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ATTIVITÀ ISTITUZIONALE

GARANTE DEI DIRITTI DEI MINORI

Le funzioni di tutela e garanzia per i minori, attribuite al difensore civico con le leggi provinciali n. 1/2009 e n. 5/2017, sono state demandate ad un'autonoma figura di garanzia - il Garante dei diritti dei minori - il quale esercita compiti specifici ed autonomi rispetto a quelli del difensore civico.

A far data dal 14 ottobre 2019 le funzioni del Garante dei diritti dei minori sono svolte in via autonoma.

Il Garante dei diritti dei minori opera per assicurare, nell'ambito delle materie di competenza provinciale, la piena attuazione dei diritti riconosciuti dall'ordinamento ai fanciulli attraverso interventi, azioni e segnalazioni, anche con il coinvolgimento delle famiglie interessate.

Il Garante si attiva d'ufficio o su segnalazione dei cittadini. In quest'ultimo caso le istanze riguardano molto spesso problematiche familiari all'interno di nuclei già all'attenzione dei servizi sociali e/o dell'Autorità giudiziaria. Il coinvolgimento e la collaborazione con le istituzioni pubbliche e soggetti privati sono quindi indispensabili per poter operare correttamente e in modo efficiente.

Nell'autunno 2021 è stata organizzata la terza edizione per la formazione dei tutori volontari cui sono seguiti i singoli colloqui con i partecipanti al fine della loro iscrizione al nuovo elenco da inviare all'Autorità giudiziaria di Trento e Rovereto, sulla base del protocollo d'intesa in essere. All'esito dei colloqui svolti pare che il corso abbia avuto un generale apprezzamento da parte dei partecipanti.

L'ufficio del Garante dei diritti dei minori ha provveduto a trasmettere con cadenza bimestrale, come previsto dall'articolo 11 della Legge 47/2017, all'Autorità garante nazionale

l'aggiornamento richiesto al riguardo. È in corso di redazione l'elenco aggiornato dei tutori volontari che verrà trasmesso quanto prima all'Autorità giudiziaria.

In questi ultimi mesi si sono diradate le occasioni di incontri e dibattiti con le Autorità di garanzia regionali e con l'Autorità centrale per l'infanzia e l'adolescenza: ciò è avvenuto principalmente per difficoltà organizzative.

Compito del Garante dei diritti dei minori è anche quello di promuovere iniziative per migliorare la tutela e il benessere del fanciullo.

A tal scopo l'Ufficio nel corso del 2021 ha incontrato i servizi socio-assistenziali delle comunità di valle trentine e dei comuni di Trento e Rovereto allo scopo di presentare l'attività dell'Ufficio del Garante e creare dei contatti diretti con i rappresentanti di queste istituzioni con l'obiettivo di avviare una collaborazione finalizzata al confronto sulle problematiche territoriali che interessano i minori e le famiglie.

Nel corso del 2021 il Garante dei diritti dei minori ha partecipato e fornito il proprio contributo ad alcuni incontri con il Tavolo della legalità organizzato dalla Provincia autonoma di Trento dipartimento istruzione e cultura fornendo delle proposte educative che faranno parte del programma scolastico di educazione civica e alla cittadinanza per gli studenti e gli insegnanti delle scuole di primo e secondo grado. A richiesta degli insegnanti nel corso del 2022, fatte salve eventuali restrizioni imposte, seguiranno degli incontri con i ragazzi presso gli istituti scolastici.

L'Ufficio del Garante, su sollecito della cooperativa La Bussola di Trento, ha raccolto le criticità e le segnalazioni relative alla problematiche e ai disagi sopravvenuti con l'insorgere della pandemia che hanno acuito i problemi socio-relazionali per famiglie e minori già in situazioni delicate e precarie. Il Garante, in seguito, ha ritenuto di incontrare (in meet) i rappresentanti delle altre cooperative presenti su tutto il territorio Trentino al fine di estendere la ricognizione delle criticità.

A fine gennaio 2021 sono arrivati all'ufficio i report della Cooperativa La Bussola, della Cooperativa Incontra della Val Giudicarie, della Comunità Murialdo, dell'Associazione APPM congiuntamente a Villaggio SOS e Cooperativa Progetto92 con la messa in evidenza degli iter seguiti durante la pandemia per la gestione dei servizi già in essere. Da questo osservatorio privilegiato, costituito da contatti preesistenti fondati su progetti attivati in collaborazione con i servizi sociali, la scuola e servizi sanitari, sono emerse, con le restrizioni create dal lockdown e il protrarsi dell'isolamento, le condizioni e le criticità nelle quali si sono trovati i minori e le loro famiglie. Nonostante sia gli operatori all'interno delle strutture, con i minori ospiti delle stesse, sia il personale delle cooperative con i bambini e ragazzi e le loro famiglie, si siano attivati, ciascuno all'interno del proprio mandato, per far fronte ai bisogni creati dall'isolamento coatto sono comunque emerse problematiche importanti, non sotto valutabili ed allarmanti come l'aumento delle disuguaglianze, della vulnerabilità dei nuclei famigliari, della violenza domestica e dell'isolamento o ritiro.

Le richieste e le segnalazioni di singole problematiche inerenti situazioni di disagio minorile hanno sempre avuto, nel limite di quanto consentito dalla disciplina emergenziale, pronta risposta.

Nel 2021 sono stati aperti 98 fascicoli. La gestione di una pratica aperta nel 2019 e di altri 16 fascicoli aperti nel 2020 è proseguita anche nel corso del 2021.

Complessivamente quindi nel 2021 sono stati trattati dall'ufficio del garante dei diritti dei minori un totale di 115 fascicoli.

Spesso le pratiche giunte all'attenzione di questo Garante rappresentano situazioni estremamente complesse, alcune delle quali già all'attenzione della magistratura ordinaria e minorile e della rete dei servizi sociali, con conseguente necessità di calibrare gli interventi, di volta in volta ritenuti opportuni, nel rispetto delle prerogative e dell'operatività di ciascuna Istituzione coinvolta.

Purtroppo anche questo Ufficio ha dovuto subire pesanti limitazioni operative determinate dai protocolli attualmente ancora in vigore, che non consentono, se non in via

eccezionale, incontri in presenza. Si sottolinea come tali incontri siano indispensabili per la piena cognizione e approfondimento delle problematiche poste all'evidenza dell'Ufficio.

A ciò si aggiungano le ulteriori limitazioni introdotte l'estate scorsa con la normativa sul così detto green pass che hanno ulteriormente aggravato la crisi della capacità operativa e organizzativa dell'Ufficio.

In proposito, ciò che si prospetta non è certo di buon auspicio, in relazione al continuo stillicidio di nuove normative di fonte governativa (si veda l'introduzione del così detto super green pass) che di certo non fa ben sperare circa il ripristino di una situazione di normalità, tali da garantire il rispetto dei principi costituzionali di buon andamenti e di efficienza della pubblica amministrazione.

Con riferimento alla dotazione organica, si rappresenta che l'Ufficio del Garante opera con l'attività di un funzionario di area socio-assistenziale a 24 ore settimanali ed un'impiegata con mansioni di segreteria in part-time. Nell'Ufficio del Difensore civico sono incardinati due funzionari di area giuridico-amministrativa e un direttore, quasi totalmente assorbiti nelle attività di supporto del Difensore civico. L'Ufficio del Garante dei diritti dei minori necessita per la sua piena operatività di una dotazione organica maggiore anche per fornire un servizio adeguato ed efficiente alle problematiche di volta in volta evidenziate.

Tra le segnalazioni di maggior frequenza si sono riscontrate problematiche inerenti:

• violenza domestica diretta o assistita;

• minori nei conflitti genitoriali;

• esercizio della bigenitorialità;

• minori fuori famiglia, inseriti in strutture ovvero affidati a terzi;

• relazioni con i nonni;

• devianza minorile e violenza esercitata in famiglia dai minori stessi;

• tossicodipendenze.

A queste si sono aggiunte ulteriori serie problematiche legate all'emergenza sanitaria e alle conseguenti restrizioni imposte alla cittadinanza, le quali hanno cagionato ulteriori gravi limitazioni ai diritti fondamentali delle persone, all'accesso ai servizi pubblici ed alle strutture sportive, ricreative e culturali dedicate ai giovani (accesso alle biblioteche, alle mense scolastiche, alle palestre, alle strutture sportive, ai cinema, ai teatri e musei). Va aggiunta quale ulteriore gravissima limitazione del diritto allo studio, la discriminazione nei confronti di studenti ultra dodicenni non vaccinati per accedere ai trasporti scolastici. Nel mese di settembre è stata affrontata la problematica relativa ai dati sensibili sanitari degli studenti, in ordine alle pressioni esercitate all'interno delle scuole di sottoporsi a vaccinazione: in quella sede sono stati sottolineati i rischi di discriminazioni, isolamento e perfino di bullismo.

Si osserva ad ogni buon conto che a causa dell'assoluta particolarità delle problematiche insorte nel corso del 2021, i dati numerici di cui sopra non sono rappresentativi della difficoltà e della delicatezza del lavoro svolto.