4. SCHEDA DI SINTESI PRODOTTO T1.1.3 “BEST PRACTICES RELATIVE ALLE
4.1. Finalità del prodotto T1.1.3
Il prodotto T1.1.3 “Best practices relative alle procedure di bunkering e stoccaggio di GNL in ambito portuale” prevede la realizzazione di un report di sintesi relativo alle best practices connesse alle procedure di bunkering e di stoccaggio nell’ambito di impianti GNL, che potrebbero essere usate nei porti dell’Area Obiettivo (Liguria, Toscana, Sardegna, Corsica e Règion PACA), in ragione delle specificità morfologiche, tecniche e localizzative che interessano i siti in oggetto, considerando a tal fine le diverse opzioni tecnologiche per il bunkering di GNL in ambito marittimo portuale.
Per la realizzazione del prodotto il Capofila di progetto UNIGE-CIELI ha definito un modello concettuale da adottare al fine di realizzare schede di sintesi omogenee atte ad approfondire le principali best practices in relazione alla gestione delle operations di bunkering e le relative procedure con riferimento ai porti inclusi nel formulario. La realizzazione delle attività di ricerca in oggetto non è risultata semplice in ragione della scarsità di casistiche empiriche già operative nei porti dell’area. Il modello concettuale relativo alla scheda di sintesi in oggetto è stato poi validato dai partner i quali, ciascuno per i porti di propria competenza geografica hanno proceduto alla raccolta dei dati e allo studio dei casi.
La scheda di sintesi in oggetto prevede diverse sezioni funzionali alla raccolta di dati e informazioni di diversa natura. Oltre a informazioni riguardanti la zona d’interesse, l’autore della scheda, e il Porto/Business case analizzato, il format prescelto consente di sintetizzare numerose informazioni in merito a:
✓ valutazione del metodo/soluzione tecnologica più idonea per il bunkeraggio di GNL nel caso di specie;
✓ indicazione della capacità di stoccaggio;
✓ descrizione delle operazioni di bunkeraggio previste;
✓ stato autorizzativo dell’impianto;
✓ indicazioni in merito alle operazioni di emergenza e delle procedure di sicurezza;
✓ eventuali piani di formazione del personale previsti in relazione alla facility in oggetto;
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Output T1.1.1 “Linee guida per la realizzazione delle opzioni tecnologiche e delle procedure operative per il rifornimento e lo stoccaggio di GNL nei porti dell’area di Programma”
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✓ natura e caratteristiche dei sistemi di monitoraggio degli impianti e delle operations per il bunkering di GNL nel caso di specie.
Nel dettaglio i contributi predisposti dai partner sono i seguenti:
- Business case relativo al porto di Livorno realizzato dal Partner P2 DESTEC-UNIPI; tale contributo ha permesso di indagare con particolare interesse gli aspetti di tipo autorizzatorio in merito alle condizioni dell’impianto.
- Business case relativo al porto di Cagliari (Progetto ISGAS Terminal GNL nel Porto Canale di Cagliari) ebusiness case Porto di Oristano (Impianto di Stoccaggio, Rigassificazione e Distribuzione GNL proposto dalla IVI Petrolifera nel Porto di Oristano – Santa Giusta) realizzato dal Partner P3 UNICA-CIREM; tali contributi hanno evidenziato in modo dettagliato la configurazione, il funzionamento e il procedimento autorizzatorio dei due impianti in oggetto.
- Business cases relativi al porto di Genova (Sampierdarena Port basin – Calata Oli Mineralquay) e al porto di Vado Ligure (Deposito in testata piattaforma) realizzato dal CF UNIGE-CIELI;
tali contributi hanno analizzato alcune delle principali ipotesi localizzative per la predisposizione di impianti di stoccaggio e bunkeraggio di GNL in relazione ai porti dell’AdSP del Mar Ligure Occidentale.
- Business cases relativi ai porti della Corsica; il Partner P4 OTC, data l’essenza ad oggi di progetti focalizzati su una possibile realizzazione di una facility per il bunkering e lo stoccaggio di GNL nei porti della Corsica, ha affidato alla società consulente esterna SeeUp lo sviluppo di uno studio ad hoc sulle best practices legate al bunkering e stoccaggio in generale e con particolare riferimento ai porti della Corsica con la presentazione di un demo-day. Il report nella sua versione integrale viene allegato al presente prodotto in qualità di “ANNEX II”.
- Business case relativo al porto di Tolone realizzato dal Partner P5 CCIvar; tale contributo ha permetto di descrivere lo stato dell’arte del GNL nel porto in oggetto; il Partner P5 CCIvar ha altresì affidato al consulente esterno Gazocéan uno studio volto a considerare le best practices procedurali con particolare attenzione all’analisi e alla gestione del rischio. Il report nella sua versione integrale viene allegato al presente prodotto in qualità di “ANNEX I”.
Al fine di fornire un’overview del prodotto, ovvero delle principali best practices legate alle procedure di bunkering e di stoccaggio e delle conseguenti differenti opzioni tecnologiche impiegate nell’ambito di impianti GNL utilizzate o ipotizzate nei porti dell’Area Obiettivo del progetto, vengono di seguito presentati gli aspetti di maggiore importanza di ogni business case realizzato dai partner di progetto, riassunti in modo schematico nella tabella sinottica sottostante e vengono successivamente riportati integralmente i contributi presentati da ciascun partner.
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Output T1.1.1 “Linee guida per la realizzazione delle opzioni tecnologiche e delle procedure operative per il rifornimento e lo stoccaggio di GNL nei porti dell’area di Programma”
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Tabella 8. Tabella sinottica best practices di ogni business case
Business cases Area
stoccaggio Procedure di sicurezza Piani di formazione Sistemi di monitoraggio
Porto di Livorno Toscana n.a. 5.000m3 Consegnato rapporto di sicurezza preliminare e progetto antincendio.
Addestramento di personale di banchina. n.a.
Porto di Cagliari (Progetto
22.078m3 Sistema di raccolta delle possibili fuoriuscite di GNL; aree che permettono il deflusso di liquidi; vietata la presenza nel deposito di fonti di rischio mobile.
Sardegna Ship-to-Ship 880.000m3 Politica di Prevenzione degli Incidenti Rilevanti (PPIR); organizzazione di un
Porti della Corsica Corsica Mobile Fuel Tank
n.a. Valutazione dei potenziali rischi;
definizione di una zona di sicurezza attorno alle installazioni di bunkering con limiti di entrata.
Ruoli, le responsabilità e il percorso di formazione cambiano a seconda degli
n.a. Operatori portuali soggetti a severe norme di comportamento, restrizioni e divieti per natura del GNL (merce pericolosa).
n.a. n.a.
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