3 Acquisizione ed elaborazione dei dati geologico-geofisici
3.2 Penisola di Hersek
3.2.1 Geologia
La Penisola di Hersek è ubicata nel Golfo di Izmit ed occupa un'area di circa 25 km2. E’ composta da tre entità distinte, procedendo da Sud a Nord: una piana alluvionale (delta), una laguna e un alto morfologico (Figura 3.1).
1. Piana alluvionale-delta
Da Sud il fiume Yalakdere giunge attraverso una piccola gola che incide il rilievo della Penisola di Armutlu a formare una piana alluvionale (fan-delta). Allo sbocco nella piana, la larghezza della gola è di circa 250 m. La lunghezza complessiva del fiume è di circa 35 km, l’andamento
direzioni di massima pendenza; l’analisi di fotografie aeree e di dati satellitari ha reso possibile l’individuazione di paleo alvei e di altri lineamenti morfologici.
2. Laguna di Hersek
Nella porzione Nord-orientale della Penisola di Hersek è presente una laguna (Hersek lagoon or Hersek lake). Questa laguna è separata dal mare da un cordone sabbioso parzialmente ricoperto da vegetazione, con larghezza da 5 a 50 m circa ed altezza fino a 2 m slmm. In occasione delle mareggiate il cordone litoraneo viene superato specie, ovviamente, nelle porzioni più sottili e meno rilevate. L’estensione della laguna è di circa 2 km2 con estensioni massime in senso NS ed EO all’incirca uguali e pari a 1.4 km.
Verso Ovest il limite lagunare non è netto, ma sfuma in una zona acquitrinosa con vegetazione alofita solcata da brevi canali. La massima profondità è limitata a qualche metro.
3. Alto morfologico (Collina di Dedeler)
Immediatamente a Nord della laguna è presente la collina di Dedeler che ha un’altezza massima pari a 28 m slmm e dimensioni pari a circa 800 m in direzione NE-SO e circa 450 m in direzione NO-SE, considerando come limiti l’isoipsa dei 10 m. L’asse maggiore di tale struttura è orientato N48°E. La pendenza è più marcata sul versante Sud (mediamente 8-10°), mentre altrove non supera i 5° circa.
I depositi alluvionali sono composti da diverse litologie, quali basalti, andesite, tolerite, scisti, anfiboliti, calcari, Flysh, presenti nella Penisola di Armutlu e trasportati del fiume Yalakdere (Alpar e Güneysu, 1999).
A Nord-Est della penisola, alcuni sondaggi effettuati all’interno della laguna (Bertrand et al., 2006) hanno evidenziato che, per lo meno negli ultimi 2000 anni, in questo settore della penisola è prevalsa una sedimentazione di origine marina. I sondaggi hanno fornito tassi di sedimentazione dell’ordine di 2-4 mm/a per gli ultimi 2000 anni.
La Formazione di Altinova affiora invece sulla Collina di Dedeler (Figura 3.2), anche se in gran parte mascherata dalla vegetazione. Litotipi ascrivibili alla Formazione di Altinova sono stati riconosciuti anche all’interno di trincee scavate per la ricostruzione dei paleo eventi sismici a SO della collina (Witter et al., 2000).
Durante il sopralluogo effettuato, sono state esaminate alcune trincee (Figura 3.3) scavate a Nord della penisola, per la realizzazione di un complesso industriale.
quanto evidenziato all’interno di trincee scavate attorno alla collina (Özaksoy et al., 2006). La giacitura è abbastanza variabile, anche in considerazione della plasticità dei materiali, e presenta un valore medio di circa 80°/28°. I livelli sabbiosi mostrano una granulometria che varia da sabbia fine alla base fino a sabbie grossolane al top di ogni singolo livello a testimonianza di una generale fase di regressione marina con probabili pulsazioni climatiche. Non sono stati individuati macrofossili all’interno dei livelli sabbiosi e argillosi. L’unità termina con una evidente superficie di erosione ed i livelli soprastanti sono deposti in unconformity. Le caratteristiche stratigrafiche e la struttura a “varve”, in analogia a quanto evidenziato negli affioramenti osservati presso il settore orientale del porto di Topçular (Çağatay et al., 2003), permettono di ricondurre l’Unità 1 al Tirreniano e di collegare la superficie erosiva alle variazioni climatiche legate all’ultima glaciazione. Sopra l’unconformity i sedimenti marini grossolani (Unità 2) sono coperti da unità trasgressive composte da fanghi, sabbie e materiali antropici.
Figura 3.1 - Mappa topografica della Penisola di Hersek. In blu il fiume Yalakdere ed altri lineamenti idrografici. Le frecce identificano le antiche direzioni del paleo-fiume dedotte dai dati satellitari e dalle foto aeree (in giallo). La linea verde rappresenta il limite del rilievo (isoipsa dei 15 m), le isoipse azzurre sono tracciate ogni 5 m, mentre in
La Figura 3.2 mostra le caratteristiche dei depositi superficiali e le evidenze morfologiche della penisola (da Witter et al., 2000). Nella figura si notano più ordini di terrazzi marini olocenici, variamente tiltati, circostanti la formazione di Altinova. Anche Özaksoy et al. (2006) hanno caratterizzato i quattro ordini di terrazzi marini (Qmt3-Qmt2-Qmy1-Qhs) presenti nel settore settentrionale della penisola. Il terrazzo più antico (Qmt3) si trova ad una quota di circa 7-8 m slmm ed è sviluppato soprattutto a Ovest della collina, mentre il terrazzo più recente (Qhs) è sviluppato tutto attorno alla collina stessa, se si esclude il fianco Sud, ed ha una quota di circa 2 m slmm. Datazioni C14 effettuate sui terrazzi suggeriscono che il terrazzo più recente (Qhs) si sia sollevato, per effetto cosismico, a causa del sisma del 1509 (Özaksoy et al., 2006). E’ possibile ipotizzare che tutti i terrazzi siano dovuti a fenomeni compressivi cosismici, con uplift dell’ordine di qualche metro, connessi con gli eventi sismici maggiori che hanno interessato la zona della Penisola di Hersek in tempi recenti. Anche strutture antropiche di età pari a circa 1.6-2.0 ka risultano tiltate fino a 3° (Witter et al., 2000), confermando l’ipotesi di attività tettonica compressiva fino a tempi recentissimi.
Figura 3.2 – Mappa geologica di superficie e geomorfologica della Penisola di Hersek. In figura viene ubicata a tratteggio la presunta traccia della FNA (segmento di Yalova) e le posizioni di alcune trincee esplorative eseguite per verificarne la presenza. Nella figura si notano più ordini di terrazzi marini circostanti la formazione di Altinova e la presenza di scarpate di spiaggia troncate di probabile origine tettonica. Si segnala inoltre il crollo della moschea nel 1509 (da Witter et al. 2000).
Figura 3.3 – Trincee. (a) In evidenza i depositi marini olocenici (Unità 2) caratterizzati da spessore di circa 80 cm e (b) la formazione Pleistocenica (Tirreniano) caratterizzata da una struttura “a varve” (Unità 1). Si nota la discordanza angolare tra le due unità stratigrafiche. In (c) un dettaglio dei depositi olocenici con evidenti resti di bivalvi.
Figura 3.4 – Sequenza stratigrafica (vedi testo per maggiori dettagli). L’ubicazione della trincea è riportata nella Figura 3.3.