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La gestione sul campo delle sostituzioni di unità campione

2 LA RETE DI RILEVAZIONE DEI PREZZI AL CONSUMO : STRUTTURA E ORGANIZZAZIONE

2.4 La gestione di alcuni aspetti statistici della rilevazione

2.4.3 La gestione sul campo delle sostituzioni di unità campione

La sottosezione “modalità di gestione delle sostituzioni” include la domanda 24 del questionario nella quale viene chiesto all’UCS di specificare il grado di autonomia del rilevatore per la

raccoglie informazioni e lascia al comune il compito di decidere sia se l’unità è da sostituire sia l’eventuale unità sostitutiva (autonomia nulla); accerta la necessità di sostituire e lascia al comune il compito di selezionare l’unità sostitutiva (autonomia limitata); accerta la necessità di sostituire e propone al comune l’unità sostitutiva (autonomia elevata); altro.

Prima di analizzare la variabile sono state ricondotte le modalità “altro” o alle modalità chiuse precedentemente stabilite o ad una nuova classe nella quale sono stati raggruppati i comuni che lasciano completa autonomia ai propri rilevatori (autonomia completa).

In seguito a questa riclassificazione, si osserva (tabelle 2.43 e 2.44) che la maggioranza dei comuni si colloca nella terza modalità (57%, 47 comuni), ossia lascia al rilevatore il compito di identificare e proporre punti vendita (ed abitazioni) sostitutivi di quelli non più idonei. Al contrario, 33 comuni, pari al 39% delle risposte valide, si riservano la prerogativa di identificare il punto vendita sostitutivo. Di questi, inoltre, più della metà (17 comuni) non lascia al rilevatore nemmeno l’autonomia di stabilire se un punto vendita sia effettivamente sostituibile, mantenendo quindi il massimo controllo. Tre comuni, specificandolo nella modalità altro, sembrano al contrario rinunciare a qualsiasi controllo sui rilevatori, lasciando loro carta bianca sull’attribuzione delle sostituzioni e contravvenendo quindi alle specifiche diramate dall’Istat.

Da tali dati risulta che, sebbene la maggioranza dei comuni dichiari una modalità di controllo conforme con quanto richiesto dalle norme dell’Istat, la presenza di una consistente minoranza che adotta modalità maggiormente restrittive potrebbe essere il sintomo della necessità di richiedere, da parte dell’Istat, un maggior controllo del territorio agli UCS.

L’analisi della variabilità territoriale mostra che il comportamento dei comuni, sia in relazione alla ripartizione geografica sia rispetto al variare della dimensione comunale, risulta sostanzialmente omogeneo.

Tre comuni non rispondono a questa domanda.

Tabella 2.43 Numero di comuni secondo le modalità del grado di autonomia del rilevatore per la

sostituzione dei punti vendita e delle abitazioni, per classe di ampiezza demografica del comune. 16 settembre - 15 novembre 2004 (valori assoluti e percentuali)

Ampiezza demografica (popolazione residente al 31-12-2003)

fino 50mila abitanti da 50 a 100mila abitanti da 100 a 250mila abitanti con più di 250mila abitanti Totale Autonomia

del rilevatore

valori

assoluti valori % assoluti valori valori % assoluti valori valori % assoluti valori valori % assoluti valori valori %

Nulla 3 25 5 14 7 28 2 18 17 20

Limitata 3 25 6 17 4 16 3 27 16 19

Elevata 6 50 23 66 12 48 6 55 47 57

Completa 0 0 1 3 2 8 0 0 3 4

Tabella 2.44 Numero di comuni secondo le modalità del grado di autonomia del rilevatore per la

sostituzione dei punti vendita e delle abitazioni, per ripartizione geografica. 16 settembre - 15 novembre 2004 (valori assoluti e percentuali)

Ripartizione geografica

Nord Centro Sud e Isole Totale

Autonomia del rilevatore

valori

assoluti valori % assoluti valori valori % assoluti valori valori % assoluti valori valori %

Nulla 9 20 4 22 4 20 17 20

Limitata 8 18 3 17 5 25 16 19

Elevata 25 56 11 61 4 55 47 57

Completa 3 7 0 0 0 0 3 4

informazioni e lascia al comune il compito di decidere sia se la referenza è da sostituire sia l’eventuale referenza sostitutiva (autonomia nulla); accerta la necessità di sostituire e lascia al comune il compito di selezionare la referenza sostitutiva (autonomia limitata); accerta la necessità di sostituire e propone al comune la referenza sostitutiva (autonomia elevata); accerta la necessità di sostituire e provvede ad effettuare la sostituzione con una referenza da lui stesso selezionata (autonomia completa).

Dalle tabelle 2.45 e 2.46 si evince che, come previsto dalle indicazioni Istat, i rilevatori svolgono un ruolo decisamente attivo, dal momento che la quarta modalità (massima autonomia nella scelta della referenza) è seguita da 23 comuni pari al 28% delle risposte. La moda della distribuzione (48% pari a 39 comuni) è comunque rappresentata dalla terza modalità per la quale il rilevatore identifica una referenza sostitutiva, ma lascia all’UCS la responsabilità della scelta.

Un controllo addirittura superiore è mantenuto dal 24% dei comuni che dichiarano di non permettere al rilevatore di proporre una referenza sostitutiva (11%, 9 comuni) o di non affidargli nemmeno la responsabilità di decidere circa la necessità di sostituire la referenza (13%, 11 comuni). I risultati di questa analisi, analogamente a quanto visto nella domanda precedente, sembrano suggerire che i comuni preferiscano adottare un comportamento conservativo, rispetto a quanto previsto dall’Istat, sull’autonomia da lasciare al rilevatore per la gestione delle sostituzioni.

L’analisi territoriale, mentre non suggerisce una variabilità relativa alla ripartizione territoriale, sembra evidenziare un comportamento differenziato a livello di dimensione comunale. Infatti, il ricorso alla quarta modalità, dove si prevede maggiore autonomia per il rilevatore, è inferiore per i comuni fino ai 100mila abitanti e cresce per quelli maggiori di 100mila. È interessante confrontare questa tendenza rispetto al ricorso alla formazione da parte dei comuni; infatti, quelli con maggiore dimensione demografica curano maggiormente la formazione e questo potrebbe spiegare, almeno in parte, la maggiore autonomia dei rilevatori riscontrata nei comuni più grandi.

Per questo quesito i comuni non rispondenti sono 4.

Tabella 2.45 Numero di comuni secondo le modalità del grado di autonomia del rilevatore per la

sostituzione delle referenze, per classe di ampiezza demografica del comune. 16 settembre-15 novembre 2004 (valori assoluti e percentuali)

Ampiezza demografica (popolazione residente al 31-12-2003)

fino 50mila abitanti da 50 a 100mila abitanti da 100 a 250mila abitanti con più di 250mila abitanti Totale Autonomia

del rilevatore

valori

assoluti valori % assoluti valori valori % assoluti valori valori % assoluti valori valori % assoluti valori valori %

Nulla 4 33 5 15 2 8 0 0 11 13

Limitata 2 17 3 9 3 12 1 9 9 11

Elevata 5 42 19 56 9 36 6 55 39 48

Completa 1 8 7 21 11 44 4 36 23 28

Tabella 2.46 Numero di comuni secondo le modalità del grado di autonomia del rilevatore per la sostituzione delle referenze, per ripartizione geografica. 16 settembre - 15 novembre 2004 (valori assoluti e percentuali)

Ripartizione geografica

Nord Centro Sud e Isole Totale

Autonomia

del rilevatore valori

assoluti valori % assoluti valori valori % assoluti valori valori % assoluti valori valori %

Nulla 4 9 5 28 2 10 11 13

Limitata 2 5 1 6 6 30 9 11

Elevata 24 55 8 44 7 35 39 48

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