Nel paragrafo che segue viene presentato il secondo tirocinio svolto presso la Fondazione Musei Civici di Venezia. La differenza con il precedente stage è netto. In questo caso non si tratta di un solo museo, infatti, la Fondazione ne conta di undici. Vengono riportate le differenti sedi: Palazzo Ducale, Museo Correr, la Torre
dell’orologio, Ca’ Rezzonico, Palazzo Mocenigo, Casa Carlo Goldoni, Ca’ Pesaro,
Palazzo Fortuny, il Museo del Vetro, il Museo del Merletto e il Museo di Storia naturale. La volontà di svolgere tale seconda esperienza nacque dopo aver compreso il soggetto da voler sviluppare all’interno della tesi e la necessità di maturare ulteriore esperienza.
Il mio stage iniziò il 20/10/2014 data che venne decisa una volta effettuata la candidatura ed ottenuto responso positivo da parte della sezione risorse umane. Come da me desiderato venni assegnato all’ufficio registrar – qui denominato ufficio mostre -
e funsi d’assistente alla responsabile dei prestiti in uscita. Gli uffici in questione si
trovano nel medesimo edificio delle Procuratìe nuove che si affaccia su piazza San Marco. Durante il periodo, durato tre mesi, ebbi modo di occuparmi principalmente di opere conservate nel Museo Correr. Il palazzo conta lasciti del veneziano Teodoro Correr e della sua raccolta di memorie e cose d’arte. La collezione si compone di dipinti, sculture, disegni, vetri, modellini di nave e cimeli storici. Correr ebbe anche
l’accuratezza nel riunire numerosi quadri ottenendo capolavori di Giovanni Bellini,
Cosmé Tura, Antonello da Messina, Vittore Carpaccio e Pietro Longhi.
Svolgendo lo stage durante gli ultimi mesi dell’anno mi fu affidato il compito di eseguire elaborati Excel consistenti delle risposte negative date dalla Fondazione a richieste di prestiti. Nella stessa modalità formulai altri due prospetti: il calendario mostre 2014, riportando le mostre in chiusura e il calendario 2015.
Qui ebbi occasione di entrare per la prima volta in contatto con i documenti necessari alla movimentazione di un opera d’arte secondo la legge italiana. Diversamente, nelle regioni a statuto speciale come il Trentino che possiede una sovrintendenza propria, il Veneto deve sottostare a un incartamento leggermente più articolato. Per ottenere il
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nulla osta della soprintendenza è necessario l’invio di documenti 47, e che a loro volta verranno valutati dal Ministero dei beni culturali. Ebbi occasione di conoscere la responsabile che, per quanto riguarda le opere del polo veneziano, prende a carico tutte le richieste inoltrare da parte dei musei del polo. La Dott.ssa Carla Calisi, è la direttrice
dell’ufficio mostre della Soprintendenza Speciale di Venezia. Il suo lavoro consiste nell’inoltrare le richieste di prestito, ricevute dai musei del Polo Veneziano, al Ministero
della Cultura a Roma permettendo così la movimentazione dei beni a fini scientifici. Collaborando con i funzionari riunì i documenti indispensabili alle richieste di autorizzazione da inviare alla Sovraintendenza, in particolare per le mostre “Angeli e
Demoni”, presso Palazzo Roverella 48
a Rovigo e per la mostra “Adolfo Wildt 49 (1868-
1931), le dernier symboliste”, presso Musée de l’Orangerie, Parigi.
Nella gestione delle collezioni l’ufficio utilizza due differenti database: Sicap come
catalogo online di tutte le opere presenti nelle sedi e il software Exhibite 50 per le mostre e i prestiti in entrata. Ebbi il compito svolgere mansioni di catalogazione, inserendo
nell’applicazione Exhibite le opere prestate come, ad esempio, le dodici sculture che
vennero prestate per la mostra di Adolfo Wildt a Parigi. Il lavoro di catalogazione
consisteva nell’inserimento delle specifiche dell’opera (nome, autore, foto, anno,
materiale e tecnica, dimensioni, numero d’inventario e credit line). Indicai se si trattava di opere facenti parte la collezione permanente, la loro ubicazione e al record dovetti allegare anche le schede cartacee quali scheda GEsMO e Sanitaria. Ultimai il lavoro inserendo nella scheda dell’opera i restauri se presenti e il nome della ditta che eseguì e il nome della mostra per le quali erano richieste. L’utilità di tale lavoro risiede nel
conoscere lo storico di un’opera al fine di monitorarne lo stato, le condizioni e i
movimenti nel tempo.
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In riferimento al 3° capitolo: Politiche nella gestione delle collezioni, paragrafo 2.5 Prestiti e allestimento di mostre temporanee, Sotto paragrafo 2.5.3.2: Documenti del prestito.
48 “Palazzo Roverella è un palazzo di Rovigo, maestosa testimonianza del periodo rinascimentale ed "estense" della città, che si affaccia su piazza Vittorio Emanuele II, la piazza principale e cuore antico e moderno del capoluogo rodigino”. Tratto da https://it.wikipedia.org/wiki/Palazzo_Roverella
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“Adolfo Wildt (Milano, 1º marzo 1868 – Milano, 12 marzo 1931) è stato uno scultore italiano. Considerato da numerosi studiosi di storia dell'arte artista di grande levatura, le sue opere rimangono oggi poco conosciute presso il grande pubblico”. Tratto da https://it.wikipedia.org/wiki/Adolfo_Wildt
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Collaborando anche con la sezione prestiti in entrata svolsi il medesimo lavoro per le opere scelte per la futura “Acqua e Cibo. Storie della Laguna e della città” mostra in
onore dell’Expo di Milano incentrato sul tema del cibo. Le informazioni da inserire
erano le medesime, qui la differenza risiedeva nel fatto che gran parte delle opere erano
di proprietà della Fondazione e non necessitava l’inserimento del richiedente. Concluso
ciò mi dedicai all’invio cartaceo della lista delle opere presenti in mostra a differenti case editrici, chiedendo preventivi per la realizzazione del catalogo.