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Gambera visita in carcere a New Orleans i 19 siciliani accusati dell’assassinio del Capo della polizia della città

Leone XIII differisce l’Istituzione dei Comitati Laici di Patronato per l’Emigrazione

P. Gambera visita in carcere a New Orleans i 19 siciliani accusati dell’assassinio del Capo della polizia della città

416) 04.02.1891 L‟Amico del Popolo pubblica una lettera pervenuta al Giornale da P. Gambera da Nuova Orleans (USA). Parla del processo che tiene in sospensione tutta la comunità italiana di New Orleans, di cui la stampa di tutto il mondo ha parlato, a carico di 19 connazionali incarcerati sotto l‟accusa dell‟assassinio del capo

106 della polizia della città. All‟indomani dell‟omicidio, spiriti esaltati minacciavano di fare un macello generale degli Italiani.

“Speriamo che nulla di sinistro avvenga” scrive P. Gambera.

“Visitai i prigionieri, e con mia sorpresa lessi sui loro volti una calma e serenità, che nelle loro condizioni non mi sarei mai aspettata”.

417) 08.02.1891 Bodio a Scalabrini – Plauso di Bodio per la conferenza tenuta dallo Scalabrini a Roma.

418) 09.02.1891 In una corrispondenza inviata da Roma il 9.02.1891 il corrispondente del giornale l‟Amico del Popolo, il Conte Filippo Crispolti commenta la Conferenza di Scalabrini a Roma sull‟emigrazione italiana, organizzata da un Comitato promotore di cui facevano parte il Conte Edoardo Soderini, il Principe Don Luigi Ludovisi e il Conte Mario Filippo di Carpegna. La corrispondenza è pubblicata sull‟Amico del Popolo del 14.02.1891. All‟organizzazione della Conferenza aveva attivamente partecipato il Circolo Cattolico Giovanile San Sebastiano di cui il Crispolti era stato uno dei promotori. In riconoscenza Scalabrini parteciperà il giorno seguente ad un incontro culturale organizzato dai giovani stessi.

Cahensly interviene al Parlamento tedesco sull’emigrazione, presentando l’azione della S. Raffaele.

419) 11.02.1891 L‟editoriale dell‟Amico del Popolo, sotto il titolo L‟emigrazione al Reichstag riporta larghi brani dell‟intervento tenuto dall‟onorevole Cahensly al parlamento tedesco nella seduta del 28.01.1891, sulle condizioni dell‟emigrazione tedesca in Brasile.

Viene fatto cenno soprattutto alla condotta degli agenti di emigrazione per arruolare emigranti verso il Brasile e l‟azione svolta dalla S. Raffaele tedesca per proteggerli dalla loro propaganda interessata e dalle attività di sfruttamento. “Il numero degli emigranti che vennero affidati ai nostri corrispondenti, dichiara Cahensly, in questi ultimi sei anni fu di 170.000 e la somma loro affidata sia in cambiali, sia in depositi, fu di quattro milioni di marchi. La Società non ha scopo di lucro; essa non accetta pertanto qualsiasi compenso né dagli emigranti né dalle Compagnie di Navigazione”. Afferma che l‟organo della S.

Raffaele (il St. Raphael Blatt) ha sconsigliato, nei suoi ultimi numeri, l‟emigrazione verso il Brasile. Il testo è stato molto probabilmente inviato dal Cahensly a Volpe Landi e da questi trasmesso all‟Amico del Popolo. I contatti tra Cahensly e Volpe Landi dopo il Convegno di Lucerna si erano fatti più frequenti in vista del loro viaggio a Roma per la consegna a Leone XIII del Memoriale.

107 Il Deputato Americo in un discorso al Parlamento Brasiliano elogia l’Opera di Scalabrini in favore degli emigrati.

420) 14.02.1891 Don Peracchi (da Buenos Aires) al Direttore dell‟Amico del Popolo – Don Peracchi si difende contro le critiche fatte dal Prof.

Tortesi, direttore dell‟Ufficio Informazioni del Brasile a Genova, e pubblicate dal Cittadino di Genova sul quale l‟avv. Viani aveva fatto riprodurre gli articoli inviati dal Peracchi all‟Amico del Popolo di Piacenza. Il Tortesi aveva ritenute esagerate le descrizioni della pessima accoglienza al porto di Santos. Scrive che l‟on. Americo aveva recentemente tenuto un discorso nel parlamento brasiliano elogiando l‟opera scalabriniana in favore dell‟emigrazione. (Vedi l‟Amico del Popolo del 14.03.1891).

421) 20.02.1891 Mangot al Prof. Schiaparelli – Indicazioni per l‟organizzazione della Conferenza di Scalabrini a Firenze.

422) 24.02.1891 Mangot al Prof. Schiaparelli – Sarà bene fare la conferenza di sabato per non creare problemi con i predicatori della Quaresima.

Lo informa che l‟indomani Volpe Landi sarebbe partito per Roma.

423) 26.02.1891 Mangot al Prof. Schiaparelli – Lo previene che, per quanto concerne l‟invito a pranzo, in Quaresima Mons. Scalabrini accetta l‟invito solo di Domenica.

424) 28.02.1891 Mangot al Prof. Schiaparelli – Lo informa che Scalabrini arriverà a Firenze in treno e che conta di fermarsi a Fireenze due o tre giorni.

Documento preparato da Scalabrini, su domanda di Leone XIII su “Nazionalità, Lingua e Religione.”

425) Marzo 1891 Copia di un documento di Scalabrini su: Nazionalità – Lingua – Religione (in rapporto al Convegno e al Memorandum di Lucerna). Sembra che si tratti del documento richiestogli su questo tema da Leone XIII nell‟udienza concessagli ai primi di febbraio 1891 (Vedi Lettera di Scalabrini a Bonomelli del 12.03.1891).

426) 02.03.1891 Mangot al Prof. Schiaparelli – Sia lui che il Vescovo sperano di rivederlo presto. Lo previene che Madre Gattorno, Superiora Generale delle Figlie di S. Anna, ha procurato che Scalabrini alloggi nell‟appartamento del Card. Bausa annesso alla loro casa a Firenze.

108 Nuova interessante relazione di Don Peracchi dall’Argentina.

427) 02.03.1891 Don Peracchi (da Buenos Aires) al Direttore dell‟Amico del Popolo – Parla dei suoi viaggi tra le comunità italiane in Argentina e della funesta presenza di cavallette che divorano tutto il raccolto e producono una desolazione indescrivibile. Gli Italiani gli hanno compilato uno specchietto delle retribuzioni medie per i diversi mestieri e un elenco dei prezzi delle cose di prima necessità. Riferisce che la crisi economica perdura e certe città come La Plata o Rosario hanno perso molto della loro popolazione.

428) 06.03.1891 P. Bandini a P. Zaboglio. Gli scrive che Mons. Scalabrini, appena partito per Firenze, gli aveva lasciato l‟ordine di scrivergli a New York per annunciargli che il 21 c. m. si sarebbe imbarcato per New York lui e sei monache di S. Anna, comunicandogli che il Fondatore desiderava che lui venisse “applicato alla Commissione da stabilirsi per lo sbarco ecc.. degli emigranti italiani, ed all’uopo di cominciare le necessarie trattative”.

429) 08.03.1891 Lettera di Volpe Landi alla Direzione dell‟Amico del Popolo – Volpe Landi reagisce ad un articolo apparso sulla rivista governativa “Il Diritto” del 3 marzo u. s., tolto a sua volta dal New York Herald, nel quale il Signor Oldrini, rappresentante italiano a New York, criticava la maniera negativa con la quale Scalabrini nella sua Conferenza a Roma aveva presentato la situazione degli Italiani a New York. “Che ci sia questa specie di tratta dei bianchi, scrive Volpe Landi, è innegabile. A New York c’è della gente che vive alle spalle dei poveri immigrati italiani”.

Volpe Landi annuncia una seconda lettera ove avrebbe parlato della Società di Patronato e “delle ragioni per le quali taluno colà stabilito (parlo dell’Oldrini) tenta di muovere guerra all’apostolato intrapreso da G. B. Scalabrini”. (Vedi l‟Amico del Popolo del 11.03.1891).

430) 08.03.1891 La Nazione di Firenze riporta l‟eco della Conferenza di Scalabrini tenuta il 7 marzo – Scalabrini auspica la creazione a Firenze di un Comitato laico dell‟Associazione di Patronato. Anche Il Corriere della Sera, Il Corriere Italiano e Il Giorno riportano la notizia.

Volpe-Landi chiede al Superiore Provinciale negli Stati Uniti la collaborazione dei missionari alle attività della S. Raffaele.

431) 11.03.1891 Volpe Landi a Vicentini – Chiede informazioni sistematiche attraverso i Missionari negli Stati Uniti e chiede la loro collaborazione all‟Associazione di Patronato per aiutare gli emigrati che desiderano recarvisi. Manda questionari di

109 informazione che i Padri dovrebbero rimandargli riempiti. Vuole inoltre stampare dei biglietti con gli indirizzi delle Missioni negli Stati Uniti da dare ai partenti. Sarebbe bene che i Missionari negli Stati Uniti venissero bene informati dell‟esistenza e degli scopi della Società di Patronato. Gli suggerisce contatti con la “Leo-Hause” tedesca al porto di New York.

Leone XIII incarica Scalabrini di stendere un memoriale sulla necessità di

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