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2. Metodi e strumenti della ricerca

2.1. I focus group

…l’intento dei FG non è quello di fare delle inferenze, ma di capire, non quello di generalizzare, ma di determinare la varietà delle opinioni, non quello di fare delle affermazioni sulla popolazione,

ma fornire delle chiavi di lettura su come la gente percepisce una situazione. RA KRUEGER

I FG sono delle forme di intervista di gruppo. Si caratterizzano per il fatto di focalizzarsi su un argomento specifico, che viene scandagliato in profondità. Un moderatore/facilitatore pone le domande e si occupa di mantenere la discussione in tema favorendo il coinvolgimento e l’interazione dei partecipanti. Ogni partecipante ha l’opportunità di esprimere liberamente la propria opinione in merito all’argomento trattato, la comunicazione nel gruppo è impostata in modo aperto e partecipato, con un’alta propensione all’ascolto. La discussione positiva che ne deriva consente di far emergere punti di vista, giudizi, pregiudizi, opinioni, percezioni e aspettative dei partecipanti in modo più approfondito di quanto non permettano altre tecniche di indagine.

La tecnica (Merton et al, 1956; Stewart-Shamdasani 1990; Morgan 1993; Krueger 1994) si ispira alle ricerche sulle dinamiche dei piccoli gruppi, sulla comunicazione persuasiva, e sugli effetti dei media. Le potenzialità della tecnica derivano quindi, dalle capacità esplorative insite nella comunicazione interattiva, verbale e non, dei piccoli gruppi.

Il ricorso ai FG è utile quando sia necessario ricevere un feedback dalla popolazione target sul tema di interesse. In linea generale è possibile il ricorso ai FG quando le conoscenze sul fenomeno sono scarse, per intrecciarne lo sfondo o approfondirne gli aspetti positivi e negativi, quando vadano

57 esplorati o approfonditi suggerimenti, opinioni, esperienze, percezioni e aspettative del gruppo di riferimento.

Gli elementi fondamentali della tecnica del FG sono: il gruppo come fonte di informazione, l’interazione tra i partecipanti, la focalizzazione su uno specifico argomento, l’interesse ad uno studio in profondità, la presenza di uno o più moderatori.

La caratteristica fondamentale dei FG è la presenza di un gruppo interattivo di pari che reagisce alle domande poste dal moderatore/facilitatore. L’obiettivo perseguibile con i FG non è portare il gruppo verso l’assunzione di decisioni, né ricercarne il consenso su un argomento. I FG enfatizzano l’obiettivo di far emergere le opinioni dei partecipanti su un argomento specifico, attraverso un confronto costruttivo. Ogni partecipante deve perciò avere la sicurezza non solo di confrontarsi con altri che condividono lo stesso tipo di esperienza, ma di sentirsi libero di esporre il proprio punto di vista, e di sostenerlo, senza alcun tipo di condizionamento.

La guida all’intervista, finalizzata a sollecitare la discussione del tema di interesse per il ricercatore, è da intendersi come una traccia che serve al moderatore per orientarsi nella conduzione della discussione. Non si tratta della versione verbale di un questionario. Nel delineare le domande sono stati osservati due principi guida: l’utilizzo di domande aperte, che non orientassero le risposte dei partecipanti e l’ordinamento delle stesse secondo una struttura ad imbuto (cominciando dalle più generali alle più specifiche). Il moderatore tuttavia non è strettamente legato alle domande, ma all’obiettivo di approfondire al massimo i punti-chiave, e ha quindi un ampio margine di flessibilità. Non è mai consigliabile un solo FG. Il numero minimo consigliabile, sulla base della complessità dell’argomento, è di almeno tre. Il primo FG serve a testare la validità dell’intervista-guida elaborata a tavolino. Può accadere infatti che le domande (per il contenuto, la forma e l’ordine) non si rivelino adeguate a stimolare la conversazione o si dimostrino eccessivamente chiuse o inappropriate.

58 2.1.1. La scelta delle partecipanti e la numerosità

In merito alla scelta delle partecipanti, è stata stabilita la numerosità del gruppo, successivamente sono stati definiti i criteri di inclusione, è stata scelta la fonte di reclutamento. Si è preferito puntare su un numero contenuto di partecipanti per FG, considerando la più facile gestione del gruppo e la natura complessa e delicata dei contenuti oggetto della ricerca. Questa scelta ha favorito l’approfondimento del tema e ha consentito a tutte le partecipanti di esprimersi compiutamente. Considerando che la scelta delle persone da inserire nei FG deve essere guidata dagli obiettivi della ricerca, per la selezione si è fatto ricorso a un campionamento non probabilistico, o a scelta ragionata.

L’omogeneità dei partecipanti ai FG, in relazione ad una o a poche variabili rilevanti è un criterio importante di selezione. E’ infatti noto che le persone sono più propense ad esprimere le proprie opinioni quando si trovano con altre persone con cui condividono un’esperienza, un’appartenenza o qualche caratteristica importante (Stewart e Shamdasani, 1990).

In merito all’organizzazione dei FG, si è ritenuto di differenziare le donne sulla base delle precedenti esperienze di gravidanza, organizzando FG separati per donne nullipare e pluripare. Oltre a ciò, si è ritenuto che il tipo di struttura di riferimento utilizzata dalle donne, ospedaliera o territoriale, andasse tenuta in considerazione, come fattore di selezione delle pazienti. Sono perciò stati condotti due FG con donne pluripare (uno con donne afferenti alla struttura ospedaliera e l’altro con donne afferenti al Consultorio Familiare) e un FG con donne nullipare afferenti alla struttura ospedaliera. Sono quindi stati organizzati tre FG.

Le partecipanti sono state selezionate sulla base di alcune domande di screening (SCREENING FORM PARTECIPANTI FOCUS GROUP “STUDIO ACIDO FOLICO”, Allegato 1), per verificare che possedessero effettivamente i requisiti richiesti e che fossero disposte a partecipare. Sono state escluse donne con caratteristiche che potessero impedire o disturbare una comunicazione aperta e serena, come donne con patologie materno-fetali importanti o donne che svolgessero una

59 professione sanitaria (CRITERI DI INCLUSIONE ED ESCLUSIONE PER LA COSTRUZIONE DEI FOCUS GROUP (1 NULLIPARE, 2 PLURIPARE), Allegato 2).

Il reclutamento delle donne è stato affidato a un’ostetrica in pensione (che attualmente si occupa, nello “STUDIO ACIDO FOLICO”, del follow up telefonico delle donne in gravidanza e dei nati), che aveva operato per molti anni presso il Reparto di Ginecologia ed Ostetricia dell’Ospedale Policlinico di Borgo Roma.

Sono state invitate un paio di persone in più oltre a quelle richieste, in considerazione della inevitabile perdita di soggetti che si verifica in questi casi. E’ stata fatta una telefonata di conferma 24 ore prima della data fissata per il FG. Nella telefonata di convocazione sono stati indicati a grandi linee gli scopi generali e gli argomenti dell’incontro, la data, il luogo e l’ora previsti. I FG sono stati organizzati scegliendo una stanza confortevole per le partecipanti, dotata di un tavolo quadrato sufficientemente grande da consentire una distanza conveniente tra le partecipanti.

In considerazione della delicatezza dei temi trattati e dell’utilità di approfondirne alcuni aspetti, non si è ritenuto necessario organizzare FG troppo numerosi. I primi due FG sono stati condotti alla fine del mese di giugno 2009: il primo con 5 donne nullipare su 7 invitate, e il secondo con 3 donne pluripare su 5 invitate. Il terzo FG, condotto successivamente, ha coinvolto 8 donne pluripare. Le informazioni raccolte hanno mostrato un grado di saturazione sufficiente a consentirci di considerare conclusa la rilevazione tramite FG.

2.1.2. Il luogo

I primi due FG sono stati organizzati presso una saletta del Reparto di Ginecologia ed Ostetricia dell’Ospedale Policlinico di Borgo Roma, Ple Scuro 10 a Verona. Il terzo FG è stato condotto presso il Consultorio Familiare di Via Poloni 1, dell’ULSS 20 di Verona, con donne abitualmente utenti del Servizio.

60 2.1.3. Aspetti operativi

Il testo guida dell’intervista (Allegato 3) è stato costruito prendendo in considerazione poche domande chiave: le domande sono state strutturate il meno possibile e non suggerivano mai alcuna risposta potenziale. Le domande sono state poste preferendo quelle aperte, soprattutto all’inizio, evitando domande dicotomiche (si/no), evitando/limitando l’utilizzo di esempi e suggerimenti, specie all’inizio.

La durata dei FG si è mantenuta tra i 120 e i 140 minuti. Prima dell’inizio dei FG sono stati ribaditi gli scopi dello studio e l’uso che sarebbe stato fatto dei dati (Allegato 4). Le partecipanti hanno sottoscritto in merito la dichiarazione di consenso informato all’audio-registrazione e la manifestazione del consenso al trattamento dei dati personali (Allegato 5). Non è stato offerto alle partecipanti alcun tipo di incentivo.

I FG sono stati condotti da una moderatrice esperta affiancata dalla scrivente in qualità di seconda moderatrice. Dopo un primo giro di presentazioni che aveva lo scopo di rompere il ghiaccio consentendo alle donne di riconoscersi come aventi delle caratteristiche comuni, sono state poste le domande previste dalla guida all’intervista. Le domande sono state introdotte agganciandosi a quanto detto dalle partecipanti, in modo che la discussione fluisse nel modo più naturale possibile. Nel corso della conduzione si è verificato spesso di approfondire aspetti precisi e poi riprendere un aspetto generale dell’argomento trattato. Le partecipanti si sono sentite a proprio agio e in un’atmosfera cordiale, non valutativa. La moderatrice è stata in grado di pilotare l’argomento sui punti chiave definiti e di mantenere sempre la leadership dei gruppi, assicurando sia il controllo di personalità dominanti che la partecipazione delle persone introverse.

I FG sono stati audio-registrati e le registrazioni trascritte integralmente ed integrate con gli appunti trascritti nel corso della conduzione dei FG.

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