• Non ci sono risultati.

Fenomeni e caratteristiche emerse con la dashboard di analisi delle anomalie

anomalie

L’utilizzo della dashboard così realizzata fa emergere una serie considerevole di aspetti degni di nota.

Come precedentemente accennato, l’analisi sulle anomalie è stata condotta seguendo due differenti fronti d’indagine: un primo fronte relativo ad aspetti condizionali e un secondo fronte relativo ad aspetti causali. In altre parole, nel primo fronte di indagini ci si è concentrati sul capire quali sono le condizioni, in presenza delle quali, si ha una maggiore presenza di anomalie, mentre nel secondo fronte di indagini ci si è concentrati sul capire dove possa essere ricercata la causa delle anomalie.

Dal primo fronte di indagini emerge come vi sia un andamento molto singolare e inatteso del numero di anomalie per numero di colli, evidenziando un picco di anomalie nelle spedizioni composte da un solo collo e un crollo dello stesso al crescere del numero di colli spediti. Si può inoltre osservare come il numero di anomalie nelle spedizioni composte da un solo collo, sia 4 volte e mezzo superiore al numero di anomalie nelle spedizioni formate da 2 colli (17.419 contro 3.891).

Figura 5.8: Numero di anomalie per numero di colli

Per quanto riguarda invece il secondo fronte di indagini, si parte dal presupposto che le anomalie o vengono generate a monte, e cioè da attribuire all’ente di carico, oppure sono da attribuire alle cattive performance del fornitore del servizio di trasporto. Nel primo caso, denominato con X il fornitore del servizio di trasporto selezionato, non ci si aspetta una sensibile variazione percentuale delle anomalie per ente di carico tra il caso generale e il caso in cui il fornitore non è X. Nel secondo caso invece questa variazione esiste ed è apprezzabile.

Le immagini seguenti mostrano il confronto tra le percentuali di anomalie per ente di carico nel caso generale e quando il fornitore del servizio di trasporto non è Morelli Group.

Figura 5.9: Percentuali di anomalia per ente di carico nel caso generale e per Morelli Group

Dal raffronto emerge come tutti gli enti di carico che presentano percentuali di anomalie superiori alla soglia imposta del 2%, o vicine a tale soglia, vedono la propria percentuale di anomalia scendere sensibilmente. Emblematica in tal senso è la situazione di Plant Quarto Nathanumbro che vede la sua percentuale di anomalie scendere di oltre 6 punti percentuali (dall’8,02% al 1,72%) quando il fornitore del servizio di trasporto non è Morelli Group. Si può quindi concludere affermando che quest’ultimo è certamente responsabile di una parte considerevole delle anomalie registrate, e che la sua posizione di learder incontrastato in termini di volumi non è accompagnata da un’altrettanta posizione di leadership in termini di eccellenza qualitativa del servizio messo a disposizione.

La possibilità offerta da Metabase di navigare tra i dati consente di portare alla luce un ulteriore aspetto nascosto, legato alla criticità delle singole tratte ente di carico-cliente receiver.

In particolare, navigando tra i dati relativi al numero di anomalie per numero di colli, raggruppando per ente di carico e cliente receiver e contando il numero di righe, emerge come le tratte Plant Nayadedel Friuli-Milano365 e Plant Elsaa mare-Noventa Vicentina10 siano quella che presentano una maggiore criticità. Si contano infatti un totale di 100 anomalie su 606 spedizioni, cioè circa il 16,5%, per la prima tratta e 51 su 484, cioè circa il 10,5% per la seconda; quando il numero di colli è uguale a 1.

L’immagine seguente mostra il numero di anomalie per singola tratta quando il numero di colli è uguale a 1 e quando il numero di colli è uguale a 2.

Figura 5.10: Numero di anomalie per tratta per le spedizioni da 1 e 2 colli

La situazione peggiora ulteriormente se si va ad eliminare il filtro sul numero di colli, emerge infatti una terza tratta anch’essa particolarmente problematica, la tratta Plant Mircoligure-Livigno2 con ben 92 anomalie su un totale di 182 spedizioni totali, cioè oltre il 50%.

Figura 5.11: Numero di anomalie per tratta

Più in generale emerge come sia proprio la zona di Livigno, con i suoi due clienti receiver Livogno1 e Livigno2 a far registrare percentuali di anomalia record con un totale di 135 anomalie su 263 spedizioni, ovvero oltre il 51%.

Esauriti così i due fronti di indagine sopra descritti, l’analisi delle anomalie ha visto il focus spostarsi sulla ricerca delle cause più frequenti di anomalie e più in particolare sulla ricorrenza, in termini percentuali, delle problematiche di anomalia.

L’approccio seguito per rispondere a questa nuova business question risulta essere certamente in controtendenza con l’approccio esplorativo top-down fin qui seguito, in questo particolare caso si è infatti preferito seguire un approccio diametralmente opposto al precedente, procedendo cioè in maniera bottom-up da uno scenario più dettagliato risalendo via via verso uno scenario più generale. In particolare, si possono individuare 3 diversi livelli di dettaglio, partendo dal livello 1, il più dettagliato, risalendo fino al livello 3, il meno dettagliato; in appendice si riporta la query SQL creata per seguite quest’approccio.

Figura 5.13: Rappresentazione dell’approccio adottato Livello 3: •Anomalia Livello 2: •Numero di colli e anomalia Livello 1: •Tratta, numero di colli e anomalia

Per quanto riguarda il primo livello di dettaglio si sono analizzate le top 5 tratte in termini di volumi di trasporto, per un totale del 10% circa del numero totale di spedizioni, senza tuttavia che siano emersi fattori rilevanti.

Risalendo al secondo livello di dettaglio emerge come oltre il 44% delle anomalie nelle spedizioni composte da un solo collo presentano nella causale di anomalia la dicitura “Altri

motivi di anticipo dovuti al corriere” e oltre il 10% presentano la dicitura “Chiuso per ferie/lavori/spazio”. L’immagine seguente fornisce maggiori dettagli.

Figura 5.14: Ricorrenza delle problematiche di anomalia per le spedizioni da un collo

L’analisi su questo livello è stata condotta allo stesso modo fino ad un numero di 10 colli per un totale di circa il 74% del numero totale di anomalie. In tutti e 10 i casi è emerso come la causale di anomalia “Chiuso per ferie/lavori/spazio” si presenta sempre tra le prime due o tre problematiche di anomalia.

Questa costatazione lascia intendere quindi la presenza di non poche problematiche legate alla comunicazione tra l’ente di carico e il cliente receiver. Supposizione supportata anche dal fatto che la dicitura “Merce rifiutata dal cliente senza esplicita motivazione”, presenta in tutti e 10 i casi valori percentuali significativi, quasi sempre intorno all’8%.

Risalendo ulteriormente nel livello di dettaglio il fenomeno appena descritto si riconferma, fornendo quindi una visione di massima sintesi dell’aspetto. L’immagine seguente fornisce maggiori dettagli al riguardo.

Figura 5.15: Ricorrenza delle problematiche di anomalia nel caso generale

Vista la rilevanza di quanto emerso si è preferito integrare la dashboard di analisi delle anomalie con la question di ricorrenza delle problematiche, in modo che fornisca anche una visione immediata di ripartizione.

Documenti correlati