3. Gli interventi realizzati dal sistema camerale regionale
3.5 Finanza e credito alle imprese
3.5.1 Attività a sostegno del credito
Il sistema camerale regionale riveste un ruolo di primaria importanza nel facilitare l’intermediazione tra il sistema produttivo e il sistema finanziario, al fine di agevolare l’accesso al credito per le imprese del territorio di competenza.
L’impegno più rilevante delle Camere di commercio si focalizza sul rafforzamento e sulla promozione del sistema dei Consorzi Fidi soprattutto attraverso interventi finanziari (grafico 26), di cui si parlerà più diffusamente nel prossimo paragrafo.
Le Camere inoltre stipulano accordi e convenzioni con gli istituti bancari a benefico delle imprese, offrono incentivi diretti alle imprese, forniscono servizi informativi e consulenza in materia di credito e realizzano eventi formativi, seminari e pubblicazioni per diffondere i dati relativi al settore creditizio.
Grafico 26 – Attività nell’ambito della finanza e del credito della Camere di commercio dell’Emilia-Romagna nel 2009
Fonte: Osservatorio Camerale Unioncamere 2010 18%
6%
19%
3%
54%
Servizi di promozione e consulenze sul credito Rapporti/convenzioni dirette con le banche
Pubblicazioni di dati e servizi di informazione (compresi osservatori sul credito, tassi di interesse, garanzie ecc.)
Tavoli periodici di rilevazione e diffusione dati (anche in collaborazione con le istituzioni locali)
Realizzazione di seminari, congressi ecc.
Sostegno ai Confidi
Nel 2009 i contributi finanziari alle imprese erogati dalle Camere di commercio dell’Emilia-Romagna ammontano a 9.110.184 Euro. L’artigianato è il settore che ha maggiormente usufruito dei contributi erogati, sia per numero di imprese beneficiarie (1.245) sia per l’ammontare del contributo (2.813.140 Euro) che risulta essere pari a circa un terzo del totale (tabella 5).
Nell’anno di riferimento risultano beneficiarie dei contributi camerali 2.943 imprese (grafico 27).
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Tabella 5 – Contributi finanziari per settore nel 2009
Settore
di cui in conto
interessi di cui in conto capitale Totali
Industria 1.229.990 370.073 1.898.585
Commercio 1.075.214 194.563 1.388.230
Artigianato 2.400.786 269.129 2.813.140
Agricoltura 673.524 425.023 1.617.877
Servizi 0 140.223 140.223
Turismo 0 298.731 298.731
Cooperazione 219.914 102.000 147.595
Intersettoriali 322.803 483.000 805.803
Totale 5.922.231 2.282.742 9.110.184
Fonte: Osservatorio Camerale Unioncamere 2010
Grafico 27 – Numero di imprese beneficiarie per settore
Fonte: Osservatorio Camerale Unioncamere 2010
0 500 1000 1500
Industria Commercio Artigianato Agricoltura Servizi Turismo Cooperazione Intersettoriali
511 725
1.245 135
23 36 61
207
Numero imprese
3.5.2 Consorzi fidi
Il sostegno al sistema dei Confidi costituisce da decenni la linea d’azione prioritaria del sistema camerale per supportare le esigenze di credito delle imprese di tutti i settori.
In collaborazione con le associazioni imprenditoriali e con gli altri enti pubblici, il sistema camerale ha sostenuto la nascita e la diffusione dei Confidi provinciali e regionali che oggi rappresentano una realtà fortemente radicata nel territorio emiliano-romagnolo. Attualmente il sistema dei Confidi interessa tutti i comparti economici (agricoltura, artigianato, industria, terziario, cooperazione) e associa, complessivamente, poco meno di un terzo delle imprese operanti in Emilia-Romagna (Tabella 6).
68 Nell’ultimo quinquennio, si è assistito a profonde trasformazioni e all’intensificarsi dei fenomeni di concentrazione degli organismi di garanzia dello stesso settore, per effetto, sia dell’applicazione della legge quadro n. 326 del 2003, sia dell’applicazione degli accordi di Basilea II, che determinano notevoli ricadute sull’attività di garanzia. Il sistema camerale ha continuato a sostenere il sistema dei Confidi favorendo i processi evolutivi di fusione ed aggregazione in cui sono stati coinvolti molti consorzi fidi operanti a livello provinciale e sostenendo la trasformazione dei Confidi in veri e propri intermediari finanziari vigilati (ex art.107 del Testo Unico Bancario) in grado di fornire garanzie compatibili con quelle richieste dagli accordi di Basilea II.
Nel corso del 2009, le Camere hanno continuato a supportare la rete regionale dei Consorzi fidi attraverso l’erogazione di 4.042.840 Euro in fondo rischi e 5.833.921 Euro in conto interessi (Tabella 7).
I Confidi supportati dalle Camere di commercio in Emilia-Romagna, nel corso dell’anno, hanno concesso affidamenti per circa 2.150.000.000 di Euro (Tabella 6).
Tabella 6 – Imprese associate ai Confidi supportati dalle Camere di commercio dell’Emilia-Romagna nel 2009
Settore Imprese associate Affidamenti
Agricoltura 11.110 106.346.917
Industria 3.178 655.318.790
Artigianato 30.185 143.002.111
Commercio 35.040 136.513.853
Servizi 711 0
Intersettoriale 55.805 1.113.620.211
TOTALE 136.029 2.154.801.882
Fonte: Osservatorio Camerale Unioncamere 2010
Tabella 7 – I contributi erogati dal sistema camerale ai Confidi
Settore Fondo rischi Conto interessi
Agricoltura 277.135 1.407.825
Industria 905.457 972.894
Artigianato 989.307 843.334
Commercio 821.765 1.116.410
Servizi 234.748 0
Intersettoriale 814.428 1.493.458
TOTALE 4.042.840 5.833.921
Fonte: Osservatorio Camerale Unioncamere 2010
Oltre ai contributi ordinari erogati a favore dei Confidi, al fine di contrastare i primi sintomi della crisi finanziaria internazionale e per garantire l’accesso al credito delle imprese emiliano-romagnole, il sistema camerale, alla fine del 2008, ha predisposto interventi volti a rafforzare l’operatività dei Confidi. Nello specifico è stato istituito un fondo straordinario di garanzia attraverso uno stanziamento superiore ai 13 milioni di Euro. Al contempo è stata portata avanti un’azione di sensibilizzazione nei confronti delle Province e dei Comuni per coordinare gli interventi e convogliare le rispettive risorse anticrisi verso i Confidi.
Gli interventi a favore dei Confidi sono stati formalizzati nei tavoli anticrisi attivati dalla Regione, con la firma di due Protocolli d’intesa grazie ai quali le parti si sono assunte l’impegno di contrastare gli effetti della crisi finanziaria, garantendo la continuità nell’erogazione del credito alle imprese. Si tratta di due protocolli di contenuto simile, stipulati dalla Regione, dall'Unioncamere regionale e dai Confidi: il primo con
69 l'ABI per le imprese del commercio e del terziario; il secondo con 48 istituti di credito, sia locali che nazionali, che hanno messo a disposizione un plafond complessivo di risorse pari a 1 miliardo di Euro per i settori dell'industria e del'artigianato, con un tasso di interesse che le banche si sono impegnate ad applicare ai finanziamenti pari all’euribor maggiorato di un tetto massimo prefissato.
Il ruolo assegnato al sistema camerale dai Protocolli è stato quello far convergere a livello territoriale le risorse di Comuni e Province in fondi integrati di intervento finalizzati a potenziare le garanzie prestate dai Confidi regionali per agevolare l’accesso al credito delle PMI alle migliori condizioni possibili.
Nel corso del 2009, in attuazione dei suddetti Protocolli, tutte le Camere emiliano-romagnole hanno lavorato d’intesa con gli enti locali e gli istituti finanziari del territorio di competenza per istituire fondi di garanzia a supporto dei Consorzi fidi per assicurare alle imprese del territorio l’apertura di maggiori linee di credito allo scopo di fronteggiare le conseguenze dalla crisi finanziaria internazionale.
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