La somma algebrica dell’expansion demand e della replacement demand dà luogo ai fabbisogni pre-visti per il periodo 2021-2025 che ammonteranno complessivamente a circa 3 milioni e 550mila unità nello scenario A e ad oltre 3 milioni e 900mila unità nello scenario B.
In quest’ultimo scenario i dipendenti privati copriranno più della metà del fabbisogno e gli indipen-denti più di un quarto del totale; nello scenario A, invece, cresce il peso relativo del comparto pubbli-co (dal 19% al 21%).
Quasi l’80% della domanda di occupati sarà espressa dai settori dei servizi, con un fabbisogno stima-to di 2,8-3 milioni di unità tra il 2021 e il 2025, mentre la richiesta dell’industria ammonterà a 661-726 mila occupati, che andranno a sostituire personale in uscita dal mercato del lavoro in una quota compresa tra l’82% e il 90% a seconda dello scenario.
Dall’analisi delle filiere in base ai valori assoluti dei fabbisogni, che quindi tiene conto del contributo della replacement e dell’entità dei settori stessi, si stima per “commercio e turismo” una domanda di occupati compresa tra 568mila e 698mila unità. È importante sottolineare, che oltre la metà di que-sto fabbisogno sarà determinato dalla necessità di turnover dei lavoratori del solo commercio. Questa filiera è stata quella che ha subito lo shock di domanda più forte nel 2020 a seguito della limi-tazione negli spostamenti durante la pandemia, che ha quindi ridotto i consumi delle famiglie. Anco-ra si presenta uno scenario incerto sui tempi di recupero di questi settori, che certamente dipende-ranno dalla creazione di condizioni favorevoli per la ripresa delle attività in sicurezza.
Il fabbisogno previsto per la filiera “finanza e consulenza” dipenderà quasi esclusivamente dall’andamento dei servizi avanzati di supporto alle imprese, per cui si stima una richiesta di 434-470mila occupati nei prossimi 5 anni (il dettaglio dei dati settoriali è disponibile nell’allegato statisti-co in appendice), mentre per i servizi finanziari è prevista una statisti-contrazione dello stock. L’incremento della domanda di servizi avanzati sarà legato all’esigenza di consulenza per le imprese su temi speci-fici in profonda e continua evoluzione, come quelli tecnologici, ma anche sui temi della green eco-nomy per poter sfruttare appieno le opportunità che saranno offerte negli ambiti della transizione digitale e verde.
Le altre filiere che esprimeranno ampi fabbisogni occupazionali sono “salute” (circa mezzo milione di opportunità previste in cinque anni), “formazione e cultura” (453-492mila i lavoratori di cui ci sarà bisogno soprattutto nell’ambito della formazione) e gli “altri servizi pubblici e privati” (477-512mila unità).
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Si sottolinea che nella filiera della “salute” sono compresi le industrie ottiche e medicali e la farma-ceutica, per cui si prevede nel medio periodo un incremento rilevante della domanda finale che por-terà ad un significativo aumento della produzione e delle importazioni.
Molto più contenuto appare il fabbisogno occupazionale previsto per la maggior parte delle filiere manifatturiere.
TABELLA 7–FABBISOGNI OCCUPAZIONALI PREVISTI NEL PERIODO 2021-2025 PER COMPONENTE E FILIERA SETTORIALE
Fabbisogni 2021-2025 (v.a.)* scenario A scenario B TOTALE 3.549.100 3.902.800 di cui: Indipendenti 1.106.000 1.053.000 Dipendenti privati 1.701.900 2.108.500 Dipendenti pubblici 741.300 741.300 di cui: Agricoltura 109.800 129.600 Industria 661.400 726.100 Servizi 2.778.000 3.047.100 di cui: Agroalimentare 178.300 202.100 Moda 1.500 18.000 Legno e arredo 10.500 14.900 Meccatronica e robotica 172.800 184.200 Informatica e telecomunicazioni 122.800 137.100 Salute 490.200 500.600 Formazione e cultura 452.900 492.000 Finanza e consulenza 501.200 542.900 Commercio e turismo 568.400 698.400 Mobilità e logistica 188.400 189.000 Costruzioni e infrastrutture 192.000 210.300 Altri servizi pubblici e privati 477.300 512.200 Altre filiere industriali 192.800 201.100
*Valori assoluti arrotondati alle centinaia. I totali possono non coincidere con la somma dei singoli valori.
Come già sottolineato, le tendenze demografiche potranno incidere in modo sostanziale sulle attività economiche legate all’aumento della speranza di vita. Tra queste si hanno non solo i servizi di assi-stenza a lungo termine come i servizi per la salute e le residenze per anziani, ma soprattutto l’economia che si sposta sui consumi degli over-65 (i cosiddetti “silver”).
Il tema definito dalla Commissione Europea come silver economy parte dall’idea che il futuro demo-grafico dell’Europa e la crescente incidenza delle fasce di età più avanzata possa rappresentare uno stimolo importante per la creazione di nuovi mercati di beni e servizi negli ambiti più svariati. Si pre-vede una domanda in crescita per i servizi culturali e ricreativi, viaggi e turismo, alimentazione e eno-gastronomia, servizi bancari e assicurativi e servizi immobiliari (European Commission, 2018).
Anche l’Istat sottolinea che la questione demografica sta cambiando progressivamente tutti gli asset-ti della società. L’invecchiamento della forza lavoro, la sanità e l’assistenza, i consumi, gli invesasset-timen- investimen-ti, la produzione di beni e servizi costituiscono alcuni dei principali ambiti che necessariamente an-dranno ripensati e riorganizzati per adattarli alla nuova struttura della popolazione che si sta confor-mando (Istat, 2020).
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Viene di seguito proposto un approfondimento settoriale che esamina le principali figure professio-nali che saranno maggiormente richieste dalle filiere per effetto del turnover e dell’espansione nel prossimo quinquennio.
Commercio e turismo
A seconda dello scenario, tra il 38% e il 58% del fabbisogno della filiera - che comprende commercio, turismo e ristorazione - sarà costituito da lavoratori dipendenti e il resto da indipendenti, che quindi potranno arrivare al 62% del totale.
TABELLA 8–FABBISOGNI DELLA FILIERA COMMERCIO E TURISMO PER GRUPPI PROFESSIONALI*– SCENARI A E B
Fabbisogni 2021-2025
scenario A scenario B
Commercio e turismo 568.400 698.400
1. Dirigenti 13.100 13.000
131 - Responsabili di piccole aziende
2. Professioni specializzate 15.600 17.600
231 - Specialisti nelle scienze della vita
251 - Specialisti delle scienze gestionali, commerciali e bancarie
211 - Specialisti in scienze matematiche, informatiche, chimiche, fisiche e naturali
3. Professioni tecniche 83.800 74.600
334 - Tecnici della distribuzione commerciale e professioni assimilate
333 - Tecnici dei rapporti con i mercati
331 - Tecnici dell’organizzazione e dell’amministrazione delle attività produttive
341 - Professioni tecniche delle attività turistiche, ricettive e assimilate
4. Professioni impiegatizie 27.700 44.700
411 - Impiegati addetti alla segreteria e agli affari generali
422 - Impiegati addetti all'accoglienza e all'informazione della clientela
431 - Impiegati addetti alla gestione amministrativa della logistica
5. Professioni commerciali e dei servizi 353.100 451.200
522 - Addetti nelle attività di ristorazione
512 - Addetti alle vendite
511 - Esercenti delle vendite
6. Operai specializzati e artigiani 26.200 33.600
623 - Meccanici artigianali, montatori, riparatori e manutentori di macchine
fisse e mobili
651 - Artigiani e operai specializzati delle lavorazioni alimentari
7. Conduttori di impianti 4.600 7.600
8. Professioni non qualificate 44.300 56.200
814 - Personale non qualificato nei servizi di pulizia
813 - Personale non qualificato addetto allo spostamento e alla consegna
merci
*Sono riportate le prime professioni per gruppo professionale per fabbisogno nel quinquennio.
Tra le professioni con i più ampi fabbisogni nel quinquennio emergono soprattutto le professioni qualificate nelle attività commerciali e dei servizi, in particolare addetti nelle attività di ristorazione (che saranno caratterizzati da tassi di fabbisogno sopra la media) e addetti alle vendite. Seguono a distanza i tecnici della distribuzione commerciale e professioni assimilate.
In particolare, si stima il più elevato tasso di fabbisogno per gli specialisti in scienze matematiche e informatiche (che includono progettisti di siti web e applicazioni multimediali), che probabilmente
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saranno richiesti per adeguare i servizi turistici in campo digitale, beneficiando delle risorse pro-grammate a livello nazionale ed europeo.
Il turismo è stato uno dei settori più gravemente colpiti dagli effetti della pandemia e viene individua-to tra quelli con priorità di intervenindividua-to, in quanindividua-to saranno essenziali ambiziose strategie di sviluppo delle competenze e riqualificazione.
Infatti, le competenze verdi potranno sostenere la ripresa del settore promuovendo un’offerta turi-stica più sostenibile. Saranno fondamentali anche in questo settore le competenze inerenti al riciclo e alla gestione dei rifiuti, nonché le e-skill per una transizione verso servizi innovativi e digitalizzati. Per incentivare il turismo sostenibile, la Legge di Bilancio 2021 prevede l’istituzione di un fondo spe-rimentale, presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, con una dotazione di un milione di euro per ciascuno degli anni 2021 e 2022, per la formazione turistica esperienziale, dedicata alle regioni del Mezzogiorno e la ripartizione sarà vincolata all’organizzazione di corsi di formazione organizzati sulla base della vocazione turistica del proprio territorio.
Finanza e consulenza
La filiera “finanza e consulenza” esprimerà nel periodo considerato un fabbisogno caratterizzato da un tasso medio annuo tra il 3,7% e il 4%, nettamente superiore alla media dell’economia del 3-3,3%. I lavoratori dipendenti potranno rappresentare una quota tra il 38% e il 50% del fabbisogno, mentre gli indipendenti potranno arrivare al 62% del totale.
TABELLA 9–FABBISOGNI DELLA FILIERA FINANZA E CONSULENZA PER GRUPPI PROFESSIONALI*– SCENARI A E B
Fabbisogni 2021-2025
scenario A scenario B
Finanza e consulenza 501.200 542.900
1. Dirigenti 3.000 3.400
131 - Responsabili di piccole aziende
2. Professioni specializzate 206.400 207.000
251 - Specialisti delle scienze gestionali, commerciali e bancarie
221 - Ingegneri e professioni assimilate
252 - Specialisti in scienze giuridiche
222 - Architetti, urbanisti e specialisti del recupero e della conservazione del
territorio
253 - Specialisti in scienze sociali
3. Professioni tecniche 183.500 189.300
333 - Tecnici dei rapporti con i mercati
331 - Tecnici dell’organizzazione e dell’amministrazione
delle attività produttive
332 - Tecnici delle attività finanziarie e assicurative
313 - Tecnici in campo ingegneristico
312 - Tecnici informatici, telematici e delle telecomunicazioni
4. Professioni impiegatizie 75.100 101.900
411 - Impiegati addetti alla segreteria e agli affari generali
5. Professioni commerciali e dei servizi 11.400 14.100
513 - Altre professioni qualificate nelle attività commerciali
6. Operai specializzati e artigiani 7.100 8.500
7. Conduttori di impianti 4.400 5.700
8. Professioni non qualificate 10.400 13.100
814 - Personale non qualificato nei servizi di pulizia
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La domanda della filiera sarà concentrata per oltre il 70% tra le figure specialistiche e quelle tecniche. Tra le professioni che saranno maggiormente richieste nel quinquennio risultano gli specialisti in scienze gestionali, commerciali e bancarie (tra cui i project manager), i tecnici dei rapporti con i mer-cati (ad es. tecnici del marketing e della pubblicità), gli ingegneri (la filiera assorbe oltre la metà del totale di queste figure), i tecnici dell’organizzazione e dell’amministrazione delle attività produttive con stime del tasso di fabbisogno sopra la media. Seguono gli specialisti in scienze giuridiche, i tecnici delle attività finanziarie e assicurative, gli architetti e i tecnici in campo ingegneristico.
Queste professioni saranno ampiamente richieste dalle società di consulenza per rispondere alle esi-genze delle imprese nel campo della digitalizzazione e dell’innovazione dei processi per agevolare le transizioni digitale e green.
Salute
Si stima che la “salute” farà registrare tra il 2021 e il 2025, non solo un’ampia richiesta di lavoratori, ma anche un tasso medio annuo di fabbisogno occupazionale tra i più elevati tra le filiere (4,3-4,4%). La componente pubblica richiederà il 41-42% del fabbisogno, a seconda dello scenario, il 45- 48%, sa-rà costituito da lavoratori dipendenti, e il rimanente 10-14% dagli indipendenti.
TABELLA 10–FABBISOGNI DELLA FILIERA SALUTE PER GRUPPI PROFESSIONALI*– SCENARI A E B
Fabbisogni 2021-2025
scenario A scenario B
Salute 490.200 500.600
1. Dirigenti 3.400 3.600
112 - Direttori, dirigenti ed equiparati della PA e nei servizi di sanità, istruzione
e ricerca
2. Professioni specializzate 134.700 143.700
241 - Medici
231 - Specialisti nelle scienze della vita
3. Professioni tecniche 197.600 200.300
321 - Tecnici della salute
4. Professioni impiegatizie 34.200 33.200
411 - Impiegati addetti alla segreteria e agli affari generali
5. Professioni commerciali e dei servizi 96.100 94.500
531 - Professioni qualificate nei servizi sanitari e sociali
544 - Professioni qualificate nei servizi personali e assimilati
6. Operai specializzati e artigiani 3.600 3.900
7. Conduttori di impianti 8.500 9.100
8. Professioni non qualificate 12.000 12.300
814 - Personale non qualificato nei servizi di pulizia
*Sono riportate le prime professioni per gruppo professionale per fabbisogno nel quinquennio.
Per questa filiera si osserva una forte concentrazione del fabbisogno tra poche professioni: medici e tecnici della salute (ad es. infermieri, tecnici di laboratorio o di radiologia, fisioterapisti, ecc.) rappre-senteranno oltre la metà della domanda di imprese e PA per “salute” nel prossimo quinquennio. Tra le altre professioni rilevanti emergono le professioni qualificate nei servizi sanitari e sociali (ad es. operatori socio-sanitari) e le professioni qualificate nei servizi personali e assimilati.
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Come evidenziano questi risultati, la maggior parte del fabbisogno della filiera è dato dalla richiesta della sanità e dei servizi sanitari, che saranno tra i principali settori oggetto d’intervento delle misure europee e nazionali.
La Legge di Bilancio 2021 prevede l’assunzione di 3mila medici e 12mila infermieri per dare attuazio-ne al piano vaccinale anti Covid-19 e conferma per il 2021 le misure adottate attuazio-nel 2020 sull’assunzioattuazio-ne di medici e infermieri a tempo determinato.
Inoltre, alcuni progetti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) saranno volti all’ammodernamento degli asset tecnologici in dotazione presso le strutture ospedaliere e alla digita-lizzazione dei principali processi clinico-assistenziali ospedalieri. Questi avranno un forte impatto sul-le competenze tecniche e digitali che saranno necessarie al personasul-le medico-sanitario per svolgere la propria professione, per esempio per l’utilizzo di attrezzature di ultima generazione.
Le nuove soluzioni tecnologiche nel settore sanitario non solo dovrebbero aumentare la qualità dell'assistenza e migliorarne l'efficienza, ma anche offrire nuove opportunità di lavoro per gli opera-tori qualificati e gli sviluppaopera-tori di tecnologia anche nell’ambito della silver economy.
Formazione e cultura
Per la filiera “formazione e cultura” si stima nel prossimo quinquennio un tasso medio annuo di fab-bisogno pari al 3,4-3,7%, superiore alla media dell’economia. In particolare, sarà la componente pub-blica a rappresentare la quota maggiore (54-59%), mentre i lavoratori dipendenti peseranno tra il 21-28% del fabbisogno e gli indipendenti per il rimanente 18-21%.
TABELLA 11–FABBISOGNI DELLA FILIERA FORMAZIONE E CULTURA PER GRUPPI PROFESSIONALI*– SCENARI A E B
Fabbisogni 2021-2025
scenario A scenario B
Formazione e cultura 452.900 492.000
1. Dirigenti 1.600 1.800
131 - Responsabili di piccole aziende
2. Professioni specializzate 210.200 221.600
263 - Professori di scuola secondaria, post-secondaria e professioni assimilate
264 - Professori di scuola primaria, pre–primaria e professioni assimilate
265 - Altri specialisti dell'educazione e della formazione
3. Professioni tecniche 44.100 48.700
342 - Insegnanti nella formazione professionale, istruttori, allenatori, atleti e
profess. simili
4. Professioni impiegatizie 51.300 55.000
411 - Impiegati addetti alla segreteria e agli affari generali
5. Professioni commerciali e dei servizi 63.300 76.400
6. Operai specializzati e artigiani 7.300 8.600
7. Conduttori di impianti 1.300 2.000
8. Professioni non qualificate 73.800 77.900
815 - Personale non qualificato nei servizi di istruzione e sanitari *Sono riportate le prime professioni per gruppo professionale per fabbisogno nel quinquennio.
Tra le principali professioni richieste emergono professori nei vari gradi di istruzione, insegnanti nella formazione professionale, altri specialisti dell’educazione (ad es. esperti della progettazione formati-va e curricolare, insegnanti di sostegno) e gli impiegati addetti alla segreteria e agli affari generali.
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Per il momento è prevista l’assunzione di 25mila insegnanti di sostegno, e un piano di assunzioni per gli asili nido complementare al piano di costruzione di nuovi asili che sarà finanziato con il Next
Gene-ration EU. Inoltre, alcuni progetti del PNRR nel campo dell’Istruzione prevedono di potenziare la
for-mazione e il reclutamento del personale docente, di rafforzare il sistema degli ITS e di aumentare l’offerta di asili nido e servizi per l’infanzia.
Costruzioni e infrastrutture
La filiera “costruzioni e infrastrutture” esprimerà nel periodo considerato un fabbisogno che potrà variare da 192mila a 210mila unità, per il 56-58% rappresentato da lavoratori dipendenti e il resto da indipendenti, che quindi potranno arrivare al 44% del totale.
Oltre la metà della domanda della filiera sarà costituita da artigiani e operai specializzati delle costru-zioni e nel mantenimento di strutture edili e da quelli addetti alle rifiniture delle costrucostru-zioni. Tra le principali professioni richieste risultano anche gli operai specializzati di pitturazione e pulizia degli esterni degli edifici, gli installatori e manutentori di attrezzature elettriche ed elettroniche, nonché gli impiegati addetti alla segreteria e agli affari generali e i responsabili di piccole aziende.
TABELLA 12–FABBISOGNI DELLA FILIERA COSTRUZIONI E INFRASTRUTTURE PER GRUPPI PROFESSIONALI*– SCENARI A E B
Fabbisogni 2021-2025
scenario A scenario B
Costruzioni e infrastrutture 192.000 210.300
1. Dirigenti 7.200 6.800
131 - Responsabili di piccole aziende
2. Professioni specializzate 4.500 5.200
221 - Ingegneri e professioni assimilate
3. Professioni tecniche 13.600 15.400
315 - Tecnici della gestione dei processi produttivi di beni e servizi
313 - Tecnici in campo ingegneristico
4. Professioni impiegatizie 10.700 11.600
411 - Impiegati addetti alla segreteria e agli affari generali
5. Professioni commerciali e dei servizi 600 700
6. Operai specializzati e artigiani 134.200 146.000
612 - Artigiani e operai specializzati delle costruzioni e nel mantenimento di
strutture edili
613 - Artigiani e operai specializzati addetti alle rifiniture delle costruzioni 614 - Artigiani e operai specializzati di pitturazione e pulizia degli esterni degli
edifici
624 - Artigiani e operai specializz. di installazione e manut. attrezz. elettriche e
elettron.
7. Conduttori di impianti 7.300 8.900
744 - Conduttori di macchine movimento terra, sollevamento e maneggio dei
materiali
8. Professioni non qualificate 14.000 15.600
842 - Personale non qualificato delle costruzioni e professioni assimilate *Sono riportate le prime professioni per gruppo professionale per fabbisogno nel quinquennio.
Questa filiera potrà beneficiare delle risorse programmate per l’abbattimento delle emissioni di CO2, che riguardano due linee progettuali: per l’efficientamento energetico e la messa in sicurezza del pa-trimonio edilizio pubblico e per la riqualificazione energetica e l’adeguamento antisismico del patri-monio immobiliare privato. Nel dettaglio, saranno detraibili le spese sostenute per interventi di
iso-31
lamento termico degli involucri edilizi, di sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale, di installazione di impianti solari fotovoltaici e di infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici. Questi incentivi accelereranno, soprattutto nei primi anni di previsione, la domanda di competenze green alle professioni caratteristiche della filiera, come verrà approfondito in seguito.
A fronte di questa richiesta si potrebbe evidenziare una carenza di competenze per quanto riguarda la progettazione, le tecnologie e i materiali ecologici. Per il raggiungimento degli obiettivi nel Green
Deal europeo legati alle ristrutturazioni sarà fondamentale la disponibilità di lavoratori edili
qualifica-ti, che abbiano sviluppato competenze in ambiti quali l'efficienza energetica e delle risorse, le solu-zioni decentralizzate per le energie rinnovabili, la circolarità, la digitalizzazione e la ristrutturazione delle costruzioni esistenti nel rispetto dei requisiti di accessibilità12.
Mobilità e logistica
La filiera “mobilità e logistica” potrà avere bisogno di 188-189mila occupati nel quinquennio, con un tasso medio annuo di fabbisogno pari al 3,2%, in linea con la media dell’economia.
L’86-87% del fabbisogno, a seconda dello scenario, sarà costituito da lavoratori dipendenti e il resto da indipendenti.
Dall’analisi delle figure professionali che il settore dei trasporti e della logistica richiederà tra il 2021 e il 2015 risultano i conduttori di veicoli a motore, il personale non qualificato addetto allo spostamen-to e alla consegna merci, gli impiegati addetti alla gestione amministrativa della logistica e gli impie-gati addetti alla segreteria e agli affari generali. Inoltre, per gli ingegneri – pur con valori di fabbiso-gno più contenuti – si stima un elevato tasso di fabbisofabbiso-gno nei prossimi anni.
Figure di più elevato livello insieme a specifiche competenze digitali potranno essere necessarie a se-guito di interventi mirati alla digitalizzazione dei sistemi logistici dell’Italia e del monitoraggio da re-moto della sicurezza delle infrastrutture stradali.
TABELLA 13–FABBISOGNI DELLA FILIERA MOBILITÀ E LOGISTICA PER GRUPPI PROFESSIONALI*– SCENARI A E B
Fabbisogni 2021-2025
scenario A scenario B
Mobilità e logistica 188.400 189.000
1. Dirigenti 3.400 3.500
131 - Responsabili di piccole aziende
2. Professioni specializzate 5.100 5.000
221 - Ingegneri e professioni assimilate
3. Professioni tecniche 14.300 14.200
333 - Tecnici dei rapporti con i mercati
334 - Tecnici della distribuzione commerciale e professioni assimilate
4. Professioni impiegatizie 30.700 31.300
431 - Impiegati addetti alla gestione amministrativa della logistica
411 - Impiegati addetti alla segreteria e agli affari generali
5. Professioni commerciali e dei servizi 6.700 6.800
6. Operai specializzati e artigiani 3.600 3.600
7. Conduttori di impianti 84.500 84.400
742 - Conduttori di veicoli a motore
8. Professioni non qualificate 40.200 40.100
813 - Personale non qualificato addetto allo spostamento e alla consegna merci *Sono riportate le prime professioni per gruppo professionale per fabbisogno nel quinquennio.
32 Meccatronica e robotica
Si stima che la filiera “meccatronica e robotica” esprimerà nel 2021-2025 un fabbisogno compreso tra 173mila e 184mila occupati, per l’88-91% costituito da lavoratori dipendenti e il resto da indipen-denti.
Esaminando le figure con il fabbisogno più elevato, risultano i meccanici artigianali, montatori, ripa-ratori e manutentori di macchine fisse e mobili, gli operai addetti all'assemblaggio di prodotti indu-striali; tra le professioni di livello più elevato emergono i tecnici in campo ingegneristico e gli inge-gneri e professioni assimilate.
Professioni specializzate saranno essenziali in questi settori per indirizzare i processi produttivi e i prodotti in modo più efficiente riducendo gli impatti ambientali in misura importante, in linea con l’obiettivo europeo di transizione green.
Il settore automobilistico sarà quindi chiamato ancor di più a investire in tecnologie verdi (ad esem-pio le batterie) per far progredire l'elettrificazione dei trasporti e altre soluzioni alternative in tema di carburanti, a trasformare i modelli aziendali e le catene del valore esistenti, anche tramite un uso trasversale delle competenze nelle catene di approvvigionamento e negli ecosistemi, ad esempio ai fini della realizzazione dell'infrastruttura per la ricarica elettrica.
TABELLA 14–FABBISOGNI DELLA FILIERA MECCATRONICA E ROBOTICA PER GRUPPI PROFESSIONALI*– SCENARI A E B
Fabbisogni 2021-2025
scenario A scenario B
Meccatronica e robotica 172.800 184.200
1. Dirigenti 3.800 2.200
131 - Responsabili di piccole aziende
2. Professioni specializzate 15.400 16.700
221 - Ingegneri e professioni assimilate
3. Professioni tecniche 34.300 37.100
313 - Tecnici in campo ingegneristico
333 - Tecnici dei rapporti con i mercati
4. Professioni impiegatizie 18.200 18.700
431 - Impiegati addetti alla gestione amministrativa della logistica
411 - Impiegati addetti alla segreteria e agli affari generali
5. Professioni commerciali e dei servizi 1.800 2.000
6. Operai specializzati e artigiani 52.900 57.900
623 - Meccanici artigianali, montatori, riparatori e manutentori di macchine
fisse e mobili
624 - Artigiani e operai specializz. di installazione e manut. attrezz. elettriche e
elettron.
7. Conduttori di impianti 35.800 37.700
727 - Operai addetti all'assemblaggio di prodotti industriali
721 - Operai di macchine automatiche e semiautom. per lavorazioni metalliche
e per prod.minerali
8. Professioni non qualificate 10.600 11.800
843 - Personale non qualificato nella manifattura
33 Informatica e telecomunicazioni
La filiera “informatica e telecomunicazioni” potrà richiedere nel quinquennio 2021-2025 tra 123mila e 137mila occupati, quasi esclusivamente per impiegarli nei servizi informatici, per cui si prevede il più elevato tasso medio annuo di fabbisogno (4,2-4,6%).
Si stima che i lavoratori dipendenti rappresenteranno una quota che potrà variare dal 65% al 79% del