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LA FECONDITÀ LEGITTIMA

2. LA POPOLAZIONE

3.5 LA FECONDITÀ LEGITTIMA

Nell’ultima edizione delle Tafeln (edita nel 1871 e riferibile al periodo 1860-1865), fa la sua comparsa un’informazione tanto utile quanto poco sfruttata: la fecondità legittima. All’epoca, il metodo utilizzato per ottenere una stima della fecondità legittima era uno strumento molto semplice ma anche estremamente limitato, ovvero rapportare il numero dei nati legittimi di un anno con il totale dei matrimoni celebrati in quello stesso anno.

I problemi vertono principalmente sulla struttura per età dei matrimoni e su fattori contingenti (quali le crisi epidemiche che hanno sconvolto l’Europa per tutto il 1800) che hanno sicuramente influenzato il totale dei matrimoni in misura consistente durante il nostro periodo d’osservazione.

Esiste, però, un metodo che ci permette di calcolare il numero medio di figli per matrimonio, riducendo i rischi creati dai problemi di cui sopra. Si tratta sostanzialmente di sfruttare una distribuzione standard della fecondità legittima secondo la durata del matrimonio, mantenendo fissa la condizione necessaria che il numero dei matrimoni sopravviventi alla durata i non sia molto diverso dal numero di matrimoni conclusi i anni prima9.

Innanzitutto è necessario stimare il numero medio di matrimoni dai quali le nascite legittime di un certo anno derivano (i matrimoni celebrati a partire dall’anno stesso e fino ad una trentina di anni indietro), e nel rapporto di queste nascite legittime con la media dei matrimoni trovata.

Questa è stata calcolata utilizzando come pesi i tassi di fecondità legittima specifica per la durata del matrimonio. Ovviamente non possediamo i tassi relativi ai nostri lander ma, essendo popoli in epoca pre-transizionale, è possibile approssimarli utilizzando i

pesi noti di altre popolazioni10 (nel nostro caso utilizzeremo i pesi

relativi alla città di Fiesole nel periodo 1630-1680, quindi con un basso controllo della fecondità). I risultati sono riportati nella tabella sottostante (tab. 3.9).

Tabella 3.9 A. Calcolo del Numero medio di figli per matrimonio (F):

calcoli per l’anno 1864, e risultati per altri periodi. Regno di Carniola e Carinzia, Kustenland

Carniola e Carinzia Kustenland Durata i,i+5 f i,i+5 Matrimoni tra i e i+5 anni prima Calcolo della media dei matrimoni Matrimoni tra i e i+5 anni prima Calcolo della media dei matrimoni 0 - 5 0,385 21.171 8.151 20.741 7.985 5 - 10 0,282 21.498 6.062 23.009 6.489 10 - 15 0,192 22.188 4.260 21.510 4.130 15 - 20 0,103 24.785 2.553 20.655 2.127 20 - 25 0,034 23.758 808 18.519 630 25 - 30 0,004 23.362 93 19.567 78 totale 1 - 21.927 – 21.439 Media matrimoni 4.385 4.288 Nascite legittime 1864 19.221 19.687 F, 1864 4,38 4,59 F, 1859 4,33 4,72 F, 1854 4,05 4,10 F, 1860-64 4,54 4,85 F, 1855-59 4,65 4,97

Il risultato al quale si giunge per l’anno 1864 è di circa 4,4 per il Regno di Carniola e Carinzia e di 4,6 per il Kustenland, diversi, della stima più grezza che sarebbe risultata con il metodo delle Tafeln: per il primo si otterrebbe una stima di 4.2 figli per matrimonio (quindi più bassa del nostro metodo), mentre nel secondo avremmo ottenuto una media di 4.8 figli (più alta pertanto di quanto rilevato con la nostra stima). Il calcolo è stato poi eseguito anche per gli anni 1859 e 1854: per quest’ultimo

10 La formula è la seguente: F = Nlt / (ΣMt-i·(fi/Σfi))

dove Nlt sono i nati legittimi nell’anno t, Mt-i·sono i matrimoni nell’anno t-i, fi/Σfi è la distribuzione relativa per durata del matrimonio i dei tassi di fecondità legittima, che, ignota, è assunta pari a quella di una situazione nota. Nei calcoli esemplificati in tab. 4.8 sono stati usati periodi quinquennali anziché annuali.

anno non era però completa la serie dei matrimoni celebrati in precedenza, pertanto è stato necessario stimare il numero di matrimoni da 25 a 29 anni.

L’esplosione della crisi colerica avverrà in tutta la sua potenza l’anno seguente, ma già nel 1854 la pandemia aveva colpito la regione tedesca diminuendone le nascite di circa mille unità rispetto al 1853 e aumentando le morti di altre 2000.

Il fatto di prendere i nati legittimi di un solo anno rischia però di limitare le possibilità di cogliere una qualche tendenza. È stato rifatto pertanto il calcolo usando le nascite legittime di un quinquennio (stimando, ove necessario, gli anni mancanti), e usando una piccola variante dello stesso metodo11, necessaria

per lavorare con gruppi quinquennali. Da questi risultati, riportati sempre in tabella 3.9 A, sembra evidenziarsi nel decennio una tendenza alla crescita del numero di figli per matrimonio, sia nel Regno di Carniola e Carinzia che nel Kustenland.

Dal punto di vista del livello, questi risultati sembrano ben conciliarsi con quanto osservato nel capitolo delle nascite: a suo tempo abbiamo osservato un livello di natalità maggiore nel Kustenland rispetto al Regno di Carniola e Carinzia su tutto l’arco temporale. I risultati della tabella 3.9 A confermano pertanto le prime indicazioni sul livello di natalità dei due regni.

Vediamo ora il caso della Dalmazia e della Lombardia (tabella 3.9 B).

11 I matrimoni di i=30 anni prima sono stati classificati in modo diverso: 0-2.5, 2.5-7.5, 7.5-12.5, 12.5-17.5, 17.5-22.5, 22.5+ ; alle cui classi sono state assegnate i seguenti tassi di fecondità legittima: 0.211, 0.326, 0.237, 0.147, 0.063, 0.016.

Tabella 3.9 B. Calcolo del Numero medio di figli per matrimonio (F): calcoli per l’anno 1864, e risultati per altri periodi. Dalmazia, Lombardia

Dalmazia Lombardia Durata i,i+5 f i,i+5 Matrimoni tra i e i+5 anni prima Calcolo della media dei matrimoni Durata i,i+5 Matrimo ni tra i e i+5 anni prima Calcolo della media dei matrimoni 0 - 5 0,385 15.736 6.058 0 - 5 114.095 43.927 5 - 10 0,282 19.537 5.509 5 - 10 108.486 30.593 10 - 15 0,192 18.040 3.464 10 - 15 108.528 20.837 15 - 20 0,103 13.585 1.399 15 - 20 113.226 11.662 20 - 25 0,034 13.965 475 20 - 25 104.796 3.563 25 - 30 0,004 13.966 56 25 - 30 94.105 376 totale 1 16.961 totale 110.959 Media

matrimoni 3.392 matrimoniMedia 22.192

Nascite legittime 1864 14.523 Nascite legittime 1854 98.252 F, 1864 4,28 F, 1854 4,43 F, 1859 4,98 F, 1849 4,47 F, 1854 4,11 F, 1850-1854 5,13 F, 1860-1864 4,76 F, 1855-1859 5,16

In Dalmazia il metodo proposto riporta per il 1864 4,3 figli per matrimonio, pressappoco 5 per il 1859 e poco più di 4 nel 1854. Utilizzando le stime grezze, invece, il numero di figli per matrimonio è pari a 5.74 nel 1864, 5.97 per il 1859 e 5.27 per il 1854. Questa distanza tra le due stime non ci deve comunque spaventare: l’indice basato sui tassi di fertilità sottostima inevitabilmente il numero medio di figli perché al denominatore i matrimoni di i anni prima sono “più pesanti” rispetto ai matrimoni contemporanei. L’indice sarebbe stato molto più preciso se fossimo stati a conoscenza dei tassi di fertilità dell’epoca. Tenendo conto che la differenza tra il tasso grezzo (che risentono quindi dei soliti problemi quali struttura per età dei matrimoni e crisi di mortalità contingenti) e il nostro metodo è abbastanza limitata anche nel caso di Lombardia e Dalmazia,

possiamo affermare che il nostro procedimento è sufficientemente valido.

La variante è stata applicata anche per questi due regni: nel quinquennio 1860-1864 la stima ci restituisce 4.76 figli per matrimonio e ben 5.16 figli per il periodo prima (1855-1859). Anche in questo caso i dati sono coerenti con quanto risulta dallo studio della natalità: tra il 1855 e il 1859 il tasso passa da 33 nati ogni mille abitanti a 42. Il drastico calo rilevato nel quinquennio seguente avviene perlopiù nel primo anno (il 1860) quando il tasso di natalità crolla dal 42%o del 1859 al 34.7

dell’anno successivo.

Per la Lombardia è stato calcolato solo il quinquennio 1850-1854 dato che, possedendo i dati solo fino al 1828, se avessimo calcolato anche il numero medio di figli per il quinquennio 1845-1849, le ultime due classi si sarebbero calcolate solo attraverso dati fittizi (come ad esempio la media degli ultimi due valori disponibili), inficiando ulteriormente la nostra stima.

La stima del quinquennio osservato è risultata pari a 5.13 figli per matrimonio. Confrontando questo risultato con l’andamento della natalità in Lombardia, l’indicazione che si ottiene è di un calo nella natalità.

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