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Porciglione Rallus aquaticus M reg, B ?, W reg

In Europa, è specie nidificante con trend incerto (Sta-neva & Burfield, 2017). Nidifica in zone umide di acqua dolce, anche di ridotte dimensioni e con fondali poco profondi, localmente in stagni salmastri, comunque con maggiore diffusione sino a 500 m s.l.m.; durante lo sver-namento frequenta preferibilmente zone umide costiere, anche salmastre (Brichetti & Fracasso, 2004). Verosimil-mente sottostimato a causa della sua indole particolar-mente elusiva. Nel PRM, specialparticolar-mente durante

l’autun-no-inverno, possibili contatti con individui in richiamo ai margini di ambienti umidi della fascia costiera purché in tratti con scarsa profondità e sponde bordate da vegeta-zione erbacea palustre, anche di superficie limitata, tra i quali: foce del fiume Ombrone, Chiari del San Carlo e Pa-lude della Trappola, Fosso Razzo e Canale Essiccatore. In periodo riproduttivo rinvenuto occasionalmente nei canali adiacenti alle Macchiozze e al confine tra le tenute della Torre Trappola e di San Carlo, rispettivamente: 1 ind. il 12/05/2000 (PG); 1 ind. il 04/05/2007 (PG). Durante le migrazioni segnalato occasionalmente in contesti inusua-li: 1 ind. il 12/10/1986 nel laghetto del Precoriale, Albe-rese (PG); 1 ind. il 11/03/1991 al Paduletto di Collelungo (PG). Dato storico: 1 ind. il 13/07/1969 nella Palude della Trappola (Castellani, 1970).

Re di quaglie Crex crex A-1

Accidentale. Specie precedentemente non rinvenuta (Giovacchini, 2006). 1 ind. il 09/05/2008 alla foce del fiu-me Ombrone (GA).

Schiribilla Porzana parva M irr ?

In Europa, è nidificante stabile (Staneva & Burfield, 2017). Di indole schiva, per quanto risulti piuttosto tolle-rante alla presenza umana, dutolle-rante le migrazioni frequen-ta zone umide di acqua dolce con ricchi ammassi sparsi di vegetazione secca in spazi aperti (Brichetti & Fracasso, 2004). Nel PRM, presenze difficilmente valutabili, verosi-milmente scarse. Si ritiene di sospendere una segnalazio-ne invernale già nota (M. Pani, isegnalazio-ned.): 1 ind. il 13/01/1984 nella Palude della Trappola (Giovacchini, 2006)

Schiribilla grigiata Porzana pusilla A-1

Accidentale. 1 ind. trovato morto il 09/04/1989 alla foce del fiume Ombrone (Giovacchini, 1999).

Voltolino Porzana porzana M irr ? W irr

In Europa, è specie nidificante con trend sconosciuto (Staneva & Burfield, 2017). Generalmente schivo, du-rante le migrazioni e lo svernamento frequenta ambienti palustri con vegetazione erbacea piuttosto folta, ma non troppo alta alternati a spazi aperti ove si possono rinvenire più spesso singoli individui (Brichetti & Fracasso, 2004). Nel PRM, le osservazioni hanno inizio dagli anni ’90 del secolo scorso, in concomitanza con il miglioramento della copertura dell’area da parte di esperti rilevatori. In mi-grazione: 1 ind. il 17/09/1990 alla foce del fiume Om-brone (PG); 1 ind. dal 9 al 23/11/2012 alle Macchiozze ed in prossimità del contiguo Canale Essiccatore (PG). Con riferimento al periodo invernale: 1 ind. il 01/12/2000 nei pressi della foce del fiume Ombrone (PG); 1 ind. il 11/01/2003 nella Palude della Trappola (CUA in Arcamo-ne & Puglisi, 2006).

Gallinella d’acqua Gallinula chloropus SB, M reg, W

reg

In Europa, è nidificante stabile (Staneva & Burfield, 2017). Nidifica in zone umide di varia natura, anche di ridottissime dimensioni, con vegetazione palustre diver-sificata e acque ferme o debolmente correnti, preferibil-mente dolci, generalpreferibil-mente sino a 500 m s.l.m.; durante le

migrazioni e lo svernamento frequenta per motivi trofici anche marcite, prati asciutti e coltivi distanti dalle zone umide (Brichetti & Fracasso, 2004). Nel PRM, viene rile-vata più facilmente, per esempio, lungo il fiume Ombro-ne, nel Canale Essiccatore, Padule della Trappola e Chiari del San Carlo, Canale di Bonifica di Talalmone, Canale Collelungo, Fosso Razzo, laghetti ad uso irriguo. Rilevato occasionalmente nel Paduletto di Collelungo (PG). Data l’eterogeneità dei siti utilizzati nonchè il suo comporta-mento elusivo, i contingenti della specie risultano quin-di quin-di quin-difficile stima. Quello niquin-dificante nell’area protetta può essere tentativamente stimato in almeno 25-30 coppie (Fig. 28).

Folaga Fulica atra SB, M reg, W reg

In Europa, è specie nidificante in decremento (Sta-neva & Burfield, 2017). Per la nidificazione la specie frequenta ambienti palustri o di acqua dolce, anche de-bolmente correnti, generalmente sino a 400-500 m s.l.m., caratterizzati più comunemente dalla presenza di una cintura rivierasca e di letti di vegetazione palustre emer-gente ove vengono rilevate coppie sparse; in periodo non riproduttivo è rinvenuta anche in corpi idrici con sponde prive di effettiva copertura di vegetazione emergente, ma con idrofite sommerse (Brichetti & Fracasso, 2004). In tutte queste situazioni si distingue tra i rallidi per essere la specie più confidente nei confronti dell’uomo. La

Ma-crozona “Maremma Grossetana” è un sito di importanza regionale per lo svernamento della specie (Arcamone et

al., 2007). Nei primi anni dall’istituzione dell’area

pro-tetta rinvenuta anche con numeri oggi difficilmente rag-giungibili: 600 ind. il 08/02/1976 nella Palude della Trap-pola (Chelini, 1983). Nel PRM, nel periodo 2013-2017, vengono mediamente censiti 149 individui per stagione di svernamento (fonte: COT, archivio PRM). Verosimil-mente, una frazione piuttosto limitata della popolazione gravitante nell’area protetta potrebbe essere sedentaria. Nidificazioni circoscritte nelle zone delle Macchiozze e del Canale Essiccatore, sebbene se ne rilevi irregolar-mente la presenza in piccoli bacini artificiali ad uso irri-guo del Collecchio così come lungo il Canale di Bonifica di Talamone ed alla Voltina. In quest’ultima località, la riproduzione è regolare (M. Colli; F. Corsi; GA; PG; F. Farsi; S. Paoloni). Da un esame dell’andamento delle ri-produzioni nel corso di più anni, sembra sussistere una correlazione della nidificazione con l’entità delle precipi-tazioni atmosferiche in primavera ed inizio estate. Piogge abbondanti garantiscono il raggiungimento di livelli idro-metrici idonei alla nidificazione nei corpi d’acqua isolati, come per esempio succede alle Macchiozze: 1 ad. con 3

pulli il 10/06/1996 (PG); 2 pulli il 12/06/2003 (GA e PG).

Concentrazioni estive: ca. 150 ind. adulti il 29/06/2015 nella Palude della Trappola (PG). Stimabile una presenza minima di 1-2 coppie nidificanti.

Gruidae

Gru Grus grus M reg, W reg

Specie in incremento in Europa come nidificante (Sta-neva & Burfield, 2017; Baccetti et al., 2017). In inver-no e durante le migrazioni risulta decisamente gregaria e legata maggiormente a spazi aperti erbosi, zone umide ed aree coltivate anche estensivamente (Brichetti & Fra-casso, 2004). È della stagione 1991/92 il primo caso di svernamento registrato nel PRM, con 11 individui dal 21/12/1991 al 14/02/1992 (Giovacchini 1995g; Arcamo-ne et al., 2007). In quello stesso periodo vengono rilevati occasionali spostamenti per finalità trofiche verso la sola Diaccia Botrona, comportamento che si è poi regolarizza-to negli anni (F. Corsi, com. pers.). Attualmente, molti in-dividui utilizzano in maniera complementare comprensori limitrofi come le Risaie di Principina o aree più interne della pianura, tuttavia recandosi regolarmente nell’area protetta per il pernottamento. La Macrozona “Maremma Grossetana”, in ragione di un più deciso incremento dei contingenti e della presenza di un roost nella Palude della Trappola, ha assunto (in particolare negli ultimi cinque-otto anni) un ruolo prioritario per lo svernamento in am-bito regionale, per quanto sia da rilevare che nel passato venissero utilizzati per le medesime finalità anche altri comprensori interni o limitrofi all’area protetta, ad es. 7-9 ind. almeno dal 09/01 al 23/01/2001 alle Macchioz-ze (PG e GA); 209 ind. il 20/02/2011 in località Voltina

(GA). Nel periodo 2013-2017 sono stati censiti 9-426 in-dividui svernanti (fonte: COT, archivio PRM). Presenze invernali massime raggiunte con i conteggi serali al rien-tro nel dormitorio della Palude della Trappola: 600 ind. il 08/01/2017 (PG e A. Picciau); 610 ind. il 30/12/2017 (PG e A. Picciau). La specie viene osservata con maggiore re-golarità dal 1997, mentre dal 2008 si registra un tenden-ziale anticipo negli arrivi dei contingenti nell’area pro-tetta, con i primi individui segnalati tra la seconda quin-dicina di ottobre e la successiva di novembre (Fig. 29). Tale andamento potrebbe dipendere, nei comportamenti, da un rafforzamento di strategie migratorie alternative che vedono anche una maggiore incidenza numerica degli svernanti lungo la costa tirrenica (Mingozzi et al., 2013; Zenatello et al., 2014). Sin dal 2011 la lettura di anelli in PVC di più individui (n=3) mostra la rilevanza dell’area per i contingenti finlandesi, registrando nel contempo un caso di fedeltà al sito nell’inverno 2017/18 (F. Cor-si; PG; A. Picciau; SL; F. Monti) (fonte: archivi Ringing Centre Finnish Museum of Natural History – LUOMUS; ISPRA). Le cifre rilevate nei due momenti estremi di oc-cupazione del PRM presentano al 2017 una tendenza ad esaurire le partenze nella seconda quindicina di febbraio. Le medie calcolate per gli anni 2008-2017 indicano 13,7 individui per il periodo iniziale di osservazioni (i primi 10 giorni di presenza) e 134,4 individui per quello finale (gli ultimi 10 giorni di presenza) (PG). Conferme in tal senso, tra le più recenti: almeno 500 ind. il 21/02/2016 in

volo sulla Palude della Trappola (LP in GOM-List); 259 ind. il 18/02/2017 complessivamente tra le Macchiozze, Spergolaia e Spolverino (A. Galimberti e G. Rossi su Or-nitho.it). Al contrario, per quanto anch’esse provvedano analoghe disponibilità di risorse trofiche, le aree collocate nella fascia più interna della provincia, forse perché meno tutelate dal disturbo antropico, forniscono un quadro della presenza della specie che si discosta da quello osserva-to nell’area protetta (Corsi & Dragonetti, 2010; Corsi & Colli, 2013). Presenze estive: 1 ind. il 27/08/2007 in volo sulla Bonifica di Talamone (A. Chimenti); 12 ind. il 9 e 10/08/2011 in volo nei pressi della foce del fiume Ombro-ne ed alla Trappola (M. Colli e C. Martelli in GOM-List). Osservato un raro caso di individuo leucistico il 30/11 e 01/12/2014 in località Spolverino, Alberese (Colli & Gio-vacchini, 2016). Distribuzione e consistenza massima dei contingenti in periodo autunno-invernale raffigurati in Fig. 30.

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