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GESTIONE DELLO STRESS ATTRAVERSO LA RESPIRAZIONE CONSAPEVOLE

health care. Validation of an Operational Protocol:

PROTOCOLLO GE.ST COVID – PARTE OPERATIVA

2. GESTIONE DELLO STRESS ATTRAVERSO LA RESPIRAZIONE CONSAPEVOLE

Guardarsi

Mantenere sempre uno sguardo accogliente verso il paziente e i suoi familiari/

caregiver: questo permette di sentire che esiste un riferimento certo in fase di smarrimento).

Invitare il paziente a portare gli occhi in contatto con i propri in una interazione attiva di 3 minuti.

Alcuni possono avere difficoltà a guardare negli occhi un’altra persona, in questo caso si può chiedere di chiudere gli occhi visualizzando un contatto mentale con una persona o con un ambiente che determina rilassamento.

Dopo avere ascoltato il paziente ed avere instaurato con lui una relazione di fiducia si passa all’applicazione degli esercizi di respirazione controllata.

È fondamentale anticipare la fase operativa con spiegazioni sul significato delle manovre che verranno mostrate, ciò al fine di motivare il paziente.

Tutto va calibrato sulla tipologia di paziente facendo particolare attenzione con le persone vulnerabili (anziani, gravidanza, portatori di disabilità, etc.).

2. GESTIONE DELLO STRESS ATTRAVERSO LA RESPIRAZIONE CONSAPEVOLE

Vengono individuati tre livelli di applicazione. La scelta del livello da parte dell’Operatore dipende dalla situazione, dal luogo e dal contesto, dall’abilità dell’operatore, dalle condizioni del target e dal suo livello di collaborazione, dal tempo a disposizione.

a. LIVELLO BASE

– Si esigerà sempre un’inspirazione nasale profonda svolta in maniera corretta con le narici dilatate in inspirazione espirando con la bocca senza forzare.

– Cercare di diminuire i cicli respiratori portandoli possibilmente a non più di 6 o 7 al minuto (10 sec ciclo completo). I tempi e la durata dei cicli varia da persona a persona in funzione delle sue condizioni generali. La respirazione non deve essere forzata ma piacevole e rilassata.

– Il ritmo può essere calcolato facendo camminare la persona ad un passo regolare (Larry Rosemberg “meditazione camminata”) facendola contare: 7 passi inspirazione 2 passi apnea 7 passi espirazione 2 passi apnea etc.

– L’importante è che il respiro sia:

• regolare e profondo

• il più lento possibile

• non forzato

• percepito come rilassante

• in concentrazione: la persona deve concentrarsi sulla respirazione eludendo qualsiasi altro pensiero

• completo, cioè con la partecipazione della “respirazione addominale”

b. LIVELLO MEDIO

– Conoscenza dei movimenti del torace: lo scopo è che la persona prenda conoscenza del movimento della gabbia toracica.

ESERCIZIO: Inspirazione prolungata con controllo delle mani appoggiate con il palmo alla base del torace, estremità dei medi in contatto. L’atto inspiratorio porterà ad un allontanamento delle punte dei medi tra loro.

ESERCIZIO: gambe piegate, una mano appoggiata con il palmo sul petto: fare un inspirazione prolungata, chiudere gli occhi e «sentire» il petto ingrandirsi; soffiare e

«sentire» il petto appiattirsi.

(Matteo Piano 2010-2011)

ESERCIZIO: fare un’espirazione dalla bocca e renderla completa pronunciando le sillabe alla fine dell’espirazione «tu-tu-tu-tu» incatenate, fino a che non c’è più aria nei polmoni per poterle pronunciare.

– conoscenza dei movimenti dell’addome (gioco diaframmatico): questa parte è normalmente più complessa da insegnare. È necessario che la persona impari ad utilizzare l’addome per aumentare il volume corrente, cioè la quantità di aria che viene scambiata ad ogni ciclo respiratorio.

ESERCIZIO: supino, gambe piegate, il palmo di una mano sul petto, l’altro sul ventre:

glottide chiusa e senza lasciare penetrare l’aria, «appiattire» il petto «gonfiare» il ventre; 2 o 3 di seguito. (Takashi Nakamura)

ESERCIZIO: supino, gambe flesse, inspirazione «tirando dentro il ventre», con l’aiuto di un partner che esercita una pressione sull’addome. Espirazione lenta con il ventre

«tirato dentro» oppure porre dei libri sull’addome. Per chi è in grado l’utilizzo di una sciarpa può essere estremamente utile. (Takashi Nakamura)

C – LIVELLO AVANZATO

Studi soprattutto orientali da millenni propongono coreografie di movimenti in sincronia con gli atti respiratori applicando diversi ritmi e tipi di respirazione.

Queste coreografie codificate in varie discipline richiedono una formazione più complessa, ma possono essere consigliate dagli operatori in fase riabilitativa oppure utilizzate dagli operatori stessi.

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ALLEGATO 1

SCHEDA VALUTAZIONE PROTOCOLLO GE.ST COVID COVID E EX COVID –

1. SIGLA COGNOME E NOME M ☐ F

2. ETA’

3. PREV. CURAT. RIABIL.

4. LUOGO: DOMIC. REPARTO RSA (O SIMIL.)

5. PAZIENTE NUOVO RIVISTO

6. DURATA VISITA (MIN) DURATA GEST (MIN)

7. a. POLSO IN POLSO AUT

b. FREQ (MIN) RESP. IN FREQ (MIN) RESP. OUT c. SATURAZ. O2 IN SATURAZ. O2 OUT.

8. a- VALUTAZIONE SOGGETTIVA PAZIENTE ANSIA (IN) 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 b- VALUTAZIONE SOGGETTIVA PAZIENTE ANSIA (OUT) 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 9. MEWS SCORE 0 1 2 3 4 5

10. EFFICACIA TECNICA NEG 1 2 3 4 5 MOLTO POSIT.

11. l’Operatore pensa che rispetto alla situazione all’inizio dell’applicazione del Protocollo visto l’eventuale miglioramento si possa dire di aver evitato il ricovero?

Sì No N/A

NOTE: _____________________________________________________________________

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ALLEGATO 2

Dettaglio Risultati Gruppi focali e swot analisys

Con un gruppo di 23 Psicoterapeuti suddivisi in maniera casuale in 3 gruppi è stata condotto un Focus Group. Di seguito si riportano le domande e le percentuali di risposte e la SWOT Analisys relativa alle domande aperte.

È stata utilizzata la seguente scale da 1 a 5 1 = Inefficace

2 = poco efficace

3 = sufficientemente efficace 4 = ben efficace

5 = molto efficace NA= Inapplicabile

In una scala da 1 a 5 la parte supporto psicologico del Protocollo quanto è efficace nella gestione dell’ansia?

Gruppo I = 92% risponde molto efficace Gruppo II = 92% risponde molto efficace

III Gruppo = 85% risponde molto efficace Media = 90% molto efficace

In una scala da 1 a 5 la parte supporto psicologico del Protocollo quanto è efficace nella gestione della respirazione?

I Gruppo = 80% risponde molto efficace Gruppo II = 92% risponde molto efficace III Gruppo = 77 % molto efficace Media = 83% molto efficace

In una scala da 1 a 5 la parte supporto respiratorio del Protocollo quanto è efficace nella gestione dell’ansia?

I gruppo = 60% molto efficace II Gruppo = 80% molto efficace III Gruppo = 63% molto efficace Media = 68% molto efficace

In una scala da 1 a 5 la parte supporto respiratorio del Protocollo quanto è efficace nella gestione della respirazione?

I Gruppo = 80% molto efficace II Gruppo = 72% molto efficace III Gruppo = 71% molto efficace Media = 74% molto efficace

È stato valutato anche il video dal punto di vista dei seguenti 4 parametri, sempre utilizzando una scala da 1 a 5 (1 pessimo - 5 ottimo)

utilità accettabilità

livello di applicabilità del metodo (utilizzo) chiarezza

I Gruppo

utilità = 80%

accettabilità = 48%

livello di applicabilità del video =68%

chiarezza = 80%

II Gruppo utilità = 96%

accettabilità = 96%

applicabilità = 72%

chiarezza = 92%

III Gruppo utilità = 83%

accettabilità = 76%

applicabilità = 60%

chiarezza = 100%

Di seguito si riporta una elaborazione complessiva di quanto rilevato attraverso i focus group fatti con i 3 gruppi di psicoterapeuti. L’analisi è stata sviluppata considerando i due livelli di cui si compone il protocollo: il Supporto comunicativo empatico, che chiameremo Supporto psicologico e il Supporto respiratorio

SWOT Analysis