Gli elementi dei due progetti che ben si inseriscono nel processo di compe-titive intelligence presentato nel capitolo due, sono:
• la pianificazione iniziale comprendente gli obiettivi, l’individuazio-ne degli indicatori da monitorare, e di conseguenza delle fonti di informazioni necessarie, e l’individuazione dei soggetti coinvolti (sta-keholder);
• la proposta di utilizzo di strumenti software per la raccolta automa-tica e l’elaborazione dei dati in un’architettura applicativa;
• la prototipazione della suddetta architettura;
• l’utilizzo delle analisi svolte per un miglioramento delle politiche e quindi dell’aspetto decisionale;
66 La Competitive Intelligence e l’e-Government • la considerazione del territorio in ottica competitiva, come un ele-mento composto da numerosi fattori che hanno reciproca influenza e che possono generare un vantaggio competitivo per gli stakeholder. Tutti questi elementi possono essere inseriti nelle fasi di cui è composto l’intelligence cycle riportato in figura 4.5.
Figura 4.5. Punti d’incontro tra la Competitive Intelligence e i progetti di Regione Veneto
L’applicazione della competitive intelligence a questi progetti è del tutto adeguata per le notevoli sinergie individuate, mentre offre nuove opportunità all’interno di questo contesto di analisi.
La definizione stessa della disciplina pone come obiettivo il migliora-mento della competitività di un’organizzazione. Questo modo di procedere può mettere assieme sia l’approccio del progetto di eGovernment intelligen-ce, visto come strumento di controllo dei risultati delle iniziative realizzate da Regione Veneto, sia l’approccio del marketing territoriale che induce la redazione di un indicatore di competitività. La regione viene rappresenta-ta, in questo “nuovo modello” non solo come promotore e supervisore di iniziative ma anche come come un ente esterno, parte dell’ambiente compe-titivo, che funge da stimolo alle innovazioni tecnologiche, mentre i territori
4.4 Il Competitive Intelligence Cycle- Ipotesi di lavoro 67 possono essere visti in una sorta di “competizione”, per ottenere le migliori performance. Si può, ad esempio, considerare la valutazione dell’impatto dei progetti di innovazione tecnologica su due distinti territori della Regio-ne VeRegio-neto ed operare un confronto sulla base degli indicatori individuati. Questo tipo di analisi può essere considerato complementare ad una va-lutazione globale degli indicatori e non una sua sostituzione. Il confronto può costituire un volano in una sana competizione e consentire, inoltre, di comprendere in modo chiaro quali sono i punti di forza e di debolezza delle due aree. Infine, esso può far meglio comprendere le caratteristiche di un territorio e quali, tra queste, possano essere considerate omologhe tra aree e comunità distinte.
La competitive intelligence mira ad un’analisi completa dell’ambiente competitivo in cui opera un’organizzazione o, quantomeno, dei fattori che potenzialmente possono influire sullo svolgimento dell’attività. Nell’ipotesi di un’applicazione della disciplina al progetto “eGovernment Intelligence” [36] [37] possono essere presi in considerazione ulteriori ambiti che impat-tano sui progetti di innovazione che a prima vista appaiono come “esterni” ad essi (come ad esempio l’andamento delle dinamiche demografiche e del-le relazioni con del-le caratteristiche stesse del territorio). Inoltre può essere analizzata la relazione tra i servizi di eGovernment, o comunque i progetti di innovazione, e le caratteristiche di un territorio in quanto i primi pos-sono essere considerati, come illustrato in “Verso un marketing territoriale per il bellunese” [38], fattori per l’incremento di competitività del prodotto territorio.
In riferimento allo schema del modello teorico presentato in [37] queste integrazioni possono essere schematizzate come riportato nella figura 4.6.
4.4 Il Competitive Intelligence Cycle- Ipotesi
di lavoro
Nel proseguio di questo lavoro si intende procedere con la progettazione di un ciclo completo del processo di competitive intelligence, in modo che esso risulti complementare agli studi presentati in precedenza, per poi arrivare ad individuare degli strumenti software di supporto adeguati.
Come prima osservazione si nota come la competitive intelligence si ponga come elemento di collegamento tra i due progetti illustrati, in quanto effettua valutazioni che prendendo in considerazione l’impatto di decisioni
68 La Competitive Intelligence e l’e-Government
Figura 4.6. Integrazione dell’analisi di Competitive Intelligence ai progetti di Regione Veneto, possibili integrazioni
o progetti sull’ambiente circostante e allo stesso tempo implementano il carattere competitivo tra i territori ben illustrato nel secondo progetto di marketing territoriale.
Il progetto “eGovernment Intelligence” [36] [37] presenta numerosi in-dicatori afferenti a diverse aree per una valutazione esauriente dei processi di innovazione. Può risultare utile applicare il processo generico a questo caso in quanto si individuano diverse aree di lavoro comune. Tuttavia, l’obiettivo non è tanto ricoprire tutti gli aspetti in campo, ma giungere ad un esempio concentrando l’esame su un sottoinsieme di elementi che sia comunque significativo per il processo. Si ipotizza, quindi, una prima sinergia con la competitive intelligence solamente per quanto riguarda un sottoinsieme delle quattro aree di analisi (ambito industriale, ambito dei servizi al cittadino, ambito infrastrutturale, ambito educativo) indicate in tale progetto. Partendo da queste si possono considerare alcuni fattori aggiuntivi, tipici dei territori, per cui siano presenti dei dati ed analizzare come essi possano impattare e relazionarsi con i servizi di eGovernment. In particolare si può valutare, l’impatto dei progetti di innovazione e dei servizi di eGov su quelle che sono alcune delle caratteristiche chiave di un
4.4 Il Competitive Intelligence Cycle- Ipotesi di lavoro 69 determinato territorio e i relativi livelli di competitività, con riferimento al progetto “Verso un marketing territoriale per il bellunese” [38] (quali vocazione turistica, presenza di particolari distretti industriali).
A questo proposito vengono individuati gli ambiti seguenti:
• fattori demografici: analisi di come questi possono essere messi in re-lazione con i servizi offerti. Ad esempio, una forte presenza di citta-dini stranieri può richiedere al servizio delle funzionalità multilingua per risultare più adeguato e “competitivo”, una presenza rilevante di persone anziane può indurre una particolare personalizzazione del servizio e in caso di programmi di alfabetizzazione informatica su un territorio si potrebbe monitorare se l’utilizzo dei servizi subisce variazioni nel tempo. Dopo l’eventuale constatazione della rilevanza di questi indicatori, e il conseguente adeguamento dei servizi, si può valutare l’impatto di questi cambiamenti e quindi l’opportunità di apportare ulteriori modifiche ai servizi);
• fattori territoriali: analisi della relazione delle caratteristiche del ter-ritorio con la presenza di alcuni servizi. Ad esempio, come la distanza dai centri abitati più rilevanti nelle aree montane impatta sull’utiliz-zo e sul numero dei servizi offerti. (In questo caso si tratterebbe di confrontare i dati sull’utilizzazione dei servizi, quali comuni li offrono e dove sono situati questi comuni all’interno delle aree di cui si sta eseguendo un confronto. Rientrano in questa categoria anche alcuni indicatori sulle caratteristiche peculiari del territorio (presenza dello sviluppo di particolari settori industriali, aree turistiche di interesse). Il confronto aiuta ad individuare territori con caratteristiche omolo-ghe anche se non necessariamente congiunti. Possono quindi essere considerate le caratteristiche peculiari dei territori per operare un clustering ideale delle zone con caratteristiche simili.