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Come funzionano i congegni della macchina

Senza addentrarci in argomenti tecnici, che esorbitano dal carattere di queste istruzioni, illustriamo brevemente il funzionamento dei principali congegni, tenendo presente che la loro conoscenza è di non lieve utilità per l'operatore poichè gli consente di trarne un miglior rendimento.

| gruppi meccanici che compongono la macchina, dei quali qualcuno è già stato descritto nel suo aspetto esterno, sono:

» La tastiera dei numeri, la slitta mobile, il congegno calcolante, l'appa- rato della scrittura, il carrello e il motore elettrico.

» La tastiera e la slitta mobile servono per la prima parte del lavoro che si deve fare, ossia per l'impostazione dei numeri.

» Il congegno calcolante, invece, è l'organo che elabora i numeri im- postati mediante la tastiera e, opportunamente comandato, fornisce

il risultato dell'operazione eseguita.

» Il congegno della scrittura permette di scrivere sulla striscia di carta i numeri impostati e quelli risultanti dal calcolo, con a fianco i segni speciali che ne contraddistinguono il significato.

» Il carrello porta il rullo di gomma il quale, ruotando, determina il mo- vimento della striscia di carta per l'interlineatura.

+ Il motore collegato alla rete elettrica mediante un cordone di gomma mette in azione la macchina per l'esecuzione dei vari cicli di lavoro.

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Per l'esecuzione dell’addizione si imposta il primo addendo abbassando i tasti numerici corrispondenti al numero da addizionare, e la slitta mobile, guidata da un dispositivo speciale, si sposta di tanti spazi verso sinistra quante sono le cifre dell'addendo stesso.

Il numero è così stato fissato sulla slitta: occorre adesso immagazzinarlo nel congegno calcolante. A questo scopo si preme il tasto dell'addizione, la macchina si mette in moto e l'addendo viene scritto sulla striscia di carta ed immesso nel congegno calcolante (cioè nel totalizzatore).

Prima che la macchina si fermi, la slitta mobile ritorna nella sua posizione iniziale di riposo annullando l'impostazione del numero già immagazzi- nato nel totalizzatore e si trova pronta per sommare gli addendi successivi per i quali si avrà un analogo funzionamento.

Ogni numero impostato viene dunque immagazzinato nel totalizzatore in addizione o in sottrazione; questo congegno permette quindi di cono- scere l'entità di quanto si è accumulato. A questo scopo, si.aziona il tasto del totale e il totalizzatore, agendo sul dispositivo di scrittura, rivela sulla striscia di carta la cifra che si cerca, contrassegnata da un simbolo speciale.

Alla fine di questa manovra il totalizzatore annulla il numero che aveva immagazzinato e ritorna nella posizione iniziale, pronto per nuovi calcoli.

Qualora non si voglia scaricare il totalizzatore, ma interessi conservare questo totale per operazioni successive, si può ricorrere ad un altro tasto (quello del totale parziale o di riporto) che fa eseguire alla macchina lo stesso ciclo lasciando però il totale sempre immagazzinato nel totaliz-

zatore.

| risultati negativi sono contraddistinti da segni diversi da quelli che in- dicano i risultati positivi.

Nel corso di questa descrizione, abbiamo incontrato quel congegno par- ticolarmente importante che è il totalizzatore. Esso è composto da due gruppi sovrapposti di ruote dentate che ingranano fra loro: le superiori con le inferiori corrispondenti. Se però il numero accumulato nel totaliz- zatore è minore di quello che viene sottratto, uno speciale dispositivo permette di realizzare il calcolo ed avere il risultato negativo di questa operazione algebrica.

L'impostazione del minuendo avviene (come per gli addendi nell'addi- zione) sul gruppo di ruote dentate destinato ai numeri positivi. Abbas- sando il tasto della sottrazione, dopo di aver impostato il sottraendo, vengono azionate le ruote destinate ai numeri negativi determinando la loro rotazione in senso contrario e quindi la sottrazione dal numero pre-

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cedentemente accumulato (oppure da zero) di un numero pari al sot- traendo impostato.

Il congegno moltiplicatore fa sì che la macchina esegua la moltiplicazione abbreviata e precisamente, mentre per i numeri dall'1 al 5 esegue delle addizioni dirette, per i numeri dal 6 al 9 la macchina sceglie automatica- mente la via più breve consentendo di raggiungere una notevole velocità di operazione. Infatti per i numeri dal 6 al 9 la macchina opera in sot- trazione tante volte quante sono le unità che occorrono per arrivare a 10 e poi addiziona una volta il moltiplicando già moltiplicato per 10.

Circa il funzionamento del congegno della divisione, abbiamo già visto come, previa impostazione del dividendo e del divisore, sia sufficiente azionare la leva d'avviamento della divisione perchè la macchina si metta in moto per l'esecuzione del primo ciclo.

Se il dividendo è tale da contenere più volte il divisore, la Divisumma continua ad operare automaticamente con sottrazioni successive sino a quando uno speciale dispositivo non segnali che dal dividendo è stata sottratta una quantità superiore al dividendo stesso.

Quando si arriva a questo punto, la macchina passa in negativo rendendo evidente che il divisore è stato tolto una volta di più di quanto era con- tenuto nel dividendo. Il ciclo successivo viene sempre effettuato in addi- zione, cosicchè il divisore, tolto una volta di troppo, viene di nuovo ag- giunto e scritto in colonna sotto il dividendo, mentre sulla stessa linea, ma più a sinistra, viene scritta la prima cifra del quoziente dall'apposita dentiera portacaratteri che si solleva durante il ciclo di un passo per ogni sottrazione.

Infatti se si divide 48 per 6, la macchina inizia a sottrarre il 6 una, due, tre volte..., ecc. fino a quando lo ha sottratto una volta di più, cioè 9 volte.

A questo punto la macchina passa in negativo ed iniziando il ciclo suc- cessivo, non potrà più sottrarre, ma addizionerà una volta, scrivendo nello stesso tempo la cifra 8 come quoziente, frutto di nove sottrazioni e di una addizione.

Le cifre del quoziente sono leggibili dall'alto in basso, sulla sinistra della striscia.

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