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HIRBEMERDON TEPE 3.1 Il sito

Appendice 1 Fasi di occupazione VI-IIIC superiore: superficie e fasi tarde

1.1 - Pesatura in kg (p.d. è la quantità di diagnostici; q.c. è la quantità complessiva) Fase VI, Locus 46

classe categoria p. d. scarto q. c. % locus

CC pentole da fuoco 0,2 0,2 2,82%

RBWW grandi contenitori (fine, medium, coarse) 3,6 3,6 50,70%

contenitori di medie dimensioni (medium) 3 3 42,25%

n.c. fgm. CFW 0,1 0,2 0,3 4,23%

tot. 0,1 7 7,1 100,00%

Fase V, Locus 266

classe categoria p. d. scarto q. c. % locus

CC pentole da fuoco 3 7 10 41,17%

RBWW grandi contenitori (fine, medium, coarse) 1,03 12 13,03 53,64%

contenitori di medie e medio-piccole dimensioni (medium-fine) 0,06 1,04 1,1 4,53%

BD contenitori di medie dimensioni (medium) 0,09 0,09 0,37%

G contenitori di medie e piccole dimensioni (medium, fine) 0,07 0,07 0,29% tot. 4,25 20,04 24,29 100,00% Fase IV, Locus 006

classe categoria p. d. scarto q. c. % locus

CC pentole da fuoco 2,5 2,5 15,52%

RBWW grandi contenitori (fine, medium, coarse) 1,5 12 13,5 83,80%

BD contenitori di medie dimensioni (medium) 0,1 0,1 0,62%

n.c. Nuzi Ware, 1 fgm. 0,01 0,01 0,06%

tot. 1,5 14,61 16,11 100,00% Fase IIIC, Locus 230

classe categoria p. d. scarto q. c. % locus

CC pentole da fuoco 3,79 3,79 28,14%

RBWW grandi contenitori (fine, medium, coarse) 0,18 5,82 6 44,54%

contenitori di medie dimensioni (medium) 0,06 0,06 0,45%

contenitori di medie e medio-piccole dimensioni (medium-fine) 0,17 0,11 0,28 2,08%

BD contenitori di medie dimensioni (medium) 0,46 0,46 3,41%

n.c. 2,4 17,82%

DROW 0,05 0,05 0,37%

CP 0,13 0,3 0,43 3,19%

tot. 0,99 10,08 13,47 100,00% Fase IIIC, Locus 242

classe categoria p. d. scarto q. c. % locus

C0 grandi e medi contenitori (fine, medium, coarse) 0,5 0,5 100,00%

tot. 0,5 0,5 100,00%

Fase V, Locus 266

classe categoria p. d. scarto q. c. % locus

CC pentole da fuoco 3 7 10 41,17%

RBWW grandi contenitori (fine, medium, coarse) 1,03 12 13,03 53,64%

contenitori di medie e medio-piccole dimensioni (medium-fine) 0,06 1,04 1,1 4,53%

BD contenitori di medie dimensioni (medium) 0,09 0,09 0,37%

G contenitori di medie e piccole dimensioni (medium, fine) 0,07 0,07 0,29% tot. 4,25 20,04 24,29 100,00% Fase IV, Locus 006

classe categoria p. d. scarto q. c. % locus

CC pentole da fuoco 2,5 2,5 15,52%

RBWW grandi contenitori (fine, medium, coarse) 1,5 12 13,5 83,80%

BD contenitori di medie dimensioni (medium) 0,1 0,1 0,62%

n.c. Nuzi Ware, 1 fgm. 0,01 0,01 0,06%

Fase IIIC, Locus 230

classe categoria p. d. scarto q. c. % locus

CC pentole da fuoco 3,79 3,79 28,14%

RBWW grandi contenitori (fine, medium, coarse) 0,18 5,82 6 44,54%

contenitori di medie dimensioni (medium) 0,06 0,06 0,45%

contenitori di medie e medio-piccole dimensioni (medium-fine) 0,17 0,11 0,28 2,08%

BD contenitori di medie dimensioni (medium) 0,46 0,46 3,41%

n.c. 2,4 17,82%

DROW 0,05 0,05 0,37%

CP 0,13 0,3 0,43 3,19%

tot. 0,99 10,08 13,47 100,00% Fase IIIC, Locus 242

classe categoria p. d. scarto q. c. % locus

C0 grandi e medi contenitori (fine, medium, coarse) 0,5 0,5 100,00%

3.4.2 Area A. Fase di occupazione IIIC/IIIB, accumulo inferiore

Una serie di strati di accumulo assegnati al livello 2C si trova al di sopra dei resti dell’edificio com- plesso (riempimenti superiori) e contiene materiali che datano a periodi diversi, principalmente dal Bronzo Medio al Bronzo Tardo. Questa situazione è forse risultato dello scivolamento sulla china di detriti e frammenti provenienti dalla porzione alta dell’insediamento o dovuti a rimaneggiamenti di terreno in antico. Il materiale non è dissimile dal resto del repertorio e in ogni caso non si può inter- pretare come fase tarda della produzione RBWW, mancando sufficienti elementi morfologici e tecno- logici a favore di questa ipotesi. Il repertorio si caratterizza per la presenza di classi e tipi riconducibili al Bronzo Tardo e con una alta percentuale di tipi e classi del Bronzo Medio.

Il totale dei frammenti presi in esame è di 375 diagnostici. Il resto dei frammenti inclusi nella pe- satura appartiene a porzioni di pareti. Tutto il materiale proviene dall’area A.

La maggior parte del materiale diagnostico preso in esame proviene dallo strato di terreno identi- ficati dal locus 287 (73% del totale), mentre gli altri contesti, se si esclude i loci 496/7 e 272 (rispettiva- mente circa il 13% e l’8%) hanno restituito una bassa percentuale di materiali.

Di seguito si riporta il numero di frammenti diagnostici per loci:

Il materiale ceramico pesato ammonta a 322 kg di cui circa 62 kg sono frammenti diagnostici. Nel- la tabella successiva si riportano i valori delle principali categorie di contenitori ceramici in cui è stato diviso il materiale successivamente pesato, costituite dalla ceramica da cucina (CC); dalla ceramica ingobbiata di rosso (RBWW), di cui si danno le pesature dei frammenti riconducibili ai grandi conte- nitori (gr. c.), contenitori di medie (m.), medio-piccole (m.p.) e piccole (p.) dimensioni; dalla ceramica a bande dipinte (BD); grigia (G); comune (C0) materiali vari, non meglio classificati ma tra i quali so- no stati inclusi i pochi frammenti di datazione più antica (Chaff Faced Ware, DROB/DROW e poche altre classi). I valori sono riportati in Kg e in percentuale rispetto alla totalità del materiale pesato, sia della quantità complessiva (q.c.) che della quantità di diagnostici (p.d.):

Categorie tot. kg q.c. % su tot. tot. kg p.d. % su tot. CC pentole 60,3 18,69% 9,75 3,03% RBWW gr. cont. 162,84 50,49% 21,46 6,66% RBWW cont. m. 78,4 24,31% 20,58 6,39% RBWW cont. m.p. 5,55 1,72% 0,75 0,23% RBWW cont p. 1 0,31% 1,1 0,34% BD cont. m. 2,08 0,64% 2,08 0,65% G 0,3 0,09% 0,3 0,09% C0 7,9 2,45% 2,4 0,74% C0 coperchi 2,88 0,89% 2,88 0,89% n.c. 1,3 0,40% 0,85 0,26% tot. 322,55 100,00% 62,15 19,29%

Circa il 77% (quasi 248 kg) della ceramica raccolta è RBWW; il peso dei diagnostici RBWW am- monta quasi 44 kg.

I frammenti diagnostici rappresentano poco più del 19% della quantità complessiva: 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% &&SHQWROH 5%::JUFRQW 5%::FRQWP 5%::FRQWPS 5%::FRQWS %'FRQWP * & &FRSHUFKL QF TF SG Contesti e loci

Locus 261: strato di riempimento, in corrispondenza delle unità N e O e del vano 38. 0 pd.

Locus 539: strato di riempimento, in corrispondenza dell’unità I. 3 pd22.

Locus 270: strato di riempimento, in corrispondenza delle unità N e O e del vano 38. 1 pd.

Locus 272: strato di riempimento, in corrispondenza delle unità N e O; è stato individuato princi- palmente al di sopra della sommità dei muri e occupa anche la porzione alta dei vani 39, 40 (al di sotto del sommo del muro 274) e 41. 33 pd.

Locus 276: terreno di riempimento della fossa 278 che taglia i muri 345, 346, 344 e 423, unità J e K. 8 pd.

Locus 285: terreno di riempimento sotto 276. 0 pd.

Locus 287: terreno di riempimento al di sotto del riempimento 270, individuato nell’unità M, piaz- za 35. Corrisponde al riempimento 496/497 (in corrispondenza delle unità N, O, P e in parte di M), probabile livello successivo all’abbandono dell’edificio, con materiali mescolati. Si può trattare di strati di riempimento destinati a colmare la depressione causata dalla presenza della piazza prima di una nuova fase di insediamento, di fase posteriore ovvero di un accumulo risultante da erosione dei livelli più a monte. 276+50 pd.

Locus 020: strato di riempimento individuato nelle unità D e E, al di sopra del sommo dei muri. 7 pd. Anche se assegnato alla fase finale del Bronzo Medio nello schema stratigrafico (Laneri, Schwartz, Ur 2016: 223), è stato qui incluso tra i loci datati al passaggio Bronzo Medio/Tardo dal momento che si trova in gran parte al di sopra del sommo dei muri dell’Edificio Complesso.

Lo schema stratigrafico è riassunto nella successiva tabella:

    

  

La pesatura dei loci 261, 272, 276, 285, 287 e 496/497 offre un quadro chiaro della composizione del repertorio, con una alta ricorrenza di RBWW che rappresenta la classe con maggiore attestazione. La presenza di pochi frammenti appartenenti a produzioni di periodi molto più antichi (Chaff Faced Ware, Metallica, DROW e forse il frammento di White Ware) conferma che i repertori degli strati del- la fase IIIC sono interessati da fenomeni di residualità.

22 Il locus, assegnato inizialmente alla fase IIIB, poi alla fase IIIC, ha una certa quantità di ceramica calcolitica

(1,5 kg) oltre a due frammenti di ceramica databile al Bronzo Antico, probabilmente intrusive, data la sua prossimità al suolo vergine.

Di seguito si riportano i 378 diagnostici ordinati per classi e ripartiti tra i vari loci:

Classe L. 539 L. 270 L. 272 L. 276 L. 287 L. 496 L. 20 tot. % su tot.

BD       1 41     42 11,11% M         1     1 0,26% MB       3   3 0,79% C0     6 1 6 45   58 15,34% CC     6 4 68   1 79 20,90% CFW 1       1 0,26% DROW     1       1 2 0,53% Fine 1       1 0,26% G         2     2 0,53% Khabur late       2   2 0,53% Metallica         1     1 0,26% RBWW 1 1 19 2 157   5 185 48,94% B     1         1 0,26% tot. 3 1 33 8 276 50 7 378 100,00%

Il locus 287 rappresenta il contesto con maggiore quantità di frammenti. La ceramica RBWW rappresenta quasi il 73% della ceramica pesata e il 57% circa dei frammenti diagnostici, la ceramica da cucina il 26% dei materiali pesati e il 24% dei diagnostici. Incide su questi valori la presenza di 38 frammenti di grandi contenitori in RBWW che da soli costituiscono circa il 45% del peso totale. La ceramica comune è attestata attraverso 6 profili diagnostici ma non compare nella lista delle catego- rie pesate. Le forme chiuse (VII e VIII) sono i tipi con maggiori attestazioni, intorno al 36%; le forme aperte (II, III e IV) intorno al 26%. I valori sono riportati nelle tre tabelle successive:

  Locus 287

Gruppo tot. % su tot. % locus

ai 2 0,53% 0,72% ci 4 1,06% 1,45% II 30 7,94% 10,87% III 33 8,73% 11,96% IV 8 2,12% 2,90% V 17 4,50% 6,16% VI 2 0,53% 0,72% VII 67 17,72% 24,28% VIII 32 8,47% 11,59% IX 33 8,73% 11,96% X 3 0,79% 1,09% XI 38 10,05% 13,77% XII 4 1,06% 1,45% XIII 2 0,53% 0,72% 0 1 0,26% 0,36% tot. 276 73,02% 100,00%   Locus 287

Classe tot. % su tot. % locus BD 41 10,85% 14,86% Brown 1 0,26% 0,36% C0 6 1,59% 2,17% CC 68 17,99% 24,64% G 2 0,53% 0,72% Metallica 1 0,26% 0,36% RBWW 157 41,53% 56,88% tot. 276 73,02% 100,00%

  Locus 287, Kg q.c.   Categorie tot. % su tot. % locus CC pentole 42,6 13,21% 25,71% RBWW gr. cont. 73,5 22,79% 44,36% RBWW cont. m. 41,7 12,93% 25,17% RBWW cont. m.p. 2,5 0,78% 1,51% RBWW cont p. 1 0,31% 0,60% G 0,3 0,09% 0,18% BD cont. m. 2 0,62% 1,21% C0 coperchi 2,1 0,65% 1,27% tot. 165,7 51,37% 100,00%

Per avere un quadro delle associazione tra classi e tipi osservati all’interno del locus 287 e dei con- teggi degli altri loci si rimanda all’Appendice 2.

Il deposito di materiale trovato nella fase IIIC è pari quasi al 16,4% della quantità complessiva pesa- ta. Tra i pezzi e i frammenti diagnostici della fase IIIC, circa il 56% è riconducibile alla classe RBWW, la ceramica da cucina quasi al 24,4%, la comune al 13,8% e la ceramica a bande all’1,9%, che diven- ta 11,2% se prendiamo in considerazione anche le pareti. Le altre classi sono sotto l’1%. Il repertorio morfologico comprende una ampia varietà di tipi. Le olle (VII) sono il tipo con maggiori attestazioni, seguite da ciotole (II), olle (VIII), coppe (III), grandi contenitori da conservazione (IX) e ciotole con carenatura mediana e parete alta (V). Per conteggi e liste si fa riferimento all’Appendice 2 in cui si tro- vano anche i grafici che mostrano la composizione del repertorio ceramico, con la somma dei diagno- stici divisi per classi, gruppi e la quantità complessiva di ceramica in chilogrammi.

I dati sulle tempere e i trattamenti di superficie documentati all’interno del repertorio dell’edificio so- no dettagliati nell’appendice in fondo a questa sezione. Qui diamo conto solo di alcuni dati generali sugli aspetti tecnologici delle classi con maggiori attestazioni utili per una prima valutazione del repertorio.

All’interno del repertorio RBWW, l’impasto più ricorrente (circa il 56%) prevede l’utilizzo di in- clusi di origine minerale prevalenti e l’aggiunta di elementi vegetali in piccola quantità (1a e 1b); il 14% circa dei frammenti ha un impasto ad inclusi minerali esclusivi (1e, h) e circa il 23,6% presenta inclusi vegetali prevalenti e minerali in minore quantità. La ceramica a bande (BD) ha nel 50% dei casi impa- sti con inclusi di origine minerale prevalenti e l’aggiunta di elementi vegetali in modesta quantità (1a), mentre quasi nel 12% dei casi l’impasto è caratterizzato esclusivamente da inclusi di origine minerale (1d e 1e); il 4,7% ha inclusi vegetali prevalenti.

Il 66,6% dei frammenti presenta la superficie ingobbiata e lisciata, il 6,6% ha una lieve pellicola di argilla molto diluita (self-slip) con tracce di lisciatura, mentre poco più dello 0,2%, vale a dire un solo frammento, è brunito. La ceramica RBWW è nella maggior parte dei casi lisciata (94%), in alcuni ca- si la lisciatura è accurata (4,3%); la brunitura è attestata in pochissimi casi (1,6% circa)23. L’aspetto del

rivestimento superficiale RBWW è generalmente opaco (circa 82%) e in minore occorrenza sono do- cumentate superfici lustre (circa 7,5%) e irregolari, spazzolate (circa 8%).

La maggior parte della ceramica RBWW presenta una cottura media (all’incirca 52%), la restante parte si divide tra bassa e incompleta (circa 25%) e medio-bassa (21,5%) con qualche frammento cot- to solo in parte (0,7%).

Il rivestimento superficiale della ceramica RBWW, l’ingobbio rosso-bruno appare opaco e appli- cato uniformemente (sigla 1) in quasi tutti i frammenti e copre nella maggior parte dei casi, all’incirca il 63%, tutta la superficie del vaso o frammento, esterna ed interna (sigla 3)24; tutta la superficie ester-

na del vaso in circa il 16% dei casi (sigla 1 nel codice di registrazione); la superficie esterna e parte del bordo interno superiore (sigla 4) nel 19% circa; in un solo caso solo la parte superiore esterna (sigla 2).

23 I 13 frammenti che sono semplicemente lisciati (trattamento 3) hanno in realtà perso l’ingobbio superficiale,

perché scrostato o eroso.

La ceramica a bande (BD) presenta nell’80% dei casi un ingobbio su cui è stato apposto lo strato di soluzione diluita, la pittura, che forma la banda decorativa; il 16,5% circa dei frammenti ha un lieve strato di argilla molto diluita (self-slip) e all’incirca il 2% ne è priva, con le bande applicate direttamen- te sulla superficie della matrice lisciata. Quanto alla cottura, il 61% dei frammenti di ceramica a bande presenta una cottura media, il 38% una cottura bassa, incompleta e il 16,3% medio-bassa.

La ceramica da cucina (CC) è caratterizzata nel 61% dei casi da superfici brunite con tracce dell’ap- plicazione di una leggera soluzione di argilla molto diluita (self-slip), forse non-intenzionale ma residuo della fase di lavorazione; nel 29% la superficie è semplicemente lisciata. Un solo frammento presenta superficie caratterizzata da self-slip lisciata e nel 7% circa un più consistente strato di ingobbio suc- cessivamente lisciato. Un esemplare, mostra una rifinitura che comprende sia lisciatura che brunitu- ra. La cottura delle pentole da cucina è nel 22% dei casi media, nel 31% medio-bassa e nel 45% bassa e incompleta. All’incirca il 16% delle pentole (13 p.d.) ha anse di forma triangolare in corrisponden- za dell’orlo o poste poco sotto.

Nei frammenti di ceramica comune (C0) la superficie è per la maggior parte ingobbiata e lisciata (55% circa) e sono documentate in minore quantità superfici semplicemente lisciate (13% circa), su- perfici con un leggera soluzione di argilla diluita lisciate (20,5% circa) e pochi casi di brunitura su una leggera patina di self-slip (10,3% circa). La cottura della ceramica da cucina è più omogenea, con il 93% dei casi media, nel 6% medio-bassa.

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