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Fabbisogno di attrezzature ed infrastrutture materiali

La scuola a tutt’oggi manca di una palestra coperta, le attività fisiche vengono svolte di conseguenza in due campetti scoperti , durante la bella stagione. In inverno le altre attività fisiche vengono svolte in 2 stanze appositamente allestite per ping-pong. Necessita quindi la creazione di una palestra coperta.

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Scelte di gestione e di organizzazione

Al fine di garantire la piena attuazione delle diverse attività didattiche previste dal PTOF, in ogni plesso è istituita la figura del coordinatore, i cui compiti sono così definiti:

- Supervisione e organizzazione, in accordo con il DS e con i referenti dei progetti, delle le attività didatti-che sotto il profilo dei tempi e degli spazi.

E’ altresì istituita, per ogni consiglio di classe, la figura del coordinatore che ha i seguenti compiti in relazio-ne alle attività previste dal PTOF e dagli ordinamenti della scuola:

- Coordinare la programmazione della classe per quanto riguarda le attività curriculari ed extracurriculari.

- Costituire punto di riferimento per segnalazioni, richieste e proposte provenienti da docenti, genitori o alunni.

E’ altresì prevista la figura del Responsabile di Dipartimento il quale : promuove

 L’identificazione degli obiettivi formativi e cognitivi della disciplina,

 Lo scambio tra docenti delle diverse discipline per una progettazione multi e interdisciplinare.

Coordina

 La raccolta, l’archiviazione e la diffusione di materiale didattico e di supporto comune;

 L’acquisto di strumenti didattici;

 La partecipazione ad attività connesse con l’aggiornamento, con le proposte culturali della scuola, o promosse dal territorio;

Collabora

 Alla progettazione del POF triennale.

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Alternanza scuola lavoro

A partire dall’anno scolastico 2010/2011 nei percorsi di indirizzo professionale presenti nell’offerta forma-tiva dell’istituto , l’area di professionalizzazione di cui all’articolo 4 del decreto del Ministro della pubbli-ca istruzione 15 aprile 1994 , è stata sostituita con complessive 132 ore di attività in alternanza scuola-lavoro nelle quarte e quinte classi funzionanti sino alla messa a regime dell’ordinamento di cui al “Rego-lamento recante norme concernenti il riordino degli istituti professionali ai sensi dell’articolo 64, comma 4, del decreto legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito dalla legge 6 agosto 2008, n. 133” a valere sulle ri-sorse di cui all’articolo 9, comma 1, del decreto legislativo 15 aprile 2005, n. 77.

Inoltre nelle sezioni ad indirizzo professionale, sono istituiti percorsi triennali di qualifica in regime di sussi-diarietà integrativa e nel rispetto delle competenze esclusive delle Regioni in materia di Istruzione e Forma-zione Professionale , all’interno dei quali sono previste attività in alternanza scuola-lavoro per le terze classi . L’approccio metodologico improntato sull’alternanza scuola lavoro ha trovato ampia opportunità di essere realizzato compiutamente attraverso gli interventi di Programmazione dei Fondi Strutturali 2007/2013 – Programma Operativo Nazionale: ―Competenze per lo Sviluppo‖, finanziato con il FSE ,relativo alle Azioni C5 – Tirocini/stage (in Italia e nei paesi Europei)

L’Azione C5 ha promosso l’attivazione di percorsi di raccordo scuola – mondo del lavoro (stage e/o tirocini), realizzati secondo percorsi di raccordo scuola – lavoro rivolti agli alunni delle classi III e IV e V del secondo ciclo. Essa è stata finalizzata a fornire una esperienza orientativa e formativa per facilitare il proseguimento negli studi e/o l'ingresso nel mondo del lavoro mediante il raccordo fra il sistema dell’istruzione e la realtà produttiva, con l’attuazione di stage aziendali a supporto dei percorsi formativi istituzionali, che hanno favo-rito:

a) l’acquisizione di attitudini ed atteggiamenti finalizzati all’orientamento dei giovani per l’inserimento nei vari ambiti delle attività professionali;

b) l’apprendimento di capacità operative, riferite allo svolgimento di specifici ruoli lavorativi;

c) l’acquisizione e lo sviluppo di sapere tecnico-professionali in contesti produttivi;

d) l’acquisizione di competenze relazionali, comunicative ed organizzative;

e) la socializzazione nell’ambito della realtà lavorativa;

f) l’utilizzo efficace di esperienze integrative in azienda all’interno del percorso formativo;

g) la rimotivazione degli allievi in difficoltà nei confronti dei percorsi formativi, anche con l’apporto e il coin-volgimento del mondo del lavoro;

h) il raccordo con il contesto territoriale per il sostegno di iniziative di sviluppo locale;

i) l'esperienza di percorsi innovativi di alternanza scuola – lavoro, a supporto dei percorsi curricolari della scuola secondaria superiore, da effettuarsi anche in altri contesti territoriali e nei paesi Europei;

j) la preventiva concertazione con le istituzioni territoriali, con le parti sociali e con le strutture del sistema produttivo;

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k) le modalità innovative di attestazione delle competenze acquisite e/o la certificazione e riconoscimento di crediti formativi.

L’integrazione degli interventi nell’ambito del percorso formativo è stata assicurata tramite:

- la certificazione delle competenze acquisite durante lo stage per la valutazione complessiva curricolare (scrutini) dei singoli alunni, prodotta congiuntamente dai tutor didattico e aziendale;

- il riconoscimento dei risultati come credito formativo spendibile direttamente nel sistema scolastico, for-nendo un’attestazione analitica delle competenze per l’eventuale inserimento nel sistema della formazione professionale o nel mercato del lavoro.

Detta Azione C5 ha riguardato classi di entrambi gli indirizzi Tecnico e Professionale .

Infine un gruppo di docenti dell’istituto ha partecipato al “ Progetto europeo Erasmus plus KA1” L.O.V.E (LEARNING OUTCOMES VALIDATION according to ECVET)

Si è trattato di un progetto importante per l’approfondimento e la diffusione della procedura europea ECVET (European Credit System for Vocational Education and Training, Sistema Europeo di Trasferimento di Crediti per l’Istruzione e la Formazione Professionale). Il progetto ha formato insegnanti esperti nell’utilizzo e pro-gettazione di unità di risultati dell’apprendimento (units of learning outcomes), nonché nello sviluppo di me-todi, procedure e strumenti per la valutazione dei risultati d’apprendimento (learning outcomes), secondo i principi ECVET, relativi agli stage che gli studenti effettuano nelle aziende del territorio. Secondo le racco-mandazioni ECVET una “unità” è una delle componenti di una qualifica e consiste di un set coerente di cono-scenze, abilità e competenze che possono essere valutate, validate, riconosciute, accumulate e trasferite così da facilitare la mobilità.

Per tutti questi motivi la nostra istituzione può vantare un lungo ed articolato percorso di esperienze in al-ternanza scuola lavoro che ben ci proiettano verso questa metodologia didattica fortemente promossa ed incentivata dalla Legge 107/2015.

Il Piano dell’offerta formativa triennale 2016-2019 prevede , pertanto , il coinvolgimento delle classi terze, quarte e quinte sia delle Sezioni ad Indirizzo Professionale (già obbligate per ordinamento), sia quelle ad In-dirizzo Tecnico (oggi obbligate ai sensi della L.107/2015).

L’attività di alternanza si configura come un percorso unico e articolato da realizzare in contesti operativi con una forte integrazione ed equivalenza formativa tra esperienza scolastica ed esperienza lavorativa. Tra le ti-pologie di integrazione con il mondo del lavoro sono previsti incontri con esperti, visite aziendali, ricerca sul campo, project work in e con l’impresa, tirocini in contesti organizzativi diversi, anche in filiera o all’estero . I periodi di apprendimento mediante esperienze di lavoro, possono essere svolti anche in momenti diversi da quelli fissati dal calendario delle lezioni, per esempio d’estate, soprattutto nei casi in cui le strutture ospitanti sono caratterizzate da attività stagionali.

Sulla base del progetto, messo a punto dalla scuola in collaborazione con i soggetti ospitanti, l’inserimento degli studenti nei contesti operativi può essere organizzato, tutto o in parte, nell’ambito dell’orario annuale dei piani di studio oppure nei periodi di sospensione delle attività didattiche come sviluppo di attività finaliz-zate al raggiungimento degli obiettivi formativi previsti nel progetto educativo personalizzato. Nell’ambito dell’autonomia negoziale, per lo svolgimento dell’attività legata all’alternanza, ai docenti tutor scolastici po-trà essere riconosciuto un compenso nella misura definita dalla contrattazione di istituto, con risorse a carico

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del Fondo di istituto e/o delle somme assegnate alla scuola per le attività di alternanza. L’attività di orienta-mento è fondamentale e va concepita anche in vista delle scelte degli studenti successive al conseguiorienta-mento del diploma quinquennale , pertanto gli studenti partecipano a percorsi formativi e di orientamento, diversi-ficati in relazione alla struttura in cui si svolgono ; insegnanti della scuola e/o esperti esterni chiariscono qua-le sarà il tipo di attività che svolgeranno, con quali diritti e doveri ; quaqua-le rapporto dovrà esistere tra l’attività a scuola e l’attività in situazione lavorativa; come è organizzata la struttura ospitante.

L’istituzione scolastica verifica preliminarmente che la struttura ospitante individuata offra un contesto an-che ambientale adatto ad ospitare gli studenti e risponda ai requisiti richiesti dalla normativa vigente, gene-rale e specifica e fornisce agli allievi un’adeguata informazione e formazione in materia di salute e sicurezza sul lavoro. A riguardo, si intende fare riferimento anche alle organizzazioni presenti su tutto il territorio na-zionale che attuano, da tempo, attività di formazione in collaborazione con reti di scuole e singoli istituti, quali per esempio: Camere di Commercio, industria, artigianato e agricoltura, Confindustria (Confederazione generale dell’industria italiana), Confartigianato (Confederazione nazionale delle imprese artigiane e delle piccole imprese), Confapi (Confederazione italiana della piccola e media industria privata).

Il periodo in contesti lavorativi nella struttura prescelta è in genere preceduto da un periodo di preparazione in aula, con la partecipazione di esperti esterni e successivamente accompagnato da momenti di raccordo in aula tra i percorsi disciplinari e l’attività formativa esterna; si conclude con la valutazione congiunta dell’attività svolta dallo studente da parte del tutor interno e dal tutor esterno.

L’articolazione delle 400 ore si configura come riportato : a) Classi Terze 120 ore di cui :

15 ore : Orientamento Ia Fase

10 ore : Informazione e formazione in materia di sa-lute e sicurezza

90 ore : Stage in azienda

5 ore : Verifica e valutazione intermedia b) Classi Quarte 140 ore di cui :

10 ore : Orientamento IIa Fase

5 ore : Informazione e formazione in materia di sa-lute e sicurezza

120 ore : Stage in azienda

5 ore : Verifica e valutazione intermedia c) Classi Quinte 140 ore di cui :

12 ore : Orientamento IIIa Fase 120 ore : Stage in azienda

8 ore : Verifica , valutazione finale e certificazione I partner aziendali di riferimento sono stati individuati con riferimento ai rapporti di collaborazione con a-ziende , studi professionali , enti ecc. già presenti nella rete di contatti della scuola , in assenza ancora della istituzione del registro nazionale dell’alternanza, da reperire presso la Camere di Commercio, Industria e Artigianato come indicato nel comma 41 della L. 107/2015 .

Al momento non è stata proposta la modalità dell’impresa simulata.

La scelta del docente tutor interno avviene con la designazione da parte dell'istituzione scolastica tra colo-ro che, avendone fatto richiesta, possiedono titoli documentabili e certificabili , ed egli svolge il ruolo di co-progettazione , assistenza e guida degli studenti che seguono percorsi in alternanza e verifica, con la colla-borazione del tutor esterno , il corretto svolgimento del percorso in alternanza. Compiti , funzioni e com-pensi vengono specificati in apposita nomina .

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Il tutor esterno è selezionato dalla struttura ospitante, come si è detto, tra soggetti che possono essere an-che esterni alla stessa, assicura il raccordo tra la struttura ospitante e l’istituzione scolastica.

Rappresenta la figura di riferimento dello studente all’interno dell’impresa o ente e svolge le seguenti fun-zioni:

a) collabora con il tutor interno alla progettazione, organizzazione e valutazione dell’esperienza di alternan-za;

b) favorisce l’inserimento dello studente nel contesto operativo, lo affianca e lo assiste nel percorso;

c) garantisce l’informazione/formazione dello/degli studente/i sui rischi specifici aziendali, nel rispetto delle procedure interne;

d) pianifica ed organizza le attività in base al progetto formativo, coordinandosi anche con altre figure pro-fessionali presenti nella struttura ospitante;

e) coinvolge lo studente nel processo di valutazione dell’esperienza;

f) fornisce all’istituzione scolastica gli elementi concordati per valutare le attività dello studente l’efficacia del processo formativo.

Gli eventuali rimborsi per gli studenti potranno riguardare il trasporto , il vitto e dispositivi individuali per la sicurezza in azienda.

Nel caso in cui parte del percorso di alternanza si dovesse svolgere durante il periodo estivo, la valutazione nelle classi III e IV verrà effettuata entro la data di chiusura dell’anno scolastico di riferimento e, comunque, non oltre l’inizio delle lezioni dell’anno scolastico successivo . Per le classi V , la valutazione dovrà essere ef-fettuata prima dello scrutinio di ammissione agli Esami di Stato conclusivi.

La certificazione rilasciata dalla scuola su un modello di 4 sezioni attestanti SEZIONE A - DATI ANAGRAFICI TIROCINANTE

Cognome

Titolo di studio/Studi in corso Data conseguimento titolo

Firma del tirocinante _____________________________

SEZIONE B - DATI SCHEDA

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca

Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione

Direzione generale per gli ordinamenti scolastici e la valutazione del sistema nazionale di istruzione Denominazione soggetto promotore

N° certificazione Data rilascio

SEZIONE C - DATI SOGGETTI C.1

Denominazione soggetto promotore

Timbro e firma del rappresentante Il Dirigente Scolastico _______________________

Nominativo Tutor didattico

Funzione/Ruolo all'interno della struttura Telefono

E-mail

46 C.2

Denominazione azienda/struttura ospitante Timbro e firma del rappresentante legale Il rappresentante legale

____________________

Nominativo Tutor Aziendale

Funzione/Ruolo all'interno della struttura Telefono

E-mail

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca

Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione

Direzione generale per gli ordinamenti scolastici e la valutazione del sistema nazionale di istruzione C.3 - Contenuti Tirocinio

Obiettivi Formativi

Durata del tirocinio Dal ________________ al ________________

Durata in mesi Ufficio/Reparto

SEZIONE D - DESCRIZIONE DELLE COMPETENZE ACQUISITE AL TERMINE DEL TIROCINIO Denominazione e descrizione del profilo professionale …

Attività e compiti svolti

(Descrivere in maniera dettagliata le attività e i compiti affidati al tirocinante, l’area aziendale in cui ha ope-rato e lo staff con cui si è interfacciato)

Competenze (e/o conoscenze e/o abilità) tecnico professionali acquisite

(Descrivere le competenze tecnicheprofessionali sviluppate dal tirocinante e connesse all'esercizio delle at-tività e/o compiti svolti e richiesti dal processo di lavoro e/o produttivo)

Competenze (e/o conoscenze e/o abilità) organizzative acquisite

(Descrivere le competenze di natura organizzativa sviluppate dal tirocinante nell’espletamento delle attivi-tà/compiti affidati e che sono al di fuori di quelle prettamente tecnico-professionali)

Competenze (e/o conoscenze e/o abilità) informatiche acquisite

(Descrivere le eventuali competenze informatiche sviluppate dal tirocinante nell’espletamento delle attivi-tà/compiti affidati e che sono al di fuori di quelle prettamente tecnico-professionali)

Competenze (e/o conoscenze e/o abilità) linguistiche

(Descrivere le eventuali competenze linguistiche, sviluppate dal tirocinante nell’espletamento delle attivi-tà/compiti affidati e che sono al di fuori di quelle prettamente tecnico-professionali)

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Azioni coerenti con il piano nazionale scuola digitale

Il Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD) – adottato con Decreto Ministeriale n. 851 del 27 ottobre 2015 – è una delle linee di azione della legge 107, “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e dele-ga per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”.

Il suo obiettivo è di guidare le scuole in un percorso d'innovazione e digitalizzazione che porti a introdurre le nuove tecnologie nelle scuole, a diffondere l’idea di apprendimento permanente ed estendere il concetto di scuola dal luogo fisico a spazi di apprendimento virtuali.

L’azione #28 del PNSD prevede la nomina di un docente ad animatore digitale, ovvero una figura il cui compito è quello di elaborare progetti ed attività per diffondere l’innovazione nella scuola secondo le linee guida del PNSD, accompagnando e monitorando lo svolgimento di tali attività.

La scuola ha individuato quale animatore digitale la Prof.ssa Daniela Tola.

Il suo profilo è rivolto a:

 stimolare la formazione interna alla scuola negli ambiti del PSDN, attraverso l’organizzazione di la-boratori formativi (senza necessariamente essere un formatore), favorendo l’animazione e la par-tecipazione di tutta la comunità scolastica alle attività formative;

 favorire la partecipazione e stimolare il protagonismo degli studenti nell’organizzazione di workshop ed altre attività, anche strutturate, sui temi del PSDN, attraverso momenti formativi a-perti alle famiglie e alla comunità territoriale, per la realizzazione di una cultura digitale condivisa;

 individuare soluzioni metodologiche e tecnologiche sostenibili da diffondere all’interno degli am-bienti della scuola coerenti con l’analisi dei fabbisogni della scuola stessa.

I docenti che già utilizzano le nuove tecnologie nella didattica hanno una formazione per lo più autonoma, raramente però inserita in una visione d'insieme e di lungo termine. Tutto ciò ha generato delle dinamiche molto positive e che hanno portato all’adozione di buone pratiche che purtroppo però, in molti casi, non sono state condivise o rese sistematiche.

Il piano nazionale richiede alla scuola maggiore sistematicità e coerenza e suggerisce di iniziare il percorso verso l’adozione di approcci didattici innovativi proprio da riflessione comune sui punti di forza delle espe-rienze fatte. E' costantemente ribadito nel #pianoscuoladigitale che le buone pratiche riflessive hanno il compito di supportare il rinnovamento della professionalità docente e che le ICT da sole non sono in grado di creare un nuovo modello di scuola anche se forniscono l'opportunità di riflettere su nuovi modelli di inte-razione didattica.

Nel nostro Istituto, in linea quindi con quanto previsto dal PNSD, sono già state attivate o in via di attivazio-ne le seguenti azioni:

 accesso alla rete internet tramite copertura globale delle aree dell’Istituto tramite Wi-Fi;

 realizzazione di spazi e ambienti alternativi di apprendimento;

 progetti eTwinning;

 partecipazione a bandi nazionali, europei e internazionali anche attraverso accordi di rete con altre isti-tuzioni scolastiche;

 analisi dei bisogni interni;

 ricognizione delle buone pratiche già in atto nell’Istituto soprattutto riguardo a quelle che richiedono potenziamento;

 registro elettronico;

 sperimentazione di percorsi didattici basati sull’utilizzo di dispositivi individuali personali (BYOD);

 utilizzo delle Google Apps for Education;

 utilizzo di piattaforme di e-learning e di strumenti per la didattica digitale;

 pianificazione d'interventi di formazione ad hoc sulle necessità rilevate;

 coinvolgimento della comunità scolastica;

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 pianificazione della realizzazione di spazi di comunicazione e condivisione di risorse, materiali e infor-mazioni sui social network.

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Formazione in servizio docenti

Si dovranno avviare corsi su:

 Sicurezza;

 Utilizzo di nuove tecnologie;

 Didattica per competenze;

 DSA/BES;

 Metodologia CLIL;

 Didattica laboratoriale;

 Innovazione didattica.

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Progetti e attività

SCHEDA PROGETTO 1

Denominazione progetto Comprendo – Sintetizzo – Risolvo (P1)

Priorità cui si riferisce Elevare le competenze di base nel biennio in particolare in Italiano e Ma-tematica.

Traguardo di risultato Elevare gli esiti delle prove INVALSI avvicinando lo standard della nostra scuola agli esiti della media nazionale.

Obiettivo di processo Curricolo, progettazione e valutazioni adeguati contribuiscono a stimolare autostima e apprendimento efficace ed elevare i risultati scolastici.

Allineare i criteri di valutazione delle prove utilizzati dai docenti ed esten-dere l’utilizzo delle prove comuni.

Situazione su cui interviene Il progetto nasce dall’esigenza di contrastare le difficoltà degli studenti del biennio nei processi di apprendimento di tutte le discipline a causa di una inefficace “competenza di lettura” intesa come compressione e utilizzazione di testi scritti e riflessione sul loro contenuto per sviluppare le proprie conoscenze e potenzialità. Tale inefficienza si riflette sia nell’ambito linguistico sia in quello logico-matematico.

A tal fine si prevedono i seguenti obiettivi operativi:

 Saper applicare corrette strategie di lettura di un testo;

 Comprendere testi di varie tipologie;

 Saper sintetizzare e rielaborare quanto appreso sia in ambito linguistico sia in ambito logico-matematico.

Attività previste Si prevede l’attivazione di alcuni progetti:

 Chi Legge è Più Felice……. Anche Chi Scrive;

 Libriamoci a Scuola

 Il Giornalista in Classe

 Parola in Gioco

 Scratch Day

 Corso WEB Trotter

Concorso BEBRAS

Risorse umane (ore) / area N. 200 ore Area linguistico-letteraria (A050) - docente di potenziamento N. 100 ore Area logico-matematica (A047) - docente di potenziamento N. 100 ore Area logico-matematica (A048) - docente di potenziamento N. 50 ore assistente tecnico

N. 20 ore assistente amministrativo N. 100 ore collaboratori scolastici Altre risorse necessarie Laboratori multimediali - LIM

Indicatori utilizzati Prove standardizzati annuali di italiano e matematica (INVALSI)

Stati di avanzamento Il miglioramento atteso al termine dei due anni del progetto è di 5 punti percentuali, circa metà dei quali al primo anno e metà al secondo.

Valori / situazione attesi Il valore di partenza degli studenti è del 52%, quale media dei punteggi della prova di italiano e del 36% quale media dei punteggi della prova di matematica; quello atteso finale al termine dei due anni è rispettivamen-te del 57% e 40%.

51 SCHEDA PROGETTO 2

Denominazione progetto Guidiamoli al Futuro (P2)

Priorità cui si riferisce Elevare il profitto nel quinquennio e gli esiti agli esami di Stato.

Ridurre l’insuccesso scolastico.

Orientare gli studenti verso una scelta consapevole per il loro futuro.

Valorizzare le eccellenze.

Traguardo di risultato Aumentare la percentuale dei promossi a giugno.

Aumentare la percentuale degli alunni diplomati con una votazione supe-riore agli 80/100 agli esami di Stato.

Obiettivo di processo Incrementare il rapporto col mondo del lavoro attraverso stage in azien-de, studi professionali e partecipazioni a concorsi.

Situazione su cui interviene Le azioni che si vogliono mettere in atto rispondono alle esigenze di mi-gliorare le competenze degli alunni nel quinquennio al fine di ridurre gli

Situazione su cui interviene Le azioni che si vogliono mettere in atto rispondono alle esigenze di mi-gliorare le competenze degli alunni nel quinquennio al fine di ridurre gli

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