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FIDUCIA E PARTECIPAZIONE NELLA GOVERNANCE DELLE AREE

4.1 D

EFINIZIONE E DECLINAZIONI DI UN CONCETTO

:

LA

“G

OVERNANCE

In questo capitolo alquanto articolato — in considerazione della varietà degli approcci sociologici esistenti in letteratura sui temi afrontati — attraverso una panoramica teorica multidisciplinare, intendiamo defnire prioritariamente il concetto di governance cui ci riferiamo nella presente tesi. Defnizione necessaria per analizzare il ruolo delle istituzioni locali e delle comunità (politiche, economiche e sociali) nell’ambito del sistema complesso della Governance in funzione dello sviluppo locale così come defnite dalla letteratura sul tema. A fronte di tale apparato teorico, cercheremo anche di illustrare quali sono i principali problemi riscontrabili nella realtà in termini di fducia sistemica e di partecipazione comunitaria nell’implementazione dei sistemi di governance previsti dalle politiche di sviluppo locale, con particolare riferimento alle aree rurali.

La nostra argomentazione si basa sui risultati cui sono pervenute specifche attività di ricerca realizzate e pubblicate a livello nazionale e regionale oltre che sulle rifessioni che abbiamo maturato nell’ambito della nostra esperienza di ricerca e professionale364 svoltasi prevalentemente in Sardegna.

364 Utilizzeremo al riguardo come fonti informative le rifessioni maturate dalla ricerca sociale nazionale ed internazionale sul tema, unitamente a quanto emerso nella nostra esperienza professionale in qualità di consulente esperto di sviluppo locale in alcuni processi di pianifcazione strategica territoriale in Sardegna e durante nostre esperienze di collaborazione alla ricerca nella tematica avente per oggetto la valorizzazione delle risorse locali delle aree rurali in contesti locali e/o turistici presso l’Istituto di Biometeorologia del CNR e, sempre nell’ambito della ricerca fnalizzata allo sviluppo delle aree rurali, come supporto al Dirigente di Staf nell’analisi del fabbisogno di ricerca di settore agricolo regionale presso l’Agenzia per la ricerca scientifca, la sperimentazione e l’innovazione tecnologica nei settori agricolo, agroindustriale e forestale della Regione Sardegna (AGRIS Sardegna). Alcune rifessioni evidenziate dalla ricerca sono da noi raforzate e parzialmente integrate dall’esperienza diretta maturata nel campo del change management nella P.A. (tra il 2006 e il 2009) e del marketing territoriale e turistico (dal 2006 al 2014) per gli Enti Locali.

Il termine anglosassone “governance”, derivante dal francese antico e privo di un sostantivo corrispondente nella lingua italiana, negli ultimi venti anni è diventato popolare nel dibattito politico e accademico. Il vocabolo ha origini greche, da “kybernan” e poi dal latino “gubernare” e nel suo signifcato originario si riferiva all’ambito della navigazione, per indicare l’azione di guidare, dirigere, pilotare le imbarcazioni. Nel senso moderno il termine ricompare intorno agli anni ’30 del Novecento, specifcatamente in alcuni studi di natura economica per indicare

«le modalità di coordinamento interno all’impresa, che consentono di ridurre i costi di transazione in forma più efcace rispetto al ricorso al mercato».365

In generale economisti, politologi ed esperti di relazioni internazionali, lo hanno usato negli ultimi vent’anni per marcare una distinzione, e una contrapposizione con il government inteso quale apparato di governo, inteso come complesso istituzionale costituito dall’esecutivo e dalla macchina amministrativa.366

In ambito sociologico, in linea generale possiamo afermare che la

governance indichi una delle modalità attraverso le quali una comunità politica

(sia essa una nazione, una regione o una città) persegua l’ordine sociale, inteso a livello più alto possibile di astrazione.367

Il termine governance è ispirato fondamentalmente all’idea del governare

365 A. Mela, Governance, territorio, ambiente: i termini del dibattito sociologico, In “Sociologia Urbana e Rurale”, Franco Angeli, n.68, 2002, pp. 41-60.

366 Per una panoramica sui signifcati attribuiti al termine a seconda dell’approccio di studio adottato dagli studiosi rimandiamo a R. Segatori, Letture sociologiche del concetto di governance, in E. D’albergo e R. Segatori, Governance e partecipazione politica. Teorie e ricerche sociologiche, Franco Angeli, Milano 2012, pp. 23-41.

367 L’approccio sociologico al tema riprende le rifessioni e le osservazioni sulla gestione del potere politico nella società moderna in termini ideal-tipici avanzate dai teorici classici, quali Max Weber e Talcott Parson rispetto al processo di separazione, diferenziazione e autonomizzazione dalle altre sfere dell’organizzazione sociale (in primo luogo da quella economica, poi quella religiosa e quella culturale).

insieme ed è usato per defnire quel particolare tipo di governo caratterizzato dalla

compresenza di ruolo tra attori pubblici, attori economici e sociali e da una logica decisionale orizzontale368.

368 La logica sottesa ai principi della governance sarà afrontata esplicitamente nel prossimo paragrafo.

L’analisi delle istituzioni è sempre stata oggetto di rifessione della sociologia. Prima Weber, analizzando i processi di modernizzazione e razionalizzazione dello Stato moderno ha enfatizzato la natura sociale e relazionalmente orientata dell’azione precisando che anche l’agire economico è orientato all’interno di istituzioni determinate storicamente, come l’apparato burocratico. In seguito Parsons analizzando la relazione esistente tra attore sociale e istituzioni ha posto in evidenza la duplice dimensione oggettiva e soggettiva della relazione.

L’approccio soggettivo considera la complessa catena mezzi-fni dell’azione, poiché spesso accade che ciò che per l’individuo rappresenta il fne da raggiungere, per un altro individuo sia il mezzo di cui servirsi. Parsons sostiene in quest’ottica l’esigenza di un controllo normativo, che egli identifca nelle istituzioni, le quali, in quanto insieme di norme regolative in accordo con i valori di una comunità, ne costituiscono anche i punti di riferimento morali. L’attenzione dei due autori citati si è sofermata anche sulle trasformazioni intervenute nella sfera della politica e della conseguente gestione del potere nel passaggio dalla società tradizionale a quella moderna, evidenziando le simmetrie tra il sistema politico e il sistema economico

«Il potere appare come un “mezzo generalizzato analogo al denaro” nelle mani del suo detentore; la legittimazione in ambito politico tiene il posto della fducia nei rapporti economici; il concetto di autorità corrisponde a quello di proprietà, soprattutto per la possibilità di accrescere il credito sociale ed economico in un gioco che non si limita ad essere a somma zero»369

Anche Durkheim ha basato le proprie teorie sulle rappresentazioni e i modelli di comportamento istituzionalizzati della collettività: secondo l’autore infatti la

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