y′(t) = t− y2,
y(0) = 0 , (6.3.0.27)
ha una soluzione (globale) in t∈ [0, +∞).
6.4 Esercizi sui sistema di
biomatemat-ica.
Le equazioni di Lotka - Volterra si possano scrivere come segue: dx dt = (A− By)x, (6.4.0.28) dy dt = (Cx− D)y dove
y, ´e la popolazione della specie predatore; x, ´e la popolazione della specie preda;
t, ´e il tempo;
A, B, C, D , sono i parametri positivi di interazione tra le specie. Problema 6.4.0.1. Sia A = B = C = D = 1 nel sistema di Lotka -Volterra. Se I ⊆ R ´e un intervallo aperto con 0 ∈ I e
117
´e una soluzione del problema di Cauchy dx
dt = (1− y)x, dy
dt = (x− 1)y (6.4.0.29)
x(0) = 1/2, y(0) = 1/2
allora la traiettoria rimane sempre nel primo quadrante. Suggerimento. Vedere che ogni traiettoria
(x(t), y(t)) che ´e soluzione del sistema
dx
dt = (1− y)x, dy
dt = (x− 1)y (6.4.0.30)
x(0) = x0, y(0) = y0
con punto di partenza
(x0, y0)∈ U = {(x, y) ∈ R2, 0 < x, 0 < y} rimane sempre in U. Infatti, se t1 ´e tale che
(x(t1), y(t1))
´e sulla frontiera, possiamo supporre per esempio x(t1) = 0, 0 < y(t1) = y∗. Adesso possiamo usare il fatto che
e
x(t) = 0, ey(t) = Ce−t ´e una soluzione del
dx
dt = (1− y)x, dy
dt = (x− 1)y (6.4.0.31)
Le due soluzioni
(x(t), y(t)), (ex(t), ey(t))
sono due soluzioni del problema di Cauchy (6.4.0.31), ovviamente questo ´e assurdo perche il Teorema di Cauchy afferma che la soluzione ´e unica. La contradizione dimostra che la curva (x(t), y(t)) rimane semptre nel I quadrante.
Problema 6.4.0.2. (modello Rosenzweig - Macarthur) Vedere se il problema di Cauchy u′1(t) = u1(1− u1)− 1 + uu1u2 1 (6.4.0.32) u′2(t) =−u2 u1u2 1 + u1. con dati inziali
u1(0) = 1/10, u2(0) = 1/10 rimane sempre nel I quadrante.
Problema 6.4.0.3. (modello Rosenzweig - Macarthur) Vedere se il problema di Cauchy u′1(t) = u1(1− u1)− 1 + uu1u2 1 (6.4.0.33) u′2(t) =−u2+ u1u2 1 + u1 . con dati inziali
u1(0) = 1/10, u2(0) = 1/10
rimane sempre nel I quadrante ed esiste costant C > 0 tale che u1(t) + u2(t)≤ C.
Suggerimento. Suppogniamo che per ogni C > 0 la traiettoria interseca il segmento aperto
119
cio´e esiste (il primo) t1 tale che
u1(t1) + u2(t1) = C, u1′(t1) > 0, u′2(t1) > 0. (6.4.0.34) Prendendo la somma delle equazioni in (6.4.0.35), si orriene
u′1(t1)+u′2(t1) = u1(t1)(1−u1(t1))−u2(t1) = u1(t1)(1−u1(t1))−C+u1(t1). Ponendo
G(u) = u(2− u) si vede che la funzione ´e limitata superiormente
G(u)≤ G(1) = 1. Se C > 1 otteniamo
u′1(t1) + u′2(t1) < 1− C < 0 e questo ´e in contradizione con (6.4.0.34).
Problema 6.4.0.4. (modello Rosenzweig - Macarthur) Vedere se il problema di Cauchy u′1(t) = u1(1− u1)− u1u2 1 + u1 (6.4.0.35) u′ 2(t) =−u2+ u1u2 1 + u1 . con dati inziali
u1(0) = 1/10, u2(0) = 1/10 ha soluzione globale?
Problema 6.4.0.5. Sia A = B = C = D = 1 nel sistema di Lotka -Volterra. Vedere se il problema di Cauchy
dx dt = (1− y)x, dy dt = (x− 1)y (6.4.0.36) x(0) = 1/2, y(0) = 1/2 ha una soluzione x(t), y(t)∈ C([0, ∞)) ∩ C1((0,∞)) globale ?
Chapter 7
Equazioni lineari
7.1 Equazione lineare omogenea a
coefi-cienti costanti
Si consideri l’equazione lineare omogenea
z(n)(x) + a1z(n−1)(x) +· · · + anz(x) = 0 (7.1.0.1) dove aj sono costanti.
Per trovare tutte le soluzioni si devono trovare le radici dell’equazione caratteristica associata:
λn+ a1· λn−1+ a2· λn−2+· · · + an−1· λ + an = 0. (7.1.0.2) Lemma 7.1.0.1. Se le radici λj di (7.1.0.2) sono tutte distinte, allora tutte le soluzioni del problema omogeneo (7.1.0.1) sono della forma:
z(t) =
n
X
j=1
Cjeλj·x, dove Cj sono costanti.
Se il polinomio caratteristico
Pn(λ) = λn+ a1 · λn−1+ a2· λn−2+· · · + an−1· λ + an
ha coefficienti reali ed ha solo radici reali, allora si puo fare la decom-posizione Pn(λ) = (λ− λ1)m1 · · · (λ − λk)mk, (7.1.0.3) dove λ1 < λ2 <· · · < λk e m1+ m2+· · · + mk = n.
La fattorizzazione (7.1.0.3) permette a dire che la molteplicita di λ1 e m1 e la molteplicita di ogni radice λj ´e mj per j = 1,· · · , k.
Lemma 7.1.0.2. Se l’equazione caratterisitica (7.1.0.2) ha radice reale λ1
con molteplicita‘ m1 , allora (7.1.0.1) ha soluzioni
eλ1x, xeλ1x
· · · xm1−1eλ1x
Lemma 7.1.0.3. Se le radici
λ1 < λ2 <· · · < λk
di (7.1.0.2) sono tali che λj ha molteplicit´a mj per j = 1,· · · , k, allora tutte le soluzioni del problema omogeneo (7.1.0.1) sono della forma:
z(x) = C1,0eλ1·x+ C1,1 x eλ1·x+· · · + C1,m1−1 xm1−1 eλ1·x+ +C2,0eλ2·x+ C2,1 x eλ2·x+· · · + C2,m2−1 xm2−1 eλ2·x+ +· · · + +Ck,0eλk·x+ Ck,1 x eλk·x+· · · + Ck,mk−1 xmk−1 eλk·x= k X j=1 mXj−1 ℓj=0 Cℓj,j xℓj eλj·x, dove Cℓj,j sono costanti.
123
Problema 7.1.0.1. Trovare le soluzioni dell’equazione z(3)− z′+ 2z = 0
Soluzione. L’equazione caratteristica ´e λ3− λ + 2 = 0. Abbiamo l’identita
λ3− λ + 2 = (λ − 1)2(λ + 2). Le radici della equazione caratterisitica sono
1, 2
con milteplicita 2 e 1. Applicando Lemma 7.1.0.3 si trova che le soluzioni sono combinazioni lineari di
et, tet, e2t cioe
z(t) = C1,0et+ C1,1tet+ C2e2t.
In generale il polinomio puo avere k soluzioni reali λ1,· · · , λk
ed s soluzioni complessi
µ1, µ2,· · · , µs.
Se il polinomio Pn(λ) ha coefficienti reali e µ ´e una sua radice comp-lessa, allora µ ´e anche sua radice. Cosi deduciamo che s ´e pari, s = 2p, p naturale e possiamo ragruppare tutte le radici complessi come segue
µ1, µ1, µ2, µ2,· · · , µp, µp.
La fattorizzazione (7.1.0.3) puo avere una forma piu generale: Pn(λ) = (λ− λ1)m1
· · · (λ − λk)mkQ(λ), (7.1.0.4) dove
Q(λ) = (λ− µ1)q1(λ− µ1)q1
· · · (λ − µp)qp(λ− µp)qp
Lemma 7.1.0.4. Se
µ1 = α1+ iβ1, µ1 = α1− iβ1
hanno molteplicit´a 1 allora due soluzioni di (7.1.0.1) sono eα1xcos(β1x), eα1xsin(β1x)
Problema 7.1.0.2. Trovare le soluzioni dell’equazione z(3)− z(2) + z′− z = 0
Soluzione. L’equazione caratteristica ´e λ3− λ2+ λ− 1 = 0. Abbiamo l’identita
λ3− λ2+ λ− 1 = (λ − 1)(λ1+ 1). Le radici sono
1, i,−i Le soluzioni sono combinazioni lineari di
et, cos t, sin t cioe
z(t) = C1et+ C2cos t + C3sin t.
Lemma 7.1.0.5. Se l’equazione caratterisitica (7.1.0.2) ha radice com-plessa
µ1 = α1 + iβ1
con molteplicita‘ q1 , allora soluzioni di (7.1.0.1) sono le combinazioni lineari di
eα1xcos(β1x) xeα1xcos(β1x) x2eα1xcos(β1x) · · · xq1−1eα1xcos(β1x) eα1xsin(β1x) xeα1xsin(β1x) x2eα1xsin(β1x) · · · xq1−1eα1xsin(β1x)
125
Lemma 7.1.0.6. Se l’equazione caratterisitica (7.1.0.2) ha k radici reali
λ1,· · · , λk
ed 2p soluzioni complessi
µ1, µ1,· · · , µp, µp, allora tutti soluzioni di (7.1.0.1) sono
z(x) = zλ1(x) + zλ2(x) +· · · + zλk(x)(x)+ +zµ1(x) + zµ2(x) +· · · + zµp(x), dove
zλ1, zλ2,· · · , zλk
sono le soluzioni costruiti in Lemma 7.1.0.2, mentre zµ1(x), zµ2,· · · , zµp
sono le soluzioni costruiti in Lemma 7.1.0.5.
Problema 7.1.0.3. Trovare le soluzioni dell’equazione y(4)− 4y(3)+ 7y′′− 6y′+ 2 = 0 Suggerimento. L’equazione caratteristica ´e
λ4− 4λ3+ 7λ2− 6λ + 2 = 0. Abbiamo l’identita
λ4− 4λ3+ 7λ2− 6λ + 2 = (λ − 1)2((λ− 1)2+ 1). Le soluzioni sono combinazioni lineari di
7.1.1 Il metodo delle variazioni delle costanti per
equazioni a coefficienti costanti di ordine n
Si consideri l’equazione lineare non - omogeneay(n)(t) + a1y(n−1)(t) +· · · + any(t) = f (t) (7.1.1.5) dove aj sono costanti reali.
Nella sezione 7.1 abbiamo studiato le soluzioni del problema omo-geneo (7.1.0.1). partendo delle soluzioni dell’equazione caratteristica
λn+ a1λn−1+· · · + an = 0. (7.1.1.6) Possiamo trovare soluzioni del problema omogeneo.
In alcuni casi si puo trovare un metodo piu’ veloce per costruire una soluzione.
Il caso f (t) = Pm(t). Sia:
f (t) = Pm(t),
dove Pm(t) ´e un polinomio di grado m. In questo caso si cerca una soluzione particolare del tipo
u(t) = Qm(t),
dove Qm(t) ´e un polinomio formale di grado m. Se λ = 0 ´e una soluzione dell’equazione caratteristica di molteplicit´a r, allora si deve cercare una soluzione del tipo:
u(t) = trPm(t).
Il caso f (t) = A.eαt. Sia:
f (t) = A· eαt
dove A ´e una costante data. Se α non ´e una radice dell’equazione omogenea associata, si cerca una soluzione particolare del tipo:
Il metodo delle variazioni delle costanti per equazioni lineari 127
dove B ´e una costante da determinare. Nel caso α sia radice dell’equazione caratteristica di molteplicit´a r si cerca una soluzione del tipo:
u(t) = tr· B · eαt. Il caso f (t) = Pm(t).eαt.
Sia:
f (t) = Pm(t)· eαt
dove Pm(t) ´e un polinomio di grado m. Se α non ´e una radice dell’equazione omogenea associata, si cerca una soluzione particolare del tipo:
u(t) = Qm(t)· eαt
dove Qm´e un polinomio di grado m. Nel caso α sia radice di molteplicit´a r si cerca una soluzione del tipo:
u(t) = tr· Qm(t)· eαt
Il caso f (t) = Pm(t) cos(βt)eαt+ Qm(t) sin(βt)eαt
Se f possiede una delle seguenti espressioni:
f (x) = Pm(t) cos(βt)eαt+ Qm(t) sin(βt)eαt,
dove Pm(t) e Qm(t) sono polinomi di grado m, allora se α+iβ non ´e una radice dell’equazione caratteristica si cerca una soluzione particolare del tipo:
u(t) = Rm(t) cos(βt)eαt+ Sm(t) sin(βt)eαt
dove Rm(t) e Sm(t) sono polinomi di grado m da determinare. Nel caso α + iβ sia radice di molteplicit´a r si cerca una soluzione del tipo: