CAPITOLO 5: AZIENDA LUBE Srl
5.2 Filosofia e strategia vincente della Lube
Tra gli elementi cardine della filosofia aziendale prevalgono la forte attenzione alle esigenze del cliente, nonché l’adozione di misure e strategie che rispettino appieno l’ambiente. Proprio in merito a quest’ultimo Lube ha deciso di installare un sistema di pannelli fotovoltaici per garantire un sistema di produzione eco-ambientale. Non di minore importanza sono l’attività svolta da Lube nel sociale (tra le più recenti la donazione di una TAC all’ospedale di Macerata.), l’alta attenzione alle più recenti innovazioni tecnologiche e alle nuove tendenze in termini di design.
Oggi la Lube è presente con 4 stabilimenti produttivi, due a Treia in provincia di Macerata, 1 a Caldarola sempre in provincia di Macerata ed 1 a Pordenone.138
Il vero mercato di riferimento della Lube è quello italiano, infatti circa l’85% dei suoi ricavi lo realizza in Italia.
Nonostante dal 2008 fino a pochi anni fa il settore arredamento ha fatto registrare una frenata dei consumi con conseguente calo delle vendite, portando molte aziende ad aumentare le esportazioni per fronteggiare la crisi, l’azienda LUBE è” riuscita a contenere il calo delle vendite riuscendo a chiudere i bilanci in pareggio o in leggero attivo senza far fare mai una cassa integrazione”.139
137www.comlas.it
138 Questo stabilimento è frutto di una nuova acquisizione di Acop, un’azienda che produce le antine.
Rivista ECCELLENZA ITALIANE. Fonte articolo azienda Lube
139 Intervista dell’amministratore delegato Fabio Giulianelli al sole 24 ore.
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L’azienda negli anni ha messo in atto una selezione della catena di distribuzione, ha puntando maggiormente su “punti vendita monomarca in modo tale da rafforzare e qualificare sempre di più i prodotti offerti.”140
L’azienda negli ultimi anni, alcuni di questi anni hanno segnato una forte crisi in tutti i mercati, ha raddoppiato il suo fatturato.
Il cambio di marcia si è verificato con la realizzazione del marchio Creo, una seconda linea ideata per cercare di colmare quello che sino ad ora per la Lube potesse essere un gap, ovvero aggredire la grande distribuzione con il lancio del nuovo marchio per soddisfare quel target di clienti che sono attratti e si sentono più vicini alla grande distribuzione la quale punta su una politica di prezzi bassa a discapito della qualità dei prodotti.
La Creo Kitchens, mette sul mercato prodotti sempre dell’azienda Lube ma di fascia media, con prezzi quindi non elevati, ma con una qualità ed estetica migliore rispetto a quanto offerto sino ad ora nel nostro Paese, “non si tratta dunque di un vero e proprio prodotto, ma bensì di una nuova modalità di vendita basata sulla convenienza e sulla qualità certificata Lube, simile a quello di Zara nella moda.”141
A differenza di altre realtà aziendali che hanno aumentato le esportazioni per arginare le perdite, ciò che ha fatto la Lube è stato quello di autoconvincersi sempre di più sulle proprie capacità e con il nuovo marchio è riuscita ad aprire circa 30 nuovi punti vendita Creo ed a posizionare nuovi showroom in zone di grande afflusso, ottenendo una certa soddisfazione non solo in termini di risultati economici e quindi a guadagnare di più, ma anche la soddisfazioni dei rivenditori che sorpresi dei risultati raggiunti chiedono l’apertura di nuovi monomarca.
140 Intervista dell’amministratore delegato Fabio Giulianelli al sole 24ore.
Articolo a cura di Giovanna Mancini. Fonte articolo azienda Lube.
141 Intervista dell’amministratore delegato Fabio Giulianelli a PROGETTO CUCINE.
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“Il nord Italia è quello che è cresciuto di più con il marchio Creo con una crescita del fatturato del 30-35%, il Centro ha fatto registrare un fatturato del 10-12%, mentre il Sud è quello che all’inizio ha recepito meno il cambiamento, ma che sta dando segnali di miglioramento”142 ed è sul Sud che l’azienda vuole puntare, il cui rilancio previsto dall’azienda è nel 2017, proprio per cercare di essere presente e maggiormente competitiva su tutto il territorio nazionale non solo con il marchio Lube, ma anche con Creo.
Quello che l’azienda vuole fare dunque è di notevole importanza, infatti con Creo la Lube a differenza di Scavolini (ritenuta la principale concorrente insieme a Stosa, Arredo 3, Veneto Cucine ha messo una base, nel senso che Creo gestirà le vendite di media bassa fascia, mentre Lube potrà proseguire con i prodotti sempre più alti, così da poter dar fastidio ad aziende che hanno un trend differente tipo Ernestomeda, Snaidero, ecc.
Creo nasce per poter dar fastidio alla grande distribuzione (Ikea, Mondo convenienza) non a caso lo slogan di Creo è appunto nella convenienza, non rinunciando alla qualità, gli standard di qualità seguono l'azienda madre, ovvero la Lube, facendone di questa un'azienda dinamica sempre aggiornata, che sforna modelli nuovi di cucina ogni mese con meccanismi sempre all'avanguardia.
L’introduzione sul mercato del marchio Creo non rappresenta un punto d’arrivo, anzi ciò ha portato l’azienda ad investire e migliorare ulteriormente il marchio Lube puntando sempre di più alla fascia alta del mercato attraverso una maggiore qualità e design del prodotto da offrire, ma anche grazie ai continui investimenti nell’acquisto di macchine sempre più all’avanguardia, nelle pubblicità e nei rapporti sempre più solidi con i propri clienti, non a caso l’azienda ha rivisto ciò ed è venuto meno il rapporto formale tra clienti e fornitori perché si cerca di condividere e parlare con i clienti solo di strategie.
142 Intervista dell’amministratore delegato Fabio Giulianelli a PROGETTO CUCINA.
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Dunque con il lancio del nuovo marchio il lavoro da affrontare dall’azienda Lube deve essere importante e continuo quotidianamente e se è vero che “il lancio Creo ci ha già permesso di crescere a due cifre, non osiamo immaginare quali risultati si otterranno con l’upgrading di Lube”.143
5.3 Stato Patrimoniale dell’azienda Lube Srl riclassificato secondo il criterio finanziario