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A.F.O ambiti funzionali omogenei

CAPITOLO III – CAPANNONE EX MONTECATIN

4.6 A.F.O ambiti funzionali omogenei

4.6.1 Accessi

Le porte di accesso di ogni unità ambientale devono essere facilmente manovrabili, di tipo e luce netta tali da consentire un agevole transito anche da parte di persona su sedia a ruote (luce minima di 1,50 m con una delle ante di almeno 85 cm); il vano della porta e gli spazi antistanti e retrostanti devono essere complanari.

Occorre dimensionare adeguatamente gli spazi antistanti e retrostanti, con riferimento alle manovre da effettuare con la sedi a ruote, anche in rapporto al tipo di apertura.

Sono ammessi dislivelli in corrispondenza del vano della porta di accesso di una unità immobiliare, ovvero negli interventi di ristrutturazione, purchè questi siano contenuti e tali comunque da non ostacolare il transito di una persona su sedi a ruote.

Per dimensioni, posizionamento e manovrabilità la porta deve essere tale da consentire una agevole apertura della/ e ante da entrambi i lati di utilizzo; sono consigliabili porte scorrevoli o con anta a libro, mentre devono essere evitate le porte girevoli, a ritorno automatico non

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ritardato e quelle vetrate se non fornite di accorgimenti per la sicurezza. Le porte vetrate devono essere facilmente individuabili mediante l’apposizione di opportuni segnali.

Sono da preferire maniglie del tipo a leva opportunamente curvate e arrotondate.

4.6.2 Collegamenti orizzontali

Corridoi e Passaggi

Negli edifici pubblici i corridoi rappresentano una zona di incontro e di scambio e devono quindi presentare zone luminose idonee alla sosta. I corridoi e passaggi devono presentare andamento quanto più possibile continuo e con variazioni di direzione ben evidenziate, non devono essere superate mediante rampe.

La larghezza del corridoi e del passaggio deve essere tale da garantire il facile accesso alle unità ambientali da esso servite, quindi non inferiore a 150 cm per consentire l’inversione di direzione a una persona su sedia a rotelle e non inferiore a 180 cm per permettere il passaggio contemporaneo di due carrozzelle.

Per quanto concerne i pavimenti questi devono essere di norma orizzontali e complanari tra loro e realizzati con materiale antisdrucciolevole ed opaco; eventuali differenze di livello devono essere contenute ovvero superate tramite rampe con pendenza adeguata in modo da non costituire ostacolo al transito di una persona su sedia a ruote.

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tali da non costituire ostacolo o pericolo rispetto a ruote, bastoni di sostegno, ecc. , gli zerbini devono essere incassati e le guide solidamente ancorate.

Deve inoltre essere prevista una chiara individuazione dei percorsi, eventualmente mediante una adeguata differenziazione di materiale e di colore delle pavimentazioni

Piattaforma di Distribuzione

Il corridoio comune posto in corrispondenza di un percorso verticale (quale scala, rampa,

ascensore, servoscala, piattaforma elevatrice) deve prevedere una piattaforma di distribuzione come vano di ingresso o piano di arrivo dei collegamenti verticali, dalla quale sia possibile accedere ai vari ambienti, esclusi i locali

tecnici, solo tramite percorsi orizzontali.

Le caratteristiche principali di una piattaforma sono:

- la superficie che deve essere almeno di 6 mq con lato minore non inferiore a 2 m

- la sua ubicazione va prevista in zona sicura, evitando che dalla stessa si possa involontariamente imboccare il vano scala

- ogni piattaforma deve essere dotata di opportuna segnaletica indicante i percorsi e gli ambienti raggiungibili.

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4.6.3 Collegamenti verticali

Scale

Le scale devono presentare un andamento regolare ed omogeneo per tutto il loro sviluppo, ove questo risulti possibile è necessario mediante ogni variazione del loro andamento per mezzo ripiani di adeguate dimensioni; la scala infatti rappresenta la maggiore barriera architettonica per le persone con difficoltà nell’uso degli arti inferiori. Per ogni rampa di scale i gradini devono avere la stessa alzata e pedata, le rampe devono contenere possibilmente lo stesso numero di gradini (non più di 10 – 12), caratterizzati da un corretto rapporto tra alzata ( massimo 16 cm) e pedata ( minimo 30 cm).

Figura 27 – Riferimenti dimensionali ed ingombri per una scala

I gradini delle scale devono avere una pedata antisdrucciolevole a pianta preferibilmente rettangolare e con un profilo continuo a spigoli arrotondati. Le scale devono essere dotate di parapetto atto a costituire difesa verso il vuoto e di corrimano. I corrimano devono essere di facile prendibilità e realizzati con materiale resistente e non tagliente.

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Le scale comuni e quelle degli edifici aperti al pubblico devono avere i seguenti ulteriori requisiti:

1 . la larghezza delle rampe e dei pianerottoli deve permetter il passaggio contemporaneo di due persone ed il passaggio orizzontale di una barella con inclinazione massima del 15% lungo l’asse longitudinale;

2. la larghezza delle rampe deve essere contenuta; in caso contrario si deve interrompere con un ripiano in grado di arrestare la caduta di un corpo umano;

3. il corrimano deve essere installato su entrambi i lati

4. in caso di utenza prevalente di bambini si deve prevedere un secondo corrimano ad altezza proporzionata;

5. è preferibile una illuminazione naturale laterale, si deve dotare la scala di illuminazione artificiale anche essa laterale con comando individuale al buio e disposto su ogni pianerottolo;

6. le rampe di scale devono essere facilmente percepibili, anche per i non vedenti

7. le porte con copertura verso la scala devono avere uno spazio antistante di adeguata profondità

Ascensore

L’ascensore deve avere una cabina di dimensioni minime tali da permetterne l’uso da parte di una persona su sedia a rotelle: 137 cm di larghezza e 150 cm di lunghezza e la porta a scorrimento automatico deve avere una luce minima netta di 90 cm

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l’installazione di cabine di dimensioni superiori, sono consentite le seguenti dimensioni:

• cabina profonda 120 cm e larga 80 cm

• porta di luce minima 75 cm, posta sul lato corto

• piattaforma 140 x 140 cm

Le porte di cabina e di piano devono essere del tipo automatico e di dimensioni tali da permettere l’accesso alla sedi a ruote; il sistema di apertura delle porte deve essere dotato di idoneo meccanismo (come cellula fotoelettrica, costole mobili) per l’arresto e l’inversione della chiusura in caso di ostruzione del vano porta.

I tempi di apertura e chiusura delle porte devono assicurare un agevole e comodo accesso alla persona su sedia a ruote ( 8 sec almeno di apertura e di 4 sec almeno per la chiusura delle porte).

Lo stazionamento della cabina ai piani di fermata deve avvenire con porte chiuse; l’arresto ai piani deve avvenire con autolivellamento con tolleranza massima di +/- 2 cm. La bottoniera di comando interna ed esterna deve avere il comando più alto a una altezza adeguata alla persona su sedia a rotelle, quella interna deve essere posta su una parete laterale ad una distanza di almeno 35 cm dalla porta della cabina. La bottoniera deve essere idonea ad un uso agevole da parte dei non vedenti e per questo occorre che i pulsanti di comando prevedano la numerazione in rilievo e le scritte con traduzione in Braille: in adiacenza alla bottoniera esterna deve essere posta una placca di riconoscimento del piano in caratteri Braille. Nell’interno della cabina devono essere posti un citofono, un campanello d’allarme, un segnale luminoso che

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confermi l’avvenuta ricezione all’esterno della chiamata d’allarme, una luce di emergenza con autonomia mina di tre ore. Si deve prevedere la segnalazione ogni eventuale stato di allarme.

Il ripiano di fermata, anteriormente alla porta della cabina, deve avere una profondità tale da contenere una sedi a ruote e consentirne le manovre necessarie all’accesso. Deve essere garantito un arresto ai piani che renda complanare il pavimento della cabina con quello del pianerottolo. Deve essere prevista la segnalazione sonora dell’arrivo al piano ed un dispositivo luminoso per segnalare ogni eventuale stato di allarme.

4.6.4 Servizi igienici

Nei servizi igienici devono essere garantite , con opportuni accorgimenti spaziali, le manovre di una sedia a ruote necessarie per l’utilizzazione degli apparecchi sanitari (le dimensioni minime sono 180 x 180 cm); almeno uno dei servizi igienici deve essere accessibile mediante un percorso continuo, orizzontale e deve avere una porta di luce minima di 85 cm apribile sempre verso l’esterno.

In particolare bisogna garantire:

1. lo spazio necessario per l’accostamento laterale della sedia a ruote alla tazza e, ove presenti, al bidet, alla doccia, alla vasca da bagno ; la tazza deve posizionarsi nella parete opposta all’accesso e per un’agevole appiglio, sulla parete laterale devono posizionarsi dei corrimano orizzontali e verticali opportunamente fissati al pavimento ed al soffitto realizzati da tubi di acciaio da 1 pollice, rivestito e verniciato con

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materiale plastico antiusura.

2. lo spazio necessario per l’accostamento frontale della sedia a rotelle al lavabo, che deve essere del tipo a mensola;

3. la dotazione di un campanello elettrico di emergenza, del tipo a cordone, posto in prossimità della tazza e della vasca, con suoneria ubicata in luogo appropriato al fine di consentire l’immediata percezione dell’eventuale richiesta di soccorso.

E’ opportuno dare preferenza a rubinetti con manovra a leva e, ove prevista , con erogazione dell’acqua calda regolabile mediante miscelatori termostatici; il comando deve avere preferibilmente le tubazioni di adduzione e di scarico poste sotto traccia, così da evitare ogni genere di ingombro sotto il lavabo.

PROSPETTO−VISTA LATERALE VASO

PROSPETTO−VISTA LATERALE LAVABO SCHEMA BAGNO DISABILI

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4.6.5 Balconi e terrazze

La soglia interposta tra balcone o terrazza ed ambiente interno non deve presentare un dislivello tale da costituire ostacolo al transito di una persona su sedia a ruote. E’ vietato l’uso di porte finestre con traversa orizzontale a pavimento di altezza tale da impedire il moto della sedi a ruote.

Almeno una porzione di balcone o terrazza, prossima alla porta- finestra, deve avere una profondità tale da consentire la manovra di rotazione della sedia a ruote. Ove possibile si deve dare preferenza a parapetti che consentano la visuale anche alla persona seduta, garantendo contemporaneamente i requisiti di sicurezza e protezione delle cadute verso l’esterno.

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