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Capitolo IV - Imprese che esportano di più, investono in R&S, sono in cerca di modelli per

4.3 La filiera è in realtà un’arancia

Ormai da due anni l’Osservatorio propone la scomposizione della filiera della fornitura in quattro-cinque differenti categorie (E&D, modulisti, sistemisti, specialisti e subfornitori), che sono caratterizzate al loro interno da soggetti con particolarità strutturali e quindi modi di reagire agli input del mercato analoghi, permettendo un’analisi in forma aggregata.

4.3.1 La definizione degli spicchi72

Ma in base a cosa sono “etichettate” le imprese? L’osservatorio si avvale di un processo che prevede tre fasi. Prima dell’indagine telefonica ad ogni impresa è assegnata un’etichetta (“modulista”, “sistemista”, “E&D”, “fornitore”) in base alla corrispondenza fra i profili conosciuti delle ditte e la definizione data alla singola categoria. In fase di indagine poi ad ogni rispondente è chiesto di classificarsi secondo il mestiere che costituisce la sua attività principale. Successivamente i ricercatori procedono ad una verifica che, nel caso degli specialisti e subfornitori, può comportare anche l’adozione di criteri discriminanti come la percentuale di fatturato dovuta alle esportazioni, il carattere innovativo dei prodotti commercializzati o gli investimenti in R&S.

Procedendo dall’alto vero il basso della piramide della fornitura troviamo quindi coloro che occupano sostanzialmente il primo livello della fornitura (i “Tier1”), che l’Osservatorio classifica come OEM, suddivisibili altresì in SISTEMISTI e MODULISTI. Nei modulisti si inquadrano i assemblatori di insiemi di parti che danno luogo a un oggetto sub-assemblato che può essere montato sulla vettura con una sola operazione (i.e.: la plancia) così da legare a filo doppio il loro destino a quello della produzione locale di vetture; i sistemisti sono progettisti di insiemi complessi di parti che possono attraversare più di un modulo della vettura, e che insieme garantiscono una funzione omogenea delle prestazioni dell’autoveicolo (i.e. il sistema di climatizzazione o il sistema di sicurezza passiva). I sistemisti sono legati a filo doppio con il costruttore durante la progettazione, ma non sono necessariamente vincolati dagli stessi luoghi della produzione fisica.

72 La definizione degli spicchi dell’arancia della fornitura è uguale ormai da tre anni (sono stati solamente meglio dettagliati alcuni mestieri, sotto consiglio di specialisti e tecnici del settore). L’osservatorio ha pensato

comunque che fosse opportuno riproporla anche nella sua ultima edizione per venire incontro alle esigenze del lettore.

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Tabella 4.3 I prodotti dei Modulisti e Sistemisti

Gli SPECIALISTI di prodotto sono al secondo posto e si distribuiscono fra fornitori di primo e secondo livello (Tier 1 o 2)73. Hanno una capacità di ricerca e sviluppo originale e i loro prodotti entrano nei moduli e nei sistemi degli OEM. Hanno un’elevata capacità di esportare i loro prodotti ed un vantaggio tecnologico e competitivo difficile da insidiare. Le “pinze dei freni” sono un prodotto-specialità che entra nei “sistemi di arresto del veicolo”. I terminali di scarico sono prodotti-specialità che entrano nel sistema di esaurimento dei gas di scarico del veicolo. I SUBFORNITORI si trovano al terzo posto e forniscono parti e lavorazioni semplici ai fornitori dei livelli precedenti (sono usualmente dei Tier 3). Il loro vantaggio competitivo è assai semplice ed è essenzialmente di tipo logistico e di costo. Quando non c’è un vantaggio logistico evidente, la loro fornitura può essere oggetto di concorrenza internazionale; non avendo un vantaggio tecnologico altresì evidente, essi hanno bassi margini e non riescono a internazionalizzarsi facilmente. Subiscono la pressione sui margini e sui volumi da parte dei subfornitori dei paesi emergenti. Sono l’anello debole di una filiera di subfornitura in caso di crisi della produzione locale di auto. Il loro vantaggio competitivo deve essere difeso nel contesto locale, altrimenti si erode.

Tabella 4.4 I prodotti dei Sistemisti e Subfornitori

73 L’appartenenza ad un dato livello non è stabilita esclusivamente ex-ante, ma è prevista una specifica domanda all’interno dell’indagine.

Mestieri MODULI ELETTRONICI INTEGRATI MODULI IN ACCIAIO E ALLUMINIO MODULI IN MATERIE PLASTICHE

SISTEMI DI SICUREZZA ATT/PASS E CONTROLLO SISTEMI ELETTRICI/ELETTRONICI

SISTEMI FLUIDI/ARIA E COMFORT Modulisti e Sistemisti SISTEMI GUIDA/FRENATA/TRASMISSIONE Mestieri ATTREZZATURE E STAMPI STAMPAGGIO FONDERIA ALIMENTAZIONE/SCARICO AVVIAMENTO/ACCENSIONE CARROZZERIA/ABITACOLO ELETTRICI/ELETTRONICI ILLUMINAZIONE/SEGNALAZIONE MOTORE BASE STERZO/SOSPENS/FRENATA TRASMISSIONE Specialisti e subfornitori ASSEMBLAGGIO

65 Gli Specialisti in ENGINEERING e DESIGN (d’ora in poi, E&D) sono infine i fornitori di servizi avanzati di progettazione di prodotto, prototipizzazione, simulazione, ecc... Hanno un vantaggio competitivo che può essere difeso e valorizzato sui mercati internazionali, purché superino la dimensione aziendale critica per aver successo nel rapportarsi con i costruttori del resto del mondo. In Italia sono piuttosto ben rappresentati, data la particolare storia industriale automobilistica del paese.

Tabella 4.5 I servizi ed i prodotti degli Engineering & Designer

4.3.2 Il dimensionamento degli spicchi

Dopo aver descritto i profili e prima di procedere all’analisi resta da quantificarne le dimensioni.

Il campione intervistato è stato proiettato sull’universo delle 2.131 imprese e si è stati in grado di misurare74 addetti e fatturato per ogni categoria dell’arancia e quindi per il totale.

Le 2.131 aziende che compongono la filiera della fornitura nel 2006 valgono 38,3 miliardi di euro di fatturato automotive ed impiegano quasi 250mila addetti75.

Tabella 4.6 I numeri della fornitura automotive in Italia (anno 2006) Imprese Addetti Fatturato auto (‘000)

Engineering & Design 247 30.983 € 4.303.641 OEM (modulisti e sistemisti) 59 50.305 € 7.864.285

Specialisti 465 49.583 € 8.239.908

Subfornitori 1.360 118.463 € 17.956.984

TOTALE 2.131 249.334 € 38.364.818

Per quanto riguarda gli spicchi, essi hanno pesi differenti a seconda delle variabili che si prendono in considerazione. I subfornitori, ad esempio, pur essendo il gruppo più numeroso tanto da valere più del 60 per cento per numero di imprese sul totale di filiera, pesano meno

74 Grazie alle interviste ed ai dati di bilancio di tutte le 2.091 imprese dell’universo, più le stime delle 141 start up.

75 Il dato riportato riguardante gli addetti si riferisce al totale degli addetti, diversamente dal fatturato che è stato dimensionato grazie alle dichiarazioni degli intervistati ai quali è stato chiesto quale parte del loro fatturato fosse dovuto al settore autoveicolare.

Mestieri STUDI DI STILE

INGEGNERIA e MODELLIZZAZIONE processo/prodotto (PROGETTAZIONE) SVILUPPO PIATTAFORME DEDICATE PROTOTIPIZZAZIONE

PRODUZIONE autoveicoli, scocche, prototipi VALIDAZIONE PRODOTTO (testing e calcolo) Engineering & design

LOGISTICA Le 2131 imprese dell’univer-so valgono 38,3 miliardi di euro di fatturato automotive

66 della metà dell’universo se si considerano addetti e fatturato. Fra le aziende manifatturiere “pure”, escludendo coloro che forniscono servizi, sono il sotto-settore che ha il minor rapporto fatturato per addetto. Dato abbastanza comprensibile, considerando la posizione nella piramide della fornitura e l’oggetto della produzione. All’opposto si trovano gli specialisti che, grazie a prodotti più competitivi, possono vantare il miglior rapporto fatturato/addetti (superiore ai 166mila euro di fatturato per addetto).

Figura 4.2 Scomposizione dell’universo nei profili di attività: L’arancia della fornitura ed i pesi dei suoi spicchi. (Dati di universo in percentuale sulle 2131 imprese)

11,6% 12,4% 11,2% 2,8% 20,2% 20,5% 21,8% 19,9% 21,5% 63,8% 47,5% 46,8% 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100%

Imprese Addetti Fatturato

Subfornitori

Specialisti

OEM

E&D

Quello degli specialisti è quindi uno spicchio importante, non solo per le caratteristiche di competitività che si avranno modo di esporre lungo il corso del capitolo, ma anche in termini assoluti. Rappresenta infatti circa 1/5 della filiera per ognuna delle tre grandezze analizzate. Gli specialisti hanno numeri simili alle grandi aziende multinazionali della fornitura di primo livello, gli OEM76, che si discostano, invero, solamente per l’esiguità del numero assoluto di imprese, una sessantina, valendo però un quinto del totale. In ultimo, vi sono le aziende che forniscono servizi di ingegneria, i cosiddetti E&D. Queste valgono poco più di un decimo del

67 fatturato totale77, ma rivestono, quanto a competitività e immagine, un ruolo strategico per il

cluster italiano e in particolare per quello piemontese78.