzato alle grandi città d’arte, verso i piccoli centri, molti dei quali hanno trovato nel turismo culturale una risorsa che ha, almeno in parte, posto rimedio alla crisi delle attività tradizionali e che è meno soggetta alla stagionalizzazione dei flussi, garantendo quindi un’attività continuativa durante l’intero anno, al contrario ad esempio del turismo balneare o termale che è soggetto a stagionalità abbastanza determinate.

A Monselice questo tipo di turismo scaturisce da due poli museali: il Museo civico di San Paolo e la Società Rocca srl. Il primo gestisce il Museo archeologico e civico cittadino e tutte le mostre e gli eventi ad esso correlati; mentre il secondo gestisce le principali attrazioni cittadine ovvero il Castello Cini, l’Antiquarium Longobardo ed il Mastio Federiciano e costituisce il maggior polo di attrazione di Monselice. Grazie alla Società abbiamo anche un’importante strumento di valutazione dei flussi di tali attrazioni.

Nel documento Lo sviluppo del turismo a Monselice (pagine 40-45)

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