• Non ci sono risultati.

A C Q U IS IZ IO N E

Pag. 58

Da questo utilizzo dell'algoritmo di ricostruzione ASIR possiamo evincere che, per quanto riguarda questo specifico protocollo, è stata sfruttata maggiormente la sua capacità di migliorare le immagini già acquisite e elaborate con la classica FBP, ma in questi esami non risulta che l'operatore si sia avvalso dell'utilità di ASIR al fine di ridurre i parametri dell'esposizione del tubo e quindi la dose erogata al paziente. Questo può ricondursi a varie motivazioni, ad esempio è possibile che l'operatore non sia stato correttamente informato in merito alle peculiarità di questo particolare algoritmo di ricostruzione iterativo, oppure abbia prevalso l’attenzione alla qualità d’immagine per motivi diagnostici.

Si può discutere inoltre su quanto sia necessaria l’ottimizzazione e la standardizzazione dei protocolli radiologici mediante un approccio scientifico e sistematico che si ponga l’obiettivo di minimizzare le dosi erogate, evitando di sovraesporre il paziente a causa di errori generati dalla scarsa preparazione e inconsapevolezza del personale.

Nella raccolta dati per questa tesi ci si è infatti resi conto come un protocollo, che dovrebbe contenere solo gli esami relativi ad esso, sono presenti dati da studi condotti su regioni anatomiche differenti riferiti ad altri protocolli. Tutto ciò non permette di poter analizzare i dati in modo diretto ma necessita l’applicazione di ulteriori verifiche e filtri sui risultati dei report automatici.

Tutto questo ha infatti confermato la necessità di una formazione continua e l’utilità del DOSE TEAM: un gruppo di esperti con competenze trasversali dedicato ad implementare e gestire costantemente il monitoraggio della dose per ottimizzare le procedure.

Nell’ambito della formazione è quindi importante definire dei protocolli standard e sottolineare quanto questi influenzino la presentazione dei dati da parte del software. Da una parte il personale sanitario andrebbe istruito sulla necessità di mantenere un numero di study description ridotto e di stabilire una nomenclatura precisa evitando protocolli ridondanti.

Pag. 59

Dall’altra il personale tecnico addetto al monitoraggio dovrebbe configurare in modo adeguato i protocolli, associando la study description a una body part examined il più possibile coerente con l’acquisizione effettuata.

Pag. 60

CAPITOLO 7

CONCLUSIONI

Nonostante l’esposizione a radiazioni ionizzanti, anche a dosi relativamente basse, possa determinare degli effetti dannosi alla salute, questo non significa negare i benefici fondamentali dell’uso delle radiazioni ionizzanti in medicina per diagnosi e terapia.

Il presente studio dimostra l’importanza dell’utilizzo di sistemi di monitoraggio della dose radiante come strumenti per il controllo della corretta esecuzione delle procedure radiologiche comunemente eseguite in tutte le strutture radiologiche. La riduzione della dose radiante rappresenta una necessità imprescindibile della moderna radiologia, basata sulla teoria delle 4A, ovvero Awareness, Appropriateness, Accountability e Audit.

Il tracciamento della dose è importante in primo luogo per il paziente al quale deve essere garantita una procedura quanto più possibile appropriata ed eseguita con la minima quantità di radiazione necessaria per una diagnosi ottimale; inoltre consente un aumento della consapevolezza degli operatori sulle tematiche della radioprotezione, una più attenta valutazione dell’appropriatezza e dell’ottimizzazione delle procedure radiologiche e una conseguente riduzione dei costi per la diminuzione di esami inappropriati. Dispositivi informatici come DoseWatch permettono di avere a disposizione dei dati dosimetrici chiari e facilmente reperibili consentendo la creazione di una cartella dosimetrica per il paziente. Il costante monitoraggio della dose radiante rappresenta un indispensabile supporto all’interno di un reparto di radiodiagnostica sia per quanto riguarda la giustificazione delle pratiche, che per l’ottimizzazione delle procedure.

In vista dell’introduzione della direttiva EURATOM 59/13, che dovrà essere recepita in Italia entro il 6 febbraio 2018, i software di monitoraggio sono utilissimi per l’efficacia con

Pag. 61

cui gestiscono, analizzano e riportano i dati dosimetrici. La sistematica raccolta di tali dati all’interno di una struttura ospedaliera o di un’area geografica più estesa permette anche di stabilire e revisionare periodicamente i livelli diagnostici di riferimento come richiesto dalla Direttiva Europea EURATOM/43/1997.

Tali Direttive rappresentano una forte spinta ad un utilizzo di tali dispositivi dal momento che si evidenzia la necessità di garantire trasparenza e tracciabilità dei livelli di dose erogata. Nella normativa è richiesto agli Stati membri che le apparecchiature utilizzate per l’acquisizione dell’esame siano munite di un dispositivo che registri la dose e permetta il trasferimento di tale dato nel referto dell’esame.

Pag. 62

CAPITOLO 8

BIBLIOGRAFIA

1 Caramella D, Faggioni L, Paolicchi F. La dose radiante e l’appropriatezza dell’imaging in Caramella D, Paolicchi F, Faggioni L(eds) La dose al paziente in diagnostica per immagini. Springer Milano (2012): 1-11

2 Mettler FA, Wiest PW, Locken JA, Kelsey CA (2000) CT scanning: patterns of use and dose. J Radiol Prot 20:353–359

3 Kate MC, Iris L et al.(2015) Identifying Institutional Diagnostic Reference Level for CT with Radiation Dose Index Monitoring Software, Radiology 276:507-517

4 Caramella D, Paolicchi F, Faggioni L. Cenni storici sulla tomografia computerizzata in Faggioni L, Paolicchi F, Neri E, Elementi di tomografia computerizzata. Springer Milano (2010):1-6

5 Kalpana M, Priscilla F, Debapriya S et al.(2017) U.S. Diagnostic Reference Levels and Achievable Doses for 10 Adult CT Examinations, Radiology [Epub ahead of print] doi: 10.1148/radiol.2017161911

6 Brenner D, Hall E et al.(2007) Computed tomography-An increasing source of radiation exposure. The New England Journal of Medicine 357: 2277-2284

7 Sottocornola C, Paolicchi F, Creonti I, Caramella D et al.(2014) Il monitoraggio informatico della dose radiante. Il giornale italiano di Radiologia Medica 1: 994-1001

8 Andreassi M. Effetti delle radiazioni a basse dosi. in Caramella D, Paolicchi F, Faggioni L(eds) La dose al paziente in diagnostica per immagini. Springer Milano (2012):13-27

9 Brink J, Amis ES (2010) Image Wisely: a campaign to increase awareness about adult radiation protection. Radiology 257:601–602

Pag. 63

10 Goske MJ, Applegate KE, Boylan J et al (2008) The ‘Image Gently’ campaign: increasing CT radiation dose awareness through a national education and awareness program. Pediatr Radiol 38:265–269

11 Caramella D, Paolicchi F, Perrone F. La dose in TC: descrittori e tecniche di riduzione in Faggioni L, Paolicchi F, Neri E, Elementi di tomografia computerizzata. Springer Milano (2010):107-126

12 Faggioni L, Paolicchi F, Neri E. La dose in tomografia computerizzata in Caramella D, Paolicchi F, Faggioni L La dose al paziente in diagnostica per immagini. Springer Milano (2012): 57-73

13 Bonelli M. Unità di misura e metodi di calcolo della dose in Caramella D, Paolicchi F, Faggioni L(eds) La dose al paziente in diagnostica per immagini. Springer Milano (2012):29-56

14 Smith-Bindman R, Lipson J, Marcus R et al.(2009) Radiation dose associated with common computed tomography examinations and the associated lifetime attributable risk. Arch Intern Med 169:2078-2086

15 Commissione Europea-Direzione generale Ambiente(2000). Protezione dalle radiazioni 109. Linee guida per i livelli diagnostici di riferimento(LDR) nelle esposizioni a scopo medico.

16 Brady S, Mirro A, Moore B et al.(2015) How to Appropriately Calculate Effective Dose for CT Using Either Size-Specific Dose Estimates or Dose-Length Product. AJR 204(5):953-958

17 Paolicchi F, Negri J, Faggioni L. Dispositivi e protocolli per la riduzione della dose in tomografia computerizzata in Caramella D, Paolicchi F, Faggioni L(eds) La dose al paziente in diagnostica per immagini. Springer Milano (2012):75-89

18 McCollough CH, Bruesewitz MR, Kofler JM (2006) CT dose reduction and management tools: overview of available options. Radiographics 26:503–512

19 Toth TL, Ge Z, Daly MP (2007): The influence on patient centering on CT dose and image noise. Med Phys 34:3093–3191

Pag. 64

20 Habibzadeh MA, Ay MR, Asl AR et al (2011): Impact of miscentering on patient dose and image noise in x-ray CT imaging: phantom and clinical studies. Phys Med 28:191- 199

21 Silva AC, Lawder HJ, Hara A et al (2010): Innovations in CT dose reduction strategy: application of the adaptive statistical iterative reconstruction algorithm. AJR 194:191– 199

22 Brenner DJ (2002) estimating cancer risks from pediatric CT: going from the qualitative to the quantitative. Pediatr Radiol 32:228-231

23 Miniati F, Sottocornola C, Dell’Osso R et al.(2014) Il monitoraggio informatico della dose in radiologia. Lavoro scientifico originale AMS:19-25

24 Fruzzetti M, Paolicchi F, Faggioni L. Il decreto 187/2000: basi di teoria per migliorare la pratica in Caramella D, Paolicchi F, Faggioni L(eds) La dose al paziente in diagnostica per immagini. Springer Milano (2012):169-179

25 Prashant P, Sushma P.(2015) Cone-beam computed tomography: Time to move from ALARA to ALADA. Imaging Sci Dent 45(4):263-265

26 DoseWatch 2.0 - Manuale dell’operatore. 5641464/Rev.1 General Electric Company (2015)

27 Nicol RM, Wayte SC, Bridges AJ et al.(2016) Experiences of using a commercial dose management system (GE DoseWatch) for CT examinations. The British Journal of Radiology 89

Documenti correlati