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L’assorbimento dell’acqua da parte dell’argilla non è immediato e continua anche dopo la prima miscelazione.

Nel caso utilizzassimo la frusta è consigliabile lasciare riposare l’im- pasto appena miscelato per circa un giorno e rimescolarlo prima del suo utilizzo, in modo da garantire il completo assorbimento dell’acqua, eliminare eventuali grumi e renderlo uniforme.

Nel caso disponessimo di una miscelatrice invece è possibile lasciare l’impasto in rotazione per tempi più lunghi per cui questa procedura non è necessaria.

Per conservare al meglio l’impasto è importante tenerlo il più chiuso possibile, ad esempio con un grosso sacco in plastica, e porlo in un ambiente lontano da aria e calore, in modo che mantenga l’umidità e le caratteristiche originarie.

Nonostante ciò se un impasto non viene utilizzato per molto tempo ten- derà comunque a perdere parte di umidità, che potrà essere reinte- grata semplicemente aggiungendo una piccola percentuale di acqua e rimescolando l’impasto. Anche in questo caso durata e comporta- mento dipendono dal tempo e dal clima, per cui con buona proba- bilità un impasto durerà di più in inverno o con un clima umido e meno d’estate.

riciclo

Fino a quando non viene cotta l’argilla, anche se secca, ritorna plas- tica ed utilizzabile se viene nuovamente bagnata.

Questo implica che sia un impasto secco che eventuali errori o scar- ti di stampa possono venire facilmente riciclati, cercando di ridurli il più possibile in polvere o piccoli pezzi e rimescolandoli con l’acqua.

Nel riciclarli possiamo cercare di conservare i pezzi secchi di un’uni- co materiale o mescolarne diversi, tenendo conto però che devono avere la stessa temperatura di cottura e che perderemmo le percen- tuali dei materiali di partenza.

68 ____________________ Il processo di stampa Il processo di stampa ____________________ 69

Il processo si compone di una parte in cui segue le fasi tipiche del- la stampa 3D fdm, con alcune modifiche, e di una seconda parte che corrisponde invece alle fasi di essicamento e cottura comuni a tutte le tecniche di lavorazione della ceramica. Dopo la modellazione e l’es- portazione del modello digitale dell’oggetto da stampare in un formato compatibile(stl), il processo continua attraverso il software macchina. Questo come anche lo slicing che porta alla generazione del g-code devono essere configurati appositamente a seconda del sistema di estrusione e delle modifiche apportate alla stampante. A questo segue la fase vera e propria di stampa, preceduta dalla preparazione della stampante, più lunga ma necessaria.

settaggio

Per quanto riguarda la parte di software è sufficiente apportare al- cune modifiche alle configurazioni originarie già usate per la stampa 3D fdm. Tali impostazioni vengono configurate una sola volta, a meno che non siano necessarie successive modifiche.

eeprom

Dopo aver collegato il motore dell’estrusore alla scheda bisogna de- terminare il valore di step x E necessari alla fuoriuscita della corretta quantità di materiale, e sostituirlo all’interno del “Eeprom” attraverso il software “Repetier Host”.1

Config > firmware Eeprom settings > steps per mm> E

Utilizzando l’estrusore a siringa e la stampante 3Drag l’impostazione del fine corsa, ovvero l’altezza da cui l’estrusore inizia a stampare, è manuale e non dobbiamo modificare altre impostazioni. Per quan- to riguarda l’estrusore a vite montato sulla Delta Wasp invece, dal momento che tale impostazione è automatica e che l’estrusore utiliz- zato è di dimensioni differenti da quello precedente per la stampa fdm, dobbiamo modificare anche questo parametro. Dobbiamo quindi misurare la differenza di altezza tra i due estrusori e lo spessore del nuovo piatto di stampa, e modificare il valore di Z dell’Homing Offste all’interno dell’Eeprom.

Config > firmware Eeprom settings > Homing Offset> Z

1 http://www.repetier.com/

gcode

Nel software di slicing utilizzato, “Cura” dell’azienda “Ultimaker”2, è

necessario creare un profilo macchina differente da quello preim- postato modificando il codice del Gcode ed alcuni parametri. In “Basic Settings” dobbiamo dare valore 0 ai parametri Printing Temperature e Bed Temperature, in quanto l’argilla viene estrusa a freddo. Il va- lore da assegnare al Filament/Diameter equivale invece al diamet- ro interno della siringa o della camera dell’estrusore a vite. Spesso questo dato non è esatto e determina un flusso scarso o eccessivo, che è possibile in parte regolare da stampante. Un numero troppo grande comporta un flusso scarso mentre un numero troppo piccolo lo aumenterà. L’ impostazione degli altri parametri di stampa verrà affrontata nel capitolo 7, Parametri di stampa o 8, Modalità di stampa. I codici di “Start Gcode” sono stati modificati con le seguenti istruzio- ni, eliminando i parametri temperatura di stampa M109 e temperatura del piatto di stampa M190 e sostituendoli con il codice M302 di stampa a freddo.

esempio con stampante 3Drag

;Sliced at: {day} {date} {time}

;Basic settings: Layer height: {layer_height} Walls: {wall_thickness} Fill: {fill_density}

;Print time: {print_time}

;Filament used: {filament_amount}m {filament_weight}g ;Filament cost: {filament_cost}

M302 ;estrusione a freddo

G21 ;metric values G90 ;absolute positioning

M82 ;set extruder to absolute mode M107 ;start with the fan off

G28 X0 Y0 ;move X/Y to min endstops G28 Z0 ;move Z to min endstops

G1 Z15.0 F{travel_speed} ;move the platform down 15mm G92 E0 ;zero the extruded length

G1 F200 E3 ;extrude 3mm of feed stock G92 E0 ;zero the extruded length again G1 F{travel_speed}

;Put printing message on LCD screen M117 Printing... 2 https://ultimaker.com/en/products/cura-software

software cad

software

macchina

macchina

operazioni

manuali

essiccamento

cottura

modello digitale esportazione .stl configurazione eprom slicing g-code connessione finiture preparazione: serbatoio estrusore compressore piatto stampa e gestione Il processo di stampa

70 ____________________ Il processo di stampa Il processo di stampa ____________________ 71

preparazione della stampante

Prima di avviare la stampa è necessario preparare adeguatamento la stampante, e quindi caricare il materiale, montare l’estrusore e pre- disporre un piatto di stampa adatto.

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