Per calcolare il fabbisogno energetico necessario al riscaldamento
dell'acqua sanitaria ci si avvale del procedimento descritto nella
norma UNI TS 11300 parte 2.
Si utilizzerà il software EC 601 come ausilio allo svolgimento dei
calcoli, in particolare si andrà ad utilizzare la maschera "Acqua
calda sanitaria". Nel seguito viene descritto passo per passo il
procedimento svolto dal software, che seguirà l'iter previsto
Inizialmente dovremo inserire in ingresso alcuni dati già
calcolati in precedenza, in particolare:
• Tw: in questo campo si deve indicare la temperatura di
erogazione dell'acqua sanitaria, espressa in gradi
centigradi; questo dato è già stato stabilito al paragrafo
4.1;
• Categoria della zona: questo valore indica la tipologia in cui rientra l'edificio in esame; questo dato è già stato
stabilito al paragrafo 1.2;
• Superficie utile: in questo campo si deve indicare l'area netta dei locali riscaldati, espressa in metri quadrati;
questo dato è già stato stabilito al paragrafo 1.8;
• Vw: questo valore indica il fabbisogno giornaliero di acqua
calda sanitaria, espresso in litri per giorno; questo dato è
già stato stabilito al paragrafo 4.1;
• To: in questo campo si deve indicare la temperatura dell'acqua
sanitaria in ingresso nel bollitore; questo dato è già stato
stabilito al paragrafo 4.1.
Successivamente viene calcolato il fabbisogno di energia utile
ideale Qh,w (indicato in megajoule) per il riscaldamento dell'acqua
sanitaria, necessario a soddisfare il periodo di una mensilità.
Per fare ciò si risolve la seguente formula, analoga a quella
proposta nel paragrafo 5.2 della normativa UNI TS 11300 parte 2:
Qh,w = c * Vw * (Tw - To) * G
Con c viene indicato il valore del calore specifico dell'acqua,
valutato in 4186 J*kg-1*K-1. La variabile G indica invece il numero medio di giorni in un mese, valutato in 30,5.
Si procede calcolando le perdite per erogazione Ql,w,er (indicate in
megajoule), determinate mediante la formula presente nel paragrafo
Ql,w,er = Qh,w * (1 - ηw,er) / ηw,er
Con ηw,er viene indicato il valore del rendimento di erogazione,
valutato nel 95% come disposto dal suddetto paragrafo della
normativa UNI TS 11300.
Nella sezione dedicata al calcolo delle perdite per distribuzione
Ql,w,d (indicate in megajoule) viene indicato che l'impianto è di
tipo autonomo ed ha una potenza minore di 35 kW; il
soddisfacimento di queste due condizioni permette di utilizzare i
valori di default per il rendimento di distribuzione ηw,d, come
indicato al paragrafo 7.2 della normativa UNI TS 11300 parte 2.
Il rendimento di distribuzione ηw,d viene valutato mediante la
formula:
ηw,d = 1 - fl,w,d
Con fl,w,d viene indicato il valore del coefficiente di perdita,
assunto pari a 0,12 come indicato al paragrafo 6.9.2 della
normativa UNI TS 11300 parte 2. Per il rendimento di distribuzione
risulta dunque un valore pari all'88%; tuttavia il software, per
introdurre un minimo margine di sicurezza, lo considera pari
all'87%.
Le perdite per distribuzione Ql,w,d (indicate in megajoule) vengono
quindi calcolate applicando la seguente formula, come indicato nel
paragrafo 6.11 della normativa UNI TS 11300 parte 2:
Ql,w,d = (Qh,w + Ql,w,er) * (1 - ηw,d) / ηw,d
Nella sezione successiva si valutano le perdite per accumulo Ql,w,s.
Questo valore (indicato in megajoule) viene calcolato mediante la
formula seguente, come indicato nel paragrafo 6.11 della normativa
UNI TS 11300 parte 2:
Con ηw,s viene indicato il valore del rendimento di accumulo. Il
software calcola questo rendimento basandosi su due dati: le
dimensioni del bollitore e il luogo dove il serbatoio d'accumulo è
installato (all'interno di un locale riscaldato oppure no). Si
procede quindi indicando nel campo "Volume di accumulo" il valore
51 - 200; infatti il volume del bollitore scelto risulta di 150
litri, come già calcolato al paragrafo 4.2. Si deve inoltre
spuntare la casella di controllo della voce "Installato
all'interno dell'ambiente riscaldato", in quanto il bollitore è
situato nel locale 1, lo stesso in cui si trova la pompa di
calore; questo locale risulta infatti provvisto di pannelli
radianti a pavimento per il riscaldamento. Per un bollitore
elettrico con le sopracitate caratteristiche il programma calcola
un valore del rendimento di accumulo stagionale ηw,s pari
all'85,8%.
Si può ora calcolare il fabbisogno di energia utile Qp,w (indicato
in megajoule) risolvendo la seguente formula:
Qp,w = Qh,w + Ql,w,er + Ql,w,d + Ql,w,s
Successivamente si deve indicare la quantità di energia
rinnovabile Qp,acs (indicata in megajoule) utilizzata per la
produzione di acqua calda sanitaria. Nel caso del presente
progetto quest'energia rinnovabile è fornita dai pannelli
fotovoltaici installati sul tetto dell'edificio, i quali
produrranno energia elettrica che andrà ad alimentare la pompa di
calore. La quantità di energia ottenuta mediante fonti rinnovabili
per la produzione di acqua calda sanitaria deve risultare pari ad
almeno il 50% del fabbisogno complessivo, come indicato nella
delibera regionale n° 156 del 4 marzo 2008 allegato 2 comma 18.
Il quantitativo energetico medio mensile che si è scelto di
produrre mediante i pannelli fotovoltaici è stato valutato in
600 MJ, pari a 7200 MJ annui. Ogni metro quadrato di pannello
elettrica pari a 500 MJ per anno. Per produrre i 7200 MJ di
energia elettrica da fonte rinnovabile che ci si propone di
ottenere sono necessari un minimo di: 7200 / 500 = 14,4 m² di
pannelli fotovoltaici. Quest'area è nettamente inferiore alla
superficie del tetto dell'edificio, per cui non si prospettano
difficoltà nell'installazione di una quantità di pannelli
fotovoltaici tale da coprire questa estensione superficiale
minima.
Si procede calcolando il fabbisogno di energia utile effettivo Qp',w
(indicato in megajoule), valutato mediante la seguente formula:
Qp',w = Qp,w - Qp,acs
In seguito nel campo "Tipo combustibile" si procede scegliendo
"Energia elettrica" dall'elenco delle opzioni disponibili, in
quanto questa è la forma di energia che alimenta la pompa di
calore installata nell'impianto.
Risulta dunque ora possibile calcolare il fabbisogno di energia
primaria Qw (indicato in megajoule) attraverso la seguente formula:
Qw = Qp',w / ηw,p
Con ηw,p viene indicato il valore del rendimento di produzione;
questo valore è stato stimato nel 98%.
In realtà questo dato risulta di norma superiore, in quanto la
pompa di calore riesce a trasferire all'acqua sanitaria la quasi
totalità dell'energia consumata; la stima è stata volutamente
prudente per dare un maggior margine di sicurezza ai calcoli.
Per il riscaldamento dell'acqua sanitaria risulta dunque un
fabbisogno energetico mensile medio di 520 MJ.
In figura 4-3 si può osservare la maschera utilizzata per eseguire