Catalogo dei corred
V. Area patavina
36. Fibula di schema Medio La Tène
Frammento di arco di fibula a cui si aggancia tramite un globetto la terminazione della staffa.
Bronzo, fusione. Lu. 3,1.
MNA, IG 12642. 37. Anello d’argento
Anello digitale in verghetta a sezione circolare a tre giri di spirale.
Argento, fusione. Ø 1,6; h 0,6. MNA, IG 12642.
Il corredo è stato purtroppo smembrato subito dopo l’ingresso in Museo e non è stato possibile ricomporlo al completo (CALZAVARA CAPUIS, CHIECO BIANCHI 1979, p. 25).
L. Capuis e A.M. Chieco Bianchi supponevano l’esistenza di una deposizione più antica rispetto a quella connotata dalla ceramica grigia, per la presenza della fibula di schema LT A attualmente dispersa (n. 33; edita in CALZAVARA CAPUIS,
CHIECO BIANCHI 1979, fig. 8), di un mortaio in ceramica semidepurata (n. 17) e per la menzione nel giornale di scavo di una ciotola coperchio “ornata nel fondo di una rossetta a stampo” (n. 27): tale associazione risulta importante poiché trova confronto nei più antichi contesti gallici emiliano- romagnoli (ibidem; cfr. ora VITALI 1991; VITALI
1992; VITALI 2003). A tale nucleo più antico potrebbero riferirsi il piatto zonato n. 18, la coppa n. 16 e la coppa di tipologia etrusco-padana n. 4. L’insieme potrebbe tuttavia inquadrarsi nel IV secolo a.C. avanzato-inizi del III, dato il perdurare
del III secolo a.C. sulla base del frammento di fibula di schema Medio La Tène (C1).
Da notare l’askos n.1, vera e propria imitazione di
una forma a vernice nera di produzione volterrana, realizzata in argilla depurata di colore chiaro (MONTAGNA PASQUINUCCI 1972, pp. 379-384). Il mortaio in ceramica semidepurata non trova confronti in ambito locale, bensì nella produzione fine spinetica (PATITUCCI UGGERI 1985, fig. 16; per i
mortai in Veneto: ROSSI 2001). Per quanto riguarda il vasellame in ceramica grigia, la brocca n. 2 sembra delineare un tipo ben definito e caratteristico dei corredi atestini tra III e II sec. a.C. Tale forma non è attestata tra i materiali provenienti dalla ex birreria Pilsen a Padova (GAMBA, RUTA SERAFINI 1984),
mentre trova numerosi confronti nei contesti qui esaminati (cfr. fondo Rebato, tomba 169, n. 1 e relativi confronti) e non è priva di confronti con i tipi della produzione etrusco-padana (cfr. PATITUCCI UGGERI 1983, forme 45-49, fig. 12). La
brocchetta n. 3 sembra invece richiamare forme della ceramica fine a vernice nera (cfr. MOREL 1981,
Forme 5220, datata attorno al 300 a.C.: MOREL 1981,
pl. 157, 5222e1); anche le coppette nn. 12-14 imitano in maniera più o meno fedele le forme di tale classe ceramica (per la n. 12 cfr. MOREL 1981, Forme 2685,
pl. 66. Per la n. 13: MOREL 1981, Forme 2680. Per la n.
14, che imita il tipo Lamboglia 34 nella sua variante dell’Italia settentrionale: GAMBA, RUTA SERAFIN
1984, p. 14; cfr. MOREL 1981, Forme 2526, pl. 52,
2526a1). Notevole infine la presenza di un esemplare di Murex (per il suo valore nei corredi tombali cfr.
CHERICI 1999, p. 177).
All’interno delle due deposizioni non è possibile determinare il numero degli ossuari né dedurre quello dei defunti; si può tuttavia ipotizzare la deposizione di un individuo maschile per la presenza delle armi, fenomeno non frequente ad Este in quest’epoca (cfr. quanto esposto a proposito della tomba Rebato 10).
Raggruppamento (tombe a, b, c)
TOMBA a/1907-09
Sepoltura
Rito funebre: Inumazione Tipologia tombale: Semplice fossa Violazione: No
Elementi di cronologia: Posizione stratigrafica Cronologia: Seconda metà IV - II sec. a.C.
Defunto
Ipotesi: Donna?
Critica del contesto
Situazione inventariale: Corredo non raccolto
Corredo
“All’orecchio destro mostra un orecchino di semplice filo di bronzo ravvolto a cerchietto” (ALFONSI 1922, p. 4)
TOMBA b/1907-09
Sepoltura
Rito funebre: Inumazione Tipologia tombale: Semplice fossa Violazione: No
Elementi di cronologia: Posizione stratigrafica Cronologia: Seconda metà IV - II sec. a.C.
Defunto
Ipotesi: Indeterminabile
Critica del contesto
Situazione inventariale: Corredo non raccolto
TOMBA c/1907-09
Sepoltura
Rito funebre: Inumazione
Defunto
Ipotesi: Uomo?
Critica del contesto
Situazione inventariale: Corredo non raccolto
Corredo
“Accanto alla mano sinistra ha un frammento di ferro foggiato a modo di umbone di scudo” (ALFONSI 1922, p.
4)
A. Alfonsi afferma che le tre inumazioni si riferivano allo strato di tombe di IV Periodo; non essendo stati raccolti né gli scheletri né gli oggetti trovati accanto ad essi, non restano che le informazioni contenute nel giornale di scavo.
Il defunto della tomba a) indossava un orecchino di filo di bronzo: esso potrebbe riferirsi ad una produzione che inizia alla fine del V sec. a.C. per continuare almeno fino al III sec. a.C. (cfr. da ultimo BONDINI 2005a). Se nulla si può affermare a
proposito dell’inumato b), occorre sottolineare la presenza di un probabile umbone di scudo nella tomba c), elemento che connoterebbe la sepoltura come maschile ed appartenente al III - II sec. a.C., poiché il rinforzo metallico dello scudo non appare prima del pieno LT B2 (RAPIN 1995).
1. ESTE
4. Casa Alfonsi
TOMBA 1/1907
Sepoltura
Rito funebre: Cremazione Tipologia tombale: Cassetta litica? Cronologia: Fine V sec. a.C.
Bibliografia: Este I 1985, pp. 374-375; tav. 252
Defunto
Ipotesi a partire dal corredo: Uomo
Critica del contesto
Situazione inventariale: Corredo violato in antico (?) Giudizio sulle associazioni: Associazioni attendibili
Corredo
1. Olla d’impasto usata come ossuario
MNA, IG 8001.
2. Coppa d’impasto usata come coperchio di 1
MNA, IG 8002. 3. Olla d’impasto
MNA, IG 8004. 4. Olla d’impasto
MNA, IG 8007.
5. Olletta in ceramica zonata
MNA, IG 8005.
6. Bicchiere in ceramica zonata
MNA, IG 8006.
7. Coppa in ceramica grigia con graffito
MNA, IG 8003.
8. Placca di cintura di bronzo
MNA, IG 8012.
9. Fibula di bronzo ad arco serpeggiante
MNA, IG 8013.
Il corredo è assegnato da A.M. Chieco Bianchi alla seconda metà del IV sec. a.C. Indizi del cambiamento nei fittili sono, per la ceramica zonata, l’apposizione di solchi al posto dei cordoni a separare le fasce rosse e nere. Anche le incisioni parallele sia sul vaso n. 4 che sulla coppa n. 7 richiamano probabilmente lo stesso gusto. Si trova
legato alla tradizione precedente. Si propone per la sepoltura una datazione alla fine del V secolo a.C.
La fibula n. 9 costituisce uno degli esemplari più tardi della classe delle fibule ad arco serpeggiante con fermapieghe a disco, poiché quest’ultimo è spostato molto in alto, vicino all’occhiello. Esemplari molto simili si trovano nelle tombe Costa Martini 42 e Benvenuti 123. Fibule di forma analoga sono molto frequenti anche nel Ticino nella fase Tessin D, corrispondente alla fase III D2 della cronologia atestina (PRIMAS 1970; SCHINDLER, DE
MARINIS 2000, fig. 6).
Per la presenza della fibula ad arco serpeggiante si ipotizza una deposizione maschile. Il defunto è accompagnato da due coppie di vasi dalla forma diversa ma dalla funzione presumibilmente analoga (le olle nn. 3-4 e le ollette-bicchiere nn. 5-6), oltre che dalla coppa n. 7.
1. ESTE
5. Casa di Ricovero
TOMBA 228/1893
Sepoltura
Rito funebre: Cremazione Tipologia tombale: Cassetta litica Cronologia: IV - inizi III sec. a.C.
Bibliografia: Este I 1985, pp. 247-248, tav. 150B
Defunto
Ipotesi a partire dal corredo: Indeterminabile
Critica del contesto
Situazione inventariale: Corredo violato in antico Giudizio sulle associazioni: Associazioni attendibili
Corredo
1. 2 frammenti di un orcio di fabbrica greca, dipinto di nero
Non rintracciati.
2. 5 frammenti di ciotole diverse in argilla cinerognola
Non rintracciati.
3. Frammento di vasettoin ceramica zonata con circoletti impressi
Non rintracciato. 4. Fusaiola
Non rintracciata.
5. Frammento di molla di fibula in bronzo di schema La Tène
Non rintracciato.
6. Frammenti di manico in fettuccia di bronzo
Non rintracciato.
7. Modello di coltello in lamina di bronzo
MNA, IG 12183.
La tomba era violata; l’unico oggetto sfuggito ai razziatori (forse perché poco evidente in quanto appeso “nella parte superiore di una delle pareti più lunghe”) è un modello di coltello in lamina di bronzo del tutto analogo a quello della tomba 227.
Sulla base di questo elemento e della presenza di ceramica grigia e rosso-nera, la sepoltura può essere datata tra IV ed inizi del III sec. a.C.
1. ESTE
6. Casa di Ricovero
TOMBA 226/1895
Sepoltura
Rito funebre: Cremazione Tipologia tombale: Cassetta litica
Cronologia: Fine V - inizi IV sec. a.C. / pieno IV sec. a.C. Bibliografia: Este I 1985, pp. 241-244, tavv. 155-156
Defunto
Ipotesi a partire dai materiali: Tre deposizioni; una di
bambino ed almeno una di donna Critica del contesto
Situazione inventariale: Corredo integro Giudizio sulle associazioni: Associazioni sicure
Corredo
1. Olla d’impasto usata come ossuario
MNA, IG 7700.
2. Piede di grande vaso d’impasto usato come coperchio di 1
MNA, IG 7704.
3. Bicchiere d’impasto usato come ossuario
MNA, IG 7702.
4. Piede di kylix a vernice nera usato come coperchio del vaso precedente
MNA, IG 7711.
5. Fibula di bronzo di schema La Tène
MNA, IG 7716.
6. Fibula di bronzo di tipo Certosa
MNA, IG 7715.
7. Olla in ceramica grigia usata come ossuario
MNA, IG 7699.
8. Coppa in ceramica grigia usata come coperchio di 7
MNA, IG 7705.
9. Frammento di fibula di bronzo tipo Certosa
MNA, IG 7714a.
10. Frammento di fibula di bronzo tipo La Tène
MNA, IG 7714b.
11. Frammento di fibula di bronzo tipo La Tène
MNA, IG 7714c.
12. Molla di fibula di bronzo tipo La Tène
MNA, IG 7714d.
13. Fibula di ferro tipo La Tène
MNA, IG 7717. 14. Ago di ferro
MNA, IG 7719b. 18. Perla di pasta vitrea
MNA, IG 7719a. 19. Bicchiere d’impasto
MNA, IG 7703.
20. Brocca a bocca trilobata in ceramica grigia
MNA, IG 7701.
21. Skyphos in ceramica grigia
MNA, IG 7746.
22. Coppa in ceramica grigia
MNA, IG 7706.
23. Coppa in ceramica grigia
MNA, IG 7707.
24. Coppa in ceramica grigia
MNA, IG 7708.
25. Coppetta in ceramica grigia
MNA, IG 7709.
26. Coppetta in ceramica grigia
MNA, IG 7710.
La tomba è a tre deposizioni: se le “minute ossa combuste” deposte secondo A. Prosdocimi all’interno del bicchiere n. 33 vanno probabilmente riferite ad un bambino e gli ornamenti dell’olla n. 7 ad una donna, nulla si può dire riguardo all’ossuario n. 1, anche se mancano oggetti “maschili”.
Sembra possibile isolare due nuclei di materiali: il più antico riferibile alla fine del V - inizi del IV sec. a.C., comprenderebbe il bicchiere n. 3, l’olla n. 1, la fibula Certosa n. 6 e quella di schema Antico La Tène n. 5 ed il bicchiere n. 19. La deposizione successiva, assegnabile al pieno IV sec. a.C., è costituita dall’ossuario n. 7 e dal vasellame in ceramica grigia.
TOMBA 230/1895
Sepoltura
Rito funebre: Cremazione Tipologia tombale: Cassetta litica Cronologia: III sec. a.C. / Fine II sec. a.C.
Bibliografia: Este I 1985, pp. 252-258, tavv. 161-165
Defunto
Ipotesi a partire dai materiali: Coppia?
Critica del contesto
MNA, IG 7738.
4. Coppa usata come coperchio di 3
Non rintracciata.
5. Olletta su piede in ceramica grigia
MNA, IG 7747.
6. Olletta su piede in ceramica grigia
MNA, IG 7748.
7. Olletta-bicchiere in ceramica grigia con graffito
MNA, IG 7749. 8. Scodella d’impasto
MNA, IG 7750.
9. 3 valve di Glycymeris glycymeris
MNA, IG 7784.
10. Orciolo in argilla grigia
MNA, IG 7800.
11. Brocca in ceramica grigia
MNA, IG 7744.
12. Brocca in ceramica grigia con graffito
MNA, IG 7745. 13. Anfora
MNA, IG 7742. 14. Anfora
MNA, IG 7743.
15. Coppa umbilicata a basso stelo
MNA, IG 7751. 16. Coppa d’impasto
MNA, IG 7752.
17. Coppa in ceramica grigia
MNA, IG 7753.
18. Coppa in ceramica depurata
MNA, IG 7760.
19. Coppa in ceramica grigia con graffito
MNA, IG 7754.
20. Coppa in ceramica grigia con graffito
MNA, IG 7739.
21. Coppa in ceramica grigia con graffito
MNA, IG 7755.
22. Coppa in ceramica grigia
MNA, IG 7756. 23. Coppa d’impasto
MNA, IG 7757.
24. Coppetta in ceramica grigia
MNA, IG 7761.
25. Coppetta in ceramica grigia
MNA, IG 7759.
26. Coppetta in ceramica grigia
MNA, IG 7758.
27. Coppetta in ceramica grigia
MNA, IG 7762.
28. Coppetta in ceramica grigia
MNA, IG 7772.
34-37. 4 talloni di lancia di ferro
MNA, IG 7767, 7768, 7769, 7770. 38. Asticciola di bronzo MNA, IG 7773. 39. Anello di bronzo MNA, IG 7774. 40. Armilla d’argento MNA, IG 7766.
41. Fibula di ferro di schema Medio La Tène
MNA, IG 7777.
42. Staffa di fibula di ferro di schema Medio La Tène
MNA, IG 7776. 43. Anello di ferro
MNA, IG 7775.
44. Punta di giavellotto di ferro
MNA, IG 7780. 45. Punta di lancia di ferro
MNA, IG 7779.
46. Due spade di tipo La Tène in ferro con foderi
MNA, IG 7781.
47. Umbone di scudo di ferro
MNA, IG 7778.
I corredi personali sono stati confusi; si tratta di oggetti sia maschili che femminili.
Si possono isolare due nuclei di materiali aventi un certo scarto cronologico. Al più antico si riferiscono la situla n. 29 col relativo coperchio, la fibula n. 32, il fuso (o spiedo?) n. 38, la scodella n. 8 e le coppe nn. 15 e 18. Ad una fase più recente vanno assegnate le olle nn. 1 e 3 e la ceramica grigia. Notevoli le anfore di piccole dimensioni, che sembrano riprodurre esemplari attestati ad Adria ed Altino tra III e II sec. a.C., allo stesso modo di alcune forme (orciolo n. 10, pisside n. 7) e decorazioni (a tremolo sul’olletta n. 6, ad occhi di dado sulla coppa n. 24) della ceramica grigia. Interessante anche la presenza di un’intera panoplia latèniana della metà- fine del II sec. a.C.: nel panorama di estrema rarità della deposizione di armi nelle sepolture, la presenza in questo contesto di due esemplari rimane a tutt’oggi eccezionale.
Sembra tuttavia azzardato ipotizzare un intervallo di tempo tra le due deposizioni di oltre due secoli (metà del IV - fine II sec. a.C.) (Este I 1985, pp. 256-258); si può supporre che i tipi che continuano la tradizione Certosa perdurino in pieno III secolo a.C. In presenza di uno iato comunque rilevante è possibile immaginare un utilizzo della sepoltura per varie generazioni (gli ossuari erano forse tre), a meno di ipotizzare una violazione o confusione del corredo, di cui peraltro non si hanno