• Non ci sono risultati.

4 Fonte: Elaborazione Ufficio Studi della Camera di commercio di Monza e Brianza

Nel documento BRIANZA ECONOMIA 2017 (pagine 89-94)

Fonte: Elaborazione Ufficio Studi della Camera di commercio di Monza e Brianza

su dati Banca d’Italia

Considerando la tipologia di banche presenti sul territorio, in Lombardia hanno sede amministrativa 152 banche, delle 604 complessive in Italia.

La gran parte di queste (ben 112) si trova in provincia di Milano, in particolare la totalità delle filiali di banche estere presenti in regione (67) e la gran parte delle banche costituite in forma di Spa (39 su 48). In Brianza si trova la sede amministrativa di 5 banche (dopo le 12 di Brescia e le 8 di Bergamo), delle quali 1 Spa e 4 banche di credito cooperativo. Nella tabella sopra è mostrato invece il dettaglio degli sportelli per tipologia di banca per ciascuna provincia (in percentuale sul totale degli sportelli provinciali). In Lombardia il 61,7% degli

90

sportelli è detenuto da Banche Spa, il 23% da Banche Popolari cooperative e il 13,8% da Banche di credito cooperativo; la distribuzione degli sportelli in Brianza è vicina alla media regionale, con una quota leggermente maggiore delle BCC (16,2%). Sono infine presenti in Lombardia al 31 dicembre 2016 circa 8 mila ATM, dei quali 489 in Brianza, ovvero il 6,1%.

Tabella 6.3: Sportelli bancari per gruppo dimensionale9 di banche (in percentuale) al 31.12.2016.

Fonte: Elaborazione Ufficio Studi della Camera di commercio di Monza e Brianza su dati Banca d’Italia

Considerando invece la dimensione degli istituti di credito presenti sul territorio, in Lombardia sono ben rappresentate le banche classificate come “maggiori” (37,1% degli sportelli contro la media italiana del 36,3%) e come “grandi” (25,3% in regione rispetto al 18,0% italiano) mentre sono scarsamente presenti le banche di piccole dimensioni. Lo stesso fenomeno si registra in Brianza, dove solamente il 7,6% degli sportelli appartiene a banche “minori” e l’11,2% a banche “piccole”.

9Banche maggiori: fondi intermediati medi superiori a 60 miliardi di euro; banche grandi:

fondi intermediati medi compresi tra 26 e 60 miliardi di euro; banche medie: fondi intermediati medi compresi tra 9 e 26 miliardi di euro; banche piccole: fondi intermediati medi compresi tra 1,3 e 9 miliardi di euro; banche minori: fondi intermediati medi inferiori a 1,3 miliardo di euro.

91

Tabella 6.4: Servizi telematici alla clientela per provincia della clientela. Valori assoluti e percentuali.

Home e corporate

Fonte: Elaborazione Ufficio Studi della Camera di commercio di Monza e Brianza su dati Banca d’Italia

Alla riduzione del numero degli sportelli per la clientela, fa da contraltare l’aumento del numero dei clienti di servizi di home banking, sia privati cittadini che enti e imprese. In Lombardia a fine 2016 sono ben 5,9 milioni i residenti che sono clienti di servizi di home banking, in crescita dell’8,5% nell’ultimo anno, in linea con il +8,4% italiano; a questi vanno aggiunti circa 640 mila altri soggetti tra imprese ed altri enti, a loro volta in crescita (+1,7%). In Brianza si tratta di poco meno di 500 mila clienti privati di home banking e altri 53 mila tra enti ed imprese, entrambi in crescita di minima entità nell’ultimo anno (+0,4%), molto più consistente invece rispetto al 2014 (rispettivamente +14,5% e +9,7%).

92 I depositi e gli impieghi bancari

I depositi bancari costituiscono l’operazione fondamentale per la provvista di fondi effettuata dalle banche, pertanto i livelli di ricchezza di ciascuna realtà territoriale possono essere analizzati osservando l’ammontare dei depositi raccolti. Gli impieghi bancari invece costituiscono un indicatore della capacità del sistema economico di utilizzare le risorse monetarie raccolte per scopi produttivi. Ovviamente per riuscire a ricostruire integralmente il dato sul risparmio della collettività, sarebbe necessario avere a disposizione anche i dati sui depositi postali e sugli altri prodotti finanziari. Ciononostante, le informazioni sugli impieghi e depositi bancari ci aiutano a dare una fotografia della capacità del territorio brianzolo di attrarre risorse finanziarie.

Tabella 6.5: Impieghi e depositi per localizzazione degli sportelli nelle province lombarde.

Dati al 31 dicembre 2016. Valori assoluti e percentuali

Lombardia 599.385.126 366.534.204 -0,5% 6,5% 100,0

% 100,0%

Italia 1.569.231.02 9

1.169.785.6

00 -1,1% 6,0%

Fonte: Elaborazione Ufficio Studi della Camera di commercio di Monza e Brianza su dati Banca d’Italia

L’analisi considera i depositi e gli impieghi posti in essere dagli sportelli operanti sul territorio a prescindere dalla localizzazione della clientela.

In quest’ottica, i dati riportati nella tavola precedente evidenziano come

93

la provincia di Monza e Brianza assorba da sola il 4,8% dell’ammontare complessivo dei depositi dell’intera regione, collocandosi al quarto posto, dietro le province di Milano, Brescia e Bergamo. Si tratta, per la provincia di Monza e Brianza, di un ammontare di depositi bancari pari a fine 2016 a circa 17.764 milioni di euro, in crescita rispetto all’anno precedente del 7,9%.

Sul fronte degli impieghi bancari la situazione è pressoché identica: il 70,4% è assorbito dalla provincia di Milano. La Brianza copre una percentuale minore di risorse monetarie pari al 3,5% del totale regionale, collocandosi al quarto posto dietro le province di Milano, Brescia e Bergamo. Si tratta per la provincia di Monza e Brianza di un ammontare di impieghi pari a circa 21.100 milioni di euro, in diminuzione rispetto all’anno precedente (-1%).

L’indicatore in grado di rilevare in che misura il risparmio (depositi) sia sufficiente a finanziare le attività di terzi (impieghi) è il risultato del rapporto tra i due valori; se l’indicatore è uguale o superiore ad uno significa che gli impieghi sono complessivamente coperti con la fonte deposito, viceversa se l’indicatore è inferiore all’unità significa che la fonte deposito non riesce da sola a coprire l’impiego. Nel 2016, il risultato di tale rapporto per la Brianza è inferiore a 1 (come accade nel resto delle province lombarde) e pari a 0,8, valore leggermente superiore alla media lombarda e a quella italiana, che dimostra la buona capacità dei depositi della Brianza di finanziare gli investimenti.

94

Il rapporto tra impieghi e depositi bancari, indice dell’assorbimento del credito da parte del sistema economico locale, fa registrare una diminuzione su base annua passando dal 129,4% del 2015 a 118,7% del 2016. In termini relativi, il valore di questo rapporto per la Brianza si discosta da quello totale della Lombardia (163,5%, anch’esso in diminuzione rispetto al 2015) e si colloca in una posizione medio bassa della classifica: al primo posto Milano con un rapporto tra impieghi e depositi bancari pari a 178,1%, seguita da Brescia (164,8%), indicatori anch’essi in calo rispetto all’anno precedente, come accade per quasi tutte le altre province della regione dove, nel 2016 rispetto all’anno precedente, è quindi avvenuta una diminuzione del livello di utilizzazione delle risorse finanziarie da parte del sistema economico e delle famiglie.

Grafico 6.6: Rapporto tra Impieghi e depositi nelle province

Nel documento BRIANZA ECONOMIA 2017 (pagine 89-94)